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IL FUTURO DELLA DEMOCRAZIA, SEMPRE CHE CI SIA…

Andrea Aparo von Flüe di Andrea Aparo von Flüe
16/07/2024
in CHIACCHIERE ARTIFICIALI
IL FUTURO DELLA DEMOCRAZIA, SEMPRE CHE CI SIA…
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TE LO LEGGO IO

Al fin siam giunti… alla fine.

Il futuro della democrazia non dovrebbe più avere segreti per chi ha avuto la voglia di completare il percorso che ha raccontato il pensiero, vecchio di quarant’anni e molto profetico, di Norberto Bobbio.

In conclusione delle sue considerazioni, Bobbio presenta una domanda: “Per finire, occorre dare una risposta alla domanda fondamentale, quella che ho sentito ripetere spesso, soprattutto dai giovani, tanto facili alle illusioni quanto alle delusioni. Se la democrazia è prevalentemente un insieme di regole di procedura, come può pretendere di contare su “cittadini attivi”? Per avere dei cittadini attivi non occorrono forse degli ideali? Certo occorrono degli ideali. Ma come non rendersi conto quali grandi lotte ideali abbiano prodotto quelle regole? Vogliamo provare a enumerarle?

Per andare avanti, rispettando la buona regola di usare parole solo dopo averne condiviso la definizione, ricorriamo alla solita intelligenza artificiale per ottenere risposta a un’altra domanda: Cosa è un ideale?

Claude fornisce quanto richiesto:

Un ideale è un concetto o un principio che rappresenta uno standard di perfezione o eccellenza a cui si aspira. Ecco alcuni punti chiave sugli ideali:

  1. Natura astratta: Gli ideali sono spesso astratti e rappresentano il massimo grado di perfezione in un determinato ambito.
  2. Guida morale: Fungono da guida per il comportamento etico e le decisioni morali.
  3. Aspirazione: Rappresentano qualcosa a cui le persone o le società aspirano, anche se può essere difficile o impossibile da raggiungere completamente.
  4. Variabilità: Gli ideali possono variare tra culture, società e individui.
  5. Ambiti diversi: Possono riguardare vari aspetti della vita, come la giustizia, la libertà, l’amore, la bellezza, o l’onestà.
  6. Motivazione: Spesso motivano le persone a migliorare sé stesse o la società.
  7. Criticità: A volte gli ideali possono essere criticati come irrealistici o troppo rigidi.

Gli ideali giocano un ruolo importante nella filosofia, nell’etica, nella politica e nella vita personale, influenzando il modo in cui le persone pensano e agiscono.

Ottimo e abbondante.

Già che ci sei, Claude, puoi dirci quale sia il pensiero di Norberto Bobbio sul tema degli ideali, soprattutto in relazione alla politica e alla democrazia?

Certamente, per me è un piacere farlo. I punti chiave del pensiero di Bobbio relativi a quanto richiesto sono:

  1. Importanza degli ideali: Bobbio riteneva che gli ideali fossero essenziali per guidare l’azione politica e sociale, ma sottolineava anche la necessità di un approccio realistico.
  2. Ideali e realtà: Enfatizzava la tensione tra ideali e realtà pratica, sostenendo che è importante aspirare a ideali elevati pur riconoscendo i limiti della realtà.
  3. Democrazia come ideale: Considerava la democrazia un ideale in continua evoluzione, più che un sistema politico fisso e definito.
  4. Pluralismo degli ideali: Bobbio riconosceva l’esistenza di diversi ideali in una società e sottolineava l’importanza del dialogo e del confronto tra questi.
  5. Critica agli ideali assoluti: Metteva in guardia contro ideali troppo rigidi o assoluti, che possono portare a dogmatismi o totalitarismi.
  6. Ideali e diritti umani: Collegava strettamente gli ideali politici ai diritti umani fondamentali.
  7. Realismo senza cinismo: Promuoveva un approccio realistico agli ideali, senza per questo cadere nel cinismo o nell’abbandono degli stessi.

Questi sono alcuni dei punti principali del pensiero di Bobbio sugli ideali. Se desideri approfondire qualche aspetto specifico, sarò lieto di elaborare ulteriormente.

Grazie, ma per ora fermiamoci qui visto che possiamo dire che nel suo saggio sul futuro della democrazia Bobbio -parlando di ideali- li considera essenziali per guidare l’azione politica e sociale in una democrazia, devono avere un approccio realistico senza cinismo, essere collegati ai diritti umani, non essere assoluti. 

