sabato, Giugno 14, 2025
GIANO NEWS
  • Home
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
GIANO NEWS
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home RIFLESSIONI

LE PROMESSE MANCATE DELLA DEMOCRAZIA

Andrea Aparo von Flüe di Andrea Aparo von Flüe
10/02/2024
in RIFLESSIONI
LE PROMESSE MANCATE DELLA DEMOCRAZIA
622
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Linkedin
0:00 / 0:00
TE LO LEGGO IO

Questa è un’introduzione e vi racconto perché.

Devo ringraziare un noto quotidiano a diffusione nazionale per avere offerto ai suoi lettori la possibilità di leggere il saggio di Norberto Bobbio, del 1984, “Il futuro della democrazia”.  

Lettura che dovrebbe essere obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado della Repubblica Italiana. Le generazioni che non hanno avuto esperienza della dittatura fascista, di cosa possa significare la perdita dei diritti e delle libertà democratiche, che hanno sempre vissuto in democrazia, la considerano forma di governo “naturale”.

Non si rendono conto che la democrazia è una forma di “convivenza” basata su procedure, una modalità di governo del tutto artificiale, complessa, difficile da gestire.

La democrazia deve essere studiata per capire perché, essendo basata su procedure, sempre criticate, ma indispensabili per realizzare progetti che rispettino le persone, il bene comune e l’ecosistema di cui si è parte, è tra le forme di governo forse quella più lenta.

La libertà di cui i cittadini godono all’interno dei sistemi democratici determina un forte aumento di richieste allo Stato e alle istituzioni, il che causa un ulteriore rallentamento dei tempi di risposta dando ai cittadini la sensazione che la politica non risponda alle loro esigenze.

Gli intellettuali, soddisfacendo al loro ruolo di “grilli parlanti”, riflettono quindi su come su queste difficoltà possano, col tempo, portare al collasso della democrazia stessa, alimentando il pessimismo.

Eppure sono proprio i regimi democratici a valorizzare maggiormente l’individuo. L’ideale democratico per antonomasia è infatti quello della sovranità popolare. La democrazia ha un’altissima considerazione dell’individuo. Per quanti difetti possano avere i singoli regimi democratici, nessuno rinuncerebbe a essi. Chi vive in un regime dispotico si deve accontentare di ciò che gli viene concesso. Il cittadino che vive una democrazia può, al contrario, esercitare, seppure indirettamente, la sua “sovranità”.

Torniamo a Norberto Bobbio e al suo saggio. Opportuno fare notare che a suo avviso la democrazia può essere solo indiretta perché quella diretta è impraticabile per tre ragioni: Dimensione, Complessità e Rischi.

Formuliamo l’opportuna domanda a Bard per avere maggiori delucidazioni sulle sopraelencate tre ragioni. Bard, cortesemente, risponde:

Ragione 1 – Dimensione: La democrazia diretta funziona solo in piccole comunità, dove i cittadini possono riunirsi facilmente per discutere e votare su questioni importanti. In grandi comunità, la democrazia diretta diventa impraticabile, poiché sarebbe difficile per tutti i cittadini partecipare alle decisioni politiche.

Ragione 2 – Complessità: La democrazia diretta richiede procedure complesse per istituire anche i servizi più basilari. Ciò rende difficile l’attuazione di politiche pubbliche complesse, come quelle relative alla sanità, all’istruzione e all’assistenza sociale.

Ragione 3 – Rischi: La democrazia diretta comporta il rischio di decisioni affrettate e irrazionali. Inoltre, i cittadini potrebbero non avere le conoscenze tecniche necessarie per prendere decisioni informate su questioni complesse.

La democrazia rappresentativa è il modello di governo più comune al mondo, in cui i cittadini eleggono rappresentanti che prendono decisioni politiche al loro posto. La democrazia deliberativa, d’altra parte, cerca di coinvolgere i cittadini nella discussione e nella decisione delle questioni politiche. Ciò viene fatto attraverso una serie di processi partecipativi, come i forum pubblici e le assemblee cittadine.

