sabato, Giugno 14, 2025
GIANO NEWS
  • Home
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
GIANO NEWS
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home RIFLESSIONI

QUANTE SCIOCCHEZZE TUTTE INSIEME…

Andrea Aparo von Flüe di Andrea Aparo von Flüe
27/07/2023
in RIFLESSIONI
QUANTE SCIOCCHEZZE TUTTE INSIEME…
570
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Linkedin
0:00 / 0:00
TE LO LEGGO IO

Non so voi, ma io ne ho abbastanza. Due settimane con la meteorologia in prima pagina e tante idiozie sono troppe.

Si scrive Meteorologia, me-te-o-ro-lo-gia, non me-te-re-olo-gia.

Meteorologia, dal greco μετεωρολογία, letteralmente “studio dei fenomeni celesti”. Ramo delle scienze dell’atmosfera e della Terra che studia i fenomeni fisici che avvengono nell’atmosfera terrestre, in prevalenza nella sua parte chiamata troposfera, responsabili del tempo meteorologico.

Ce ne sono varie di meteorologie: sinottica, dinamica, numerica, aeronautica, spaziale, ambientale, agrometeorologia e radarmeteorologia. Spero di non averne dimenticate.

Se leggete metereologia avete a che fare con giornalista che scrive senza sapere di cosa scrive.

Ne ho abbastanza anche di iLMeteo.it o meglio del suo fondatore.

Capisco che abbia come obiettivo strategico la visibilità del sito e la promozione dell’applicativo e del brand.

Capisco che sia importante fare notizia e per farlo si esagera, si drammatizza.

Capisco che faccia di tutto per soddisfare 30 milioni di utenti e per aumentarne il numero così da intascare bei soldini con la pubblicità e altri inserzionisti, ma ciò non giustifica inventarsi nomi minacciosi e tetri per descrivere normali fenomeni meteorologici.

Normali perché non si può parlare di anormalità quando si ha a che fare con il tempo meteorologico, quello che studia i fenomeni di breve durata che si manifestano nell’atmosfera terrestre.

Il numero di configurazioni possibili dell’atmosfera è talmente elevato che non ha senso parlare di normalità. In caso si deve parlare di frequenza.

Capisco anche che potere dire che iL.Meteo.it è l’unico sito in Italia ad assegnare nomi propri a temporali, nevicate e ondate di calore, attrae e fa vendere.

Peccato però che un’ondata di calore viene definita, secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, come un periodo di vari giorni in cui in un luogo geografico si registrano temperature più alte rispetto alla media di quello stesso luogo relative a un trentennio di riferimento. Ogni paese può adottare definizioni più precise in base alle valutazioni dei propri servizi meteorologici nazionali. In Italia si parla di ondata di calore quando si verifica un periodo di almeno 3 giorni consecutivi in cui la temperatura media giornaliera è significativamente superiore alla media del periodo 1981-2010 o 1991-2020.

Non c’è un’unica temperatura di soglia oltre la quale si parla di ondata di calore: è diversa da località a località, sulla base della relativa storia climatica. Quindi un’ondata di calore non è un fenomeno unico, battezzabile, come nel caso di cicloni o uragani, dai servizi meteorologici pubblici o dal coordinamento tra vari paesi, rispettando precisi criteri condivisi.

Peccato anche non informare lo spettabile auditorio che l’OMM, Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite, abbia dichiarato (comunicato del 18 luglio 2023): “Dare dei nomi alle ondate di calore mette l’attenzione su aspetti sbagliati. Dare un nome proprio a una singola ondata di calore è fuorviante per l’attenzione del pubblico e dei media, li distoglie dai messaggi più importanti, quelli che riguardano chi è a rischio e come bisogna occuparsene».

In altre parole, per l’OMM assegnare nomi non ufficiali può creare confusione nella comunicazione e conseguenze negative, oltre a far perdere tempo ai servizi meteorologici pubblici.

Poi, per quanto simpatica possa essere l’idea di lasciare che siano gli utenti a proporre i nomi dei diversi fenomeni tramite il forum del sito e la pagina Facebook, sarebbe opportuno esplicitare modi e criteri delle procedure di assegnazione. Anche perché, a mezzo stampa, Lei ne rivendica la paternità esclusiva. Qualcosa non torna.