Continuiamo a leggere Bobbio e seguiamo la sua enumerazione delle lotte ideali che hanno prodotto le regole della democrazia:

Primo fra tutti ci viene incontro da secoli di crudeli guerre di religione l’ideale della tolleranza. Se oggi c’è una minaccia alla pace del mondo, questa viene ancora una volta dal fanatismo, ovvero dalla credenza cieca nella propria verità e nella forza capace di imporla. Inutile fare esempi, li abbiamo ogni giorno sotto gli occhi.

Poi viene l’ideale della non-violenza: non ho mai dimenticato l’insegnamento di Karl Popper secondo cui ciò che distingue essenzialmente un governo democratico da uno non-democratico è che soltanto nel primo i cittadini si possono sbarazzare dei loro governanti senza spargimento di sangue. Le cosí spesso derise regole formali della democrazia hanno introdotto per la prima volta nella storia delle tecniche di convivenza, volte a risolvere i conflitti sociali senza ricorrere alla violenza. Solo là dove vengono rispettate queste regole l’avversario non è piú un nemico (che deve essere distrutto) ma un oppositore che domani potrà prendere il nostro posto.

Terzo, l’ideale del rinnovamento graduale della società attraverso il libero dibattito dell’idea e il cambiamento delle mentalità e del modo di vivere. Solo la democrazia permette la formazione e l’espansione delle rivoluzioni silenziose, come è stato in questi ultimi decenni la trasformazione del rapporto tra i sessi, che è forse la maggiore rivoluzione dei nostri tempi.

 Infine l’ideale della fratellanza, (la fraternité della rivoluzione francese). Gran parte della storia umana è una storia di lotte fratricide. Nella sua Filosofia della Storia (e cosí finisco con l’autore con cui ho cominciato), Hegel definì la storia come un “immenso mattatoio”. Possiamo dargli torto? In nessun paese del mondo il metodo democratico può perdurare senza diventare un costume. Ma può diventare un costume senza il riconoscimento della fratellanza che unisce tutti gli uomini in un comune destino? Un riconoscimento tanto più necessario oggi che di questo comune destino diventiamo ogni giorno più consapevoli e dovremmo, per quel poco lume di ragione che rischiara il nostro cammino, agire di conseguenza.

Tolleranza, non-violenza, rinnovamento graduale e continuo, fratellanza.

Certo che se Bobbio vedesse cosa sta accadendo nel mondo di oggi, avrebbe ben ragione di essere pessimista. Ognuno dei quattro ideali da lui elencati è in stato di grave sofferenza.

Si può addirittura affermare che in tutte le situazioni di instabilità politica, di elevata insicurezza, di minaccia alla pace, i quattro ideali sono stati cacciati dalla scena da altrettanti cavalieri dell’apocalisse.

Rimane forte il richiamo di Bobbio ai giovani, chiedendo, o meglio invocando, la loro partecipazione, la loro capacità di trasformare illusioni e delusioni in azioni. Azioni che devono essere in grado di rafforzare la democrazia, allontanando gli spettri della violenza, della guerra, dell’incomprensione.

Rafforzando così l’ideale della fratellanza per fare in modo che ci sia un futuro e non solo per la democrazia, ma per tutti noi.

Per il mondo che ci ospita.

Grazie Bobbio per l’insegnamento.

