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RETURNEES: LA MINACCIA DEI DIASPORICI

Marco Mastrilli di Marco Mastrilli
25/10/2023
in CITTADINI E MINORI
RETURNEES: LA MINACCIA DEI DIASPORICI
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Negli ultimi giorni l’Europa è stata scossa da una serie di eventi violenti che hanno innescato un’allerta antiterrorismo capace di proiettarci con la memoria nel passato. Dopo gli orribili attacchi di Bruxelles e l’incremento degli allarmi in Francia e Belgio, persino le strade di Roma sono state scosse da un brivido alla notizia di una presunta bomba, in una scuola ebraica, rivelatasi poi fortunatamente falsa. In risposta, il governo italiano ha intensificato le misure di sicurezza a livello nazionale, scatenando una corsa al rafforzamento della sorveglianza sugli obiettivi sensibili presenti nel nostro Paese.

Ma l’elemento che accresce l’attenzione e attiva seri motivi di preoccupazione è il crescente rischio rappresentato dai “returnees”. Chi sono costoro e come possiamo difenderci da questa minaccia potenziale?

I “Retunees” sono individui tornati nei loro paesi d’origine dopo aver combattuto o sostenuto gruppi terroristici all’estero, principalmente in aree di conflitto come Siria e Iraq. La ragione principale di preoccupazione è legata all’esperienza che costoro hanno maturato durante il loro periodo di combattimento all’estero, dove hanno acquisito un addestramento militare avanzato, competenze tattiche e la capacità di manipolare esplosivi, rendendoli potenziali agenti di attacchi terroristici.
Le loro ideologie estremiste, spesso radicate, li spingono a perseguire un’agenda violenta e a diffondere queste convinzioni tra le comunità locali, aumentando così il rischio di reclutamento e radicalizzazione di nuovi membri, soprattutto mediante il network costruito sui social. Un esempio significativo di radicalizzazione on line è il caso del “Bethnal Green trio”, tre ragazze londinesi, Kadiza Sultana, Shamima Begum e Amira Abase, che nel 2015 abbandonano il Regno Unito per sposare dei foreign fighters e unirsi alla causa del califfato. La loro radicalizzazione avviene dunque principalmente online, attraverso contatti sui social media con reclutatrici femminili dello Stato Islamico, che sfruttano abilmente le loro vulnerabilità personali per arruolarle come “jihadi brides”.  Shamima Begum, verrà in seguito rintracciata in un campo di prigionia in Siria e perderà la sua cittadinanza britannica.

Il governo italiano sta affrontando questa minaccia con determinazione, implementando una serie di misure preventive e operative. La sorveglianza è stata intensificata, con un’attenzione particolare rivolta ai Retunees noti e sospettati, oltre a ulteriori sforzi per il monitoraggio delle comunità e la prevenzione della radicalizzazione, soprattutto sul web.

Sempre il governo ha deciso di reintrodurre i controlli alle frontiere interne con la Slovenia. Questa mossa è stata motivata dall’aggravarsi della situazione in Medio Oriente e dall’aumento dei flussi migratori lungo la rotta balcanica. I controlli alle frontiere sono considerati necessari per garantire la sicurezza nazionale, anche alla luce del pericolo rappresentato proprio dai Retunees.

Ma affrontare questa minaccia richiede un approccio bilanciato. La collaborazione internazionale è fondamentale, poiché il terrorismo non conosce confini e le informazioni condivise tra le nazioni sono cruciali per la prevenzione e il contrasto agli atti sovversivi.

In un momento critico come questo si lavora alacremente per difendere la sicurezza nazionale, con una visione chiara del rischio e la determinazione di proteggere il Paese. Ma sullo sfondo resta sempre il dubbio su come si potrà uscire dall’escalation di un conflitto per raggiungere, finalmente, una pace duratura in una regione afflitta da troppi anni di inutile violenza.

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Marco Mastrilli

Marco Mastrilli

Ho radici profonde a Roma, città in cui sono nato nel 1964 e dove attualmente vivo e lavoro. La mia formazione accademica è incentrata sulle Scienze Sociali, con una Laurea che ha costituito il fondamento del mio percorso professionale, arricchita con due Master Universitari, uno in Gestione delle Risorse Umane e un altro in Tecniche di Analisi della Persona. La mia carriera ha conosciuto diverse sfaccettature, iniziando con il servizio nell’Arma dei Carabinieri in giovane età che ha rappresentato un’esperienza fondamentale nel mondo delle istituzioni e ha plasmato il mio approccio alla ricerca della verità, alla giustizia e all’informazione accurata. Successivamente ho abbracciato il mondo del business, occupando ruoli di management in ambito multinazionale e sviluppando competenze nel campo del marketing, della comunicazione e delle vendite. Questo background mi ha permesso di comprendere ulteriormente le dinamiche comunicative in modo approfondito, contribuendo all’acquisizione di competenze che ritengo fondamentali nel giornalismo moderno. Ho avuto il privilegio di scrivere e pubblicare quattro sillogi poetiche che rappresentano un importante riflesso della mia espressione artistica e della mia sensibilità verso l’uso delle parole. Parallelamente alla mia carriera civile, ho conservato un forte legame con le istituzioni, mantenendo attiva la mia partecipazione come ufficiale del Corpo Militare CRI, dove attualmente ricopro il ruolo di Capo Ufficio Operazioni e Addestramento per l’Italia Centrale. Questo impegno mi ha insegnato l’importanza della leadership, della gestione delle emergenze e della solidarietà in situazioni critiche, mantenendo sempre attiva l’attenzione verso la persona e l’umanità che essa sottende. Sono Giornalista Pubblicista iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti di Roma, un riconoscimento che testimonia il mio impegno nel rispettare gli standard etici della professione. La mia passione per la scrittura e la ricerca della verità mi hanno spinto a perseguire questa strada che mi stimola a informare e coinvolgere il pubblico, attraverso articoli che spero contribuiscano a diffondere cultura e consapevolezza nella nostra società. Sono entusiasta di continuare a contribuire alla narrazione informativa e alla diffusione della conoscenza attraverso le pagine di questa rivista.

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