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LO STATO FORTE CON I DEBOLI E DEBOLE CON I FORTI?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
02/02/2023
in EDITORIALI
LO STATO FORTE CON I DEBOLI E DEBOLE CON I FORTI?
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TE LO LEGGO IO

Non riesco proprio a cancellare dalla memoria la sequenza in cui Matteo Messina Denaro viene accompagnato fuori dalla struttura sanitaria dove è stato rintracciato. Ho ben presente la scena in cui viene fatto accomodare sul pulmino che lo deve portare a destinazione.

Ho visto il sofferto accostamento di quei fotogrammi con lo scatto che immortala un impietrito Enzo Tortora con i “ferri” ai polsi, colpevole di non aver sciolto un bimbo nell’acido e di non essersi macchiato di efferatezze che avrebbero disgustato anche Quentin Tarantino.

Ho negli occhi le orrende tumefazioni che deturpavano il volto di Stefano Cucchi, sventurato tossicodipendente e piccolo spacciatore.

Qualcuno mi liquiderà dicendomi che sono cambiati i tempi e che la nuova stagione dei “presunti innocenti” ha modificato l’approccio con la clientela della macchina giudiziaria.

Nel frattempo leggo che lo Stato non si farà intimidire. E mi chiedo, maledetto istinto, “da chi?”.

Anche qui arriva – provvidenziale lettura dei quotidiani – chi mi spiega che incombe la minaccia anarchica e che il terrorismo è dietro l’angolo.

Già, dietro l’angolo. Infatti a poche centinaia di metri da dove abito qualche giorno fa c’è stato niente meno che un attentato con l’incendio di auto e furgoni della società telefonica TIM e con l’apparizione di uno scarabocchio spray che riproduce una “A” racchiusa in un cerchio, tipica della simbologia eversiva.

In zona, qualche maledetto – da tempo – appicca il fuoco alle vetture e alle moto in sosta ma finora nessuno aveva pensato che la mano, pardon, l’accendino fosse anarchico. Fa piacere scoprire che gli atti vandalici che hanno vivacizzato il quartiere Montesacro/Conca d’Oro siano nobilitati da una matrice insurrezionalista e non siano da addebitare a uno stronzo piromane qualsiasi.

Se vedrò una limousine con autista in guanti bianchi avrò modo di capire che è stato acciuffato il responsabile. Se in stand by ci sarà un tetro “van” nero con lo scudo da “noleggio da rimessa” (quelli con vetri oscurati che sfrecciano veloci nel traffico) capirò che è stata acchiappata una intera banda…

In un Paese a fine corsa, inebetito prima dalle telenovelas e poi dai talk show, dai cuochi e dai “talent”, potrebbe essere un segnale di vitalità cerebrale qualunque manifestazione idealista. Anche in assenza del benché minimo barlume di condivisione di quel che viene detto o fatto, sarebbe di conforto sapere che c’è ancora chi è capace di pensare e magari di meditare cose insolite o in contrasto con l’opinione massificata.

In una Nazione allo sbando, qualcuno potrebbe ancora immaginare la certezza e la proporzionalità della pena, ma sarebbe lui stesso a sorridere e a lasciarsi sfuggire “scusate, lo so, mi è scappata una cazzata…”.

Mentre si discute della costituzionalità del “41-bis”, a qualcuno viene da domandare se fosse possibile istituire una analoga misura restrittiva “laica” da applicare alla politica.

L’ipotesi è tutt’altro che bizzarra. La realizzazione di certe forme di isolamento eviterebbero che un Sottosegretario alla Giustizia passi ad un amico parlamentare documentazione riservata con la stessa disinvoltura con cui un pensionato inoltra un pecoreccio filmino porno sulla chat degli ex colleghi di lavoro. Impedire contatti con l’esterno – qui inteso come il semplice fuori dal “tra sé e sé” – ostacolerebbero persino tanto torrenziali quanto deprecabili performance del deputato di qualche riga fa.

Verrebbe da cimentarsi per promuovere un referendum popolare per far scegliere agli italiani se abolire il 41 bis o di estenderne la portata a salvaguardia dei principi democratici. Sarebbe, è il caso di dirlo, …ri-costituente.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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