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LA PRATICABILE OPZIONE DEL SILENZIO NELLA VITA INTELLETTUALE ED IN POLITICA – IL CASO 2° PARTE

Bruno Tammaro Iannelli di Bruno Tammaro Iannelli
21/09/2023
in RIFLESSIONI
LA PRATICABILE OPZIONE DEL SILENZIO
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TE LO LEGGO IO

Ora tutta questa parte introduttiva ed elogiativa del Silenzio scaturisce da un dialogo telefonico tenuto con un mio nuovo ed affettuoso interlocutore di redazione, che sta diventando una vera e propria musa ispiratrice della mia vena di opinionista.

Stamane riflettendo sui contenuti delle discussioni che compaiono sul nostro comune gruppo sociale tenuto su Whatsapp e nelle quali mi astengo dall’ intervenire quando si trasformano in accese discussioni, mi è stato chiesto cosa pensavo delle polemiche estive che si sono scatenate su un caso che è da varie settimane al centro di polemiche e di commenti politici variegati e se non ritenessi che questi commenti fossero diventati un po’ troppo eccessivi.

Ho ascoltato con attenzione il mio interlocutore e gli ho risposto con un elogio del silenzio e poi forte mi è venuto l’impulso di scrivere.

Riassumendo c’è un ufficiale generale dell’Esercito Italiano che viene da una lunga e travagliata carriera in una specialità di fanteria elitaria, nel suo passato ha dovuto affrontare dei gravosi impegni internazionali in teatri molto difficili e complicati, dove solo chi possiede grandi doti di coraggio e spregiudicatezza può portare a termine le missioni. Orbene un ufficiale, un collega più giovane in definitiva, con cui condivido una parte della mia formazione, decide improvvisamente che è giunto il momento in cui deve cercare di risolvere i numerosi e ormai annosi problemi che affliggono endemicamente il nostro Paese ed il mondo orami al “contrario”. 

Il libro parte con un incipit accattivante almeno per me: un omaggio proprio al nostro Benedetto Croce e riporta una sua citazione un po’ sarcastica tra le meno conosciute, Pietro la Via ne avrebbe sicuramente sorriso. Passando all’ esame dell’indice però iniziano a palesarsi delle irrimediabili crepe strategiche. 

Gli incredibili problemi in ordine di apparizione si vanno elencando: il buonsenso che ormai non ci sarebbe più, a seguire pattugliamento dell’ ambientalismo per poi passare logisticamente all’ energia, subito dopo fare un sorvolo sulla società multiculturale e multietnica, lanciarsi tatticamente sulla sicurezza e la legittima difesa, volare sulla casa, atterrare sulla famiglia, resuscitare la Patria per poi esaminare sanitariamente il tema lgbtq+++, infine affrontare  in una coraggiosa incursione le esose tasse, e finire con esfiltrare dalla nuova città, aggiungo del sole per utopia in forma collaborativa, e infine mettere in salvo tutto il reggimento con l’ animalismo. 

Il nostro ufficiale nei ringraziamenti finali infine si rivolge a tutti gli amici e colleghi o ai suoi conoscenti che lo hanno spronato a scrivere il libro spesso dopo accesi dibattiti sorseggiando candidamente birre gelate. Se ne desume quindi che questo sforzo intellettuale per unire tanti argomenti di così diversa natura e disparati nonché scollegati tra loro sia il frutto delle frequentazioni di birrerie; questo particolare mi ha immediatamente riportato alla memoria per legittima associazione storica la nascita di un partito formatosi negli stessi ambienti nel 1920 proprio nelle birrerie di Monaco e che tanti danni ha poi portato all’ intera Europa nel passato secolo. 

Il risultato finale è un pamphlet di opinioni disordinato che saltando di palo in frasca causa molto disorientamento al lettore che invece magari vorrebbe trovarvi delle linee di pensiero fondanti di una nuova etica possibilmente edificante di una società più giusta e più equa, si può inoltre facilmente riscontrare una totale assenza di omogeneità di fondo e struttura, nessuna presenza di un programma di rinnovamento. 

