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SPIEGATEMI PERCHE’ CI DOVREMMO FIDARE DI MUSK

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
10/03/2025
in EDITORIALI
SPIEGATEMI PERCHE’ CI DOVREMMO FIDARE DI MUSK
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TE LO LEGGO IO

Le dichiarazioni di Elon Musk, sulla sua possibilità di condizionare le sorti dell’Ucraina con la semplice pressione di un tasto, non mi hanno stupito.

Mi ha invece sbalordito che nessuno del nostro Governo abbia sentito il dovere di alzare un dito e chiedere ai colleghi di riflettere su eventuali iniziative che – in cantiere con quel soggetto – potrebbero essere intraprese e un domani farci trovare nelle stesse condizioni di fragilità e ricattabilità che caratterizzano il futuro di Kiev e dintorni.

Il personaggio, comprensibilmente subordinato ad un uso di “pseudofarmaci” che va oltre qualsivoglia posologia raccomandabile, ha dichiarato senza tanti misteri di avere tra le mani l’interruttore che può spegnere le telecomunicazioni delle truppe ucraine, bloccandone l’operatività con una forzata “cecità” e “sordità”, paralizzandone la capacità di contrastare il nemico russo, segnando il destino di un Paese allo stremo da tre anni…

Quando si vuol attribuire a qualcuno la più assoluta inaffidabilità si gioca a chiedere “compreresti mai un’auto usata da un simile individuo?”. In questo caso c’è gente (fortunatamente sempre meno) che dal tizio ha addirittura acquistato vetture nuove, non pensando di aver arricchito una figura tra le meno gradevoli dai tempi di Adamo ed Eva.

Non è questione di piacere o non piacere, perché – si sa – ognuno sceglie i propri interlocutori privilegiando necessità e urgenza e mettendo in secondo piano le ragioni di opportunità, la banale paura di fare un errore, i tanti segnali di avere a che fare con un qualcuno il cui contatto non tarderà a rivelarsi fatalmente pericoloso o addirittura venefico.

Il signor Musk dice che non farà mai la carognata di “staccare la spina”, ma tiene a rimarcare che la cosa sia possibile, agevolmente fattibile e rapida ad esser portata a termine.

La volubilità di un individuo del genere non è certo caratteristica che ne evidenzia l’attendibilità. Abile nel cambiare casacca, e lo ha fatto passando da Obama a Trump, non si prospetta come interlocutore capace di rispettare i patti al cambiare del vento.

Un committente dotato di normale buon senso difficilmente si rivolge ad un fornitore che da un minuto all’altro è pronto a interrompere il suo servizio e mettere in ginocchio chi vi ha fatto affidamento.

Qualora non lo si sia pensato, le soluzioni moderne di telecomunicazioni – pur blindate da sistemi crittografici – trasportano informazioni vitali: voci e dati che vengono veicolati possono diventare trasparenti per chi li trasporta che a quel punto li può vendere all’avversario…

Se il fornitore è figura (o figuro) che non esita a minacciare e a insultare Governi nonchè a mancare pubblicamente di rispetto alle più alte cariche istituzionali straniere, probabilmente la sua prepotenza è già pronta a straboccare.

Sono poche le garanzie di serenità. E, attenzione, non parliamo di serenità del signor Musk, ma della nostra.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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