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A SUA SANTITÀ PAPA FRANCESCO – 00120 CITTÀ DEL VATICANO

Andrea Aparo von Flüe di Andrea Aparo von Flüe
02/05/2024
in SCENARI
A SUA SANTITÀ PAPA FRANCESCO – 00120 CITTÀ DEL VATICANO
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TE LO LEGGO IO

Beatissimo Padre,

nella Sua qualità di leader spirituale di portata globale, nonché rappresentante principale della Santa Sede nelle relazioni internazionali, è comprensibile che Lei partecipi a incontri e discussioni sull’intelligenza artificiale nell’ambito del prossimo vertice dei Capi di stato e di Governo del G7, a presidenza italiana, che si svolgerà dal 13 al 15 giugno 2024 in Puglia, in provincia di Brindisi, nello splendido e opulento scenario di Borgo Egnazia che sottolinea quale e quanta sia la distanza dal Suo modo essenziale di vivere.

L’IA solleva importanti questioni etiche e morali che riguardano la dignità umana, i valori, i diritti e le responsabilità. In quanto guida morale, Lei può offrire una prospettiva valoriale su come sviluppare e utilizzare l’IA in modo etico ed equo.

Di certo è di Sua preoccupazione l’impatto sociale e umanitario dell’uso delle applicazioni di intelligenza artificiale. L’IA ha vaste implicazioni per la società, l’occupazione, l’istruzione, la sanità e molti altri settori che influenzano la vita delle persone.

In quanto Pontefice, massima autorità della Chiesa Cattolica Romana, la Sua influenza spirituale è grande. I Suoi insegnamenti e indirizzi vengono seguiti dai circa 1,3 miliardi di fedeli cattolici in tutto il mondo ed hanno vasta risonanza anche fuori dalla Chiesa.

Lei può certamente contribuire a colmare la distanza fra i diversi attori coinvolti: ricercatori e sviluppatori di IA; aziende e settore privato, legislatori e decisori politici, organizzazioni internazionali, comunità religiose e di fede, società civile e organizzazioni non governative. Non parliamo di fare da ponte che non è il caso, troppi ce ne sono in progettazione, ma Lei può incoraggiare il dialogo e la collaborazione, fare da guida morale per garantire lo sviluppo responsabile dell’IA.

Lei può promuovere una comprensione condivisa delle sfide etiche dell’IA e indirizzarne lo sviluppo tecnologico responsabile. Sviluppo responsabile nell’accezione di sviluppo etico, equo, inclusivo, a basso impatto sociale, coerente con i valori spirituali. Peccato che altre interpretazioni di cosa sia lo “sviluppo responsabile” elencano caratteristiche assai diverse.

La Chiesa cattolica ha nei secoli cercato di armonizzare fede e ragione, fede e scienza, nella convinzione che entrambe derivino da Dio e non possano essere in contraddizione tra loro.

Basti ricordare, a titolo di esempio, San Tommaso d’Aquino che nel XIII secolo integrò gli insegnamenti di Aristotele e altri filosofi nella teologia cattolica, aprendo la strada all’uso della ragione per comprendere la fede.

Nel XVI secolo, anche se con qualche difficoltà iniziale, la Chiesa accettò la teoria eliocentrica di Galileo Galilei, riconoscendo che la Bibbia non era un trattato scientifico.

In tempi più recenti, nel 1950, Pio XII affermò che non c’è contraddizione tra l’evoluzionismo e la dottrina della fede circa l’origine dell’anima umana.

San Giovanni Paolo II, nel 1981, parlò di “arricchimento reciproco” tra scienza e fede, vedendole come due modi complementari di leggere il “libro della natura”.

Il Suo predecessore, Papa Benedetto XVI e Lei stesso, avete più volte ribadito il valore della scienza e della ragione, a patto che non si trasformino in scientismo o razionalismo.

Insomma, pur con qualche difficoltà poi superata, la Chiesa ha cercato di integrare le nuove scoperte scientifiche nella sua visione, vedendo fede e scienza come vie complementari per intendere il Creato e il piano divino.