A dire il vero ci sono anche altre forme di democrazia, che comprendono la democrazia plebiscitaria e quella rappresentativa, la democrazia competitiva e quella deliberativa, la democrazia partecipativa e quella costituzionale. Senza dimenticare la democrazia liquida, la democrazia digitale e la democrazia partecipativa, che cercano di combinare elementi della democrazia diretta e della democrazia rappresentativa.

In sintesi, la democrazia è un sistema politico, dalle molte facce, che si basa comunque sulla partecipazione attiva dei cittadini.

Tuttavia, negli ultimi anni, la democrazia, non importa quale ne sia la forma, ha subito una crisi di fiducia e di legittimità.

Secondo alcuni analisti la democrazia oggi è in crisi, delegittimata dalle élite e sfiduciata dai cittadini. Ansia e rabbia sono entrate in politica. La partecipazione elettorale è bassa. Scontento, analfabetismo funzionale e fake news – rese virali dai social media – influenzano, modificano, viziano il voto. L’ostilità nei confronti della classe politica e dei partiti tradizionali favorisce l’ascesa dei movimenti populisti. L’assenza di governanti capaci accresce la sfiducia e il rischio di derive autoritarie.

Altri si preoccupano dei possibili impatti delle innovazioni tecnologiche sulla democrazia. La tecnologia, anche se non è mai motore di cambiamenti radicali o rivoluzionari, riflette i valori della società.

Il futuro della democrazia dipende dal mantenimento della pluralità dei media, dalla possibilità del dissenso e da un discorso pubblico incentrato sulla persona.

Nel regolamentare le piattaforme e le nuove tecnologie di intelligenza artificiale, i responsabili politici devono considerare l’intero contesto della formazione dell’opinione pubblica e il ruolo non solo della razionalità, ma anche dell’empatia e dell’emotività umana.

L’Intelligenza Artificiale sta emergendo come un modello alternativo alla democrazia. I modelli di governance democratici sono sempre più in competizione con l’autoritarismo digitale.

In sintesi, il futuro della democrazia è incerto. Opportuno quindi riprendere i ragionamenti e le considerazioni fatte quarant’anni fa da Bobbio nel suo saggio “Il futuro della democrazia”, interrogandosi sulle «promesse non mantenute della democrazia».

Ricorriamo di nuovo a Bard per chiedere quali esse siano.

Risponde Bard:

Secondo Norberto Bobbio, la democrazia non ha mantenuto sei promesse:

  1. Individuo sovrano: La società pluralista ha spodestato l’individuo sovrano e i protagonisti sono diventati i gruppi, le associazioni, le grandi organizzazioni, i sindacati e i partiti, e sempre meno gli individui.
  2. Interessi di parte: La democrazia non è riuscita a sconfiggere gli interessi di parte, che hanno prevalso sui principi politici.
  3. Oligarchie: Le oligarchie persistono e il potere è ancora nelle mani di pochi.
  4. Spazio limitato: La democrazia non è riuscita ad ampliare gli spazi in cui i cittadini possono esercitare il loro diritto di partecipare alle decisioni che li riguardano.
  5. Potere invisibile: Il potere invisibile, definito da Bobbio come il “cripto governo”, agisce in ombra e non è ostacolato dai servizi segreti.
  6. Cittadino non educato: Il cittadino non è educato e spesso non partecipa alle elezioni, oppure vota di scambio o si astiene.

Sono queste sei promesse mancate ad avere portato alle dinamiche oggi in atto?

Innegabile l’accelerazione alla colonizzazione del processo democratico da parte di interessi privati e particolaristici, mettendo capo a una condizione di «post-democrazia». Vedi le visite di Elon Musk o di Bill Gates ai Palazzi della politica italiana.

