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GLI SCAVI DI POMPEI

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
03/09/2024
in EDITORIALI
GLI SCAVI DI POMPEI
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TE LO LEGGO IO

Periodicamente l’attenzione dei “media” si concentra sul litorale campano e trova nell’area vesuviana occasioni straordinarie che affascinano il mondo intero.

Ogni ritrovamento riesce a strabiliare l’umanità, sempre più inaridita dai social network e sempre più distante dal fascino di tracce profonde che il tempo non riuscirà a cancellare.

Da giorni si sta scavando a Pompei e ogni piccola novità sta tenendo in tensione anche quel popolino solito lasciarsi incantare dal gossip e invece adesso curioso di conoscere ogni dettaglio di fatti ed eventi destinati ad incastonarsi nella storia.

E’ la prima volta che non si devono rimuovere i sedimenti calcarei di cenere e lapilli e gli archeologi hanno dovuto mettersi da parte riconoscendo la particolarità della missione in corso.

Sotto ad un cumulo di rappresentazioni grafiche pubblicate su “Instagrammus” (antenato dell’odierna piattaforma digitale che ne ha mutuato il nome) e incise in bassorilievi che narrano le vicende pubbliche dell’epoca quasi fossero un preludio della stampa dei nostri tempi, stanno affiorando delicatissimi scritti vergati manualmente su superfici vitree. 

Piccole tavolette di forma rettangolare riportano conversazioni avvenute con un bizzarro sistema chiamato “Quid Accidit”, che qualcuno si azzarda a paragonare a quel “WhatsApp” che è presente sugli smartphone contemporanei.

Frammenti di riproduzioni in scala di documentazione sembrano destinati a consentire la ricostruzione di eventi di rilevanza pubblica. Gli studiosi non riescono a comprendere la presenza di tali reperti in una zona lontana dai palazzi del potere dell’Antica Roma e fuori dal contesto istituzionale in cui avrebbero dovuto essere rinvenuti.

La natura della scoperta ha messo fuori gioco anche gli scienziati tradizionali e – complici le serie televisive come CSI – ha innescato il desiderio popolare che a scendere in campo siano il Commissario Montalbano o il Sostituto Procuratore Imma Tataranni. 

Le immancabili malelingue sono convinte che gli elementi informativi emersi nelle ultime ore assumano un rilievo giudiziario che potrebbe distrarre il pubblico dalla dolorosa constatazione che l’estate sta finendo.

Ma dopo mille meraviglie riaffiorate nei secoli, quale sarebbe lo scoop?

Sotto all’inconsueto materiale appena descritto sarebbero stati ritrovati in perfetto stato di conservazione due protagonisti di quella che sarebbe stata un’epopea leggendaria. Indiscrezioni parlano di una appariscente donna bionda e di un imperturbabile uomo non molto alto di statura, che sembrano essere le stesse persone dipinte e scolpite in quel che è saltato fuori nel corso delle ricerche.

I riflettori non sono destinati a spegnersi perché pare che ci si trovi dinanzi alla scoperta più clamorosa da quando nel 1748 Roque Joaquín de Alcubierre fece riaffiorare Pompei, quella che Checco Zalone pensava fosse “un verbo al passato” e invece è oggi indicativo presente. Molto indicativo.

 

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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