Tornando al G7, capisco come la Sua partecipazione rifletta l’importanza cruciale di affrontare le complesse sfide etiche, sociali e umane sollevate dall’intelligenza artificiale da una prospettiva di valori morali e religiosi. Comprendo che sia suo desiderio approfondire gli impatti qui descritti per promuovere l’uso dell’IA per il bene comune.

Non capisco però perché la Santità Vostra non abbia richiesto agli eminenti scienziati, cattolici e non cattolici, premiati per i loro eccezionali risultati scientifici, membri della Accademia Pontificia delle Scienze, accademia antica, risale al 1603, che ha fra i suoi suoi scopi principali lo studio dei problemi che riguardano scienza e fede, la promozione dello sviluppo delle scienze matematiche, fisiche e naturali in armonia con la dottrina cattolica e consigliare la Santa Sede su questioni scientifiche, di tenere una conferenza dedicata all’intelligenza artificiale, dando così loro l’occasione di poterne discutere, senza freni o censure di sorta, i temi essenziali con la certezza che quanto figurerà poi agli atti non causerà imbarazzo alcuno. Sapendo che le loro conclusioni e raccomandazioni saranno da loro presentate a Lei, Santo Padre, avendo la certezza del Suo attento ascolto.

Forse le avrebbero detto che l’intelligenza artificiale, quella vera che prende il nome di AGI, intelligenza artificiale generale, capace di pensare come (o meglio e di più) degli esseri umani, quella che preoccupa, sia ancora lontana da venire. Lontana assai. Nessuno ha ancora creato un’intelligenza artificiale generale di livello umano. Nessuno sa come fare. Nessuno ha la benché minima idea di quando ci arriveremo.  

I Large Language Model, modelli addestrati su quantità enormi di testo -come Chat GPT che lavora con 175 miliardi di parametri- imitano il linguaggio umano, sono protagonisti incontrastati della corsa all’intelligenza artificiale, ma già mostrano i loro limiti. Sono una meraviglia, ma non ci porteranno lontano. Sono in grado di padroneggiare il linguaggio con una maestria che ha dell’incredibile grazie a statistica, probabilità e capacità di calcolo. Scrivono articoli, rispondono a domande, sintetizzano concetti complessi, traducono e interpretano, sanno pure programmare. Sembrano cogliere il significato dei testi e comprendere il mondo. Sembrano, perché sono bravi, molto bravi, a imitare, ma non ragionano. Non risolvono problemi. Non hanno intelligenza critica, Non hanno intelligenza creativa. Non hanno intelligenza. Non ragionano in modo autonomo. Dietro la facciata scintillante delle loro prestazioni linguistiche, non c’è intelligenza.

Per funzionare hanno bisogno di quantità smodate di energia e inquinano. Uno studio del 2019 ha stimato che l’addestramento di un grande modello di AI generativa può produrre emissioni di anidride carbonica equivalenti a 1.007.449,34 chilometri di guida automobilistica.

Il vero problema è che il costo ambientale/energetico ed economico non solo è enorme, ma cresce esponenzialmente a ogni salto di scala, ad ogni generazione successiva dei modelli. Il gioco non vale la candela. Si ha a che fare con una dinamica insostenibile nel lungo periodo. Stiamo percorrendo un vicolo cieco.

Il che non significa che i LLM siano da buttare. Sono un passo importante nell’evoluzione dell’IA. Hanno molte applicazioni pratiche e tante altre sono ancora da definire. Ci si possono fare dei bei soldi. La possibile torta è grande e ricca e tutti ne vogliono una fetta. Italia compresa. Però non sono la soluzione. Non sono argomento da G7. L’AGI, l’intelligenza artificiale generale lo è.

L’AGI non richiede discussioni politico-economiche-filosofiche, bensì pesanti attività di ricerca e tanta fantasia. Non si tratta di definire regole, limitazioni o protocolli di controllo. L’unica decisione politica necessaria è lavorare insieme. Come esiste il CERN di Ginevra, da qualche parte dovremmo mettere in piedi il WC 4 GAI. Non leggete e pensate male. Sta per World Center for General Artificial Intelligence.