Allo stesso tempo, è sempre più alimentata la dinamica opposta, populista, di ricerca di consenso on-line, dove più del voto conta il pollice in su, dove ai comizi e alla presenza sul territorio contano i post, i cinguettii, l’immagine artificiale su Instagram.

L’Occidente sta perdendo la fiducia in sé stesso, nella sua capacità e legittimità di governare il mondo. Sta dando spazio ad altri modelli, preoccupanti combinazioni di democrazia e autoritarismo. Ovvio che si faccia riferimento alla Federazione Russa e alla Repubblica Popolare di Cina.  

Tutto ciò detto, anche se in modo confuso, dovrebbe essere chiaro perché questa è l’introduzione a una serie di articoli che verranno proposti ai lettori, sempre con l’aiuto di Bard, per analizzare in dettaglio le sei promesse mancate della democrazia per sostituire al pessimismo dei fatti l’ottimismo della ragione.

Sempre ricordando che non c’è differenza fra ottimisti e pessimisti. Un ottimista è sempre e solo un pessimista ben informato.

Appuntamento alla prossima puntata dove si ragionerà dell’Individuo sovrano…

Condividi20Condividi4
Andrea Aparo von Flüe

Andrea Aparo von Flüe

Padre italiano, madre svizzera-tedesca. Lunghi periodi all’estero fra Svizzera, Francia, Stati Uniti, Giappone. Scuole primarie svizzere e irlandesi; scuola secondaria in Francia e in Italia. Il risultato è un’ottima conoscenza del francese, inglese e del dialetto svizzero tedesco; buona del tedesco, elementare del giapponese e la capacità di muovermi da “indigeno” in contesti culturali diversi. Nel gennaio del 1978 mi hanno laureato dottore in fisica “summa cum laude” discutendo una tesi sperimentale sulla dinamica di caduta dei chicchi di grandine, sviluppata lavorando come ricercatore presso l’Ufficio Centrale di Ecologia e Meteorologia Agraria del Ministero Agricoltura e Foreste, per conto del quale ho lavorato nei periodi estivi dal 1977 al 1979 come membro del Gruppo italiano che partecipava alla ricerca internazionale Grossversuch IV (Politecnico di Zurigo, Università di Montpellier e Grenoble, Ricercatori dell’URSS). Dopo essere risultato primo su quattrocento candidati, nel 1979, sono stato assunto, con la qualifica di Ricercatore, all’Ufficio Europeo Brevetti dell’Aja (NL), da cui mi sono dimesso a causa dello scarso interesse del lavoro e dello stipendio eccessivo. Tornato in Italia, nel 1979, mentre ero docente di Meteorologia all’IT Aeronautico “Francesco de Pinedo”, sono stato chiamato dal Prof. Umberto Colombo a lavorare come consulente al CNEN, il Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare, di cui egli era Presidente. In tale veste ho curato prima studi sul contenuto energetico di centrali nucleari e convenzionali, poi sono stato responsabile di diverse “task forces” per la definizione e avvio di attività connesse alla diffusione di nuove tecnologie: coordinamento del Gruppo di lavoro per la documentazione e l’informazione, automazione delle biblioteche geograficamente diffuse del CNEN, creazione di un servizio di “business graphics” computerizzata, avvio delle iniziative di Office Automation, automazione integrata della Presidenza e Direzione Generale. Nel 1981 sono entrato negli organici dell’ENEA, (ex CNEN) come collaboratore Tecnico Professionale alla Direzione Centrale Relazioni Esterne per poi passare alla Direzione Centrale Studi e ho iniziato la mia attività di Assistente del Presidente. Dal giugno del 1982 al maggio del 1983, su invito del Massachusetts Institute of Technology, Laboratory for Computer Science, mi sono trasferito a Cambridge (USA) per lavorare come Visiting Scientist, membro dell’Office Automation Group. In tale sede ho approfondito gli aspetti del management dei processi d’innovazione tecnologica e ho avuto responsabilità di conduzione del gruppo di ricerca, non ché di Thesis Advisor. Dal luglio 