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IMMIGRATI ILLEGALI: KIMBAL ED ELON MUSK

Andrea Aparo von Flüe di Andrea Aparo von Flüe
28/10/2024
in SCENARI
IMMIGRATI ILLEGALI: KIMBAL ED ELON MUSK
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TE LO LEGGO IO

Adesso è fra i grandi finanziatori della campagna elettorale di Trump, visto che ha speso più di 100 milioni di dollari per aiutarlo a tornare alla Casa Bianca.

 

Partecipa ai comizi di Donald, amplifica l’affermazione dei repubblicani che “frontiere aperte” e immigranti illegali stanno distruggendo gli Stati Uniti, condividendola con i suoi 200 milioni di lettori su  X.

 

A tutti gli effetti è diventato un accanito sostenitore della retorica anti-immigrazione, accusando, falsamente, il vicepresidente Kamala Harris e altri democratici di “importare elettori”. A titolo di informazione è bene sapere che agli immigrati privi di documenti è legalmente vietato votare alle elezioni statali e federali statunitensi.

 

Parla tanto Elon Musk, ma quello che non dice è che lui e suo fratello Kimbal sono stati immigranti clandestini. Storia interessante, non romantica come la raccontano oggi, ma assai illegale.

 

Elon sbarca, con un visto da studente, a Palo Alto, in California, nel 1995 per iscriversi a un corso di laurea della Stanford University. Cosa che non ha mai fatto.

 

In una deposizione del maggio 2009 ha detto di aver chiamato il responsabile del dipartimento, due giorni dopo l’inizio del semestre, per dire che non si sarebbe presentato.

Nella stessa deposizione di cui sopra l’ineffabile Elon, ha affermato di aver iniziato a lavorare per Zip2 – originariamente chiamata Global Link Information Network – nell’agosto o nel settembre 1995.

 

Tenete a mente la Zip2, ne riparleremo più avanti.

 

Peccato che non essendo studente praticante, Musk avrebbe dovuto lasciare il Paese e secondo le leggi sull’immigrazione dell’epoca, non avrebbe potuto lavorare. Se si fa qualcosa che aiuta a facilitare la creazione di entrate, come progettare codici o provare a effettuare vendite per favorire la creazione di entrate, allora si è nei guai.

 

Non per nulla, quando la società di venture capital Mohr Davidow Ventures investe 3 milioni di dollari nella società di Musk nel 1996, l’accordo di finanziamento stabilisce che i fratelli Musk hanno 45 giorni per ottenere lo status di lavoratori legali. Altrimenti l’investimento avrebbe potuto essere ritirato.

 

Nella narrazione ufficiale della sua storia di immigrazione, Musk non ha mai ammesso di aver lavorato senza uno status legale adeguato.

 

Però, nel 2005, Musk afferma, in una e-mail inviata a notte fonda ai cofondatori di Tesla Martin Eberhard e JB Straubel, che quando ha fondato Zip2 non era autorizzato a stare negli Stati Uniti e la sua domanda a Stanford aveva lo scopo di farlo rimanere legalmente.

 

“In realtà, non mi importava molto della laurea, ma non avevo soldi per un laboratorio e non avevo il diritto legale di rimanere nel paese, quindi mi sembrava un buon modo per risolvere entrambi i problemi”, dice Musk.

 

Da notare che per ottenere visti di lavoro e per diventare residenti permanenti e cittadini naturalizzati negli Stati Uniti è necessario rispondere a parecchie domande. Una di esse chiede se si abbia lavorato negli Stati Uniti senza autorizzazione. Ammettere di avere lavorato illegalmente implica la quasi certezza della non approvazione della richiesta. I due fratelli Musk, con molta probabilità, hanno clamorosamente mentito.

 

Possibilità che diventa certezza in base alle affermazioni di Kimbal Musk. Egli ha più volte ammesso di aver lavorato negli Stati Uniti senza status legale, descrivendo la sua esperienza come prova di un sistema americano disfunzionale che blocca gli stranieri di talento.

 

In un’intervista rilasciata nel 2013 insieme a suo fratello, ha raccontato che quando si sono uniti alla corsa all’oro di internet e delle dot-com, dormivano in ufficio e si facevano la doccia all’ostello della YMCA (sigla di Young Men’s Christian Association). Poi gli investitori hanno iniziato a offrire loro ingenti somme di denaro e a comprare loro automobili, ha detto, solo per scoprire che i fratelli Musk non avevamo il permesso legale di lavorare negli Stati Uniti:

“In effetti, quando ci hanno finanziato, si sono resi conto che eravamo immigrati clandestini”, dice Kimbal.

