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L’ITALIA CAMBIA L’EUROPA: (2) I TRASPORTI

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
12/05/2024
in EDITORIALI
L’ITALIA CAMBIA L’EUROPA: (2) I TRASPORTI
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TE LO LEGGO IO

La proiezione nel futuro, dopo la prima tappa sulla Pubblica Amministrazione, continua incanalandosi nel mondo dei trasporti.

Il mutamento dell’Europa a seguito del forte impegno della nuova rappresentanza italiana ha segnato in modo significativo il comparto della mobilità.

I politici – solitamente ritrosi a dichiararsi antifascisti – hanno stupito l’intera Comunità stabilendo il loro distacco dal Ventennio e dalla convenzionale asserzione secondo la quale “quando c’era Lui i treni viaggiavano sempre in orario”.

Grazie al modello tricolore, in tutta Europa il ritardo dei convogli è endemico e tutte le linee ferroviarie possono finalmente vantare la totale inattendibilità degli orari, privilegio che fino all’ultima tornata elettorale dell’Unione era esclusivamente riservato all’interno dei confini italiani.

Il tabellone su cui si legge che un treno partirà con mezz’ora di ritardo o addirittura è stato soppresso, che un altro arriverà 180 minuti dopo il previsto, che un altro ancora è stato deviato su altra linea con conseguenze imprecisate non è più quello di una qualunque stazione italiana: tutti gli europei provano le medesime emozioni, temprando il loro carattere e fortificando la pazienza. Secondo esperti di psicologia – laureatisi in Atenei telematici albanesi con soli 4 esami a quiz resi disponibili completi di risposte e con la lettura obbligatoria di dodici puntate di “Strano ma vero” – la pratica dell’attesa del vagone in cui accomodarsi accomuna tutta la popolazione continentale e agevola il processo di omogeneizzazione culturale.

Ai viaggiatori è concesso il “Lollobrigida Right”, ovvero il diritto di fermare il treno a proprio piacimento anche in una stazione non abilitata a ospitare in sosta un numero di vagoni che va ben oltre gli spazi disponibili per salita e discesa dei passeggeri. Camminare sulle pietre lungo i binari tonifica gli arti inferiori, beccarsi imprecazioni e maledizioni dagli altri passeggeri (ineducati e intolleranti) irrobustisce lo spirito, provocare ritardi sulla linea contribuisce positivamente alla destabilizzazione continentale degli inutili orari.

Abolite definitivamente in ogni Paese le linee locali si è ottenuto il grande risultato di non avere più lamentele da parte dei “pendolari”, storicamente facili a infastidirsi per il sovraffollamento, la scarsa pulizia e l’inadeguatezza delle soluzioni in essere. In compenso è stato istituito una serie di treni ad Alta Velocità che – senza fastidiose fermate intermedie – permetteranno di raggiungere Pompei da Dublino, Lisbona e Istanbul in meno di tre ore, incrementando il turismo dotto nella nostra Italia come analoga iniziativa aveva già innescato.

Le altre Nazioni comunitarie faticano ad adeguarsi al quasi irraggiungibile standard della rete autostradale che abbiamo dalle nostre parti. Le difficoltà sono tante e forse insormontabili. In primo luogo non si riescono a trovare società concessionarie con idonee capacità a scaricare le proprie responsabilità su terzi, a negare qualsivoglia dovere o obbligo contrattuale, a redigere contratti a loro esclusivo favore, a incastrare il rispettivo Stato in trappole amministrative. In secundis è difficile creare cantieri continui in ogni tratta della rete, riuscendo a rallentare il traffico con la semplice sistemazione di birilli colorati e senza mai mostrare operai al lavoro che – forse mimetizzati con tute color asfalto – nessuno riesce a vedere in occasione dei salti di corsia che hanno durata trimestrale.

Anche qui i disagi sono una prova caratteriale, ritenuta inevitabile nonostante l’impennata di manifestazioni blasfeme che preoccupa la Chiesa e intasa i confessionali di automobilisti che chiedono perdono per aver letto tutti i santi del calendario mentre procedevano a passo d’uomo lungo le dorsali del Paese.

L’aumento di pedaggi e tariffe è obbligatorio in tutto il Continente, anche dove le cose funzionavano ben diversamente. L’unico vincolo è che l’incremento di prezzo deve essere assolutamente ingiustificato, perché in caso contrario viene attivata una rigorosa procedura di infrazione con multe salatissime ai trasgressori.

Autovelox e altre macchinette infernali – installate sempre e solo per ragioni di sicurezza e giammai per fare cassa – saranno piazzate anche sui marciapiedi per sanzionare i pedoni che vanno di fretta, ma il provvedimento è ancora in discussione per la mancanza di un Pubblico Registro delle Calzature, la disponibilità di più paia di scarpe per ogni cittadino, la difficoltà di leggerne sulla suola il numero che potrebbe coincidere con quello di altra persona, l’esistenza di sneakers con il fondo privo di segni distintivi…

Dopo tanto tempo è obbligatorio il casco per chi va sul monopattino. Obbligatorio averlo, non indossarlo. E’ sufficiente mostrarlo al seguito o anche in fotografia sul telefonino nel caso lo si sia lasciato a casa. Previsto il ritiro del mezzo per chi non va contromano, per chi non urta i pedoni soprattutto anziani, per chi parcheggia regolarmente in spazi di sosta.

Gli Svizzeri nel frattempo – storditi da tanto progresso – avrebbero chiesto di entrare nell’Unione Europea….

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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