1983 all’aprile 1987 ho fatto parte della Direzione Centrale INFO dell’ENEA come responsabile dei progetti di automazione di ufficio. Continuando l’attività di Assistente del Presidente, ho avuto responsabilità dei progetti di diffusione dell’innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese, analizzando una serie di potenziali “start up”. Nel 1984 ho curato la pubblicazione di uno studio sui mestieri e le professioni degli anni ’90, mettendo a frutto le conoscenze, acquisite nel corso degli anni, di economia, management e di diverse nuove tecnologie: informatica e telematica, nuove energie, nuovi materiali, biotecnologie, innovazioni di processo (laser, robotica, FMS, CAD-CAM, ecc.) per citare le principali. Con la fine del 1985 ho ideato, gestito e completato il progetto di automazione integrata degli uffici della Presidenza e della Direzione generale dell’ENEA, che ha visto la radicale trasformazione delle modalità di lavoro di tutto il personale segretariale, tecnico e dirigenziale dei suddetti uffici. Nel corso del 1986, su invito del governo giapponese (MITI-JETRO), ho passato un mese di studio in Giappone visitando numerose imprese giapponesi e avendo intensi confronti di idee con esponenti governativi e della cultura nipponica. A partire da quella data mi sono occupato in modo continuativo del Giappone, intessendo una fitta rete di conoscenze personali e professionali con esponenti nipponici del mondo del Business e di quello accademico. A fine 1986, ho voluto sviluppare un’esperienza di lavoro nell’industria privata. Sono entrato alla Fiat S.p.A. a Torino dove ho lavorato dal 1986 al 1988 nella Direzione Studi Economici e Analisi Strategiche per passare nel 1989 alle dirette dipendenze del Direttore dell’Ente Sviluppo, Coordinamento e Controllo, in qualità di Vice-Direttore responsabile dei Progetti Speciali (Business Development). Dal febbraio 1990 sono stato in forza alla Fiat Auto. Fino al giugno 1991 ho avuto la responsabilità dei rapporti con le istituzioni internazionali nell’ambito della Direzione Centrale Sviluppo, Coordinamento e Controllo. I miei compiti comprendevano la manutenzione e implementazione di una rete di contatti internazionali finalizzata al monitoraggio degli sviluppi tecnologici e delle strategie dei partners e dei competitori. Partecipavo e/o definivo progetti speciali su temi inerenti il management dei processi di innovazione e di cambiamento, nonché di team dedicati a progetti di M&A. Dal giugno 1991 al marzo 1993 nella Direzione Ambiente e Politiche Industriali, responsabile del coordinamento del piano Qualità Totale, rispondendo direttamente all’amministratore delegato. Dopo essere stato responsabile delle attività di Relazioni Internazionali nell’ambito della Direzione Ambiente e Politiche industriali, a partire dal 1995 sono responsabile degli Scenari Ambientali. Ho ideato e gestito per conto della Fiat Auto Spa i progetti speciali inerenti all’introduzione e uso delle tecnologie della realtà Virtuale e di Internet. Nel 1995 ho coordinato la presentazione (prima mondiale) di due nuovi modelli di vetture (Bravo e Brava) sul World Wide Web in contemporanea con il lancio nel mondo “reale”, continuando a seguire lo sviluppo e le strategie di presenza dei marchi Fiat Auto (Alfa Romeo, Lancia e Fiat) sul World Wide Web (www.alfaromeo.com; www.lancia.com; www.fiat.com); ho poi contribuito ad avviare le attività di uso delle tecnologie della Rete nelle Direzioni Progettazione, Acquisti, Commerciale, Amministrazione e Controllo. Ho sviluppato una conoscenza approfondita su tecnologie, strategie e modalità di comunicazione avvalendosi di sistemi multimediali, ideando e partecipando, nel 1994, alla costituzione, avvio e gestione della com.e srl di Roma, Multimedia Agency, leader nel suo settore di attività (www.com-e.com) che comprende