Come vede capisco tutto, egregio ed esimio Dottor Ing. Antonio Sanò, fondatore de iLMeteo.it, ma non arrivo a comprendere perché scegliere nomi minacciosi, tetri, che alimentano preoccupazione e che niente hanno a che fare con i fenomeni.

Perché Lei abbia deciso di chiamare due normali anticicloni africani Cerbero e Caronte, le ricordo che per le loro caratteristiche fisiche non si possono dare nomi alle ondate di calore, non mi è per nulla chiaro.

Lei ha dichiarato (la Repubblica, 19 luglio 2023) di averlo fatto per celebrare il suo amore per Dante, che però non è passato alla storia per le sue conoscenze meteorologiche, per quanto ne sappia.

Cerbero è, secondo la mitologia greca, un cane mastino, con tre teste che rappresentano il passato, il presente e il futuro. Anziché di pelo, il suo corpo è ricoperto di serpenti velenosi che si rizzano facendo sibilare le proprie orrende lingue a ogni suo latrato il quale non corrisponde a quello di un cane normale, ma a un rombo di tuono.

Cane gigantesco e sanguinario, uno dei mostri a guardia dell’ingresso degli Inferi su cui regna il dio Ade.

Nulla è detto nei miti e leggende che l’Ade – re e regno hanno lo stesso nome- fosse un luogo dalla temperatura elevata. A parte il Flegetonte, fiume di fuoco che quando lascia le profondità della terra è lava dei vulcani e circonda il Tartaro, luogo alquanto sgradevole che ospita i giganti e i titani che si sono ribellati agli dei, in compagnia di chi ha compiuto crimini molto gravi, il resto dell’Ade non è male per niente.

Il prato degli Asfodeli è bello, anche se poco illuminato.

I Campi Elisi sono un resort di gran lusso, così come le Isole Fortunate, dette anche Isole dei Beati.

A proposito, Dottor Sanò, ricorda? Battezzò Flegetonte l’ondata di calore del 2015, mentre Scipione fu da lei scelto per quella del 2012. Nel 2018 si è inventato Minosse. I primi due avevano a che fare con fuoco e Africa, Minosse perché guardiano dell’Inferno dantesco che lei tanto ama, ma quanti “fenomeni eccezionali”, quante “anomalie di temperatura” capitano quaggiù? Non dovevano essere qualcosa di molto raro.

Comunque, Omero, nell’Odissea, descrive l’Ade come una “sfera fisica oscura e misteriosa, perlopiù preclusa ai viventi, dove soggiornano in eterno le ombre (e non le anime) degli uomini senza apparente distinzione tra ombre buone e ombre malvagie, senza nemmeno un’assegnazione di pena o di premio in base ai meriti terreni”.

Di fuoco e calore elevato non se ne parla proprio.

Il povero e terribile Caronte, secondo Gustavo Doré, che in realtà si chiamava Paul Gustave, è un vecchietto dall’aspetto squallido e seminudo. A parte i suoi “occhi di bragia”, nulla ha a che fare con il fuoco, o con temperature ambientali elevate. Di mestiere fa lo psicopompo.

Lo psicopompo, in genere è una divinità. Nella mitologia e nella religione è la figura che accompagna le anime dei morti nell’oltretomba. La parola “psicopompo” deriva dal greco antico  ψυχοπομπóς, composta da Psyché-anima e pompós-colui che manda.

Povero Caronte, Dante lo degrada a semplice traghettatore di anime, mentre Antonio Sanò gli attribuisce origine africana.

Insomma, egregio ed esimio Dottor Ingegnere, è vero che Lei dichiara che iLMeteo.it ha scelto “uno stile di comunicazione volutamente popolare che mira a raggiungere l’ampio pubblico che quotidianamente utilizza iLMeteo.it”, ma ciò non giustifica fare informazione allarmista e non corretta, oppure usare figure metaforiche certamente immediate, ma che non c’entrano per nulla.

Capisco che Lei non sia un meteorologo, forse particolarmente ferrato nelle discipline umanistiche, ma così dà veramente un cattivo esempio.