Santo Padre, se proprio vuole, o deve, andare al G7 non si faccia utilizzare come il migliore “testimonial” possibile per le attività di marketing di soggetti non meglio identificati che, con grande probabilità, non hanno mai letto il suo messaggio dell’8 dicembre 2023, in occasione della 57a giornata per la Pace, celebrata il 1° gennaio scorso, dove ha affrontato i temi dell’intelligenza artificiale e della pace.

Umilmente, molto umilmente e sinceramente, raccomando ai suoi collaboratori di farlo avere ai partecipanti al G7 prima dell’incontro ufficiale. Giusto per essere certi che sappiano quali sono i temi da trattare: Il progresso della scienza e della tecnologia come via verso la pace; Il futuro dell’intelligenza artificiale tra promesse e rischi; La tecnologia del futuro: macchine che imparano da sole; Il senso del limite nel paradigma tecnocratico; Temi scottanti per l’etica; Trasformeremo le spade in vomeri?; Sfide per l’educazione; Sfide per lo sviluppo del diritto internazionale.

Sospetto che il Suo consigliere sui temi dell’intelligenza artificiale, padre Paolo Benanti, membro del comitato sull’IA delle Nazioni Unite, nuovo presidente della Commissione governativa sull’IA, teologo del Terzo ordine di San Francesco, professore alla Pontificia Università Gregoriana, abbia fornito il suo contributo nella definizione dei contenuti del Suo messaggio.

Data l’autorevolezza, sapienza ed esperienza di padre Benanti, spero che avrà la compiacenza di verificare con lui l’opportunità di partecipare in presenza al G7.

Imploro l’Apostolica Benedizione sulla persona di Vostra Santità, voglia accettare i miei più sinceri auguri per la Sua persona e il Suo apostolato.