Pubblicato a proprie spese il libro del collega incappa quasi subito in una dura reprimenda amministrativa del suo Ministro che interviene e sottopone l’autore ad un procedimento amministrativo disciplinare censurando l’iniziativa poiché è inopportuno per un ufficiale, che riveste quel grado così elevato, di interloquire su aspetti di ordine sociologico e politico. 

Dopo pochi giorni un “amico” politico del Ministro che ha proceduto disciplinarmente, a sua volta Ministro, della stessa maggioranza di governo, vista la grande notorietà data dai media e dai volenterosi acquirenti del pamphlet da 20 euro circa, propone all’ ufficiale una candidatura per le elezioni europee, che viene accettata: ma cosa c’entra l’Europa con un libro che aveva l’intenzione di guarire piaghe nostrane. Tutto il mondo politico è scosso a tal punto che anche esponenti di rilievo ed intelligenti commentano il caso con epiteti poco lusinghieri che sfociano nel turpiloquio. 

Ma cosa sta accadendo ci si chiede tra i moderati e preoccupati esponenti del pensiero liberale. Premesso che in questo momento la mia più grande preoccupazione per quanto concerne questo caso e che davvero non mi spiego come uno scritto del genere possa suscitare l’ interesse di tanti italiani, addirittura spendono 20 euro per un lavoro intellettuale così superficiale e privo di spessore, tanto che si sono registrati casi di librerie che ne rifiutano la vendita, ma notoriamente gli italiani comprano pochissimi libri ed ora comprano anche quelli sbagliati, con tutto quello che c’è di estremamente interessante da leggere. 

Credo che sarebbe invece opportuno a questo punto, invitare un po’ tutti a prendere in considerazione l’opzione del silenzio, inteso come silenzio dignitoso, finché il caso non si sgonfi da solo. È infatti ineluttabile che ciò accada e lo voglio spiegare anche politicamente. 

Infatti prendendo in considerazione l’ipotesi più favorevole per il generale se dovesse avvenire l’elezione il nostro ufficiale in aspettativa, novello rappresentante politico, finirà nella babele del parlamento europeo dove troverà un’immensa e variegata platea che parla innumerevoli lingue e ne vedremo delle belle a raddrizzare tutte le variegate minoranze europee, per lui sarà un nuovo cimento ed un compito molto arduo conviverci. In caso invece di mancata elezione il nostro ufficiale rientrerà in servizio attivo dopo aver subito la dura reprimenda amministrativa e troverà impiego in uno degli innumerevoli ed inutili uffici in cui si parcheggiano gli indesiderati, fino al compimento dell’età prevista nel suo grado per essere posto in quiescenza. 

Dunque non sarebbe forse il caso che tutti ci chiudessimo in un significativo silenzio aspettando che si compia il destino e il fato e le parche compiano il loro corso?

E qui mi viene da aggiungere al testo ed ad invitarvi ad ascoltare, in perfetto silenzio,  il tema verdiano della Ouverture della Forza del Destino, diretto dal Maestro Muti che dirige proprio l’orchestra della Scala, musica laicamente sacra e fondante del nostro glorioso Risorgimento e quindi della ritrovata Unità d’ Italia, come sosteneva il compianto Duggan nell’ introduzione di quell’ impareggiabile libro sulla Storia d’ Italia, che al costo di soli 11 euro, è uscito infatti in un’edizione economica, vi farà molto bene all’ anima e la sua lettura vi entusiasmerà e forse ritroverete fiducia nei libri. 

Dallo stesso contesto inoltre derivano, per opera di Goffredo Mameli morto giovanissimo, le strofe e le parole del nostro inno nazionale, tra cui quella che si ripete più volte: “Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte. L’Italia chiamò”, ma facciamolo in religioso silenzio, un silenzio grandemente significativo e di grande eco.

P.S. In ossequio al silenzio ho volutamente e ricercatamente evitato di scrivere nomi e cognomi dei protagonisti del nostro caso “politico” nazionale.