Vedi tutti coloro che hanno parlato di “tempeste di calore”: La Nazione, Televideo RAI,it, ANSA, la Repubblica, Il Sole 24ore per citarne solo alcuni.  Peccato che le tempeste di calore non esistono.

Esistono le tempeste di fuoco che si creano in un incendio a seguito dell’effetto camino. Il calore dell’incendio richiama sempre più aria, quindi ossigeno, che alimenta ulteriormente l’incendio.

Oppure vedi le immagini pubblicate per testimoniare le alte temperature. Croce verde di farmacia con al centro indicazione della temperatura: 41gradi Celsius. Cupola di San Pietro in secondo piano.

Il che evoca in primo luogo che siamo a Roma, poi che si sta male e occorre ricorrere alle cure mediche e a dispositivi farmaceutici, infine che la temperatura ambiente sia di 41 gradi Celsius.

Quindi titolo drammatico dell’articolo: Roma soffoca.

Il che alimenta sia la truffa di vendere bottigliette di acqua ai turisti a 5 euro la bottiglia, sia i commenti sfigati del ministro del turismo tedesco in vacanza.

Peccato che non sia vero. O meglio, è vero che il termometro della farmacia sta rilevando 41 °C, ma non è vero che la temperatura sia pari a 41 °C. Non si misura la temperatura lasciando il termometro in pieno sole, magari alle due di pomeriggio, un paio di metri sopra un marciapiede pavimentato con catrame nero.

La temperatura meteorologica si misura avvalendosi di un termometro posto all’interno di una capannina meteorologica. Dicesi capannina meteorologica, o schermo di Stevenson, (Thomas Stevenson, 1818-1887, ingegnere scozzese che l’ha inventata), una particolare schermatura che serve a proteggere dalla pioggia e dalle radiazioni dirette dei raggi solari gli strumenti per la misurazione delle grandezze meteorologiche, permettendo la circolazione dell’aria al suo interno, dunque senza falsare le misurazioni ovvero minimizzando gli errori strumentali.

Pensata per accogliere diversi strumenti di misura (termometro, igrometro, barometro, termografo), la capannina tende a offrire un ambiente il più possibile uniforme in relazione all’aria esterna. Essa è parte integrante di una stazione meteorologica senza la quale sarebbe impossibile alcuna misurazione scientifica.

La capannina meteorologica ha la forma di una casetta in legno di larice stagionato, (materiale conosciuto per essere un cattivo conduttore di calore), con tetto a spiovente per permettere alla pioggia di scorrere liberamente e alla neve di non depositarsi massicciamente. Rigorosamente dipinta con molti strati di vernice bianca per essere in grado di riflettere i raggi solari, necessita di manutenzione costante con totale riverniciatura ogni due anni. Di solito viene montata sopra un supporto di legno o di metallo e le sue pareti sono dotate di persiane,

Il posizionamento della capannina meteorologica è determinante al fine di minimizzare gli effetti dovuti a fattori “esterni” come le ombre degli alberi, muretti, recinzioni e altro che potrebbero condizionare anche significativamente le rilevazioni. Affinché le misure si avvicinino il più possibile alla realtà, la capannina deve essere posizionata almeno a 20 metri di distanza da ogni cosa, su di un manto erboso, con l’apertura verso nord per permettere di leggere i dati senza che gli strumenti subiscano influenze dai raggi diretti del sole.

Con l’avanzare della tecnologia, gli strumenti per la misurazione del tempo atmosferico sono diventati più piccoli e le rilevazioni non avvengono più manualmente e sul campo, ma con collegamenti radio. Per questo, sono nati degli schermi, costituiti da piatti bianchi di particolare materiale plastico resistente, i quali custodendo al loro interno il sensore termoigrometro, permettono una misurazione ancora più corretta, a patto che siano correttamente installati in spazi quanto più esenti dai riverberi degli ostacoli circostanti.  (Grazie al Web e a Chat GPT…).

Quanto sopra esposto consente di affermare che un’insegna di farmacia non è una stazione meteorologica.