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Andrea Aparo von Flüe

Andrea Aparo von Flüe

Padre italiano, madre svizzera-tedesca. Lunghi periodi all’estero fra Svizzera, Francia, Stati Uniti, Giappone. Scuole primarie svizzere e irlandesi; scuola secondaria in Francia e in Italia. Il risultato è un’ottima conoscenza del francese, inglese e del dialetto svizzero tedesco; buona del tedesco, elementare del giapponese e la capacità di muovermi da “indigeno” in contesti culturali diversi. Nel gennaio del 1978 mi hanno laureato dottore in fisica “summa cum laude” discutendo una tesi sperimentale sulla dinamica di caduta dei chicchi di grandine, sviluppata lavorando come ricercatore presso l’Ufficio Centrale di Ecologia e Meteorologia Agraria del Ministero Agricoltura e Foreste, per conto del quale ho lavorato nei periodi estivi dal 1977 al 1979 come membro del Gruppo italiano che partecipava alla ricerca internazionale Grossversuch IV (Politecnico di Zurigo, Università di Montpellier e Grenoble, Ricercatori dell’URSS). Dopo essere risultato primo su quattrocento candidati, nel 1979, sono stato assunto, con la qualifica di Ricercatore, all’Ufficio Europeo Brevetti dell’Aja (NL), da cui mi sono dimesso a causa dello scarso interesse del lavoro e dello stipendio eccessivo. Tornato in Italia, nel 1979, mentre ero docente di Meteorologia all’IT Aeronautico “Francesco de Pinedo”, sono stato chiamato dal Prof. Umberto Colombo a lavorare come consulente al CNEN, il Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare, di cui egli era Presidente. In tale veste ho curato prima studi sul contenuto energetico di centrali nucleari e convenzionali, poi sono stato responsabile di diverse “task forces” per la definizione e avvio di attività connesse alla diffusione di nuove tecnologie: coordinamento del Gruppo di lavoro per la documentazione e l’informazione, automazione delle biblioteche geograficamente diffuse del CNEN, creazione di un servizio di “business graphics” computerizzata, avvio delle iniziative di Office Automation, automazione integrata della Presidenza e Direzione Generale. Nel 1981 sono entrato negli organici dell’ENEA, (ex CNEN) come collaboratore Tecnico Professionale alla Direzione Centrale Relazioni Esterne per poi passare alla Direzione Centrale Studi e ho iniziato la mia attività di Assistente del Presidente. Dal giugno del 1982 al maggio del 1983, su invito del Massachusetts Institute of Technology, Laboratory for Computer Science, mi sono trasferito a Cambridge (USA) per lavorare come Visiting Scientist, membro dell’Office Automation Group. In tale sede ho approfondito gli aspetti del management dei processi d’innovazione tecnologica e ho avuto responsabilità di conduzione del gruppo di ricerca, non ché di Thesis Advisor. Dal luglio 1983 all’aprile 1987 ho fatto parte della Direzione Centrale INFO dell’ENEA come responsabile dei progetti di automazione di ufficio. Continuando l’attività di Assistente del Presidente, ho avuto responsabilità dei progetti di diffusione dell’innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese, analizzando una serie di potenziali “start up”. Nel 1984 ho curato la pubblicazione di uno studio sui mestieri e le professioni degli anni ’90, mettendo a frutto le conoscenze, acquisite nel corso degli anni, di economia, management e di diverse nuove tecnologie: informatica e telematica, nuove energie, nuovi materiali, biotecnologie, innovazioni di processo (laser, robotica, FMS, CAD-CAM, ecc.) per citare le principali. Con la fine del 1985 ho ideato, gestito e completato il progetto di automazione integrata degli uffici della Presidenza e della Direzione generale dell’ENEA, che ha visto la radicale trasformazione delle modalità di lavoro di tutto il personale segretariale, tecnico e dirigenziale dei suddetti uffici. Nel corso del 1986, su invito del governo giapponese (MITI-JETRO), ho passato un mese di studio in Giappone visitando numerose imprese giapponesi e avendo intensi confronti di idee con esponenti governativi e della cultura nipponica. A partire da quella data mi sono occupato in modo continuativo del Giappone, intessendo una fitta rete di conoscenze personali e professionali con esponenti nipponici del mondo del Business e di quello accademico. A fine 1986, ho voluto sviluppare un’esperienza di lavoro nell’industria privata. Sono entrato alla Fiat S.p.A. a Torino dove ho lavorato dal 1986 al 1988 nella Direzione Studi Economici e Analisi Strategiche per passare nel 1989 alle dirette dipendenze del Direttore dell’Ente Sviluppo, Coordinamento e Controllo, in qualità di Vice-Direttore responsabile dei Progetti Speciali (Business Development). Dal febbraio 1990 sono stato in forza alla Fiat Auto. Fino al giugno 1991 ho avuto la responsabilità dei rapporti