SE CHI E’ STATO BULLIZZATO FEROCEMENTE IN GIOVENTU’ SCENDE IN POLITICA…

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TE LO LEGGO IO

E’ difficile pensare che un aspirante leader politico si scateni in battaglieri propositi non appena viene formalizzata la sua candidatura per un partito tradizionalmente moderato e tollerante. Ma è un soldato e quindi la sua marziale irruenza e una sostanziale mancanza di rispetto possono ritenersi una sorta di malattia professionale.

Viene da chiedersi dove esploda tanta energia e, in epoca di scosse telluriche di origine vulcanica, ci si accorge che è necessario entrare nelle viscere non del pianeta ma del passato, così da immaginare il Big Bang sotterraneo che finalmente trova sfogo nell’atmosfera.

Probabilmente all’origine delle dichiarazioni di questo acclamato personaggio c’è un’infanzia difficile o quanto meno poco serena. E’ possibile che sui banchi di scuola il tizio non abbia avuto eccessiva possibilità di esprimersi e magari si sia ritrovato a subire ripetutamente qualche pesante angheria da parte di suoi coetanei più vivaci e prepotenti.

Essere bersaglio di rappresaglie da parte di inqualificabili bulli porta a maturare pensieri torvi e ad augurarsi che prima o poi venga il momento della rivincita o semplicemente della vendetta. Essere un po’ sfigati – pensa chi è vittima di certe molestie dei balordi della classe – è meno grave di essere portatori di handicap o di “deviazioni sessuali”, e quindi è irrefrenabile il desiderio di profondere immediato impegno proprio sul fronte scolastico con l’istituzione di ghetti didattici.

A distanza di anni sembra profilarsi l’occasione propizia, capace di consentire l’esportazione di certi valori fondamentali in tutto il Continente.

Nel sentire certe frasi – profferite con una violenta carica di odio si è portati a sperare che il “backstage” sia solo una puerizia infelice. Se così non fosse, la circostanza è ancor più grave perché ci si troverebbe dinanzi ad un meccanismo di emulazione dei peggiori esempi che la storia ci abbia tramandato.

Non so se tra gli elettori di quello che è nato come movimento di liberazione del Nord (perché anche i “terroni” non sono certo meglio…) c’è qualche genitore di ragazzini con cui la salute non è stata generosa. Se non è bastata la protesta del top management del partito che non ha fatto mistero dell’opinione nei confronti della scelta operata dal “Capitano” di metter capolista il “Generale”, forse varrebbe la pena che la base degli elettori esprimesse la propria opinione prima che il fautore della superiorità della razza vada a rappresentare il nostro Paese a Bruxelles e a Strasburgo…