Andrea Aparo Von Flüe

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Andrea Aparo von Flüe

Andrea Aparo von Flüe

Padre italiano, madre svizzera-tedesca. Lunghi periodi all’estero fra Svizzera, Francia, Stati Uniti, Giappone. Scuole primarie svizzere e irlandesi; scuola secondaria in Francia e in Italia. Il risultato è un’ottima conoscenza del francese, inglese e del dialetto svizzero tedesco; buona del tedesco, elementare del giapponese e la capacità di muovermi da “indigeno” in contesti culturali diversi. Nel gennaio del 1978 mi hanno laureato dottore in fisica “summa cum laude” discutendo una tesi sperimentale sulla dinamica di caduta dei chicchi di grandine, sviluppata lavorando come ricercatore presso l’Ufficio Centrale di Ecologia e Meteorologia Agraria del Ministero Agricoltura e Foreste, per conto del quale ho lavorato nei periodi estivi dal 1977 al 1979 come membro del Gruppo italiano che partecipava alla ricerca internazionale Grossversuch IV (Politecnico di Zurigo, Università di Montpellier e Grenoble, Ricercatori dell’URSS). Dopo essere risultato primo su quattrocento candidati, nel 1979, sono stato assunto, con la qualifica di Ricercatore, all’Ufficio Europeo Brevetti dell’Aja (NL), da cui mi sono dimesso a causa dello scarso interesse del lavoro e dello stipendio eccessivo. Tornato in Italia, nel 1979, mentre ero docente di Meteorologia all’IT Aeronautico “Francesco de Pinedo”, sono stato chiamato dal Prof. Umberto Colombo a lavorare come consulente al CNEN, il Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare, di cui egli era Presidente. In tale veste ho curato prima studi sul contenuto energetico di centrali nucleari e convenzionali, poi sono stato responsabile di diverse “task forces” per la definizione e avvio di attività connesse alla diffusione di nuove tecnologie: coordinamento del Gruppo di lavoro per la documentazione e l’informazione, automazione delle biblioteche geograficamente diffuse del CNEN, creazione di un servizio di “business graphics” computerizzata, avvio delle iniziative di Office Automation, automazione integrata della Presidenza e Direzione Generale. Nel 1981 sono entrato negli organici dell’ENEA, (ex CNEN) come collaboratore Tecnico Professionale alla Direzione Centrale Relazioni Esterne per poi passare alla Direzione Centrale Studi e ho iniziato la mia attività di Assistente del Presidente. Dal giugno del 1982 al maggio del 1983, su invito del Massachusetts Institute of Technology, Laboratory for Computer Science, mi sono trasferito a Cambridge (USA) per lavorare come Visiting Scientist, membro dell’Office Automation Group. In tale sede ho approfondito gli aspetti del management dei processi d’innovazione tecnologica e ho avuto responsabilità di conduzione del gruppo di ricerca, non ché di Thesis Advisor. Dal luglio 1983 all’aprile 1987 ho fatto parte della Direzione Centrale INFO dell’ENEA come responsabile dei progetti di automazione di ufficio. Continuando l’attività di Assistente del Presidente, ho avuto responsabilità dei progetti di diffusione dell’innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese, analizzando una serie di potenziali “start up”. Nel 1984 ho curato la pubblicazione di uno studio sui mestieri e le professioni degli anni ’90, mettendo a frutto le conoscenze, acquisite nel corso degli anni, di economia, management e di diverse nuove tecnologie: informatica e telematica, nuove energie, nuovi materiali, biotecnologie, innovazioni di processo (laser, robotica, FMS, CAD-CAM, ecc.) per citare le principali. Con la fine del 1985 ho ideato, gestito e completato il progetto di automazione integrata degli uffici della Presidenza e della Direzione generale dell’ENEA, che ha visto la radicale trasformazione delle modalità di lavoro di tutto il personale segretariale, tecnico e dirigenziale dei suddetti uffici. Nel corso del 1986, su invito del governo giapponese (MITI-JETRO), ho passato un mese di studio in Giappone visitando numerose imprese giapponesi e avendo intensi confronti di idee con esponenti governativi e della cultura nipponica. A partire da quella data mi sono occupato in modo continuativo del Giappone, intessendo una fitta rete di conoscenze personali e professionali con esponenti nipponici del mondo del Business e di quello accademico. A fine 1986, ho voluto sviluppare un’esperienza di lavoro nell’industria privata. Sono entrato alla Fiat S.p.A. a Torino dove ho lavorato dal 1986 al 1988 nella Direzione Studi Economici e Analisi Strategiche per passare nel 1989 alle dirette dipendenze del Direttore dell’Ente Sviluppo, Coordinamento e Controllo, in qualità di Vice-Direttore responsabile dei Progetti Speciali (Business Development). Dal febbraio 1990 sono stato in forza alla Fiat Auto. Fino al giugno 1991 ho avuto la responsabilità