Sarebbe stato inutile perché tanto avete lo stesso tutti capito benissimo. Infine mi chiedo cosa mi abbia spinto ad uscire dal mio riserbo e silenzio su questo caso, forse il rispetto per l’indignazione di un amico saggio ed anziano che ancora nutre speranza di cambiamenti in meglio della nostra società in fase di degenerazione, oppure lo struggente ricordo di un altro caro amico, un incomparabile storico inglese di brillante intelligenza e perspicacia che il fato crudele ha voluto sottrarmi per oscuri motivi. 

Chissà.

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Bruno Tammaro Iannelli

Bruno Tammaro Iannelli

Nato sotto il segno zodiacale dell’Ariete, ascendente Toro. Colonnello della riserva dei Carabinieri Bruno TAMMARO IANNELLI, oltre a tutti i corsi di natura militare e tecnico- professionale è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Siena ed in Scienze della Sicurezza interna ed esterna presso l’Università di Roma Tor Vergata. E’ autore di numerosi saggi di carattere storico e giuridico nonché di analisi criminologica: “La tutela penale del Patrimonio storico e artistico in Italia“ Siena 1991 “I furti d’ arte. I primi ladri nell’ antichità“ Rivista Amici dei Musei – Firenze 1992 “Rapporto Annuale sulla criminalità organizzata” Roma Ministero Interni 1997-1998-1999 “La stanza di Antonio. Un videogioco interattivo che educa alla sicurezza” Roma 2002 E’ stato relatore presso l’ OSDIFE (Osservatorio Difesa e Sicurezza ) dell’ Università di Roma Tor Vergata sulla “Homeland Security“ Ha inoltre tenuto numerose conferenze in Italia e all’ estero su diversi temi professionali. Recentemente è stato invitato a tenere una conferenza nella prestigiosa sede dell’ Ignatianum di Cracovia, in Polonia sotto l’ egida dell’ Università Giovanni Paolo II. E’ Consulente Cinematografico e Televisivo, ha collaborato quale esperto di Dialoghi polizieschi alla trasposizione in italiano della serie televisiva “ The BodyGuard “ della BBC trasmessa sul canale Netflix. Studioso di Lingue Antiche, approfondisce continuamente il latino, il greco, l’ebraico e l’ aramaico. Lingue Moderne : Madrelingua italiano. E’ buon conoscitore delle lingua inglese e spagnola. Cultore di francese e portoghese. Dal 1977 al 1980 frequenta la Scuola Militare ”Nunziatella” di Napoli , in seguito dal 1980 al 1982 frequenta l’Accademia Militare di Modena. Nel 1982 viene Nominato Sottotenente dei Carabinieri. Dal 1982 al 1984 frequenta la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Nel 1984 viene Nominato Tenente dei Carabinieri. Dal 1984-1986 Presta servizio presso il Battaglione Mobile Carabinieri “Toscana” di Firenze, svolgendo numerose missioni di comando di contingenti inviati a Palermo, Caserta, Napoli e Roma per traduzione detenuti e assistenza ai processi contro la criminalità organizzata ed il terrorismo di destra e di sinistra. Dal 1986-1990 Presta servizio in qualità di Comandante della Compagnia Carabinieri di Valledoria (Sassari.). Durante gli anni di permanenza in Sardegna svolge indagini sui sequestri di persona e sul traffico di stupefacenti. Lotta contro il Banditismo Sardo. Nel 1987 viene Nominato Capitano dei Carabinieri. Dal 1990 al 1993 Presta servizio alla Scuola Marescialli di Firenze quale Comandante di Compagnia e Istruttore. Insegna diritto penale speciale, tecnica professionale e polizie europee comparate. Dal 1993 al 1995 È Inviato dal Governo italiano presso la Missione ONUSAL delle Nazioni Unite in El Salvador in qualità di Osservatore di polizia internazionale. Da seguimento all’ applicazione degli accordi di pace tra il Frente Farabundo Martì de Liberaciòn Nacional e il Governo salvadoregno, collabora alla verificazione della Policìa Nacional Civil e dell’ Academia de Seguridad Pùblica, nate dagli accordi di pace. Dal 1995 al 1997 Presta servizio in Sicilia in qualità di Comandante del Nucleo Radiomobile di Palermo. Durante questo periodo nel 