La meteorologia è una cosa seria e va lasciata alle persone serie. In Italia sono in organico al Servizio Meteorologico Nazionale dell’Aeronautica Militare. Non per nulla sono loro che dal 2021 assegnano i nomi alle perturbazioni cicloniche più intense che interessano il Mediterraneo centrale.

Non per nulla i migliori docenti universitari di meteorologia e climatologia, sono stati tutti generali dell’aeronautica: Giorgio Fea, Ezio Rosini, Sabino Palmieri, per citarne alcuni.

Il Servizio Meteorologico nasce nel 1925, a seguito della fusione nell’Ufficio presagi della allora neonata Aeronautica Militare, del Servizio aerologico dell’esercito e del Regio Ufficio centrale di meteorologia.

Anche se a partire dai primi anni 1980 il Servizio Meteorologico ha subito amputazioni varie, anche se le sue funzioni sono oggi limitate alla gestione della rete sinottica di osservazione (circa 200 stazioni, di cui quasi la metà presidiate continuamente e il resto automatiche), nonché all’indagine e previsione sull’intero territorio nazionale degli eventi meteorologici a breve scadenza (24-48 ore) e alla distribuzione, sempre a livello nazionale, dei prodotti dell’ECMWF (European Center Medium Weather Forecast), Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine, in particolare della produzione dei campi meteo prognostici da 3 a 10 giorni, il suo sito Web MeteoAM.it è considerato il più affidabile in assoluto fra quelli che hanno a che fare con la meteorologia.

Non confondono clima e tempo meteorologico. Sanno che per parlare di clima servono almeno 30 anni di dati meteorologici. Sanno che differenza c’è fra cambiamenti e variazioni climatiche. Sanno che dire “… fra 24 ore il clima sarà…” equivale a dire una bestialità da licenziamento in tronco.

Non troverete sensazionalismi. Non si parla di bombe d’acqua, tempeste di fuoco, personaggi mitologici o storici o dei fumetti, declinati al maschile o al femminile. Solo onesta fisica e previsioni attendibili. Scusatemi se è poco.

Si consiglia a chi vuole, o deve, scrivere di meteorologia senza dire troppe sciocchezze di considerarlo il solo riferimento valido.

Lo si consiglia “molto caldamente”.

