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L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE – COSA DOBBIAMO SAPERE 

Maurizio Catello Alfonso PENNAROLA di Maurizio Catello Alfonso PENNAROLA
12/02/2025
in RIFLESSIONI
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE – COSA DOBBIAMO SAPERE 
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L’intelligenza artificiale è in costante evoluzione e sta trasformando il mondo in modi che sembravano impossibili. Dalla medicina alla finanza, dalla produzione industriale all’intrattenimento, l’intelligenza artificiale sta ridefinendo i confini delle capacità umane e aprendo nuove frontiere tecnologiche. Tuttavia, è essenziale considerare non solo i potenziali vantaggi, ma anche i rischi e le controversie legate a questa tecnologia.

La Storia dell’Intelligenza Artificiale

L’idea di creare macchine intelligenti risale all’antica Grecia, con i miti di automi e creature meccaniche. Tuttavia, è solo nel XX secolo che l’intelligenza artificiale ha iniziato a prendere forma come campo scientifico. Alan Turing, con il suo famoso “Test di Turing”, è considerato uno dei padri fondatori dell’intelligenza artificiale moderna.

I Primi Progressi

Negli anni ’50 e ’60, i ricercatori hanno sviluppato i primi programmi di IA, tra cui il “Logic Theorist” e il “General Problem Solver”. Questi programmi erano in grado di risolvere problemi matematici e logici, ma erano limitati dalle capacità hardware dell’epoca.

L’Inverno dell’IA

Negli anni ’70 e ’80, l’entusiasmo per l’intelligenza artificiale è diminuito a causa delle difficoltà tecniche e delle aspettative non realizzate. Questo periodo, noto come “l’inverno dell’IA”, ha visto una riduzione significativa dei finanziamenti e dell’interesse nella ricerca sull’IA.

La Rinascita e l’Era Moderna dell’IA

Con l’avvento di nuovi algoritmi, la disponibilità di grandi quantità di dati e l’aumento della potenza di calcolo, l’intelligenza artificiale ha vissuto una rinascita. Il machine learning e il deep learning hanno permesso lo sviluppo di sistemi in grado di riconoscere immagini, comprendere il linguaggio naturale e giocare a giochi complessi come gli scacchi e il Go.

Applicazioni nel Mondo Reale

Oggi, l’intelligenza artificiale è utilizzata in una vasta gamma di settori. Nel campo della medicina, gli algoritmi di IA aiutano a diagnosticare malattie e a sviluppare nuovi trattamenti. Nella finanza, l’intelligenza artificiale viene impiegata per analizzare grandi quantità di dati e fare previsioni economiche. Anche l’intrattenimento beneficia dell’IA, con algoritmi che personalizzano le raccomandazioni per film e musica.

Impatti dell’intelligenza artificiale sulla Società

Vantaggi

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE offre numerosi vantaggi, tra cui l’aumento dell’efficienza, la riduzione dei costi e la possibilità di risolvere problemi complessi. Ad esempio, i robot autonomi possono eseguire compiti pericolosi, migliorando la sicurezza sul lavoro. I sistemi di IA possono anche aiutare a ottimizzare la gestione delle risorse e a ridurre l’impatto ambientale.

Svantaggi

Uno dei principali timori legati all’intelligenza artificiale è la sostituzione dei lavoratori umani con macchine intelligenti. L’automazione può portare alla perdita di posti di lavoro, soprattutto in settori come la manifattura, i servizi e i trasporti. Questo fenomeno potrebbe aggravare la disoccupazione e aumentare le disuguaglianze economiche.

Gli algoritmi di IA possono riflettere e amplificare i pregiudizi presenti nei dati su cui sono addestrati. Questo può portare a discriminazioni in vari ambiti, come l’occupazione, il credito e la giustizia penale.

Gli algoritmi di IA non ragionano, sono soltanto metodi di aggregazione veloce dei dati esistenti, per cui esiste l’elevato rischio che contribuiscano a dare per vero il dato maggiormente presente nelle banche dati, non quello in realtà vero. Questo può portare alla distorsione della realtà in un gran massa di persone. Questa debolezza può essere sfruttata da chi voglia influenzare le masse a propri fini.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE richiede grandi quantità di dati per funzionare efficacemente, il che solleva preoccupazioni sulla privacy e la sicurezza dei dati. Le informazioni personali raccolte da dispositivi e applicazioni intelligenti possono essere utilizzate senza il consenso degli individui o essere vulnerabili a violazioni della sicurezza. Questo può portare a un uso improprio dei dati e a un’erosione della fiducia nelle tecnologie digitali.

L’intelligenza artificiale può essere utilizzata per scopi di sorveglianza e controllo, sia da parte dei governi che delle aziende. Ad esempio, i sistemi di sorveglianza basati sull’intelligenza artificiale possono monitorare il comportamento delle persone in tempo reale, sollevando preoccupazioni riguardo alla libertà e ai diritti civili. Inoltre, l’uso di IA per la manipolazione delle informazioni e delle opinioni pubbliche rappresenta una minaccia per la democrazia e la trasparenza.

L’eccessiva dipendenza dall’intelligenza artificiale può portare a una riduzione delle competenze umane e ad una perdita di autonomia. Ad esempio, l’affidamento ai sistemi di navigazione basati sull’intelligenza artificiale può ridurre la nostra capacità di orientamento e di prendere decisioni autonome.

Gli algoritmi sono scritti da esseri umani, che per loro natura possono sbagliare, influenzando in modo non aderente alla realtà milioni di individui.

