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TERRORISMO? HACKER? NO, BASTA UN CHIODO PER FERMARE l’ITALIA

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
03/10/2024
in EDITORIALI
TERRORISMO? HACKER? NO, BASTA UN CHIODO PER FERMARE l’ITALIA
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TE LO LEGGO IO

La sconcertante situazione del trasporto su rotaia in Italia è apparentemente tornata alla normalità.

Il sito Internet di Trenitalia con due semplici righe chiude quella che è stata una delle finestre affacciate sul Terzo Mondo. la frase “Eventuali ritardi registrati si riferiscono a precedenti inconvenienti già risolti”, glissa sul permanere dei disagi per i viaggiatori e si limita a dire che è stata rimossa la causa del disastro (ma non i suoi catastrofici effetti lenti a scemare).

E’ stata una giornata epocale. Ricorderemo il 2 Ottobre come una sorta di spartiacque nell’universo della sicurezza. La minaccia cibernetica e quella terroristica – inutilmente temute per anni – sono finite giustamente in coda alla classifica delle potenziali letali turbative alla vita del nostro Paese.

Fortunatamente l’individuazione dell’origine del blocco ferroviario ha determinato l’immediata attivazione di misure preventive che dimostrano la straordinaria reattività tricolore.

Coinvolte le Forze Armate e quelle di polizia, l’Italia ha subito dimostrato al mondo di essere “combat ready” e di saper contrastare con efficacia anche quanto non era stato incluso nel discusso e discutibile DDL Sicurezza che tanto ha infiammato gli animi. 

La prima mossa è stata quella di schierare agguerriti contingenti di teste di cuoio da ieri a presidio dell’ingresso dei negozi di ferramenta e dei punti vendita di materiale per il bricolage. L’obiettivo è fin troppo chiaro: evitare la libera vendita di strumenti atti a interrompere pubblici servizi e in particolare la circolazione dei treni. Chi pensa a chissà quale ordigno o arma, deve sapere che stiamo parlando semplicemente di chiodi.

La dichiarazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (secondo il quale è stato un chiodo piantato in un cavo a mandare in tilt la rete ferroviaria e ad appiedare l’Italia) ha subito fatto scattare controlli e divieti volti ad evitare una possibile reiterazione di azioni criminali.

Lo stop alla libera vendita di chiodi (ormai impossibili da acquistare anche per chi ha il porto d’armi o si presenta con in mano il quadro da appendere a casa) ha innescato immediate riverberazioni nel commercio al dettaglio. 

L’Antitrust segnala uno sconsiderato aumento dei prezzi di nastri biadesivi, collanti a pronta presa e ogni altra soluzione alternativa all’utilizzo di qualsivoglia “organo metallico di collegamento o fissaggio formato da una testa (o capocchia ) e da un gambo appuntito, di forma e dimensioni diverse secondo l’uso cui è destinato”.

Carenze di organico hanno finora impedito di agire compiutamente su tutto il territorio per rimuovere – ovunque si trovino – chiodi che, ora fissati in qualche parete, potrebbero essere rimossi e riutilizzati indebitamente a discapito di pendolari, turisti e gente comune che aspetta il vagone per tornare a casa.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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