con le istituzioni internazionali nell’ambito della Direzione Centrale Sviluppo, Coordinamento e Controllo. I miei compiti comprendevano la manutenzione e implementazione di una rete di contatti internazionali finalizzata al monitoraggio degli sviluppi tecnologici e delle strategie dei partners e dei competitori. Partecipavo e/o definivo progetti speciali su temi inerenti il management dei processi di innovazione e di cambiamento, nonché di team dedicati a progetti di M&A. Dal giugno 1991 al marzo 1993 nella Direzione Ambiente e Politiche Industriali, responsabile del coordinamento del piano Qualità Totale, rispondendo direttamente all’amministratore delegato. Dopo essere stato responsabile delle attività di Relazioni Internazionali nell’ambito della Direzione Ambiente e Politiche industriali, a partire dal 1995 sono responsabile degli Scenari Ambientali. Ho ideato e gestito per conto della Fiat Auto Spa i progetti speciali inerenti all’introduzione e uso delle tecnologie della realtà Virtuale e di Internet. Nel 1995 ho coordinato la presentazione (prima mondiale) di due nuovi modelli di vetture (Bravo e Brava) sul World Wide Web in contemporanea con il lancio nel mondo “reale”, continuando a seguire lo sviluppo e le strategie di presenza dei marchi Fiat Auto (Alfa Romeo, Lancia e Fiat) sul World Wide Web (www.alfaromeo.com; www.lancia.com; www.fiat.com); ho poi contribuito ad avviare le attività di uso delle tecnologie della Rete nelle Direzioni Progettazione, Acquisti, Commerciale, Amministrazione e Controllo. Ho sviluppato una conoscenza approfondita su tecnologie, strategie e modalità di comunicazione avvalendosi di sistemi multimediali, ideando e partecipando, nel 1994, alla costituzione, avvio e gestione della com.e srl di Roma, Multimedia Agency, leader nel suo settore di attività (www.com-e.com) che comprende il Web Content, Strategie per Alta Direzione, Formazione e Addestramento. Dal giugno 1998, dopo avere lasciato il gruppo FIAT, responsabile del progetto Trustees21 presso il World Economic Forum, a Ginevra, Svizzera. Nell’aprile 1999 ho accettato l’offerta del Sindaco della Città di Barletta, Dott. Francesco Salerno, di rivestire il ruolo di Direttore Generale/City Manager della Città di Barletta, nonché dirigente responsabile del personale e del settore informatica e telecomunicazioni del Comune. Ho gestito un’organizzazione di 450 persone, di cui 12 dirigenti in reporting diretto. A fine dicembre 1999, la modifica sostanziale della composizione della giunta della Città ha causato la conclusione del mio mandato, così da evitare le dimissioni del Sindaco. Dal febbraio 2000 a luglio 2001, ho operato in qualità di Assistente del Prof. Ferrante Pierantoni, Componente dell’Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana. A partire dall’ottobre del 2001 svolgo attività di consulenza strategica per l’alta direzione, con particolare attenzione alle tematiche della sicurezza informatica e fisica. Sono stato Amministratore Delegato della società di consulenza Alef Consulting srl , da me fondata nel 1997, con cui ho svolto fino al dicembre 2013 attività di consulenza e formazione. Fino a luglio 2001 sono stato Senior Consultant e membro del consiglio di amministrazione della com.e srl, società attiva nel mondo di Internet, da me fondata con due soci nel 1994. Nel gennaio 2000 ho contribuito alla partenza della società If, Interface Factory srl, esperta d’interfacce avanzate di Rete, di cui sono presidente. Dal gennaio 2001 al mese di ottobre 2002 sono stato Responsabile delle Strategie della Multimoda Network spa, gruppo industriale del settore Moda, a MIlano. Dal novembre 2002 al Gennaio 2003 sono Chief Scientific Advisor per il Gruppo Finmeccanica spa, a Roma. A partire dal Gennaio 2003 sono entrato in organico come Group Scientific Advisor e V.P. responsabile della Technology Intelligence di Gruppo. In tale veste mi sono occupato di progetti speciali, coordinamento di attività fra aziende del Gruppo, facilitato il completamento di progetti di sviluppo prodotto, ideato e partecipato alla gestione del Premio Innovazione di Gruppo, avviato e gestito contenzioso legale, e sua soluzione positiva per Finmeccanica, con maggiore fabbricante automobilistico USA. Ho co-ideato e portato al successo il cosiddetto Project Zero della Agusta Westland, il primo velivolo a decollo verticale realmente innovativo dalla definizione dell’elicottero (vedere su Google Project zero AW). Assisto e interagisco con esponenti del mondo dell’arte per individuare soluzioni tecnologiche per la realizzazione di artefatti e opere. Ad esempio, componendo un gruppo di esperti provenienti dalle aziende del Gruppo Finmeccanica, abbiamo consentito al Maestro Maurizio Mochetti a realizzare la sua opera, installazione fissa al MAXXI