dei rapporti con le istituzioni internazionali nell’ambito della Direzione Centrale Sviluppo, Coordinamento e Controllo. I miei compiti comprendevano la manutenzione e implementazione di una rete di contatti internazionali finalizzata al monitoraggio degli sviluppi tecnologici e delle strategie dei partners e dei competitori. Partecipavo e/o definivo progetti speciali su temi inerenti il management dei processi di innovazione e di cambiamento, nonché di team dedicati a progetti di M&A. Dal giugno 1991 al marzo 1993 nella Direzione Ambiente e Politiche Industriali, responsabile del coordinamento del piano Qualità Totale, rispondendo direttamente all’amministratore delegato. Dopo essere stato responsabile delle attività di Relazioni Internazionali nell’ambito della Direzione Ambiente e Politiche industriali, a partire dal 1995 sono responsabile degli Scenari Ambientali. Ho ideato e gestito per conto della Fiat Auto Spa i progetti speciali inerenti all’introduzione e uso delle tecnologie della realtà Virtuale e di Internet. Nel 1995 ho coordinato la presentazione (prima mondiale) di due nuovi modelli di vetture (Bravo e Brava) sul World Wide Web in contemporanea con il lancio nel mondo “reale”, continuando a seguire lo sviluppo e le strategie di presenza dei marchi Fiat Auto (Alfa Romeo, Lancia e Fiat) sul World Wide Web (www.alfaromeo.com; www.lancia.com; www.fiat.com); ho poi contribuito ad avviare le attività di uso delle tecnologie della Rete nelle Direzioni Progettazione, Acquisti, Commerciale, Amministrazione e Controllo. Ho sviluppato una conoscenza approfondita su tecnologie, strategie e modalità di comunicazione avvalendosi di sistemi multimediali, ideando e partecipando, nel 1994, alla costituzione, avvio e gestione della com.e srl di Roma, Multimedia Agency, leader nel suo settore di attività (www.com-e.com) che comprende il Web Content, Strategie per Alta Direzione, Formazione e Addestramento. Dal giugno 1998, dopo avere lasciato il gruppo FIAT, responsabile del progetto Trustees21 presso il World Economic Forum, a Ginevra, Svizzera. Nell’aprile 1999 ho accettato l’offerta del Sindaco della Città di Barletta, Dott. Francesco Salerno, di rivestire il ruolo di Direttore Generale/City Manager della Città di Barletta, nonché dirigente responsabile del personale e del settore informatica e telecomunicazioni del Comune. Ho gestito un’organizzazione di 450 persone, di cui 12 dirigenti in reporting diretto. A fine dicembre 1999, la modifica sostanziale della composizione della giunta della Città ha causato la conclusione del mio mandato, così da evitare le dimissioni del Sindaco. Dal febbraio 2000 a luglio 2001, ho operato in qualità di Assistente del Prof. Ferrante Pierantoni, Componente dell’Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana. A partire dall’ottobre del 2001 svolgo attività di consulenza strategica per l’alta direzione, con particolare attenzione alle tematiche della sicurezza informatica e fisica. Sono stato Amministratore Delegato della società di consulenza Alef Consulting srl , da me fondata nel 1997, con cui ho svolto fino al dicembre 2013 attività di consulenza e formazione. Fino a luglio 2001 sono stato Senior Consultant e membro del consiglio di amministrazione della com.e srl, società attiva nel mondo di Internet, da me fondata con due soci nel 1994. Nel gennaio 2000 ho contribuito alla partenza della società If, Interface Factory srl, esperta d’interfacce avanzate di Rete, di cui sono presidente. Dal gennaio 2001 al mese di ottobre 2002 sono stato Responsabile delle Strategie della Multimoda Network spa, gruppo industriale del settore Moda, a MIlano. Dal novembre 2002 al Gennaio 2003 sono Chief Scientific Advisor per il Gruppo Finmeccanica spa, a Roma. A partire dal Gennaio 2003 sono entrato in organico come Group Scientific Advisor e V.P. responsabile della Technology Intelligence di Gruppo. In tale veste mi sono occupato di progetti speciali, coordinamento di attività fra aziende del Gruppo, facilitato il completamento di progetti di sviluppo prodotto, ideato e partecipato alla gestione del Premio Innovazione di Gruppo, avviato e gestito contenzioso legale, e sua soluzione positiva per Finmeccanica, con maggiore fabbricante automobilistico USA. Ho co-ideato e portato al successo il cosiddetto Project Zero della Agusta Westland, il primo velivolo a decollo verticale realmente innovativo dalla definizione dell’elicottero (vedere su Google Project zero AW). Assisto e interagisco con esponenti del mondo dell’arte per individuare soluzioni tecnologiche per la realizzazione di artefatti e opere. Ad esempio, componendo un gruppo di esperti provenienti dalle aziende del Gruppo Finmeccanica, abbiamo consentito al Maestro Maurizio Mochetti a realizzare la sua opera, installazione fissa