martedì, Luglio 15, 2025
GIANO NEWS
  • Home
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
GIANO NEWS
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home CITTADINI E MINORI

MILITARI, GIUDICI E LA MOGLIE DI CESARE

Ferdinando Scala di Ferdinando Scala
08/10/2023
in CITTADINI E MINORI
MILITARI, GIUDICI E LA MOGLIE DI CESARE
662
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Linkedin
0:00 / 0:00
TE LO LEGGO IO

Se c’è un tema dibattuto in Italia nell’ultimo mese, è quello della legittimità ed opportunità, per membri di corpi dello Stato, di manifestare pubblicamente le proprie convinzioni politiche e sociali.

Il primo caso è stato quello del generale Vannacci, inserito dall’Esercito tra i più alti gradi dirigenti dell’organizzazione, e che, per formazione, trascorsi operativi e leadership, può essere considerato tra i migliori ufficiali italiani. Invocando il proprio diritto costituzionale ad esprimere il proprio pensiero sotto forma di un libro, ha dato la stura ad uno sciame polemico che ha raggiunto vette al calor bianco – oltre a diventare istantaneamente il saggista più letto in un Paese che non legge neanche le etichette al supermercato.

Le reazioni verso le sue posizioni e riflessioni sull’ambiente politico e sociale hanno causato un’alzata di scudi da parte di non condivide il suo pensiero, la richiesta – poi attuata – di rimozione dall’incarico, e addirittura la destituzione dal grado e l’incriminazione per spergiuro. Si è argomentato che i militari in servizio non possono esprimere liberamente il proprio pensiero perché soggetti a servire la Repubblica senza pregiudizio verso alcuna convinzione. Per chi lo sostiene, un’argomentazione quanto meno discutibile, nel momento in cui si pensa che un militare – pur se non compia atti contro la Repubblica o organi della medesima – debba rinunciare a pensare in ragione del proprio giuramento di fedeltà.

Si può peraltro comprendere come chi abbia l’abitudine a formarsi delle opinioni, e ad usare le parole come arma senza rispondere delle conseguenze delle stesse, veda come una potenziale minaccia un militare che essendo del pari abile a formarsi delle opinioni e ad usare le parole, un’arma per sostenere le medesime ce l’abbia davvero. E si può comprendere, lasciando a ciascuno la libera riflessione sul merito, come la sanzione sia stata irrogata senza che – per sua stessa ammissione – il ministro della Difesa avesse letto il libro del generale, e nonostante ciò avesse bollato come farneticazioni le sue argomentazioni.

Il secondo caso, di questi giorni, è stato quello del magistrato Iolanda Apostolico, sorpresa da un video a inveire contro le forze dell’ordine in occasione delle manifestazioni legate alla vicenda della nave Diciotti e del suo carico di migranti. Di nuovo, un comportamento legittimo per qualunque cittadino italiano, cui la Costituzione conferisce il diritto inalienabile alla libera assemblea ed espressione del pensiero.

C’è tuttavia chi ritiene che tale diritto non potesse essere esercitato da un magistrato in servizio, in quanto quest’ultimo è dotato di armi diverse da quelle dei militari, ma potenzialmente altrettanto letali: quelle di decidere della vita, dell’onorabilità, della libertà dei cittadini. Anche in questo caso, si può comprendere che chi avesse delle posizioni opposte a quelle espresse dalla cittadina Iolanda Apostolico potrebbe sentirsi non completamente sereno nel sottoporsi al suo giudizio in quanto magistrato. Ed è legittimo che ci sia chi richiede la sua rimozione dall’incarico per questo motivo, sebbene, differentemente da quanto avvenuto con Vannacci, non vi sia stata alcuna pronuncia da parte del ministro della Giustizia, né tanto meno dal presidente della Repubblica, capo del CSM. Anzi, a volerla dire tutta, l’Associazione Nazionale Magistrati ha difeso a spada tratto la Apostolico – un po’ come se il COCER avesse difeso Vannacci.

Non volendo entrare nel merito dell’una o dell’altra delle due vicende, né esprimere posizioni a favore o contro l’una o l’altra, pare opportuno rifugiarsi nell’età classica e ricordare tempi in cui – se pur con l’inevitabile patina dorata dei miti – una diversa civiltà e senso dello Stato governava gli uomini.

