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VANNACCI ED IL FASCISMO

Giuseppe Bodi di Giuseppe Bodi
31/08/2024
in RIFLESSIONI
VANNACCI SUPERSTAR
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TE LO LEGGO IO

Il neo eurodeputato Roberto Vannacci ha esternato in un’intervista, parzialmente trasmessa dalle televisioni, il suo concetto di “fascista”.

Come egli ha ricordato, l’On. Rosy Bindi gli ha dato del fascista chiedendogli se era intenzionato a querelare anche lei.

Candidamente Vannacci ha detto di non sentirsi offeso e di non poterla querelare poiché il fascismo non esiste più da circa ottanta anni e quindi non può sentirsi offeso, insultato od altro. Malevolmente si potrebbe pensare che Vannacci sia orgoglioso di sentirsi appellare fascista.

Non per essere pignoli o puntigliosi ma il Vannacci ciurla nel manico, come si suol dire. Una cosa è il regime fascista o nazista che politicamente sono stati cancellati a metà anni quaranta del secolo passato. Altro sono l’ideologia fascista e quella nazista. Stesso discorso vale per il comunismo.

Andiamo per gradi; innanzi tutto è bene chiarire che un regime politico comunista in Italia non c’è mai stato. Il più numeroso partito comunista nell’Europa occidentale è stato il PCI ma non ha mai avuto posizioni di governo e, soprattutto, non ha mai imposto o realizzato alcun regime. Altro sono le nefandezze perpetrate in URSS ed in altri Paesi a regime comunista nel mondo. 

Nessun comunista ha mai abbracciato il negazionismo, semmai ha giustificato all’epoca alcuni deprecabili interventi. Da molto nessuno nega i terribili crimini commessi nell’URSS di Stalin e, in minor misura, in Paesi a regime comunista.

A destra, prevalentemente tra i nazisti, è diffuso e propagandato il negazionismo. Forse, per loro, sei milioni di ebrei si sono suicidati, i campi di concentramento con i loro orribili strumenti di morte erano luoghi di vacanza per ricchi o dove riscaldarsi in forni crematori o camere a gas. 

Per quanto attiene al fascismo italiano, nessuno può negare sia stato un regime politico e di governo e che ci condusse al disastro umano, politico, militare e morale della seconda guerra mondiale. Forse anche per loro gli omicidi sono stati tramutati in suicidi, l’olio di ricino era una bevanda prelibata ed i manganelli erano usati per innocenti giochi di società.

Orbene, il fascismo come regime è morto e defunto ma i nostalgici del regime o dell’ideologia o coloro che vorrebbero riesumare una dittatura ricalcando quel modello sono vivi e vegeti.

Quindi abbiamo un europarlamentare che non conosce, o scientemente mesta nel torbido, la differenza tra fascismo e fascista. Tra le due il lettore decida quale è la peggiore.

Stranamente nostalgici dell’ideologia fascista, sovranisti, razzisti ed altri si sono sentiti rinvigoriti dopo i successi di Fratelli d’Italia ed i maldestri tentativi della Lega di fare un sorpasso a destra al principale partito di governo, anche grazie alla figura di Vannacci che ha raccolto 500 mila voti dopo il successo delle bislacche idee (per essere gentili) espresse nel suo discutibile libro. 

Ormai saluti romani, aggressioni ed altro rischiano di divenire routine.

Nel frattempo l’europarlamentare sta partorendo un movimento che, a breve, potrebbe trasformarsi in un nuovo partito, in tutta evidenza concorrente alla Lega, ovviamente tentando un sorpasso ancor più a destra. Salvini si troverebbe, utilizzando un diffuso modo dire, una serpe in seno o un aspide per rammentare Cleopatra e magnificare il rettile. Cleopatra lo fece volontariamente, Salvini no.

Se il sicuramente razzista e sovranista Vannacci trasformerà il suo movimento in partito o pseudo tale saranno grossi problemi per Salvini che già trovò forti resistenze nella Lega per la sua candidatura. Comunque, Vannacci ha detto di non sentirsi offeso, non ha specificato di non essere fascista. 

Chissà se in un sognato regime dittatoriale aspiri a divenire ministro della Guerra, non della Difesa, o il Dittatore di un governo di incursori fedele e prono ai voleri dello Zar Putin.

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Giuseppe Bodi

Giuseppe Bodi

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