Francesco Cossiga (1928-2010), ottavo Presidente della Repubblica dal 1985 al 1992, costituzionalista ed eminente politico, viene spesso ricordato per una lunga serie di esternazioni, effettuate nell’ultimo biennio della sua presidenza, che gli valsero l’appellativo di “Picconatore”. Dopo la caduta del Muro di Berlino (9 novembre 1989), che segnò la fine della “Guerra Fredda”, si convinse che molto sarebbe mutato nella politica italiana, ovvero che una serie di contrapposizioni decennali sarebbero inevitabilmente venute meno aprendo nuovi scenari. Dette il via ad una serie di “picconate” al sistema politico italiano, nonché dirette critiche, spesso dure se non offensive, verso politici italiani senza distinzioni di appartenenza partitica. A suo modo voleva sollecitare un sistema politico che percepiva bloccato, abbandonando ogni formalismo come nel discorso di fine anno nel 1991. Le “picconate” continuarono anche dopo la fine del mandato presidenziale coinvolgendo Magistrati, personalità del mondo bancario ed economico, senza mai tralasciare quello politico.
Molti politici, quasi a livello globale, pare abbiano ripreso i modi di esternare di Franceso Cossiga. Se il nostro ex Presidente della Repubblica produsse certamente risentimenti ed attirò numerose critiche, non tentò di mutare, picconare ed erodere gli assetti costituzionali italiani. Si ripete, essendo a livello mondiale, si evita un lungo elenco di situazioni critiche; si sta assistendo alla nascita ed alla crescita di tanti “picconatori”, i quali senza tanta delicatezza tentano di sradicare i loro sistemi costituzionali e democratici introducendo, a passo di corsa, sistemi autocratici per brama di potere. Per taluni potrebbe essere riciclata la famosa battuta del Marchese del Grillo “Io sono io e voi non siete …”.
Talaltri non si limitano al ruolo di “picconatori”; più probabilmente sarebbe più adatto quello di “demolitori” o “distruttori” o “sterminatori”.
Volutamente si continua a non fare nomi ma alcune situazioni di distruzione, di sterminio, di procurati esodi, di bombardamenti indiscriminati non hanno bisogno di essere etichettati con una bandiera.
Sicuramente il nostro ex Presidente era animato da più nobili sentimenti ma i suoi imitatori nulla hanno compreso del suo modo di essere. Una cosa è stimolare, anche se con metodi non da tutti apprezzati, un mutamento dei rapporti politici, altro è demolire ed annichilire la democrazia liberale cercando di minarne i principi fondamentali, usurparne gli spazi. Tra i tentativi più pericolosi ricordiamo quello di azzerare i diritti civili, di ridurli e comprimerli per l’insano gusto di sentirsi onnipotente, di schiacciare tutti i propri simili; simili in senso figurato perché costoro tanto umani non sono e tantomeno considerano l’essere umano un proprio simile. Si tenta di cancellare secoli di storia e civiltà giuridica: come riunire in sé stessi tutti e tre i poteri cancellando il giudiziario ed il legislativo? Semplicemente esautorandoli o sopprimendoli con campagne denigratorie e autocratiche, sempre nel filone del Marchese Onofrio del Grillo. Parafrasando un vecchio slogan si potrebbe dire: “picconatori di tutto il mondo unitevi”, anzi uniamoci per eliminare diritti, libertà, democrazia liberale ed ogni orpello che ci impedisca di assurgere all’autocrazia ed alla tirannia.