Condividi18Condividi3
Andrea Aparo von Flüe

Andrea Aparo von Flüe

Padre italiano, madre svizzera-tedesca. Lunghi periodi all’estero fra Svizzera, Francia, Stati Uniti, Giappone. Scuole primarie svizzere e irlandesi; scuola secondaria in Francia e in Italia. Il risultato è un’ottima conoscenza del francese, inglese e del dialetto svizzero tedesco; buona del tedesco, elementare del giapponese e la capacità di muovermi da “indigeno” in contesti culturali diversi. Nel gennaio del 1978 mi hanno laureato dottore in fisica “summa cum laude” discutendo una tesi sperimentale sulla dinamica di caduta dei chicchi di grandine, sviluppata lavorando come ricercatore presso l’Ufficio Centrale di Ecologia e Meteorologia Agraria del Ministero Agricoltura e Foreste, per conto del quale ho lavorato nei periodi estivi dal 1977 al 1979 come membro del Gruppo italiano che partecipava alla ricerca internazionale Grossversuch IV (Politecnico di Zurigo, Università di Montpellier e Grenoble, Ricercatori dell’URSS). Dopo essere risultato primo su quattrocento candidati, nel 1979, sono stato assunto, con la qualifica di Ricercatore, all’Ufficio Europeo Brevetti dell’Aja (NL), da cui mi sono dimesso a causa dello scarso interesse del lavoro e dello stipendio eccessivo. Tornato in Italia, nel 1979, mentre ero docente di Meteorologia all’IT Aeronautico “Francesco de Pinedo”, sono stato chiamato dal Prof. Umberto Colombo a lavorare come consulente al CNEN, il Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare, di cui egli era Presidente. In tale veste ho curato prima studi sul contenuto energetico di centrali nucleari e convenzionali, poi sono stato responsabile di diverse “task forces” per la definizione e avvio di attività connesse alla diffusione di nuove tecnologie: coordinamento del Gruppo di lavoro per la documentazione e l’informazione, automazione delle biblioteche geograficamente diffuse del CNEN, creazione di un servizio di “business graphics” computerizzata, avvio delle iniziative di Office Automation, automazione integrata della Presidenza e Direzione Generale. Nel 1981 sono entrato negli organici dell’ENEA, (ex CNEN) come collaboratore Tecnico Professionale alla Direzione Centrale Relazioni Esterne per poi passare alla Direzione Centrale Studi e ho iniziato la mia attività di Assistente del Presidente. Dal giugno del 1982 al maggio del 1983, su invito del Massachusetts Institute of Technology, Laboratory for Computer Science, mi sono trasferito a Cambridge (USA) per lavorare come Visiting Scientist, membro dell’Office Automation Group. In tale sede ho approfondito gli aspetti del management dei processi d’innovazione tecnologica e ho avuto responsabilità di conduzione del gruppo di ricerca, non ché di Thesis Advisor. Dal luglio 1983 all’aprile 1987 ho fatto parte della Direzione Centrale INFO dell’ENEA come responsabile dei progetti di automazione di ufficio. Continuando l’attività di Assistente del Presidente, ho avuto responsabilità dei progetti di diffusione dell’innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese, analizzando una serie di potenziali “start up”. Nel 1984 ho curato la pubblicazione di uno studio sui mestieri e le professioni degli anni ’90, mettendo a frutto le conoscenze, acquisite nel corso degli anni, di economia, management e di diverse nuove tecnologie: informatica e telematica, nuove energie, nuovi materiali, biotecnologie, innovazioni di processo (laser, robotica, FMS, CAD-CAM, ecc.) per citare le principali. Con la fine del 1985 ho ideato, gestito e completato il progetto di automazione integrata degli uffici della Presidenza e della Direzione generale dell’ENEA, che ha visto la radicale trasformazione delle modalità di lavoro di tutto il personale segretariale, tecnico e dirigenziale dei suddetti uffici. Nel corso del 1986, su invito del governo giapponese (MITI-JETRO), ho passato un mese di studio in Giappone visitando numerose imprese giapponesi e avendo intensi confronti di idee con esponenti governativi e della cultura nipponica. A partire da quella data mi sono occupato in modo continuativo del Giappone, intessendo una fitta rete di conoscenze personali e professionali con esponenti nipponici del mondo del Business e di quello accademico. A fine 1986, ho voluto sviluppare un’esperienza di lavoro nell’industria privata. Sono entrato alla Fiat S.p.A. a Torino dove ho lavorato dal 1986 al 1988 nella Direzione Studi Economici e Analisi Strategiche per passare nel 1989 alle dirette dipendenze del Direttore dell’Ente Sviluppo, Coordinamento e Controllo, in qualità di Vice-Direttore responsabile dei Progetti Speciali (Business Development). Dal febbraio 1990 sono stato in forza alla Fiat Auto. Fino al giugno 1991 ho avuto la responsabilità dei rapporti con