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APPLE ACCUSATA IN FRANCIA DEL “DELITTO” DI OBSOLESCENZA PROGRAMMATA

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
18/05/2023
in EDITORIALI
APPLE ACCUSATA IN FRANCIA DEL “DELITTO” DI OBSOLESCENZA PROGRAMMATA
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TE LO LEGGO IO

I nostri cugini d’oltralpe hanno sempre mostrato una vivacità invidiabile e il loro non tollerare le ingiustizie dovrebbe far riflettere gli ignavi delle nostre parti, che parlano di Patria solo in occasione delle campagne elettorali e dei successi sui campi di calcio.

Chi non ha esitato a decapitare i regnanti ha lasciato nel DNA dei discendenti la determinazione a far valere i propri diritti qualunque sia il prezzo da corrispondere. L’associazione HOP (Halte à l’Obsolescence Programmée) – incurante della mole e della potenza del colosso guidato da Tim Cook – il 7 dicembre 2022 ha presentato una denuncia contro Apple per “obsolescenza programmata e ostacoli alla riparazione”.

Quel pezzo di carta ha determinato l’apertura di una inchiesta da parte della Procura della Repubblica a Parigi: iPhone e iPad sarebbero condannati ad invecchiare precocemente, a dispetto di quella che sarebbe la loro naturale longevità, così da costringere i possessori ad acquistarne una versione più recente e garantire i più cospicui profitti all’azienda produttrice.

Altro “capo di imputazione” è costituito dal provocato impedimento all’esercizio del diritto dei proprietari di provvedere autonomamente alla riparazione dei dispositivi.

L’associazione confida nel supporto garantito alla magistratura dalla “Direction générale de la consommation, de la concurrence et de la répression des fraudes” che – disponendo di poteri investigativi e competenze tecniche – può agevolare il lavoro della Procura volto a dimostrare la natura criminosa di certe pratiche consolidate di Apple e a sanzionare di conseguenza.

HOP è nota per aver già fatto condannare Apple nel 2020, costringendola a versare 25 milioni di euro al Governo francese. È la storia del cosiddetto “BatteryGate”, lo scandalo delle batterie non rimovibili il cui esaurimento porta alla rottamazione dell’iPhone, che vede Apple alla sbarra anche davanti ai giudici britannici. In quella fattispecie (emersa nel 2017) il sistema operativo iOS – all’atto del suo aggiornamento – riconosceva la release del telefonino e procedeva ad attività che deterioravano le batterie decretando la condanna a morte dell’apparato “vecchio”.

L’associazione francese sta conducendo una apprezzabile crociata contro la “serializzazione” o accoppiamento, pratica consistente nell’associare i numeri di serie dei pezzi di ricambio a quello di uno smartphone, dando la possibilità al produttore di limitare gli interventi ai riparatori non autorizzati o di degradare o rendere inutilizzabile da remoto uno smartphone riparato con parti “generiche”.

Simili discutibili metodologie in esercizio – come la serializzazione, l’indisponibilità di pezzi di ricambio a prezzi e scadenze ragionevoli (fuori dal circuito autorizzato), guasti inspiegabili a seguito di aggiornamenti… – fanno pensare che Apple abbia solo interesse a vendere il maggior numero di dispositivi a scapito dei consumatori e dell’ambiente.

Secondo HOP, queste strategie commerciali sbriciolano il diritto alla riparazione e minano la democratizzazione del ricondizionamento e lo sviluppo dell’economia circolare. Le norme europee considerano la riparazione e il riutilizzo una priorità, che trova diffusione nei settori come quelli degli elettrodomestici o dell’automobile, dove hanno preso piede ricambi generici e di seconda mano e riparazioni fuori dai circuiti ufficiali.

Mentre la giustizia francese si occupa di Apple, duole constatare che dalle nostre parti nessun sodalizio abbia le physique du rôle per interpretare Davide alle prese con Golia…

 

 

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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