il Web Content, Strategie per Alta Direzione, Formazione e Addestramento. Dal giugno 1998, dopo avere lasciato il gruppo FIAT, responsabile del progetto Trustees21 presso il World Economic Forum, a Ginevra, Svizzera. Nell’aprile 1999 ho accettato l’offerta del Sindaco della Città di Barletta, Dott. Francesco Salerno, di rivestire il ruolo di Direttore Generale/City Manager della Città di Barletta, nonché dirigente responsabile del personale e del settore informatica e telecomunicazioni del Comune. Ho gestito un’organizzazione di 450 persone, di cui 12 dirigenti in reporting diretto. A fine dicembre 1999, la modifica sostanziale della composizione della giunta della Città ha causato la conclusione del mio mandato, così da evitare le dimissioni del Sindaco. Dal febbraio 2000 a luglio 2001, ho operato in qualità di Assistente del Prof. Ferrante Pierantoni, Componente dell’Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana. A partire dall’ottobre del 2001 svolgo attività di consulenza strategica per l’alta direzione, con particolare attenzione alle tematiche della sicurezza informatica e fisica. Sono stato Amministratore Delegato della società di consulenza Alef Consulting srl , da me fondata nel 1997, con cui ho svolto fino al dicembre 2013 attività di consulenza e formazione. Fino a luglio 2001 sono stato Senior Consultant e membro del consiglio di amministrazione della com.e srl, società attiva nel mondo di Internet, da me fondata con due soci nel 1994. Nel gennaio 2000 ho contribuito alla partenza della società If, Interface Factory srl, esperta d’interfacce avanzate di Rete, di cui sono presidente. Dal gennaio 2001 al mese di ottobre 2002 sono stato Responsabile delle Strategie della Multimoda Network spa, gruppo industriale del settore Moda, a MIlano. Dal novembre 2002 al Gennaio 2003 sono Chief Scientific Advisor per il Gruppo Finmeccanica spa, a Roma. A partire dal Gennaio 2003 sono entrato in organico come Group Scientific Advisor e V.P. responsabile della Technology Intelligence di Gruppo. In tale veste mi sono occupato di progetti speciali, coordinamento di attività fra aziende del Gruppo, facilitato il completamento di progetti di sviluppo prodotto, ideato e partecipato alla gestione del Premio Innovazione di Gruppo, avviato e gestito contenzioso legale, e sua soluzione positiva per Finmeccanica, con maggiore fabbricante automobilistico USA. Ho co-ideato e portato al successo il cosiddetto Project Zero della Agusta Westland, il primo velivolo a decollo verticale realmente innovativo dalla definizione dell’elicottero (vedere su Google Project zero AW). Assisto e interagisco con esponenti del mondo dell’arte per individuare soluzioni tecnologiche per la realizzazione di artefatti e opere. Ad esempio, componendo un gruppo di esperti provenienti dalle aziende del Gruppo Finmeccanica, abbiamo consentito al Maestro Maurizio Mochetti a realizzare la sua opera, installazione fissa al MAXXI di Roma, partecipando alla definizione delle soluzioni tecnologiche necessarie. A partire da Febbraio 2012 fino al dicembre 2014 sono in organico ad Ansaldo Energia spa, a Genova, come Senior Advisor R&D dell’Amministratore Delegato Ing. Giuseppe Zampini. Dal luglio 2012 al giugno 2013 sono membro del Consiglio di Amministrazione della PROTER srl a Terni, azienda attiva nella chimica di quarta generazione. . Dal Marzo 2015 socio fondatore di GoTo10 srl in Milano, attiva nel settore educazione e formazione, in particolare sulle tematiche relative all’insegnamento del pensiero computazionale. Dal settembre 2015 a giugno 2017 Amministratore Delegato di ProTer srl in Terni, società di ricerca e sviluppo attiva nel settore della chimica di IV generazione e della chimica verde. Da luglio 2017 a Novembre 2020, Chief Operating Officer e Vice Principal della JPED Academy a Pechino, distretto