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COLONNELLO, NON VOGLIO IL PANE, DAMMI IL PIOMBO DEL MIO MOSCHETTO!

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
13/05/2023
in EDITORIALI
COLONNELLO, NON VOGLIO IL PANE, DAMMI IL PIOMBO DEL MIO MOSCHETTO!
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TE LO LEGGO IO

Il testo de “La saga di Giarabub” forse non è noto alle nuove generazioni, ma quel brano musicato dal maestro Mario Ruccione non ha insegnato nulla nemmeno a chi è un po’ più grande e magari, dopo aver sentito da nonni e genitori il racconto della guerra, dovrebbe riflettere sulla maledizione degli scontri bellici.

La sfortunata epopea delle truppe italiane stremate dalla fame e dalla mancanza di munizioni e soverchiate dall’esercito inglese in Cirenaica, quando le nostrane velleità imperialistiche portavano la gioventù ad immolarsi in terra d’Africa, ha insegnato poco a chi dovrebbe sperare in un futuro fatto di pace e di armonia internazionale.

La legittima e doverosa ammirazione per i nostri caduti non dovrebbe essere confusa con un presunto patriottismo ed un anacronistico militarismo diffuso anche tra chi non ha mai indossato un’uniforme o saggiato determinate esperienze. Fortunatamente lontani una ottantina d’anni dal dramma di un conflitto, dovremmo avere fatto l’abitudine alla serenità della non belligeranza ma gli interessi industriali ed economici hanno maggior rigidità del cuore e dei sentimenti a questo abbinati.

Siamo un Paese che produce strumenti di morte e lo scontro tra Russia e Ucraina, il cui prezzo si è riverberato anche nel vivere quotidiano delle popolazioni di Nazioni non in guerra, ha riservato opportunità imprenditoriali da non farsi scappare.

Il mercato delle armi ha conosciuto una stagione straordinaria con risultati finanziari proporzionali al consumo di certi “prodotti” che solo l’incessante susseguirsi di cruente battaglie è in grado di assicurare.

Chi ha collezionato successi commerciali – piazzando la propria produzione e ripianando l’arsenale delle Forze Armate italiane alleggerite dalle provvidenziali donazioni all’Ucraina di tanto “materiale” obsoleto e non funzionante – teme che lo sforzo diplomatico di Papa Francesco possa stroncare il florido business in corso.

Potrebbe rivelarsi utile far conoscere agli italiani chi – grazie al massacro iniziato il 20 febbraio 2022 – ci ha guadagnato e ha orgogliosamente ostentato agli azionisti e al pubblico gli invidiabili traguardi raggiunti. Non c’è bisogno di dati riservati, ma semplicemente il raffronto tra gli utili attuali con quelli riportati nei bilanci precedenti. Si potrebbe cominciare con il settore dell’energia (i cui aumenti sono stati percepiti facilmente da tutti) e con quello degli armamenti (il cui reale peso forse lo scopriranno solo i contribuenti che vorranno conoscere la destinazione dei tributi versati all’Erario). Poi, con calma, si potranno far due conti con chi pregusta un Piano Marshall in tinta giallo-blu.

Alle armi si preferiscano le trattative. All’appetibile ricostruzione si prediliga la mancata distruzione. La forza ceda il posto alla ragionevolezza.

Purtroppo queste sono solo chiacchiere, ne sono consapevole e ne ho riprova dai rapporti con l’Egitto, in cui la verità su Regeni (come ho già avuto di scrivere) vale meno delle forniture in corso.

Comprendo il desiderio di vittoria costantemente manifestato da Zelensky e capisco che il leader ucraino non conosce quella di Pirro.

Confido quindi nel Santo Padre e credo che tutto sommato un miracolo ce lo meriteremmo pure…

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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