1996 viene promosso Maggiore dei Carabinieri. Nel 1997 È Inviato dal governo italiano presso la Missione UNMIBH-IPTF delle Nazioni Unite in Bosnia Herzegovina, in qualità di Capocontingente del primo gruppo di Osservatori italiani di polizia internazionale, incaricati di verificare il rispetto degli Accordi di Dayton. Dal 1998 al 2000 È Incaricato, in qualità di Ufficiale Superiore Addetto dei Carabinieri, all’ Osservatorio Permanente sulla criminalità del Ministero dell’ Interno, Roma, a composizione interforze. L’ufficio redige e presenta al Ministro degli Interni, per la successiva approvazione del Parlamento Italiano il ” Rapporto Annuale sulla criminalità organizzata”. Dal 2000 al 2001 viene Inviato dal governo italiano presso la Missione MINUGUA delle Nazioni Unite in Guatemala, in qualità di Capocontingente degli osservatori italiani di polizia internazionale. Verifica l’applicazione degli accordi di pace tra la Uniòn Revolucionaria Nacional Guatemalteca e il Governo del Guatemala, collabora al controllo della Policìa Nacional Civil e alla verificazione del rispetto dei diritti umani nell’ ambito del sistema giudiziario guatemalteco. Dal 2001 al 2003 è Incaricato, in qualità di Ufficiale Superiore Addetto dei Carabinieri al Programma Operativo Nazionale” Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’ Italia” a composizione interforze e inserito nella Segreteria del Capo della Polizia, Ministero degli Interni, Roma. Collabora alla programmazione e allo sviluppo delle varie progettualità del PON dirette allo sviluppo della sicurezza delle Regioni a Obj 1. Durante questo periodo nel 2001 viene promosso Ten. Col. dei Carabinieri. Dal 2003 al 2004 Viene incaricato di dirigere il Comando Provinciale Carabinieri di Vibo Valentia, Calabria, zone afflitte dalla presenza endemica della criminalità organizzata. Dal 2004 al 2005 Ricopre l’ incarico di Capo della Sicurezza della Commissione Economica e Sociale per l’ America Latina e i Caraibi delle Nazioni Unite in Santiago del Cile. Dal 2006 al 2011 ricopre l’ incarico di Comandante del Reparto Comando della Regione Carabinieri Molise in Campobasso. Dal 2011al 2013 Ricopre l’ incarico di Capo Ufficio Segreteria e Personale del Comando Carabinieri per l’ Aeronautica Militare sito nello Stato Maggiore Aeronautica a Roma. Dal 2014 al 2020 è docente delle cattedre di Storia dell’ Arma, Diritti Umani, Polizia Militare e Diritto Penale Militare presso la Scuola Marescialli e Brigadieri “ Salvo d’Acquisto“ di Velletri (Roma) Dal 2021 al 2022 È Ufficiale Superiore Addetto per Incarichi Speciali presso l’ Istituto Superiore di Tecniche Investigative (ISTI) dell’ Arma dei Carabinieri in Velletri (Roma). Viene promosso Colonnello. Nel corso della carriera è stato insignito delle seguenti onorificenze: Cavaliere dell’ Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2004 ) Medaglia Mauriziana 10 lustri di vita militare (2012) Medaglia militare di bronzo al merito di lungo comando (1997) Croce d’oro con stelletta per anzianità di servizio militare (2018) 3 Croci Commemorative per missioni militari di pace (1994-1999-2002) Medaglia ONU per la Missione ONUSAL- El Salvador (1994) Medaglia ONU per la Missione UNMIBH-IPTF – Bosnia (1997) Medaglia ONU per la Missione MINUGUA- Guatemala (2000) Medaglia commemorativa 50 anni di attività dell’ ONU (1995) Insignito dell’ Onorificenza di Ufficiale con Spade del Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di Gerusalemme , di Rodi e di Malta (1998) Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta (2013) Cittadino Onorario del Comune di San Pietro Infine, città martire della II Guerra Mondiale (2013) Insignita di Medaglia d’oro al valor civile. Attualmente è Presidente in pectore dell’ Istituto di studi storici 8-16 Dicembre 1943. Battaglia San Pietro Infine nel Parco della Memoria Storica Monumento Nazionale .

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