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ATTENTO A COME ADOPERI “TELEGRAM” SE NON VUOI FAR SAPERE DOVE SEI…

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
06/01/2021
in EDITORIALI
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Conosco tanta gente che, assillata dall’incubo delle intercettazioni, mi chiede se questo o quel sistema di comunicazione è sicuro, affidabile, impenetrabile.

E’ sempre difficile immaginare l’impermeabilità delle diverse soluzioni, perché qualcuno (a cominciare dal produttore o da qualche suo pestifero dipendente che ha piazzato la sua “backdoor” nella “app”) è comunque in grado di assicurarsi la trasparenza di chiamate e messaggi.

Se l’alone di mistero sul “si può”, “ci riescono” o “ma davvero?” caratterizza le chiacchiere tra chi si sente spiato e chi dovrebbe diagnosticare l’effettiva sussistenza di un orecchio indiscreto, alcune controindicazioni non faticano a saltar fuori.

Sono in parecchi ad adoperare la app Telegram per tutelare la propria riservatezza perché è voce comune che “questa sì che è sicura…”

Abituati a dar brutte notizie a chi vive di granitiche certezze, tocca in sorte mettere in guardia chi sul proprio smartphone adopera l’applicazione contrassegnata dall’icona dell’aeroplanino.

Chi utilizza Telegram su apparati Android (ma in alcuni casi vale anche sugli iPhone) deve sapere che il programmino in questione ha alcune funzioni che potrebbero aiutare hackers e malintenzionati a individuare con estrema precisione la sua posizione geografica.

La scoperta si deve ad Ahmed Hassan che – dopo aver segnalato senza successo agli sviluppatori di Telegram – ha constatato che l’azienda non avrebbe intenzione di risolvere il problema.

Stiamo parlando della funzione People Nearby (disattivata nelle impostazioni predefinite) che – una volta abilitata – consente di mostrare la propria localizzazione ad altre persone che sfruttano la medesima opportunità e si trovano (o fingono di essere) nella stessa area.

Un impiego corretto di una simile peculiarità di Telegram può rivelarsi senza dubbio utile, ma se si pensa alla famelica ricerca di informazioni che anima uno stalker, è facile comprendere che l’argomento meriti qualche riflessione. E non deve tranquillizzare l’approssimazione di poco più di mezzo chilometro che caratterizza il posizionamento rivelato pubblicamente.

Chi pratica dinamiche persecutorie – opportunamente attrezzato con un piccolo software e con una minuscola modifica (il cosiddetto “rooting”) del proprio smartphone è capace di falsificare la propria posizione che il telefonino segnala ed aggiorna costantemente ai server di Telegram. Non ha così bisogno di essere nei paraggi della propria vittima e si può avvicinare solo quando ne rileva gli spostamenti…

Non solo. Lo stalker – utilizzando almeno tre false posizioni diverse e rilevando la distanza dall’ “obiettivo” riportata da “People Nearby” – riesce a “triangolare” il punto in cui si trova il proprio bersaglio e ad ottenerne le coordinate puntuali con un ridottissimo margine di errore.

E la questione non riguarda solo l’ex partner che comunque conosce l’indirizzo di casa o del luogo di lavoro della vittima, ma spalanca una vera voragine a favore di chi sceglie come bersaglio una persona che ha chattato in un gruppo di utenti non conosciuti ma solo accomunati da un interesse di qualunque natura.

Il pericolo di brutte sorprese riguarda prevalentemente chi ha attivato la funzione “People Nearby” su un cellulare Android, perché quel sistema operativo fornisce indicazioni sulla posizione dell’utente con un livello di dettaglio sufficiente ad agevolare chi ha cattive intenzioni. Chi adopera iPhone è più fortunato ma solo se ha aggiornato il suo iOS alla versione 14 che – rilasciata di recente – garantisce una effettiva approssimazione del punto in cui ci si trova e non espone al rischio di cui ci stiamo occupando.

Chi vuole trovare l’anima gemella è forse preferibile non affidi il proprio destino al GPS, e alle app di incontri o alle funzioni che rilevano “chi è da quelle parti”. In zona potrebbe arrivare proprio chi si vorrebbe tenere alla larga…

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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