le istituzioni internazionali nell’ambito della Direzione Centrale Sviluppo, Coordinamento e Controllo. I miei compiti comprendevano la manutenzione e implementazione di una rete di contatti internazionali finalizzata al monitoraggio degli sviluppi tecnologici e delle strategie dei partners e dei competitori. Partecipavo e/o definivo progetti speciali su temi inerenti il management dei processi di innovazione e di cambiamento, nonché di team dedicati a progetti di M&A. Dal giugno 1991 al marzo 1993 nella Direzione Ambiente e Politiche Industriali, responsabile del coordinamento del piano Qualità Totale, rispondendo direttamente all’amministratore delegato. Dopo essere stato responsabile delle attività di Relazioni Internazionali nell’ambito della Direzione Ambiente e Politiche industriali, a partire dal 1995 sono responsabile degli Scenari Ambientali. Ho ideato e gestito per conto della Fiat Auto Spa i progetti speciali inerenti all’introduzione e uso delle tecnologie della realtà Virtuale e di Internet. Nel 1995 ho coordinato la presentazione (prima mondiale) di due nuovi modelli di vetture (Bravo e Brava) sul World Wide Web in contemporanea con il lancio nel mondo “reale”, continuando a seguire lo sviluppo e le strategie di presenza dei marchi Fiat Auto (Alfa Romeo, Lancia e Fiat) sul World Wide Web (www.alfaromeo.com; www.lancia.com; www.fiat.com); ho poi contribuito ad avviare le attività di uso delle tecnologie della Rete nelle Direzioni Progettazione, Acquisti, Commerciale, Amministrazione e Controllo. Ho sviluppato una conoscenza approfondita su tecnologie, strategie e modalità di comunicazione avvalendosi di sistemi multimediali, ideando e partecipando, nel 1994, alla costituzione, avvio e gestione della com.e srl di Roma, Multimedia Agency, leader nel suo settore di attività (www.com-e.com) che comprende il Web Content, Strategie per Alta Direzione, Formazione e Addestramento. Dal giugno 1998, dopo avere lasciato il gruppo FIAT, responsabile del progetto Trustees21 presso il World Economic Forum, a Ginevra, Svizzera. Nell’aprile 1999 ho accettato l’offerta del Sindaco della Città di Barletta, Dott. Francesco Salerno, di rivestire il ruolo di Direttore Generale/City Manager della Città di Barletta, nonché dirigente responsabile del personale e del settore informatica e telecomunicazioni del Comune. Ho gestito un’organizzazione di 450 persone, di cui 12 dirigenti in reporting diretto. A fine dicembre 1999, la modifica sostanziale della composizione della giunta della Città ha causato la conclusione del mio mandato, così da evitare le dimissioni del Sindaco. Dal febbraio 2000 a luglio 2001, ho operato in qualità di Assistente del Prof. Ferrante Pierantoni, Componente dell’Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana. A partire dall’ottobre del 2001 svolgo attività di consulenza strategica per l’alta direzione, con particolare attenzione alle tematiche della sicurezza informatica e fisica. Sono stato Amministratore Delegato della società di consulenza Alef Consulting srl , da me fondata nel 1997, con cui ho svolto fino al dicembre 2013 attività di consulenza e formazione. Fino a luglio 2001 sono stato Senior Consultant e membro del consiglio di amministrazione della com.e srl, società attiva nel mondo di Internet, da me fondata con due soci nel 1994. Nel gennaio 2000 ho contribuito alla partenza della società If, Interface Factory srl, esperta d’interfacce avanzate di Rete, di cui sono presidente. Dal gennaio 2001 al mese di ottobre 2002 sono stato Responsabile delle Strategie della Multimoda Network spa, gruppo industriale del settore Moda, a MIlano. Dal novembre 2002 al Gennaio 2003 sono Chief Scientific Advisor per il Gruppo Finmeccanica spa, a Roma. A partire dal Gennaio 2003 sono entrato in organico come Group Scientific Advisor e V.P. responsabile della Technology Intelligence di Gruppo. In tale veste mi sono occupato di progetti speciali, coordinamento di attività fra aziende del Gruppo, facilitato il completamento di progetti di sviluppo prodotto, ideato e partecipato alla gestione del Premio Innovazione di Gruppo, avviato e gestito contenzioso legale, e sua soluzione positiva per Finmeccanica, con maggiore fabbricante automobilistico USA. Ho co-ideato e portato al successo il cosiddetto Project Zero della Agusta Westland, il primo velivolo a decollo verticale realmente innovativo dalla definizione dell’elicottero (vedere su Google Project zero AW). Assisto e interagisco con esponenti del mondo dell’arte per individuare soluzioni tecnologiche per la realizzazione di artefatti e opere. Ad esempio, componendo un gruppo di esperti provenienti dalle aziende del Gruppo Finmeccanica, abbiamo consentito al Maestro Maurizio Mochetti a realizzare la sua