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BMW “ASSUME” ROBOT. E GLI OPERAI CHE FINE FANNO?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
20/01/2024
in EDITORIALI
BMW “ASSUME” ROBOT. E GLI OPERAI CHE FINE FANNO?
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TE LO LEGGO IO

Se Palos de la Frontera ce lo ricordiamo tutti perché da lì salpò Cristoforo Colombo alla volta delle Americhe, le nuove generazioni rammenteranno Spartanburg.
Niente di geografico. La scoperta, collegata a quella località della Carolina del Sud, è che gli operai non servono proprio più. E’ infatti da Spartanburg che prendono il largo le caravelle della disoccupazione.
L’unico stabilimento BMW negli Stati Uniti, grazie ad un accordo commerciale con Figure, sta per far entrare in servizio il suo primo robot umanoide.
Ancora non è dato sapere se questa “assunzione su chiamata diretta” è isolata oppure esiste un piano strutturato per l’acquisizione massiva di lavoratori di questo genere.
Le mansioni dichiarate sono abbastanza approssimative e si parla di “scopi generali”. I diversi esemplari, che arriveranno man mano, rientrano tra i sistemi monouso e multiuso e potranno ampliare le loro competenze.
Secondo quel che si vocifera le probabili applicazioni iniziali includono attività di produzione standard come lo spostamento di scatole, il prelievo e il posizionamento e lo scarico e il carico di pallet. Si tratta fondamentalmente di operazioni ripetitive per le quali i proprietari delle fabbriche affermano di avere difficoltà ad impiegare lavoratori “umani”.
La formazione si baserà su una ponderata miscela di approcci, tra cui l’apprendimento per rinforzo, la simulazione e la teleoperazione per aiutare il robot a uscire da potenziali “ingorghi”. Il modello “Figure 01” è previsto che “cresca” professionalmente imparando molto anche sul lavoro, perfezionando il suo approccio durante i test nel mondo reale, proprio come fanno gli addetti in carne ed ossa.
Apparecchiature meccaniche hanno da tempo sostituito il lavoro “umano” nelle catene di montaggio, evitando lavori pericolosi o destinati a richiedere sforzi fisici inaccettabili. Sono servite ad accelerare le dinamiche produttive e a migliorare l’esito di tante fasi del processo di lavorazione.
Nulla quaestio.
Erano comunque “macchine” e non avevano fattezze che evocassero la “sostituzione etnica” di quella che un tempo chiamavano la “classe operaia”, quella che in passato – almeno nel film di Elio Petri – andava in Paradiso.
Si dirà che le mansioni affidate agli umanoidi sono insostenibili per un dipendente “tradizionale”. Qualcuno aggiungerà che un ausilio meccanico al dipendente è soluzione meno economica, meno rapida, meno precisa…
Nessuno ci dirà qual è il destino della manodopera e si invocherà il refrain “sono cose che i nostri figli non hanno nessuna intenzione di fare”, dimenticando che su quei sacrifici l’Italia ha ricostruito un Paese a pezzi negli anni Cinquanta…
I robot non hanno (ancora) diritti da far valere, non scioperano, non si ammalano e -. in caso di guasto – si sostituiscono senza pagare TFR.
Agli entusiasti del progresso viene da chiedere “E gli operai?”

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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