Cesare, già assurto alla gloria di Roma come generale vittorioso, era arrivato alla carica di pontifex maximus – la più alta carica della religione romana – da poco più di due anni, quando uno scandalo ne mise in dubbio l’autorevolezza. Durante le celebrazioni per la Bona Dea, figura cardine della religiosità romana, lasciò la casa insieme agli altri uomini, poiché i riti venivano celebrati solo dalle donne. L’occasione fu sfruttata dall’amante di sua moglie Pompea Silla, tale Clodio, per introdursi in casa approfittando del viso imberbe che gli consentì di travestirsi da donna.

Fu tuttavia riconosciuto come uomo da un’ancella, e il disonore – non per il tradimento, ma per l’offesa fatta alla dea – lo minacciò da vicino. Cesare ripudiò immediatamente la moglie, e durante il processo fu messo alle strette da un tribuno della plebe, che gli chiese il perché del ripudio, se nella sua casa non era successo alcunché di sconveniente. La sua risposta rimase eterna nella memoria dei posteri: Perché la moglie di Cesare non deve essere neppure sfiorata dal sospetto.

Periodicamente, nel nostro disgraziato Paese si mette in dubbio la valenza del liceo classico e della lettura delle opere lasciate dagli antichi per il mondo moderno. Quanto appare invece pregnante la lezione lasciata da Cesare – che non era un santo – per i moderni uomini di Stato. Quando non si è la moglie di Cesare, ma Cesare stesso, e si ha potere di vita e di morte attraverso l’uso delle armi o quello delle leggi, non si può consentire che vi sia alcun sospetto sulla propria dirittura ed imparzialità. Non perché in quanto militari o magistrati non si sia autorizzati a pensare o ad avere delle opinioni, ma perché l’ossequio alla Bona Dea della pubblica salute non consente altro.

E se si vuole ricordare un esempio ancora più vicino, che serva da guida per chiunque ricopra una carica di servizio ai cittadini, basti richiamare alla memoria la foto di Aldo Moro in spiaggia, vestito di tutto punto come per una sessione alla Camera. Perché il servitore dello Stato non smette mai di esserlo, poiché non rappresenta sé stesso o le proprie convinzioni, ma incarna la volontà e la fiducia dei cittadini.

Serviranno queste poche righe ad avere una vita pubblica più rispettosa dei principi primi della civile convivenza?

Spes ultima dea.

Condividi21Condividi4
Ferdinando Scala

Ferdinando Scala

Ex allievo della prestigiosa Scuola Militare Nunziatella, si è laureato con lode in Scienze Biologiche nel 1995 presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi sul recupero post- incendio della vegetazione mediterranea. Nel 1996 ha svolto il tirocinio post lauream presso il CNR-ISPAIM di Ercolano, svolgendo attività di ricerca nel campo delle applicazioni del telerilevamento aereo alla cartografia ambientale. Vincitore di borsa di ricerca dell’Università di Napoli, nel 1997 si è trasferito a Montpellier (Francia), come Research Fellow presso il Centre d’Ecologie Fonctionnelle et Evolutive del CNRS. In questo periodo ha lavorato con la European Community e con l’Agenzia Spaziale Europea sull’uso delle serie multi-temporali di immagini da satellite per il monitoraggio della desertificazione in Mediterraneo (progetti DEMON II ed ENVISAT). Contemporaneamente, ha svolto attività di ricerca su immagini multispettrali da aereo per la determinazione degli stress ambientali di vegetazione e suolo in collaborazione con il Deutsches Zentrum fur Luft- und Raumfahrt di Wessling (progetto DAIS 97). Rientrato in Italia, è stato co-autore dell’Official Position Whitebook dell’Agenzia Italiana per l’Ambiente alle Nazioni Unite in tema di desertificazione. Lasciata la carriera scientifica, dal 1998 al 2009 ha ricoperto posizioni a crescente responsabilità in area Marketing & Sales per le multinazionali farmaceutiche Abbott, Menarini, Takeda, Serono, Bristol-Myers Squibb, sia in campo nazionale, che internazionale. Nel 2009 si è trasferito a Dublino, dove ha ricoperto la posizione di CRM Manager presso Allergan. Rientrato nuovamente in Italia nel 2010, è transitato in consulenza presso il Publicis Groupe, occupandosi di strategia internazionale in area Healthcare, e svolgendo incarichi in USA, Europa, Middle East e Far East. Attualmente è Strategy Director per Healthware International, con focus sul mercato Global. Esperto di Strategia digitale e Digital Health, è giudice dei Web Health Awards dal 2011. Nel decennio 2013-2023 è stato docente di Marketing & Management Farmaceutico presso la Alma Laboris Business School di Roma. Partecipa regolarmente come relatore ad eventi e congressi medici come esperto di comunicazione digitale in area healthcare. Autore di numerose pubblicazioni in Ecologia, Remote Sensing, Medicina, Digital su magazines e riviste peer-reviewed. Appassionato Editor di Wikipedia, ha fornito oltre 23.000 contributi. Storico militare, ha pubblicato sei volumi monografici, focalizzandosi sulla prima metà del Novecento. Giornalista pubblicista, è iscritto all’Ordine Regionale della Campania dal 2022.