opera, installazione fissa al MAXXI di Roma, partecipando alla definizione delle soluzioni tecnologiche necessarie. A partire da Febbraio 2012 fino al dicembre 2014 sono in organico ad Ansaldo Energia spa, a Genova, come Senior Advisor R&D dell’Amministratore Delegato Ing. Giuseppe Zampini. Dal luglio 2012 al giugno 2013 sono membro del Consiglio di Amministrazione della PROTER srl a Terni, azienda attiva nella chimica di quarta generazione. . Dal Marzo 2015 socio fondatore di GoTo10 srl in Milano, attiva nel settore educazione e formazione, in particolare sulle tematiche relative all’insegnamento del pensiero computazionale. Dal settembre 2015 a giugno 2017 Amministratore Delegato di ProTer srl in Terni, società di ricerca e sviluppo attiva nel settore della chimica di IV generazione e della chimica verde. Da luglio 2017 a Novembre 2020, Chief Operating Officer e Vice Principal della JPED Academy a Pechino, distretto di Changping. Le mie attività comprendono essere responsabile operativo, vice-preside, direttore degli Studi, e docente STEAM di una nuova High School internazionale in lingua inglese, basata sul curriculum studiorum USA per studenti di nazionalità cinese. Rientrato in Italia a inizio novembre 2020, lavoro dal dicembre dello stesso anno, fino al novembre 2022, per la Geminiani srl, azienda specializzata nel campo dei motori per applicazioni industriali e in sistemi innovativi di gestione dell’energia elettrica in qualità di Senior Advisor per la R&D. Dal gennaio 2023, insieme a Michael Lenton, gia Amministratore Delegato di Fimeccanica Australia (oggi Leonardo Australia) con cui si è lavorato per molti anni in Finmeccanica, abbiamo avviato The Advisory, International Strategic Consulting, società di consulenza internazionale, attiva in particolare in Italia e Australia. Ci occupiamo di aziende e prodotti ad alta tecnologia, fornendo consulenza strategica, gestionale e legale. Inoltre, dal 1994, sono Professore a contratto di Strategie Aziendali, presso la Scuola di Specializzazione in Ricerca Operativa e Teoria delle Decisioni, Dipartimento di Statistica, Università “La Sapienza”, Roma. Dal febbraio 2000 al Settembre 2006 sono co-ideatore, Docente e Assistant Director del MiNE, Master in the Network Economy presso l’Università Cattolica di Piacenza. Dall’anno accademico 2001-2002 fino al settembre 2014 insegno strategie di comunicazione al Politecnico di Milano, Master in Design della Comunicazione, Dipartimento di Architettura, fiancheggiando il Prof. Paolo Ciuccarelli, titolare del corso di Metaprogetto. I miei punti di forza risiedono nella capacità di comprensione di Scienza e Tecnologia e di diversi aspetti delle discipline umanistiche, in particolari arti visive, e dunque capacità di sintesi fra queste, management e strategia; nella facilità di definire e fare crescere rapporti e relazioni interpersonali; in una lunga esperienza di relazioni internazionali a scala globale; in una non comune capacità di comunicazione, divulgazione e insegnamento. Mi viene riconosciuta capacità di leadership e di motivazione di team operativi interdisciplinari e internazionali. Nel corso degli anni ho seguito un notevole numero di corsi di specializzazione e seminari; ho pubblicato un gran numero di articoli scientifici, anche a carattere divulgativo su quotidiani e riviste specializzate. Anche qualche libro: da citare il primo testo in italiano che parlava del World Wide Web e zone limitrofe: “Il Libero delle reti, edizioni ADN Kroos.. Da oltre un decennio svolgo attività di consulente sui temi della strategia e dell’innovazione tecnologica. Sono stato membro di diversi Comitati e Gruppi di lavoro governativi e presso la CEE. Ho fatto parte del Comitato Scientifico della rivista “Scienza e Dossier” e titolare della rubrica “Il Nuovo” sviluppata su temi innovativi di Scienza e Tecnologia. Sono stato titolare di rubrica fissa sulle riviste “L’Europeo”, Next”, “Ceramicanda” e “Netforum”. Collaboro saltuariamente con molte altre testate. Blogger per il Fatto Quotidiano, Infosec News e Giano News. Ho avuto diverse esperienze didattiche, in Italia e all’estero, anche a carattere continuativo; ho tenuto un elevato numero di conferenze e seminari in Italia e all’estero per enti governativi, università e aziende private. Nel Marzo del 1990 sono stato chiamato dal rettore Prof. Mel Horwitch a far parte dello Scientific Advisory Board del Theseus Institute, Business School specializzata in Strategie dei Sistemi di Informazione e delle Reti, localizzata nel parco scientifico europeo di Sophia Antipolis, nel sud della Francia. Altre info disponibili su Google. Dimenticavo: due figli, due ex-mogli e Silvana da poco mi ha detto sì. Per concludere, ce n’è abbastanza da “scassare i cabasisi” a molti…