“Insomma…”, interviene Elon.

“Sì, lo eravamo”.

“Direi che eravamo in una zona grigia”, scherza Elon, tra le risate del pubblico.

“Eravamo immigrati clandestini”, conclude Kimbal in tono piatto e freddo.

 

La fortuna di Musk affonda le sue radici in questa zona grigia che ha alimentato la sua ascesa nella Silicon Valley ed ha fornito i finanziamenti iniziali per le iniziative successive, tra cui X.com (il che spiega perché Twitter sia stato rinominato  X), un predecessore di PayPal, di cui Musk è stato amministratore delegato fino al settembre 2000, quando i membri del consiglio lo hanno estromesso. Due anni dopo, eBay acquisita PayPal, facendo guadagnare a Musk circa 176 milioni di dollari, che ha utilizzato per scommettere prima su Tesla e poi su SpaceX.

 

Torniamo, come promesso, a Zip2. Proudian, ex membro del consiglio di amministrazione e investitore di Zip2, ha affermato che la mancanza di status di immigrazione legale dei fondatori preoccupava molto il consiglio. Se l’azienda avesse dovuto essere quotata in borsa ci sarebbe stato l’obbligo di informare la SEC (U.S. Securities and Exchange Commission, in italiano Commissione per i Titoli e gli Scambi, ente federale statunitense preposto alla vigilanza delle borse valori).

Proudian ha anche ricordato che le autorizzazioni di lavoro dei Musk vennero rilasciate intorno al 1997.

 

Una persona del dipartimento delle risorse umane di Zip2 ricorda di aver richiesto i visti di lavoro per i Musk e altri membri della famiglia in una categoria disponibile per i canadesi, ai sensi dell’Accordo di libero scambio nordamericano (NAFTA).

 

Elon Musk potrebbe aver violato ulteriormente la legge convincendo suo fratello a dirigere Zip2. Una legge federale del 1986 ha reso un crimine assumere consapevolmente qualcuno che non dispone di un permesso di lavoro. Musk ha dichiarato nel 2003 e nel 2009 di aver “convinto” Kimbal a trasferirsi dal Canada per lavorare per la sua azienda.

 

I documenti depositati presso gli enti preposti della California mostrano che Elon Musk era il referente legale della Global Link Information Network quando venne costituita nel novembre 1995. Il 26 febbraio 1996, le autorità competenti vennero informate della decisione aziendale secondo cui Kimbal Musk era nominato presidente e amministratore delegato, mentre Elon ne era il segretario.

 

“Ho provato a ottenere un visto, ma semplicemente non esiste un visto per avviare una start-up”, ha detto Kimbal in un’intervista del 2021. “Ero decisamente illegale.”

 

Illegale lui e suo fratello Elon, che farebbe bene a tacere.

 

Perché predica bene e razzola male, molto male.