di Changping. Le mie attività comprendono essere responsabile operativo, vice-preside, direttore degli Studi, e docente STEAM di una nuova High School internazionale in lingua inglese, basata sul curriculum studiorum USA per studenti di nazionalità cinese. Rientrato in Italia a inizio novembre 2020, lavoro dal dicembre dello stesso anno, fino al novembre 2022, per la Geminiani srl, azienda specializzata nel campo dei motori per applicazioni industriali e in sistemi innovativi di gestione dell’energia elettrica in qualità di Senior Advisor per la R&D. Dal gennaio 2023, insieme a Michael Lenton, gia Amministratore Delegato di Fimeccanica Australia (oggi Leonardo Australia) con cui si è lavorato per molti anni in Finmeccanica, abbiamo avviato The Advisory, International Strategic Consulting, società di consulenza internazionale, attiva in particolare in Italia e Australia. Ci occupiamo di aziende e prodotti ad alta tecnologia, fornendo consulenza strategica, gestionale e legale. Inoltre, dal 1994, sono Professore a contratto di Strategie Aziendali, presso la Scuola di Specializzazione in Ricerca Operativa e Teoria delle Decisioni, Dipartimento di Statistica, Università “La Sapienza”, Roma. Dal febbraio 2000 al Settembre 2006 sono co-ideatore, Docente e Assistant Director del MiNE, Master in the Network Economy presso l’Università Cattolica di Piacenza. Dall’anno accademico 2001-2002 fino al settembre 2014 insegno strategie di comunicazione al Politecnico di Milano, Master in Design della Comunicazione, Dipartimento di Architettura, fiancheggiando il Prof. Paolo Ciuccarelli, titolare del corso di Metaprogetto. I miei punti di forza risiedono nella capacità di comprensione di Scienza e Tecnologia e di diversi aspetti delle discipline umanistiche, in particolari arti visive, e dunque capacità di sintesi fra queste, management e strategia; nella facilità di definire e fare crescere rapporti e relazioni interpersonali; in una lunga esperienza di relazioni internazionali a scala globale; in una non comune capacità di comunicazione, divulgazione e insegnamento. Mi viene riconosciuta capacità di leadership e di motivazione di team operativi interdisciplinari e internazionali. Nel corso degli anni ho seguito un notevole numero di corsi di specializzazione e seminari; ho pubblicato un gran numero di articoli scientifici, anche a carattere divulgativo su quotidiani e riviste specializzate. Anche qualche libro: da citare il primo testo in italiano che parlava del World Wide Web e zone limitrofe: “Il Libero delle reti, edizioni ADN Kroos.. Da oltre un decennio svolgo attività di consulente sui temi della strategia e dell’innovazione tecnologica. Sono stato membro di diversi Comitati e Gruppi di lavoro governativi e presso la CEE. Ho fatto parte del Comitato Scientifico della rivista “Scienza e Dossier” e titolare della rubrica “Il Nuovo” sviluppata su temi innovativi di Scienza e Tecnologia. Sono stato titolare di rubrica fissa sulle riviste “L’Europeo”, Next”, “Ceramicanda” e “Netforum”. Collaboro saltuariamente con molte altre testate. Blogger per il Fatto Quotidiano, Infosec News e Giano News. Ho avuto diverse esperienze didattiche, in Italia e all’estero, anche a carattere continuativo; ho tenuto un elevato numero di conferenze e seminari in Italia e all’estero per enti governativi, università e aziende private. Nel Marzo del 1990 sono stato chiamato dal rettore Prof. Mel Horwitch a far parte dello Scientific Advisory Board del Theseus Institute, Business School specializzata in Strategie dei Sistemi di Informazione e delle Reti, localizzata nel parco scientifico europeo di Sophia Antipolis, nel sud della Francia. Altre info disponibili su Google. Dimenticavo: due figli, due ex-mogli e Silvana da poco mi ha detto sì. Per concludere, ce n’è abbastanza da “scassare i cabasisi” a molti…