al MAXXI di Roma, partecipando alla definizione delle soluzioni tecnologiche necessarie. A partire da Febbraio 2012 fino al dicembre 2014 sono in organico ad Ansaldo Energia spa, a Genova, come Senior Advisor R&D dell’Amministratore Delegato Ing. Giuseppe Zampini. Dal luglio 2012 al giugno 2013 sono membro del Consiglio di Amministrazione della PROTER srl a Terni, azienda attiva nella chimica di quarta generazione. . Dal Marzo 2015 socio fondatore di GoTo10 srl in Milano, attiva nel settore educazione e formazione, in particolare sulle tematiche relative all’insegnamento del pensiero computazionale. Dal settembre 2015 a giugno 2017 Amministratore Delegato di ProTer srl in Terni, società di ricerca e sviluppo attiva nel settore della chimica di IV generazione e della chimica verde. Da luglio 2017 a Novembre 2020, Chief Operating Officer e Vice Principal della JPED Academy a Pechino, distretto di Changping. Le mie attività comprendono essere responsabile operativo, vice-preside, direttore degli Studi, e docente STEAM di una nuova High School internazionale in lingua inglese, basata sul curriculum studiorum USA per studenti di nazionalità cinese. Rientrato in Italia a inizio novembre 2020, lavoro dal dicembre dello stesso anno, fino al novembre 2022, per la Geminiani srl, azienda specializzata nel campo dei motori per applicazioni industriali e in sistemi innovativi di gestione dell’energia elettrica in qualità di Senior Advisor per la R&D. Dal gennaio 2023, insieme a Michael Lenton, gia Amministratore Delegato di Fimeccanica Australia (oggi Leonardo Australia) con cui si è lavorato per molti anni in Finmeccanica, abbiamo avviato The Advisory, International Strategic Consulting, società di consulenza internazionale, attiva in particolare in Italia e Australia. Ci occupiamo di aziende e prodotti ad alta tecnologia, fornendo consulenza strategica, gestionale e legale. Inoltre, dal 1994, sono Professore a contratto di Strategie Aziendali, presso la Scuola di Specializzazione in Ricerca Operativa e Teoria delle Decisioni, Dipartimento di Statistica, Università “La Sapienza”, Roma. Dal febbraio 2000 al Settembre 2006 sono co-ideatore, Docente e Assistant Director del MiNE, Master in the Network Economy presso l’Università Cattolica di Piacenza. Dall’anno accademico 2001-2002 fino al settembre 2014 insegno strategie di comunicazione al Politecnico di Milano, Master in Design della Comunicazione, Dipartimento di Architettura, fiancheggiando il Prof. Paolo Ciuccarelli, titolare del corso di Metaprogetto. I miei punti di forza risiedono nella capacità di comprensione di Scienza e Tecnologia e di diversi aspetti delle discipline umanistiche, in particolari arti visive, e dunque capacità di sintesi fra queste, management e strategia; nella facilità di definire e fare crescere rapporti e relazioni interpersonali; in una lunga esperienza di relazioni internazionali a scala globale; in una non comune capacità di comunicazione, divulgazione e insegnamento. Mi viene riconosciuta capacità di leadership e di motivazione di team operativi interdisciplinari e internazionali. Nel corso degli anni ho seguito un notevole numero di corsi di specializzazione e seminari; ho pubblicato un gran numero di articoli scientifici, anche a carattere divulgativo su quotidiani e riviste specializzate. Anche qualche libro: da citare il primo testo in italiano che parlava del World Wide Web e zone limitrofe: “Il Libero delle reti, edizioni ADN Kroos.. Da oltre un decennio svolgo attività di consulente sui temi della strategia e dell’innovazione tecnologica. Sono stato membro di diversi Comitati e Gruppi di lavoro governativi e presso la CEE. Ho fatto parte del Comitato Scientifico della rivista “Scienza e Dossier” e titolare della rubrica “Il Nuovo” sviluppata su temi innovativi di Scienza e Tecnologia. Sono stato titolare di rubrica fissa sulle riviste “L’Europeo”, Next”, “Ceramicanda” e “Netforum”. Collaboro saltuariamente con molte altre testate. Blogger per il Fatto Quotidiano, Infosec News e Giano News. Ho avuto diverse esperienze didattiche, in Italia e all’estero, anche a carattere continuativo; ho tenuto un elevato numero di conferenze e seminari in Italia e all’estero per enti governativi, università e aziende private. Nel Marzo del 1990 sono stato chiamato dal rettore Prof. Mel Horwitch a far parte dello Scientific Advisory Board del Theseus Institute, Business School specializzata in Strategie dei Sistemi di Informazione e delle Reti, localizzata nel parco scientifico europeo di Sophia Antipolis, nel sud della Francia. Altre info disponibili su Google. Dimenticavo: due figli, due ex-mogli e Silvana da poco mi ha detto sì. Per concludere, ce n’è abbastanza da “scassare i cabasisi” a molti…

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