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Andrea Aparo von Flüe

Andrea Aparo von Flüe

Padre italiano, madre svizzera-tedesca. Lunghi periodi all’estero fra Svizzera, Francia, Stati Uniti, Giappone. Scuole primarie svizzere e irlandesi; scuola secondaria in Francia e in Italia. Il risultato è un’ottima conoscenza del francese, inglese e del dialetto svizzero tedesco; buona del tedesco, elementare del giapponese e la capacità di muovermi da “indigeno” in contesti culturali diversi. Nel gennaio del 1978 mi hanno laureato dottore in fisica “summa cum laude” discutendo una tesi sperimentale sulla dinamica di caduta dei chicchi di grandine, sviluppata lavorando come ricercatore presso l’Ufficio Centrale di Ecologia e Meteorologia Agraria del Ministero Agricoltura e Foreste, per conto del quale ho lavorato nei periodi estivi dal 1977 al 1979 come membro del Gruppo italiano che partecipava alla ricerca internazionale Grossversuch IV (Politecnico di Zurigo, Università di Montpellier e Grenoble, Ricercatori dell’URSS). Dopo essere risultato primo su quattrocento candidati, nel 1979, sono stato assunto, con la qualifica di Ricercatore, all’Ufficio Europeo Brevetti dell’Aja (NL), da cui mi sono dimesso a causa dello scarso interesse del lavoro e dello stipendio eccessivo. Tornato in Italia, nel 1979, mentre ero docente di Meteorologia all’IT Aeronautico “Francesco de Pinedo”, sono stato chiamato dal Prof. Umberto Colombo a lavorare come consulente al CNEN, il Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare, di cui egli era Presidente. In tale veste ho curato prima studi sul contenuto energetico di centrali nucleari e convenzionali, poi sono stato responsabile di diverse “task forces” per la definizione e avvio di attività connesse alla diffusione di nuove tecnologie: coordinamento del Gruppo di lavoro per la documentazione e l’informazione, automazione delle biblioteche geograficamente diffuse del CNEN, creazione di un servizio di “business graphics” computerizzata, avvio delle iniziative di Office Automation, automazione integrata della Presidenza e Direzione Generale. Nel 1981 sono entrato negli organici dell’ENEA, (ex CNEN) come collaboratore Tecnico Professionale alla Direzione Centrale Relazioni Esterne per poi passare alla Direzione Centrale Studi e ho iniziato la mia attività di Assistente del Presidente. Dal giugno del 1982 al maggio del 1983, su invito del Massachusetts Institute of Technology, Laboratory for Computer Science, mi sono trasferito a Cambridge (USA) per lavorare come Visiting Scientist, membro dell’Office Automation Group. In tale sede ho approfondito gli aspetti del management dei processi d’innovazione tecnologica e ho avuto responsabilità di conduzione del gruppo di ricerca, non ché di Thesis Advisor. Dal luglio 1983 all’aprile 1987 ho fatto parte della Direzione Centrale INFO dell’ENEA come responsabile dei progetti di automazione di ufficio. Continuando l’attività di Assistente del Presidente, ho avuto responsabilità dei progetti di diffusione dell’innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese, analizzando una serie di potenziali “start up”. Nel 1984 ho curato la pubblicazione di uno studio sui mestieri e le professioni degli anni ’90, mettendo a frutto le conoscenze, acquisite nel corso degli anni, di economia, management e di diverse nuove tecnologie: informatica e telematica, nuove energie, nuovi materiali, biotecnologie, innovazioni di processo (laser, robotica, FMS, CAD-CAM, ecc.) per citare le principali. Con la fine del 1985 ho ideato, gestito e completato il progetto di automazione integrata degli uffici della Presidenza e della Direzione generale dell’ENEA, che ha visto la radicale trasformazione delle modalità di lavoro di tutto il personale segretariale, tecnico e dirigenziale dei suddetti uffici. Nel corso del 1986, su invito del governo giapponese (MITI-JETRO), ho passato un mese di studio in Giappone visitando numerose imprese giapponesi e avendo intensi confronti di idee con esponenti governativi e della cultura nipponica. A partire da quella data mi sono occupato in modo continuativo del Giappone, intessendo una fitta rete di conoscenze personali e professionali con esponenti nipponici del mondo del Business e di quello accademico. A fine 1986, ho voluto sviluppare un’esperienza di lavoro nell’industria privata. Sono entrato alla Fiat S.p.A. a Torino dove ho lavorato dal 1986 al 1988 nella Direzione Studi Economici e Analisi Strategiche per passare nel 1989 alle dirette dipendenze del Direttore dell’Ente Sviluppo, Coordinamento e Controllo, in qualità di Vice-Direttore responsabile dei Progetti Speciali (Business Development). Dal febbraio 1990 sono stato in forza alla Fiat Auto. Fino al giugno 1991 ho avuto la responsabilità dei rapporti