di Roma, partecipando alla definizione delle soluzioni tecnologiche necessarie. A partire da Febbraio 2012 fino al dicembre 2014 sono in organico ad Ansaldo Energia spa, a Genova, come Senior Advisor R&D dell’Amministratore Delegato Ing. Giuseppe Zampini. Dal luglio 2012 al giugno 2013 sono membro del Consiglio di Amministrazione della PROTER srl a Terni, azienda attiva nella chimica di quarta generazione. . Dal Marzo 2015 socio fondatore di GoTo10 srl in Milano, attiva nel settore educazione e formazione, in particolare sulle tematiche relative all’insegnamento del pensiero computazionale. Dal settembre 2015 a giugno 2017 Amministratore Delegato di ProTer srl in Terni, società di ricerca e sviluppo attiva nel settore della chimica di IV generazione e della chimica verde. Da luglio 2017 a Novembre 2020, Chief Operating Officer e Vice Principal della JPED Academy a Pechino, distretto di Changping. Le mie attività comprendono essere responsabile operativo, vice-preside, direttore degli Studi, e docente STEAM di una nuova High School internazionale in lingua inglese, basata sul curriculum studiorum USA per studenti di nazionalità cinese. Rientrato in Italia a inizio novembre 2020, lavoro dal dicembre dello stesso anno, fino al novembre 2022, per la Geminiani srl, azienda specializzata nel campo dei motori per applicazioni industriali e in sistemi innovativi di gestione dell’energia elettrica in qualità di Senior Advisor per la R&D. Dal gennaio 2023, insieme a Michael Lenton, gia Amministratore Delegato di Fimeccanica Australia (oggi Leonardo Australia) con cui si è lavorato per molti anni in Finmeccanica, abbiamo avviato The Advisory, International Strategic Consulting, società di consulenza internazionale, attiva in particolare in Italia e Australia. Ci occupiamo di aziende e prodotti ad alta tecnologia, fornendo consulenza strategica, gestionale e legale. Inoltre, dal 1994, sono Professore a contratto di Strategie Aziendali, presso la Scuola di Specializzazione in Ricerca Operativa e Teoria delle Decisioni, Dipartimento di Statistica, Università “La Sapienza”, Roma. Dal febbraio 2000 al Settembre 2006 sono co-ideatore, Docente e Assistant Director del MiNE, Master in the Network Economy presso l’Università Cattolica di Piacenza. Dall’anno accademico 2001-2002 fino al settembre 2014 insegno strategie di comunicazione al Politecnico di Milano, Master in Design della Comunicazione, Dipartimento di Architettura, fiancheggiando il Prof. Paolo Ciuccarelli, titolare del corso di Metaprogetto. I miei punti di forza risiedono nella capacità di comprensione di Scienza e Tecnologia e di diversi aspetti delle discipline umanistiche, in particolari arti visive, e dunque capacità di sintesi fra queste, management e strategia; nella facilità di definire e fare crescere rapporti e relazioni interpersonali; in una lunga esperienza di relazioni internazionali a scala globale; in una non comune capacità di comunicazione, divulgazione e insegnamento. Mi viene riconosciuta capacità di leadership e di motivazione di team operativi interdisciplinari e internazionali. Nel corso degli anni ho seguito un notevole numero di corsi di specializzazione e seminari; ho pubblicato un gran numero di articoli scientifici, anche a carattere divulgativo su quotidiani e riviste specializzate. Anche qualche libro: da citare il primo testo in italiano che parlava del World Wide Web e zone limitrofe: “Il Libero delle reti, edizioni ADN Kroos.. Da oltre un decennio svolgo attività di consulente sui temi della strategia e dell’innovazione tecnologica. Sono stato membro di diversi Comitati e Gruppi di lavoro governativi e presso la CEE. Ho fatto parte del Comitato Scientifico della rivista “Scienza e Dossier” e titolare della rubrica “Il Nuovo” sviluppata su temi innovativi di Scienza e Tecnologia. Sono stato titolare di rubrica fissa sulle riviste “L’Europeo”, Next”, “Ceramicanda” e “Netforum”. Collaboro saltuariamente con molte altre testate. Blogger per il Fatto Quotidiano, Infosec News e Giano News. Ho avuto diverse esperienze didattiche, in Italia e all’estero, anche a carattere continuativo; ho tenuto un elevato numero di conferenze e seminari in Italia e all’estero per enti governativi, università e aziende private. Nel Marzo del 1990 sono stato chiamato dal rettore Prof. Mel Horwitch a far parte dello Scientific Advisory Board del Theseus Institute, Business School specializzata in Strategie dei Sistemi di Informazione e delle Reti, localizzata nel parco scientifico europeo di Sophia Antipolis, nel sud della Francia. Altre info disponibili su Google. Dimenticavo: due figli, due ex-mogli e Silvana da poco mi ha detto sì. Per concludere, ce n’è abbastanza da “scassare i cabasisi” a molti…

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