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BIANCANEVE NEL PAESE CHE NON VOGLIO PIÙ

Ferdinando Scala di Ferdinando Scala
20/07/2023
in RIFLESSIONI
BIANCANEVE NEL PAESE CHE NON VOGLIO PIÙ
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TE LO LEGGO IO

La Walt Disney Corporation festeggia quest’anno il secolo di vita, un traguardo invidiabile per qualunque impresa privata. A maggior ragione, è un evento eccezionale per un’impresa culturale, poiché davvero poche aziende o conglomerati mediatici possono vantare la stessa capacità di portare avanti così a lungo e profittevolmente una narrazione che sia in consonanza con i valori delle proprie audience obiettivo.

È indubbio infatti che Walt Disney, partendo dalle umili origini di ragazzo di campagna, che per un misto di talento e fortuna ha creato un impero, abbia rappresentato nell’ultimo secolo il riferimento dell’immaginario collettivo occidentale, specie di quello infantile.

Di Walt Disney ci si è sempre fidati, come di uno zio affidabile, sempre pronto a raccontare ai nostri bambini storie piene di valori, che li intrattenessero, li divertissero ed allo stesso tempo li educassero ad essere degli adulti migliori. Per le generazioni di padri e figli che sono cresciute insieme all’azienda, il film di Natale della Disney rappresentava un momento atteso di meraviglia e sorriso, proprio come l’arrivo a casa del suddetto zio, che invece di pacchetti infiocchettati portava nelle mani una nuova storia da mettere da parte e a cui ricorrere nei momenti difficili della vita. Si cresceva con un’intima speranza ed ottimismo nei confronti del futuro, quella che solo un’infanzia spensierata e felice può donare a ciascuno di noi.

Nell’ultimo decennio, invece, prima generando una certa perplessità, e poi assumendo caratteristiche sempre più disorientanti, la narrazione portata avanti dalla Disney ha cominciato a cambiare carattere. Lo zio affidabile ha iniziato a portare ai bambini favole diverse, che trasmettono messaggi differenti, e tendono a crescere un diverso tipo di adulti.

L’ultimo esempio è quello della rivisitazione in live action di una delle icone della Disney, Biancaneve e i 7 nani. Quello che emerge dalle prime visioni e recensioni di questo nuovo film è certamente molto diverso rispetto alla favola piena di buoni sentimenti, basata sulla ricerca dell’amore, sul prestarsi sostegno reciproco, sull’educare a comportamenti diversi chi sia preda unicamente dei propri istinti.

Fermo restando che sarà il botteghino a giudicare – come per altre rivisitazioni – se questa versione piacerà o no, capiamo qual è il messaggio di questo film.

Biancaneve, salvati da sola, perché sei bella, brava, indipendente e non hai bisogno di nessuno. Puoi farcela da sola contro le avversità del mondo. E non sognarti di cercare il vero amore, perché si sa, l’amore non ha portato mai nulla di buono. Vivrai e morirai sola, e indipendente, certo, ma sola, beandoti di quanto non hai bisogno di nessuno, fino a quando la strega nello specchio delle tue brame non sarai tu.

E tu, principe, non preoccuparti di essere bello, bravo, buono e virtuoso. Non c’è nessuno da proteggere, nessuno da salvare, nessuno cui fare scudo a costo della vita. Fatti i fatti tuoi, niente responsabilità, che tanto sei ricco e hai pure il cavallo bianco, e morta una Biancaneve, ne troverai un’altra ed un’altra ancora da buttare via dopo che ti sei stufato. Famiglia? Ma quale famiglia? Caspita, tu hai un castello…

E i sette nani? Ah, senza Biancaneve che li spinga a migliorarsi,  i sette nani possono continuare a lavorare in miniera, vivere da scapoli, tenere casa un macello e bere birra e ruttare mentre guardano il calcio in tv.

Indubbiamente, un bel messaggio da dare a bambini e bambine in crescita. Ognuno farà ovviamente le sue scelte, ma del vecchio zio Walt, personalmente, non mi fido più.

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Ferdinando Scala

Ferdinando Scala

Ex allievo della prestigiosa Scuola Militare Nunziatella, si è laureato con lode in Scienze Biologiche nel 1995 presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi sul recupero post- incendio della vegetazione mediterranea. Nel 1996 ha svolto il tirocinio post lauream presso il CNR-ISPAIM di Ercolano, svolgendo attività di ricerca nel campo delle applicazioni del telerilevamento aereo alla cartografia ambientale. Vincitore di borsa di ricerca dell’Università di Napoli, nel 1997 si è trasferito a Montpellier (Francia), come Research Fellow presso il Centre d’Ecologie Fonctionnelle et Evolutive del CNRS. In questo periodo ha lavorato con la European Community e con l’Agenzia Spaziale Europea sull’uso delle serie multi-temporali di immagini da satellite per il monitoraggio della desertificazione in Mediterraneo (progetti DEMON II ed ENVISAT). Contemporaneamente, ha svolto attività di ricerca su immagini multispettrali da aereo per la determinazione degli stress ambientali di vegetazione e suolo in collaborazione con il Deutsches Zentrum fur Luft- und Raumfahrt di Wessling (progetto DAIS 97). Rientrato in Italia, è stato co-autore dell’Official Position Whitebook dell’Agenzia Italiana per l’Ambiente alle Nazioni Unite in tema di desertificazione. Lasciata la carriera scientifica, dal 1998 al 2009 ha ricoperto posizioni a crescente responsabilità in area Marketing & Sales per le multinazionali farmaceutiche Abbott, Menarini, Takeda, Serono, Bristol-Myers Squibb, sia in campo nazionale, che internazionale. Nel 2009 si è trasferito a Dublino, dove ha ricoperto la posizione di CRM Manager presso Allergan. Rientrato nuovamente in Italia nel 2010, è transitato in consulenza presso il Publicis Groupe, occupandosi di strategia internazionale in area Healthcare, e svolgendo incarichi in USA, Europa, Middle East e Far East. Attualmente è Strategy Director per Healthware International, con focus sul mercato Global. Esperto di Strategia digitale e Digital Health, è giudice dei Web Health Awards dal 2011. Nel decennio 2013-2023 è stato docente di Marketing & Management Farmaceutico presso la Alma Laboris Business School di Roma. Partecipa regolarmente come relatore ad eventi e congressi medici come esperto di comunicazione digitale in area healthcare. Autore di numerose pubblicazioni in Ecologia, Remote Sensing, Medicina, Digital su magazines e riviste peer-reviewed. Appassionato Editor di Wikipedia, ha fornito oltre 23.000 contributi. Storico militare, ha pubblicato sei volumi monografici, focalizzandosi sulla prima metà del Novecento. Giornalista pubblicista, è iscritto all’Ordine Regionale della Campania dal 2022.

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