con le istituzioni internazionali nell’ambito della Direzione Centrale Sviluppo, Coordinamento e Controllo. I miei compiti comprendevano la manutenzione e implementazione di una rete di contatti internazionali finalizzata al monitoraggio degli sviluppi tecnologici e delle strategie dei partners e dei competitori. Partecipavo e/o definivo progetti speciali su temi inerenti il management dei processi di innovazione e di cambiamento, nonché di team dedicati a progetti di M&A. Dal giugno 1991 al marzo 1993 nella Direzione Ambiente e Politiche Industriali, responsabile del coordinamento del piano Qualità Totale, rispondendo direttamente all’amministratore delegato. Dopo essere stato responsabile delle attività di Relazioni Internazionali nell’ambito della Direzione Ambiente e Politiche industriali, a partire dal 1995 sono responsabile degli Scenari Ambientali. Ho ideato e gestito per conto della Fiat Auto Spa i progetti speciali inerenti all’introduzione e uso delle tecnologie della realtà Virtuale e di Internet. Nel 1995 ho coordinato la presentazione (prima mondiale) di due nuovi modelli di vetture (Bravo e Brava) sul World Wide Web in contemporanea con il lancio nel mondo “reale”, continuando a seguire lo sviluppo e le strategie di presenza dei marchi Fiat Auto (Alfa Romeo, Lancia e Fiat) sul World Wide Web (www.alfaromeo.com; www.lancia.com; www.fiat.com); ho poi contribuito ad avviare le attività di uso delle tecnologie della Rete nelle Direzioni Progettazione, Acquisti, Commerciale, Amministrazione e Controllo. Ho sviluppato una conoscenza approfondita su tecnologie, strategie e modalità di comunicazione avvalendosi di sistemi multimediali, ideando e partecipando, nel 1994, alla costituzione, avvio e gestione della com.e srl di Roma, Multimedia Agency, leader nel suo settore di attività (www.com-e.com) che comprende il Web Content, Strategie per Alta Direzione, Formazione e Addestramento. Dal giugno 1998, dopo avere lasciato il gruppo FIAT, responsabile del progetto Trustees21 presso il World Economic Forum, a Ginevra, Svizzera. Nell’aprile 1999 ho accettato l’offerta del Sindaco della Città di Barletta, Dott. Francesco Salerno, di rivestire il ruolo di Direttore Generale/City Manager della Città di Barletta, nonché dirigente responsabile del personale e del settore informatica e telecomunicazioni del Comune. Ho gestito un’organizzazione di 450 persone, di cui 12 dirigenti in reporting diretto. A fine dicembre 1999, la modifica sostanziale della composizione della giunta della Città ha causato la conclusione del mio mandato, così da evitare le dimissioni del Sindaco. Dal febbraio 2000 a luglio 2001, ho operato in qualità di Assistente del Prof. Ferrante Pierantoni, Componente dell’Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana. A partire dall’ottobre del 2001 svolgo attività di consulenza strategica per l’alta direzione, con particolare attenzione alle tematiche della sicurezza informatica e fisica. Sono stato Amministratore Delegato della società di consulenza Alef Consulting srl , da me fondata nel 1997, con cui ho svolto fino al dicembre 2013 attività di consulenza e formazione. Fino a luglio 2001 sono stato Senior Consultant e membro del consiglio di amministrazione della com.e srl, società attiva nel mondo di Internet, da me fondata con due soci nel 1994. Nel gennaio 2000 ho contribuito alla partenza della società If, Interface Factory srl, esperta d’interfacce avanzate di Rete, di cui sono presidente. Dal gennaio 2001 al mese di ottobre 2002 sono stato Responsabile delle Strategie della Multimoda Network spa, gruppo industriale del settore Moda, a MIlano. Dal novembre 2002 al Gennaio 2003 sono Chief Scientific Advisor per il Gruppo Finmeccanica spa, a Roma. A partire dal Gennaio 2003 sono entrato in organico come Group Scientific Advisor e V.P. responsabile della Technology Intelligence di Gruppo. In tale veste mi sono occupato di progetti speciali, coordinamento di attività fra aziende del Gruppo, facilitato il completamento di progetti di sviluppo prodotto, ideato e partecipato alla gestione del Premio Innovazione di Gruppo, avviato e gestito contenzioso legale, e sua soluzione positiva per Finmeccanica, con maggiore fabbricante automobilistico USA. Ho co-ideato e portato al successo il cosiddetto Project Zero della Agusta Westland, il primo velivolo a decollo verticale realmente innovativo dalla definizione dell’elicottero (vedere su Google Project zero AW). Assisto e interagisco con esponenti del mondo dell’arte per individuare soluzioni tecnologiche per la realizzazione di artefatti e opere. Ad esempio, componendo un gruppo di esperti provenienti dalle aziende del Gruppo Finmeccanica, abbiamo consentito al Maestro Maurizio Mochetti a realizzare la sua opera, installazione fissa al MAXXI