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L’ITALIA CAMBIA L’EUROPA: (3) LA SCUOLA

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
13/05/2024
in EDITORIALI
L’ITALIA CAMBIA L’EUROPA: (3) LA SCUOLA
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TE LO LEGGO IO

Non è facile raccontare la visionaria esperienza dell’Europa cambiata dall’Italia, nel primo episodio di pieno rispetto delle promesse elettorali. Ci sono troppe cose da dire e le si vorrebbe raccontare tutte insieme, in gran fretta, prima che il ricordo di questo viaggio nel futuro sbiadisca…

La narrazione della Pubblica Amministrazione e quella del fronte dei trasporti hanno solleticato la curiosità anche dei menefreghisti, per la prima volta interessati a sapere come andrà a finire.

Il terzo capitolo è quello dell’istruzione, altrove colonna della civiltà e dalle nostre parti misera Cenerentola senza scarpette da perdere e priva degli auspicati Principi azzurri pronti a ribaltare le sorti.

Non è stato facile ma la caparbietà dei politici connazionali ha consentito il perseguimento di risultati sorprendenti.

Il modello italiano ha conquistato l’Europa e la prima mossa è stata quella di far tesoro di un leggendario cavallo di battaglia, che per anni ha catalizzato l’attenzione della collettività: il crocifisso nelle aule.

Dopo aver rifilato le traumatiche LIM o lavagne interattive multimediali, facendo giustamente felici chi le produce e chi le commercializza, la fornitura di croci di varie dimensioni e di differenti materiali ha consentito un innalzamento del PIL e ha fissato sulla parete la certezza della cristianità del Vecchio Continente. Così facendo almeno la metà delle questioni importanti è stata risolta.

Gli stipendi dei docenti sono stati uniformati a quelli del nostro Paese, ritenuti altissimi facendo ponderati confronti con quello di altri laureati o dottorati che fanno i rider e recapitano pizze a domicilio. Proprio questa comparazione ha indotto il Parlamento Europeo a vagliare la possibilità di riduzione del salario degli insegnanti, visto che nemmeno pedalano.

Il “bonus libri” è diventato comunitario e – più di prima – può essere utilizzato per le spese più diverse perché è forte la convinzione che tutte ‘ste ore chini a leggere possa causare scoliosi e altre deformazioni ortopediche. L’importo può essere usato anche per attività di conoscenza ed esperienza pratica. L’eurodeputato Vannacci, che ha incantato l’intero Parlamento con la narrazione dei suoi “puttan-tour”, ha fornito l’opportunità di includere certe “visite mussali” nel novero delle iniziative inerenti la scienze (il corpo umano con particolare riferimento all’apparato riproduttivo), la geografia (il quartiere a luci rosse di Amsterdam o i carugi genovesi di via Prè), l’economia (la proporzionalità dei prezzi alle prestazioni erogate), la matematica (il calcolo di probabilità di trovare sorprese nell’artigiano del sesso) e così a seguire.

Grazie al medesimo europarlamentare sono adesso operative le classi differenziate, distinte secondo rigorosi criteri di selezione. Etnia, autosufficienza motoria e interattività intellettuale sono solo alcuni dei parametri per ottenere aule omogenee, superando l’utopia dell’inclusione e rispettando graduatorie e aggregazioni che la natura stessa ha stabilito. Sistemi di aerazione forzata e di dispersione atomizzata di profumi nelle aree di percorrenza comune preserverà gli studenti “normali” dalle esalazioni di coetanei di colore che notoriamente “puzzano”.

Il titolo di studio non ha più valore legale e chiunque può attribuirsi la frequenza di un liceo in luogo di diverso istituto tecnico, può farsi chiamare “dottore” anche quando non sta parcheggiando l’auto sotto la guida esperta dell’abusivo di turno.

Nel rispetto del focoso auspicio di un parlamentare italiano che non ha mai varcato la soglia di un Ateneo, nemmeno per chiedere informazioni, gli universitari “fuori corso” – armati di zappa – sono avviati regolarmente alla coltivazione di terreni agricoli. In tutta Europa una cooperazione tra i dicasteri dell’Interno e dell’Istruzione prevede l’eliminazione della figura professionale del bidello e la creazione di stabili presidii in assetto anti-sommossa in occasione di dibattiti e cineforum.

Le università telematiche stanno progressivamente eliminando le ingombranti strutture tradizionali, consentendo il recupero di aree urbane di pregio più proficuamente destinabili ad altri scopi e – soprattutto – evitando assembramenti volti all’inaudita intenzione di manifestare opinioni personali.

Il cambiamento dell’Europa sta dando i suoi risultati. Nell’istruzione e soprattutto nel “merito”, che naturalmente è tutto nostro.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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