POTREBBE INTERESSARTI

SARÀ TOCCATO ANCHE A VOI DI ESSERE RAPINATI IN RETE?

di Andrea Aparo von Flüe
21/06/2025
0
SARÀ TOCCATO ANCHE A VOI DI ESSERE RAPINATI IN RETE?

Notizia interessante: sono stati “sfondati” 15 miliardi 502 milioni 722 mila e 724 account del magico mondo della Rete. Esiste quindi una seria possibilità che tale sorte sia...

Leggi tuttoDetails

INSTAGRAM E I MINORI ONLINE

di Andrea Aparo von Flüe
14/06/2025
0
INSTAGRAM E I MINORI ONLINE

Da un mese a questa parte subiamo la campagna di comunicazione di Instagram. Ufficialmente promuove il controllo e la limitazione dei minorenni nello scaricare dagli App Store app...

Leggi tuttoDetails

ITALIAN PRIDE

di Renzo Trappolini
03/06/2025
0
ITALIAN PRIDE

Italian Pride, così, nel 2001, Repubblica titolò un articolo di Conchita de Gregorio sul ritorno della festa nazionale della repubblica dopo ventitré anni che la ricorrenza era stata...

Leggi tuttoDetails

LA RECENSIONE DI UN LIBRO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA: “LA NOSTRA LIBERTÀ”, INTERLINEA

di Giuseppe Bodi
03/06/2025
0
LA RECENSIONE DI UN LIBRO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA: “LA NOSTRA LIBERTÀ”, INTERLINEA

Il piccolo libro del Presidente della Repubblica è una raccolta dei suoi discorsi in occasione del 25 aprile dal 2015 al 2024...

Leggi tuttoDetails
Prossimo post
HOTEL SECURITY, IL VALORE AGGIUNTO DELL’OSPITALITA’

HOTEL SECURITY, IL VALORE AGGIUNTO DELL’OSPITALITA’

ARTICOLI CORRELATI

IL CASO AMATO TRA VANNACCISTI E ANTIVANNACCISTI

IL CASO AMATO TRA VANNACCISTI E ANTIVANNACCISTI

05/09/2023
USA: SEC ADOTTA MODIFICHE AL REGOLAMENTO S-P PER MIGLIORARE LA PROTEZIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE DEI CLIENTI

USA: SEC ADOTTA MODIFICHE AL REGOLAMENTO S-P PER MIGLIORARE LA PROTEZIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE DEI CLIENTI

21/05/2024
VENTOTENE E SPINELLI CHE NON SI FIDO’ SUBITO DI BERLINGUER

VENTOTENE E SPINELLI CHE NON SI FIDO’ SUBITO DI BERLINGUER

23/03/2025
LA STORIA CHE DIMENTICA: GÉZA KERTÉSZ

LA STORIA CHE DIMENTICA: GÉZA KERTÉSZ

17/01/2024
UN’ALTRA DOMANDA AI PARTITI POLITICI PRIMA DELLE ELEZIONI

UN’ALTRA DOMANDA AI PARTITI POLITICI PRIMA DELLE ELEZIONI

04/09/2022
LO STUPRO E L’ECO MULTIMEDIALE

LO STUPRO E L’ECO MULTIMEDIALE

23/08/2023

PRIVACY

  • Informativa Privacy
  • Informativa cookie

TAG

Accenture ACN AGID ai alessio butti anorc anorc professioni butti chatGpt contenuti Cospito diversità doglover FACEWATCH Franco Roberti Frattasi google governo inclusione intelligenza artificiale massi migranti nadia gullo Paolo zangrillo Piantedosi putin razza robot servizi segreti SOUTHERN CO-OP spie whatsapp xiaomi zangrillo

© 2022 GIANO.news

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI

© 2022 GIANO.news