di Roma, partecipando alla definizione delle soluzioni tecnologiche necessarie. A partire da Febbraio 2012 fino al dicembre 2014 sono in organico ad Ansaldo Energia spa, a Genova, come Senior Advisor R&D dell’Amministratore Delegato Ing. Giuseppe Zampini. Dal luglio 2012 al giugno 2013 sono membro del Consiglio di Amministrazione della PROTER srl a Terni, azienda attiva nella chimica di quarta generazione. . Dal Marzo 2015 socio fondatore di GoTo10 srl in Milano, attiva nel settore educazione e formazione, in particolare sulle tematiche relative all’insegnamento del pensiero computazionale. Dal settembre 2015 a giugno 2017 Amministratore Delegato di ProTer srl in Terni, società di ricerca e sviluppo attiva nel settore della chimica di IV generazione e della chimica verde. Da luglio 2017 a Novembre 2020, Chief Operating Officer e Vice Principal della JPED Academy a Pechino, distretto di Changping. Le mie attività comprendono essere responsabile operativo, vice-preside, direttore degli Studi, e docente STEAM di una nuova High School internazionale in lingua inglese, basata sul curriculum studiorum USA per studenti di nazionalità cinese. Rientrato in Italia a inizio novembre 2020, lavoro dal dicembre dello stesso anno, fino al novembre 2022, per la Geminiani srl, azienda specializzata nel campo dei motori per applicazioni industriali e in sistemi innovativi di gestione dell’energia elettrica in qualità di Senior Advisor per la R&D. Dal gennaio 2023, insieme a Michael Lenton, gia Amministratore Delegato di Fimeccanica Australia (oggi Leonardo Australia) con cui si è lavorato per molti anni in Finmeccanica, abbiamo avviato The Advisory, International Strategic Consulting, società di consulenza internazionale, attiva in particolare in Italia e Australia. Ci occupiamo di aziende e prodotti ad alta tecnologia, fornendo consulenza strategica, gestionale e legale. Inoltre, dal 1994, sono Professore a contratto di Strategie Aziendali, presso la Scuola di Specializzazione in Ricerca Operativa e Teoria delle Decisioni, Dipartimento di Statistica, Università “La Sapienza”, Roma. Dal febbraio 2000 al Settembre 2006 sono co-ideatore, Docente e Assistant Director del MiNE, Master in the Network Economy presso l’Università Cattolica di Piacenza. Dall’anno accademico 2001-2002 fino al settembre 2014 insegno strategie di comunicazione al Politecnico di Milano, Master in Design della Comunicazione, Dipartimento di Architettura, fiancheggiando il Prof. Paolo Ciuccarelli, titolare del corso di Metaprogetto. I miei punti di forza risiedono nella capacità di comprensione di Scienza e Tecnologia e di diversi aspetti delle discipline umanistiche, in particolari arti visive, e dunque capacità di sintesi fra queste, management e strategia; nella facilità di definire e fare crescere rapporti e relazioni interpersonali; in una lunga esperienza di relazioni internazionali a scala globale; in una non comune capacità di comunicazione, divulgazione e insegnamento. Mi viene riconosciuta capacità di leadership e di motivazione di team operativi interdisciplinari e internazionali. Nel corso degli anni ho seguito un notevole numero di corsi di specializzazione e seminari; ho pubblicato un gran numero di articoli scientifici, anche a carattere divulgativo su quotidiani e riviste specializzate. Anche qualche libro: da citare il primo testo in italiano che parlava del World Wide Web e zone limitrofe: “Il Libero delle reti, edizioni ADN Kroos.. Da oltre un decennio svolgo attività di consulente sui temi della strategia e dell’innovazione tecnologica. Sono stato membro di diversi Comitati e Gruppi di lavoro governativi e presso la CEE. Ho fatto parte del Comitato Scientifico della rivista “Scienza e Dossier” e titolare della rubrica “Il Nuovo” sviluppata su temi innovativi di Scienza e Tecnologia. Sono stato titolare di rubrica fissa sulle riviste “L’Europeo”, Next”, “Ceramicanda” e “Netforum”. Collaboro saltuariamente con molte altre testate. Blogger per il Fatto Quotidiano, Infosec News e Giano News. Ho avuto diverse esperienze didattiche, in Italia e all’estero, anche a carattere continuativo; ho tenuto un elevato numero di conferenze e seminari in Italia e all’estero per enti governativi, università e aziende private. Nel Marzo del 1990 sono stato chiamato dal rettore Prof. Mel Horwitch a far parte dello Scientific Advisory Board del Theseus Institute, Business School specializzata in Strategie dei Sistemi di Informazione e delle Reti, localizzata nel parco scientifico europeo di Sophia Antipolis, nel sud della Francia. Altre info disponibili su Google. Dimenticavo: due figli, due ex-mogli e Silvana da poco mi ha detto sì. Per concludere, ce n’è abbastanza da “scassare i cabasisi” a molti…

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