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GLI ATTENTATORI NOLEGGIANO LE AUTO CON LA APP “TURO”

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
03/01/2025
in EDITORIALI
GLI ATTENTATORI NOLEGGIANO LE AUTO CON LA APP “TURO”
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TE LO LEGGO IO

Due episodi gravissimi. A fattor comune due cose.

La prima è l’imprevedibilità che – come il prezzemolo – non manca mai in queste circostanze.

Non esistono toccasana per gli attacchi inattesi per natura, data e località: il “sempre e ovunque” è il vero vantaggio competitivo di chi aggredisce o manda a segno una azione cruenta ben vedendo i meccanismi di sicurezza implementati, immaginando il monitoraggio di determinate aree, stimando con sufficiente approssimazione il tempo a disposizione per colpire prima che scatti la risposta…

L’attività informativa, anche la più profonda, non riesce a penetrare nella mente dei troppi quisque de populo normalmente inoffensivi. I software con capacità predittive dei comportamenti funzionano bene solo nelle sequenze cinematografiche. Spesso prendono cantonate epocali, attribuiscono intenzioni a chi non le ha mai avute oppure “non leggono” in anticipo il guizzo folle che sta per emergere dalla testa del criminale improvvisato.

I fatti di New Orleans e di Las Vegas ne sono la riprova e adesso è facile addebitare responsabilità su chi non avrebbe svolto il proprio ruolo con la dovuta professionalità e attenzione.

Chi ha colpito nella città della Louisiana è un emulo di Rambo che, non avendo modo di impugnare un fucile mitragliatore, ha utilizzato il volante dell’auto per indirizzare i propri colpi. Il sergente maggiore Shamsud-Din Bahar Jabbar, sottufficiale dell’US Army in congedo dal 2015 e rimasto nella “riserva” fino al 2020, non era un immigrato illegale come ha tuonato Trump immediatamente a ridosso della strage che ha totalizzato 15 morti e decine di feriti.

Reduce della campagna militare in Afghanistan aveva debiti e mille altri problemi che lo avevano portato a “postare” sui social tre video che illustravano la sua intenzione di uccidere la famiglia (e probabilmente chi gli capitava a tiro). Nessuno lo ha preso sul serio quando lamentava di esser assillato dalla carta di credito in profondo rosso e nemmeno quando annunciava di esser prossimo a fare una carneficina.

La seconda coincidenza è la società che ha noleggiato i due veicoli, azienda commerciale che utilizza una “app” particolarmente diffusa e utilizzata negli Stati Uniti. L’elemento informativo non contribuisce alle attività investigative, ma ribadisce quel che abbiamo purtroppo imparato con quel dannato 11 settembre 2001. Chi vuole colpire non ha bisogno di dotazioni paramilitari, ma arriva a bersaglio con strumenti fino all’ultimo istante innocui e destinati ad altro scopo.

Nel 2016 a Nizza e a Berlino due stermini sono stati realizzati lanciando camion sulla folla. L’anno successivo l’uso di veicoli per seminare morte lo si è visto a Stoccolma, a Londra, in Spagna a Cambrils e a Barcellona, in Canada a Edmonton…

L’elenco è fitto e arriva ad oggi con il mercatino di Magdeburgo il 20 dicembre scorso.

La tragica lista fa vacillare l’imprevedibilità, almeno per quel che riguarda il “come”. Resta la sfilza di interrogativi sul “dove” e “quando”. Il “chi”, purtroppo, è ancor più irrisolvibile perché chiunque può tramutarsi in terrorista o, semplicemente, passar per tale solo dando sfogo alla follia sottovalutata o non presa in considerazione da chi poteva fermarne l’evoluzione.

La sensibilità di tutti è la miglior sensoristica per rilevare i focolai destinati a tramutarsi in drammatici roghi. Il freno parte dal basso.

Non ci si aspetti nulla dai fornitori di miracoli tecnologici ed economici che tanto piacciono e vanno di moda.

Elon Musk, alla notizia che a Las Vegas era una Tesla l’auto fatta esplodere, si è affrettato a dire che all’origine del “botto” non c’era alcun guasto o problema imputabile al costruttore del veicolo, cioè lui. Niente di più.

Il 2025 ci riservi altra gente. Il destino sarà solo una piacevole conseguenza.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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