POTREBBE INTERESSARTI

INDIFFERENZA E FUGHE

di Giuseppe Bodi
13/06/2025
0
INDIFFERENZA E FUGHE

L’indifferenza del cittadino italiano agli eventi politici si manifesta maggiormente, come più volte evidenziato in queste pagine, nella scarsa partecipazione alle tornate elettorali.

Leggi tuttoDetails

E SE COMINCIASSIMO DALLA FELICITA’ DEL BUON SENSO?

di Renzo Trappolini
12/06/2025
0
E SE COMINCIASSIMO DALLA FELICITA’ DEL BUON SENSO?

È un periodaccio. La peste Covid, quelli che chiamano gli sconvolgimenti climatici e la guerra sempre meno a pezzi e più mondiale. C’è chi interpreta pestilenze e diluvi,...

Leggi tuttoDetails

LE LINEE DI PAPA LEONE XIV E DI PAPA FRANCESCO

di Gian Paolo Di Raimondo
07/06/2025
0
LE LINEE DI PAPA LEONE XIV E DI PAPA FRANCESCO

Il nuovo Papa Leone XIV seguirà la rinnovata linea della chiesa avviata da Papa Francesco? sembra di si nelle grandi linee ma certamente le cose che farà dipenderanno...

Leggi tuttoDetails

DONALD TRUMP E LA “CUPOLA D’ORO”

di Andrea Aparo von Flüe
06/06/2025
0
DONALD TRUMP E LA “CUPOLA D’ORO”

Una bomba nucleare IEM (Impulso Elettro Magnetico), di origine incerta, esplode ad alta quota, rilasciando onde elettromagnetiche micidiali che disattivano istantaneamente i dispositivi elettrici negli Stati Uniti e...

Leggi tuttoDetails
Prossimo post
LA RETROMARCIA SU ROMA

LA RETROMARCIA SU ROMA

ARTICOLI CORRELATI

CI PUÒ ESSERE UNA “GUERRA SANTA”? – PRIMA PARTE

CI PUÒ ESSERE UNA “GUERRA SANTA”? – PRIMA PARTE

18/04/2024
DUE PESSIME REALTA’

DUE PESSIME REALTA’

29/02/2024
CITAZIONI ALL’ONU

CITAZIONI ALL’ONU

30/09/2024
108 MORTI E QUATTORDICI ANNI PER UNA SENTENZA DELUDENTE

108 MORTI E QUATTORDICI ANNI PER UNA SENTENZA DELUDENTE

12/03/2025
LA COMPLIANCE PRIVACY PER TUTELARE DIRITTI ED INVESTIMENTI

LA COMPLIANCE PRIVACY PER TUTELARE DIRITTI ED INVESTIMENTI

27/05/2023
SE “AIUTIAMOLI A CASA LORO” NON FUNZIONA, NON E’ COLPA NOSTRA

SE “AIUTIAMOLI A CASA LORO” NON FUNZIONA, NON E’ COLPA NOSTRA

30/01/2024

PRIVACY

  • Informativa Privacy
  • Informativa cookie

TAG

Accenture ACN AGID ai alessio butti anorc anorc professioni butti chatGpt contenuti Cospito diversità doglover FACEWATCH Franco Roberti Frattasi google governo inclusione intelligenza artificiale massi migranti nadia gullo Paolo zangrillo Piantedosi putin razza robot servizi segreti SOUTHERN CO-OP spie whatsapp xiaomi zangrillo

© 2022 GIANO.news

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI

© 2022 GIANO.news