La fiducia cieca negli algoritmi può portare a errori e decisioni sbagliate, soprattutto in situazioni critiche come la diagnosi medica e la gestione delle emergenze.

Il crescere di servizi basati su IA creerà difficoltà sempre crescenti per i gestori, che avranno sempre maggiori difficoltà e costi nel doverli ri-programmarle qualora gli esiti non siano aderenti alla realtà. Si pensi alle attuali difficoltà di allineare le transazioni economico- finanziarie già da oggi legate ai cosiddetti ‘flussi informativi’, e le difficoltà di sanare degli errori occorsi con Enti locali o Governativi, ottenendo la classica risposta ‘è colpa del computer’.

Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è nelle mani di pochissime aziende, e comporta per questo, se non ben governata, la progressiva amplificazione della ricchezza nelle mani di pochi, finendo con il contribuire al sempre maggiore impoverimento della classe media. 

Il Futuro dell’Intelligenza Artificiale

Prospettive Tecnologiche

Il futuro dell’intelligenza artificiale è pieno di promesse. Le ricerche attuali si concentrano su aree come l’apprendimento continuo, l’intelligenza artificiale generale (AGI) e l’integrazione dell’intelligenza artificiale con altre tecnologie emergenti come la blockchain e l’internet delle cose (IoT).

L’intelligenza artificiale e l’Umanità

Mentre la tecnologia continua a evolversi, è essenziale considerare come l’intelligenza artificiale influenzerà l’umanità. Gli esperti sottolineano l’importanza di sviluppare un’IA etica e responsabile che rispetti i diritti umani e promuova il benessere globale.

Sarà fondamentale imporre una ‘governance’ internazionale che consenta di suddividere tra tutti i guadagni ed i risparmi consentiti dall’intelligenza artificiale e dall’automazione, per evitare la scomparsa della classe media e l’aumentare della povertà in modo incontrollabile.

Conclusione

L’intelligenza artificiale ha un elevato potenziale di trasformare la nostra società, portando con sé sia molte opportunità che notevoli sfide. Essa non può e non deve essere lasciata nelle mani di pochi. Comprendere l’evoluzione dell’intelligenza artificiale e le sue implicazioni è fondamentale per i Governi per sfruttare al meglio questa tecnologia rivoluzionaria e assicurare che il suo impatto sia positivo per l’umanità.

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Maurizio Catello Alfonso PENNAROLA

Maurizio Catello Alfonso PENNAROLA

Il Gen (R) Pennarola è vincitore di concorso per l’Accademia Aeronautica, Corso Zodiaco Terzo, e consegue la laurea quinquennale in Ingegneria e l’abilitazione alla professione presso l’Universita’ degli Studi di Napoli. Classificato primo al Corso Comando presso la Scuola di Guerra Aerea di Firenze, è risultato vincitore del premio internazionale Douhet-Mitchell. Classificato in prima fascia a livello interforze al corso presso Istituto Studi Strategici Militari Interforze – Roma, consegue il Master in Studi Strategici con indirizzo Internazionale ed il titolo di Consulente Giuridico delle Forze Armate. Consegue infine con lode la laurea in Scienze Politiche all’Università di Trieste ed un ulteriore master post universitario, in Difesa Cibernetica, presso la LUISS di Roma. Ha maturato nella sua carriera una lunga esperienza in campo nazionale ed internazionale, direttiva, di Comando, gestionale, tecnico-logistica, amministrativa e contrattuale. Presso il 1º Reparto Manutenzione Velivoli di Cameri (NO), oltre a supportare l’operazione Desert Storm per la difesa del Kuwait dall’invasione dell’Iraq, propone ed implementa un criterio innovativo, la centralizzazione ed il controllo delle capacità manutentive della flotta, poi esteso a tutte le flotte della Forza Armata. Presso la Direzione Generale delle Telecomunicazioni dell’Informatica e delle Tecnologie Avanzate (TELEDIFE), Roma, gestisce circa 100 contratti a rilevanza nazionale, interforze internazionali e NATO di Ricerca e Sviluppo nei settori delle comunicazioni (MIDS), identificazione (NGIFF) e Comando e Controllo, modeling e simulation e cyber defence, incluso il Sistema di Controllo Territoriale dei Carabinieri. Sotto la sua Direzione l’Italia collauda, prima in Europa, il Sistema di Comando e Controllo delle Forze Aeree della NATO. Quale Direttore del 6º Reparto Manutenzione Elicotteri di Pratica di Mare, è responsabile della sorveglianza della qualità delle lavorazioni delle industrie aeronautiche del centro Italia (velivoli ed elicotteri), e delle attività logistiche manutentive e contrattuali delle quattro linee elicotteri dell’AM dislocate in tutto il territorio nazionale. Propone ed implementa un programma pluriennale di riforma di compiti, organizzazione, procedure e normative logistiche, col risultato del raggiungimento del più alto tasso di efficienza della storia dell’AM per tutte le sue flotte. Presso l’Agenzia NATO NETMA in Germania si è occupato dello sviluppo del sottosistema di navigazione dell’Eurofighter, presso l’Agenzia NATO NAMEADSMA in USA dello sviluppo del radar di tiro del MEADS, e presso l’Agenzia NATO Communications and Information Agency (NCIA) in Olanda è stato Direttore del Programma NATO Ballistic Missile Defence, col compito di proteggere l’intera Europa da attacchi missilistici. In breve tempo propone ed implementa una riforma al fine di recuperare i notevoli ritardi ereditati. Al suo rientro in Italia, il General Manager Statunitense ha apostrofato il Programma come “un esempio per tutta la NATO”.

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