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LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” PUO’ SALVARE l’ITALIA

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
09/01/2025
in EDITORIALI
LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” PUO’ SALVARE l’ITALIA
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TE LO LEGGO IO

Nelle stesse ore in cui ci si preoccupa di spendere una fortuna per comprare servizi satellitari che hanno controindicazioni evidenti, rivestono priorità discutibile e meriterebbero alternative, i Tribunali vanno in tilt.

In un Paese dove il problema sono le “toghe rosse”, il sistema nervoso del processo penale rimane paralizzato dai malfunzionamenti di una soluzione tecnologica che, invece di offrire pratici vantaggi, spiattella un mare di problemi e mette in ridicolo la tanto decantata automazione della pubblica amministrazione e la semplificazione dei rapporti con il cittadino.

L’inizio dell’anno doveva essere caratterizzato dal varo del cosiddetto “Processo penale telematico”, ma come nei film di Paolo Villaggio la bottiglia centra in pieno il giudice in aula e tutto affonda miseramente spegnendo i consueti entusiasmi che accompagnano inaugurazioni e avvii.

Udienze sospese, rinviate. Il caos infernale è frutto di firme digitali che non vengono accettate, di verbali informatizzati impossibili da redigere e di mille altre piccole cose che timbrano in maniera indelebile lo stato dell’arte dell’evoluzione digitale nella povera Italia.

Sul fronte della giustizia i temi in ballo sono tanti e tra questi spicca la querelle della “separazione delle carriere”, sistema che – a mio avviso – non dovrebbe essere limitato al contesto giudiziario.

Mi spiego meglio, perché non è questione di giudici e pubblici ministeri.

In tutta la Nazione dovremmo applicare – senza ulteriore ritardo – la separazione delle carriere mettendo da una parte imbecilli, incapaci, parenti, amici e “raccomandati semplici” e dall’altra le persone competenti e per bene.

Mi sorprende che nessuno si batta per una dicotomia che non può attendere oltre e di cui nessuno si prende la briga di parlare.

L’ennesimo episodio di inettitudine meriterebbe di costituire lo spunto per far scattare almeno una preliminare procedura di identificazione e classificazione di quelli che da noi fanno carriera.

Il piatto della bilancia pende dalla parte degli incapaci, mettendo in evidenza un disequilibrio significativo cui difficilmente si può porre rimedio in tempi brevi. Qualcosa però lo si può fare.

Bisogna cogliere la golosa occasione della paralisi del neonato processo penale telematico che nell’antica Roma sarebbe stato gettato dalla Rupe Tarpea. Per cominciare un inappellabile iter selettivo si può cominciare a rispondere ad alcune domande, le cui risposte agevolano la procedura di suddivisione di dirigenti e funzionari nei ruoli di rispettiva destinazione.

Ci si chieda chi ha progettato, realizzato e collaudato i programmi informatici che non hanno funzionato, chi li ha sponsorizzati, chi li ha ritenuti idonei e pronti ad entrare in esercizio, chi ha pagato le fatture ai fornitori senza sincerarsi della bontà del prodotto o del servizio, chi ha strombazzato come imminente successo un fallimento di cui vergognarsi a livello planetario…

Il formulario, è ovvio, va redatto con calma e precisione ma i quesiti possono essere un buon punto di partenza.

Qualora non ce ne si fosse resi conto, in Italia esistono una Agenzia per l’Italia Digitale, una Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, un Dipartimento per la Trasformazione Digitale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e chissà quante posizioni manageriali con responsabilità stratosferiche tutte remunerate in maniera faraonica.

Se con tutti questi signori le cose non funzionano e si viene spernacchiati dall’universo intero, la “separazione delle carriere” deve essere attuata subito. Senza scuse.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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