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TRA QUINDICI GIORNI ZELENSKY SI INGINOCCHIERA’ AI PIEDI DI PUTIN

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
19/08/2025
in EDITORIALI
TRA QUINDICI GIORNI ZELENSKY SI INGINOCCHIERA’ AI PIEDI DI PUTIN
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TE LO LEGGO IO

Entro fine mese l’immarcescibile invasore e l’inossidabile invaso si incontreranno. E’ questo che “Trump dixit”.
Il presunto risultato dall’esito ancor più dubbio sarebbe la patente per il signor Donald per vedersi aggiudicato il Premio Nobel, non per la pace ma forse per il commercio.
Il ciuffuto Presidente – come un vecchio monarca – ha ricevuto i suoi vassalli giunti dall’Europa e con fare munifico ne ha ascoltato le proposte di cui è evidente non frega nulla o la cui applicazione pratica potrebbe non trovare sbocco per mancata adesione di Putin o per evidente impossibilità di realizzazione.
Il meeting che doveva evocare la Conferenza di Jalta, non foss’altro perché quella volta i Grandi del mondo si riunirono nella oggi contesa Crimea, è somigliato più ad una fantozziana Coppa Cobram, con la corsa ad ingraziarsi il Presidente degli Stati Uniti che proprio questo anelava.
Nella totale carenza di idee e soprattutto in assenza della benché minima capacità contrattuale con un pazzo sanguinario come Mad Vlad, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha sostanzialmente detto che il faccia a faccia tra i contendenti dovrebbe aver luogo entro due settimane, suggerendo una fin troppo ovvia accelerazione dello sforzo diplomatico.
La Premier italiana ha ribadito la proposta delle garanzie da parte delle nazioni occidentali, modellate sull’impegno di difesa reciproca previsto dall’Articolo 5 della NATO. La tanto applaudita ipotesi non tiene conto di parecchie cose, due in particolare. La prima è che una delle giustificazioni addotte da Putin per demolire e divorare l’Ucraina era proprio il voler evitare qualsivoglia avvicinamento di Kiev al Patto Atlantico. La seconda, invece, è l’insussistenza delle materie prime (truppe ed armamenti) per fornire il supporto di cui parla la norma citata forse con un po’ di leggerezza oppure dimenticando la dovuta valutazione di impatto.
Se la bramosia di comprare bombe e carrarmati, incentivata dal venditore Trump, si limiterebbe a spremere gli italiani per trovare le risorse finanziarie indispensabili per l’acquisto, il metter su Forze Armate “combat ready” è un pochino più impegnativo. La domanda cruciale consiste nel voler sapere chi va a schierarsi al fianco degli Ucraini per contrastare sul campo o nei cieli l’offensiva russa. In un Paese che ha fatto suo il modello organizzativo dell’Esercito della Via Paal e ha più generali che soldati semplici, forse è il caso di far precedere qualche riflessione prima di strombazzare proclami da “miles gloriosus”.
Andare in guerra non è partecipare alle “Missioni di Pace”, con retribuzioni e indennità capaci di allettare anche i più stoici, di risolvere il problema del mutuo o di materializzare il sogno di un’auto di gran lusso. Se ne può parlare serenamente prima di piangere sulle bare riportate in Patria…
La gita a Washington potrebbe esser stata solo una scampagnata, un simpatico barbecue sulla cui griglia sta rosolando non tanto l’ex comico e ora condottiero Zelensky quanto il popolo ucraino che aspetta solo di esser condito con le inaccettabili condizioni di resa auspicate dallo Zar del Cremlino.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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