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IL RIMPATRIO DI ALMASRI E’ INDIZIO DI VERA SOVRANITA’

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
25/01/2025
in EDITORIALI
IL RIMPATRIO DI ALMASRI E’ INDIZIO DI VERA SOVRANITA’
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TE LO LEGGO IO

In Italia non si scherza. Non ci frega nulla se adesso gli mancheranno i gianduiotti o i ravioli al plin. Almasri è stato rimpatriato senza pietà.

Torino non poteva garantire la festosa residenza di un soggetto dai trascorsi insoliti, inadatta per clima ed eleganza alle più spartane località in cui “il comandante” era aduso soggiornare o dar sfogo diligentemente alla sua esuberante professionalità.

Noto indebitamente come il “torturatore di Mitiga”, in realtà era il gestore di una struttura residenziale in Libia dove accoglieva affettuosamente i migranti offrendo servizi simili a quelli di un nostrano Autogrill. I disperati non avevano nemmeno bisogno di chiedere ospitalità perché il cuore generoso di Almasri sentiva queste piccole necessità e innescava una opportunità indimenticabile a chi rifiutava animatamente – ma solo per complimento – i trattamenti riservati a chi veniva albergato.

E’ vero che il trattamento “all-inclusive” ha dato il via ad una serie di recensioni negative, ma chi parla di crimini contro l’umanità probabilmente esagera. La dependance delle confortevoli strutture penitenziarie di Tripoli alla “clientela” facevano vedere le stelle e ben più di cinque. Omicidi, violenze sessuali e torture sono “optional” che nessuna catena – nemmeno le più rinomate – è in grado di erogare agli avventori più esigenti.

Che ne può sapere più di Booking o di Trivago la Corte Penale Internazionale, al punto di far tesoro di qualche migliaio di recensioni negative da parte di soggetti che fanno sempre presto a lamentarsi?

Il fatto che Almasri fosse “ricercato” è stato interpretato dalle Autorità italiane nel suo significato più positivo, ovvero come persona attenta a ogni dettaglio nel vestire, nell’atteggiarsi o nel fare. Proprio in quest’ottica – ben interpretando la volontà collettiva di mantenere uno standard becero – l’Italia ha voluto allontanare un personaggio così raffinato e delicato.

Il ricorso ad un volo di Stato per il suo rimpatrio – criticato dalle solite opposizioni – è da considerarsi una oculata scelta. Fanno presto l’effervescente Renzi, l’inamidata Schlein e gli altri a parlare, sottovalutando lo sforzo delle nostre Istituzioni di resistere alla tentazione di trasferire il tizio con una nave militare con un centinaio di accompagnatori tra equipaggio e scorta fino al provvidenziale resort in terra d’Albania…

Le immancabili lingue biforcute parlano di un favore fatto alla Libia che, vedendosi restituire uno dei più famosi suoi protagonisti dell’intrattenimento della gente in transito, potrà ricambiare chissà come e chissà con cosa.

L’importante è che Almasri sia arrivato sano e salvo a casa, senza trasbordi stressanti, avendo tempo e modo di annunciare il suo rientro così da consentire ad amici, parenti e fan di giungere in aeroporto per accoglierlo gaudenti.

Deliziamoci con le immagini del suo sbarco dall’aereo tra la folla acclamante e immaginiamoci quali emozioni Almasri saprà regalare a donne e bambini che lo aspettano ansiosi nei centri di detenzione. Facciamo spallucce alle chiacchiere della Corte Penale Internazionale che – come ha detto qualcuno di importante – non è certo il Vangelo. Questa sì che è sovranità.

 

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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