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GUERRE IN CORSO ED AZIONI PER LA PACE – AUGURI PER IL 2025

Maurizio Catello Alfonso PENNAROLA di Maurizio Catello Alfonso PENNAROLA
03/01/2025
in SCENARI
GUERRE IN CORSO ED AZIONI PER LA PACE – AUGURI PER IL 2025
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TE LO LEGGO IO

I conflitti attualmente in corso, anche se non dichiarati ufficialmente, hanno cause complesse e variegate. Ecco alcuni dei principali teatri e dei motivi:

  1. Conflitti territoriali: Dispute su territori strategici o ricchi di risorse naturali, come nel caso del Nagorno-Karabakh tra Azerbaigian e Armenia.
  2. Conflitti etnici e religiosi: Tensioni tra gruppi etnici o religiosi diversi, come nel caso del conflitto in Myanmar (ex Birmania), del conflitto tra Israele e Palestina.
  3. Instabilità politica: Regimi instabili o cambiamenti di potere che portano a conflitti interni, come in Sudan, Siria e Yemen, Mali.
  4. Guerra alla droga: Conflitti tra governi e cartelli della droga, come in Messico.
  5. Insurrezioni terroristiche: Gruppi terroristici che cercano di destabilizzare regioni, come Boko Haram in Nigeria.
  6. Egemonie: Conflitti derivanti dalla necessità di affermarsi come potenza regionale, come nel caso dell’Ucraina e della Russia.
  7. Crisi economiche: Disuguaglianze economiche e povertà che portano a tensioni sociali e conflitti, come in molti paesi dell’Africa tra cui la Somalia ed il Burkina Faso.

Pur se le guerre sono ‘confinate’ in specifiche zone nel mondo, le spese militari sono globalmente in crescita. Ecco una panoramica degli investimenti militari nel mondo e la loro percentuale sul Prodotto Interno Lordo (PIL):

Paese        

Spesa Militare

(miliardi di dollari)

% del PIL

Stati Uniti         

849,80                                                      

3,4%     

Cina                    

296,00                                                      

1,8%     

Russia                

145,00                                                      

6,3%     

India                    

83,60                                                         

2,4%     

Arabia Saudita

75,80                                                 

7,1%     

Regno Unito  

74,90                               

2,3%     

Germania     

66,80

1,5%     

Ucraina      

64,80                               

37,0%    

Francia      

61,30                               

2,1%     

Giappone     

50,20                               

1,2%     

Corea del Sud

47,90                               

2,8%     

 

Questi dati mostrano come alcune nazioni investano una percentuale significativa del loro PIL in difesa, anche se non soffrono di tensioni geopolitiche. Le ragioni sono:

  1. Protezione: I paesi possono investire in difesa per proteggersi da potenziali minacce future.
  2. Innovazione tecnologica: Gli investimenti in difesa spesso stimolano l’innovazione tecnologica, che può avere applicazioni civili e migliorare la competitività economica.
  3. Allineamento con alleati: Alcuni paesi mantengono alti livelli di spesa militare per allinearsi con alleati e partecipare a esercitazioni militari internazionali.
  4. Stabilità interna: Investire in difesa può contribuire a mantenere la stabilità interna, prevenendo potenziali insurrezioni o minacce interne.
  5. Influenza globale: Paesi che desiderano mantenere la loro influenza globale possono investire in difesa per proiettare sicurezza.
  6. Economia della difesa: La spesa militare può stimolare l’economia creando posti di lavoro e aumentando la domanda di beni e servizi.

Questi fattori dimostrano come la spesa militare possa essere vista come un investimento strategico per garantire la sicurezza e la prosperità a lungo termine. Questi motivi, condivisibili, però comportano anche la fornitura delle armi, da parte dei maggiori produttori, ai paesi in conflitto nelle proprie aree di influenza. 

Vanno quindi poste in essere azioni concrete per concludere i conflitti nel mondo, quali:

  1. Dialogo e negoziazione: Promuovere negoziati tra le parti in conflitto per trovare soluzioni pacifiche e durature.
  2. Intervento internazionale: Coinvolgere le nazioni che hanno interessi in conflitto nelle aree di influenza, e cercare soluzioni diplomatiche. Generare forze di interposizione multinazionali con potere di intervento attivo, per porre fine ai conflitti.
  3. Sviluppo economico: Investire nello sviluppo economico delle regioni in conflitto per ridurre le cause sottostanti.
  4. Educazione e sensibilizzazione: Promuovere l’educazione e la sensibilizzazione per ridurre le tensioni e favorire la comprensione reciproca.
  5. Giustizia e riconciliazione: Assicurare che i responsabili dei crimini di guerra siano portati davanti alla giustizia e promuovere processi di riconciliazione.
  6. Condono del debito estero: Come proposto da Papa Francesco, condonare il debito estero per alleviare le pressioni economiche sui paesi in difficoltà.
  7. Riforma del sistema finanziario globale: Riformare il sistema finanziario globale in modo che sostenga e rappresenti tutti i paesi.
  8. Maggiore opportunità per donne e giovani: Creare maggiori opportunità per donne e giovani per costruire una società più equa e stabile.
  9. Protezione delle tecnologie: Costruire barriere di protezione internazionale affinché le tecnologie militari non vengano esportate in modo incontrollato.
  10. Adesione ai diritti umani e al diritto internazionale: Rispettare i diritti umani e il diritto internazionale per garantire una maggiore giustizia e stabilità.

Queste azioni richiedono un impegno congiunto da parte di governi, organizzazioni internazionali e la società civile per creare un mondo più pacifico e giusto.

Che questo sia l’auspicio per il 2025 ed il futuro dell’umanità.

Auguri per un 2025 che porti serenità e Pace a tutti.

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Maurizio Catello Alfonso PENNAROLA

Maurizio Catello Alfonso PENNAROLA

Il Gen (R) Pennarola è vincitore di concorso per l’Accademia Aeronautica, Corso Zodiaco Terzo, e consegue la laurea quinquennale in Ingegneria e l’abilitazione alla professione presso l’Universita’ degli Studi di Napoli. Classificato primo al Corso Comando presso la Scuola di Guerra Aerea di Firenze, è risultato vincitore del premio internazionale Douhet-Mitchell. Classificato in prima fascia a livello interforze al corso presso Istituto Studi Strategici Militari Interforze – Roma, consegue il Master in Studi Strategici con indirizzo Internazionale ed il titolo di Consulente Giuridico delle Forze Armate. Consegue infine con lode la laurea in Scienze Politiche all’Università di Trieste ed un ulteriore master post universitario, in Difesa Cibernetica, presso la LUISS di Roma. Ha maturato nella sua carriera una lunga esperienza in campo nazionale ed internazionale, direttiva, di Comando, gestionale, tecnico-logistica, amministrativa e contrattuale. Presso il 1º Reparto Manutenzione Velivoli di Cameri (NO), oltre a supportare l’operazione Desert Storm per la difesa del Kuwait dall’invasione dell’Iraq, propone ed implementa un criterio innovativo, la centralizzazione ed il controllo delle capacità manutentive della flotta, poi esteso a tutte le flotte della Forza Armata. Presso la Direzione Generale delle Telecomunicazioni dell’Informatica e delle Tecnologie Avanzate (TELEDIFE), Roma, gestisce circa 100 contratti a rilevanza nazionale, interforze internazionali e NATO di Ricerca e Sviluppo nei settori delle comunicazioni (MIDS), identificazione (NGIFF) e Comando e Controllo, modeling e simulation e cyber defence, incluso il Sistema di Controllo Territoriale dei Carabinieri. Sotto la sua Direzione l’Italia collauda, prima in Europa, il Sistema di Comando e Controllo delle Forze Aeree della NATO. Quale Direttore del 6º Reparto Manutenzione Elicotteri di Pratica di Mare, è responsabile della sorveglianza della qualità delle lavorazioni delle industrie aeronautiche del centro Italia (velivoli ed elicotteri), e delle attività logistiche manutentive e contrattuali delle quattro linee elicotteri dell’AM dislocate in tutto il territorio nazionale. Propone ed implementa un programma pluriennale di riforma di compiti, organizzazione, procedure e normative logistiche, col risultato del raggiungimento del più alto tasso di efficienza della storia dell’AM per tutte le sue flotte. Presso l’Agenzia NATO NETMA in Germania si è occupato dello sviluppo del sottosistema di navigazione dell’Eurofighter, presso l’Agenzia NATO NAMEADSMA in USA dello sviluppo del radar di tiro del MEADS, e presso l’Agenzia NATO Communications and Information Agency (NCIA) in Olanda è stato Direttore del Programma NATO Ballistic Missile Defence, col compito di proteggere l’intera Europa da attacchi missilistici. In breve tempo propone ed implementa una riforma al fine di recuperare i notevoli ritardi ereditati. Al suo rientro in Italia, il General Manager Statunitense ha apostrofato il Programma come “un esempio per tutta la NATO”.

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