POTREBBE INTERESSARTI

INDIFFERENZA E FUGHE

di Giuseppe Bodi
13/06/2025
0
INDIFFERENZA E FUGHE

L’indifferenza del cittadino italiano agli eventi politici si manifesta maggiormente, come più volte evidenziato in queste pagine, nella scarsa partecipazione alle tornate elettorali.

Leggi tuttoDetails

E SE COMINCIASSIMO DALLA FELICITA’ DEL BUON SENSO?

di Renzo Trappolini
12/06/2025
0
E SE COMINCIASSIMO DALLA FELICITA’ DEL BUON SENSO?

È un periodaccio. La peste Covid, quelli che chiamano gli sconvolgimenti climatici e la guerra sempre meno a pezzi e più mondiale. C’è chi interpreta pestilenze e diluvi,...

Leggi tuttoDetails

LE LINEE DI PAPA LEONE XIV E DI PAPA FRANCESCO

di Gian Paolo Di Raimondo
07/06/2025
0
LE LINEE DI PAPA LEONE XIV E DI PAPA FRANCESCO

Il nuovo Papa Leone XIV seguirà la rinnovata linea della chiesa avviata da Papa Francesco? sembra di si nelle grandi linee ma certamente le cose che farà dipenderanno...

Leggi tuttoDetails

DONALD TRUMP E LA “CUPOLA D’ORO”

di Andrea Aparo von Flüe
06/06/2025
0
DONALD TRUMP E LA “CUPOLA D’ORO”

Una bomba nucleare IEM (Impulso Elettro Magnetico), di origine incerta, esplode ad alta quota, rilasciando onde elettromagnetiche micidiali che disattivano istantaneamente i dispositivi elettrici negli Stati Uniti e...

Leggi tuttoDetails
Prossimo post
DIVERSAMENTE GIOVANI: PESO O RICCHEZZA

DIVERSAMENTE GIOVANI: PESO O RICCHEZZA

ARTICOLI CORRELATI

IL REGOLARE PAGAMENTO DEGLI STIPENDI PUBBLICI NON E’ UNA EROICA VITTORIA

IL REGOLARE PAGAMENTO DEGLI STIPENDI PUBBLICI NON E’ UNA EROICA VITTORIA

19/12/2023
FBI ADOPERA IL RICONOSCIMENTO FACCIALE MA NON LO SA USARE

FBI ADOPERA IL RICONOSCIMENTO FACCIALE MA NON LO SA USARE

02/10/2023
UN NUOVO SOVRANO: IL CAOS

UN NUOVO SOVRANO: IL CAOS

31/03/2025
CULTURA, POLITICA E DEMOCRAZIA: UN MODO DI PENSARE? PRIMA PARTE – LO STATO DELL’ARTE

CULTURA, POLITICA E DEMOCRAZIA: UN MODO DI PENSARE? PRIMA PARTE – LO STATO DELL’ARTE

07/01/2025
VANNACCI, LANCIATOR DI STRACCI

VANNACCI, LANCIATOR DI STRACCI

16/01/2025
BAYESIAN, L’IPOTESI DEGLI HACKER NON E’ POI COSI’ BARBINA

BAYESIAN, L’IPOTESI DEGLI HACKER NON E’ POI COSI’ BARBINA

01/09/2024

PRIVACY

  • Informativa Privacy
  • Informativa cookie

TAG

Accenture ACN AGID ai alessio butti anorc anorc professioni butti chatGpt contenuti Cospito diversità doglover FACEWATCH Franco Roberti Frattasi google governo inclusione intelligenza artificiale massi migranti nadia gullo Paolo zangrillo Piantedosi putin razza robot servizi segreti SOUTHERN CO-OP spie whatsapp xiaomi zangrillo

© 2022 GIANO.news

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI

© 2022 GIANO.news