sabato, Giugno 14, 2025
GIANO NEWS
  • Home
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
GIANO NEWS
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home CHIACCHIERE ARTIFICIALI

LA QUARTA PROMESSA MANCATA DELLA DEMOCRAZIA: POTERE ASCENDENTE, DISCENDENTE E GLI SPAZI NON POLITICI

Andrea Aparo von Flüe di Andrea Aparo von Flüe
08/05/2024
in CHIACCHIERE ARTIFICIALI
LA PRIMA PROMESSA MANCATA DELLA DEMOCRAZIA E L’INDIVIDUO SOVRANO
503
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Linkedin
0:00 / 0:00
TE LO LEGGO IO

Quarta puntata. Stiamo avvicinandoci alla fine della rassegna delle promesse mancate della democrazia secondo le analisi di quarant’anni fa di Norberto Bobbio. Questa volta ci occupiamo dei luoghi della democrazia e del potere ascendente e discendente.

Avvertimento ai lettori o ascoltatori: non sarà una passeggiata, pensare costa fatica, ma ne vale sempre la pena.

Scrive Bobbio: 

“Se la democrazia non è riuscita a sconfiggere del tutto il potere oligarchico, tanto meno è riuscita a occupare tutti gli spazi in cui si esercita un potere che prende decisioni vincolanti per un intero gruppo sociale.

A questo punto la distinzione che entra in gioco non è più quella tra potere di pochi e di molti, ma quella tra potere ascendente e potere discendente.

Peraltro, si dovrebbe parlare a questo proposito più di incongruenza che di inattuazione giacché la democrazia moderna è nata come metodo di legittimazione e di controllo delle decisioni politiche in senso stretto, o del “governo” propriamente detto, sia nazionale sia locale, ove il singolo viene preso in considerazione nel suo ruolo generale di cittadino e non nella molteplicità dei suoi ruoli specifici di fedele di una chiesa, di lavoratore, di studente, di soldato, di consumatore o di malato.

Dopo la conquista del suffragio universale, se di un’estensione del processo di democratizzazione si può ancora parlare questa si dovrebbe rivelare non tanto nel passaggio dalla democrazia rappresentativa alla democrazia diretta, come di solito si ritiene, quanto nel passaggio dalla democrazia politica alla democrazia sociale, non tanto nella risposta alla domanda «Chi vota?», ma nella risposta a quest’altra domanda «Dove si vota?».

In altre parole, quando si vuol conoscere se ci sia stato uno sviluppo della democrazia in un dato paese, si dovrebbe andare a vedere se sia aumentato non il numero di coloro che hanno il diritto di partecipare alle decisioni che le riguardano ma gli spazi in cui possono esercitare questo diritto…”.

Bobbio fa riferimento a quelli che lui chiama “spazi non politici, prendendo come esempio la fabbrica, dove, continua Bobbio “… è talora avvenuta la proclamazione di alcuni diritti di libertà nell’ambito dello specifico sistema di potere, ad analogia di quel che avvenne con le dichiarazioni dei diritti del cittadino rispetto al sistema del potere politico: mi riferisco, per esempio, allo Statuto dei Lavoratori, che fu emanato in Italia nel 1970, e all’iniziative in corso per la proclamazione di una carta dei diritti del malato.”

Prima domanda: negli ultimi quarant’anni, da quando Bobbio ha scritto quanto sopra, gli spazi in cui noi italiani possiamo esercitare il diritto di partecipare alle decisioni sono aumentati?

Seconda domanda: cos’è il potere ascendente, dal basso verso l’alto, come nel potere politico e cosa il potere discendente, dall’alto verso il basso, come nel potere burocratico.

Il potere ascendente, concetto importante per la democrazia, è la capacità dei cittadini e delle comunità di influenzare le decisioni politiche e ha portato a numerosi successi nel corso della storia. Ecco alcuni esempi.

  • Negli Stati Uniti, il movimento per i diritti civili degli anni ’50 e ’60, grazie alla mobilitazione di attivisti, di leader come Martin Luther King Jr. e Rosa Parks, insieme alla partecipazione di cittadini comuni, ha ottenuto importanti cambiamenti legislativi, come il Civil Rights Act del 1964 e il Voting Rights Act del 1965.
  • I movimenti Ambientalisti hanno portato a successi significativi nel campo della conservazione e della protezione dell’ambiente.
  • I processi di democrazia partecipativa, consentono ai cittadini di intervenire attivamente alla politica e di influenzare direttamente le decisioni politiche. Questi includono referendum, assemblee cittadine e consultazioni pubbliche.
  • Movimenti per i diritti delle donne: il movimento per i diritti delle donne ha portato a importanti cambiamenti in termini di uguaglianza di genere, diritti riproduttivi e partecipazione politica. Ad esempio, il suffragio femminile è stato ottenuto grazie all’attivismo delle suffragette e delle femministe.

Il potere ascendente può portare a cambiamenti significativi quando i cittadini si uniscono per perseguire obiettivi comuni e influenzare positivamente la società.

Diverse sono le critiche al concetto. Per alcuni lo si idealizza in modo eccessivo. La realtà politica e sociale è complessa e non sempre i cittadini, o le comunità, hanno la capacità di influenzare in modo significativo le decisioni politiche.

Altri parlano di criticità strutturali del concetto.

Il potere ascendente può essere limitato da strutture di potere esistenti, come gerarchie burocratiche o interessi economici. Ad esempio, le grandi imprese o i gruppi di pressione possono esercitare un’influenza considerevole sulle decisioni politiche, rendendo difficile per i cittadini comuni esercitare un potere ascendente effettivo.

Possibile ostacolo al potere ascendente sono le disuguaglianze sociali ed economiche: se alcuni gruppi hanno accesso a risorse e opportunità maggiori rispetto ad altri, ciò può influenzare la loro capacità di partecipare attivamente al processo democratico.

Altro ostacolo è la partecipazione selettiva. Anche se il potere ascendente implica la partecipazione attiva dei cittadini, non tutti partecipano in modo eguale.

Infine, il potere ascendente può essere influenzato dalla manipolazione dell’opinione pubblica attraverso mezzi come i media o le campagne di disinformazione. Il che può compromettere la capacità dei cittadini di prendere decisioni informate e influenzare il processo politico.

Quanto è accaduto nei giorni scorsi con il caso di Antonio Scurati e il suo monologo censurato, poi pubblicato, raccontato, commentato e interpretato è un ottimo esempio. Che nessuno pensi che quanto sia accaduto sia casuale, imprevisto o non voluto. Al contrario.

Passiamo ora a esaminare il potere discendente, ovvero la capacità di indurre altri attori sociali ad agire in modo coerente con gli scopi e gli interessi di chi esercita tale potere.

Nelle organizzazioni aziendali riveste un ruolo primario, data la sua capacità di influenzare e prendere decisioni dall’alto verso il basso all’interno di una struttura gerarchica.

Il potere discendente si fonda su un’asimmetria nel controllo di risorse di valore, che possono essere utilizzate da chi ha potere a favore o contro i singoli soggetti o gruppi di appartenenza. Vengono definite risorse di valore la forza fisica, le capacità cognitive e realizzative, le abilità relazionali, le risorse economiche o strumentali e la “gestione dell’impressione”, come suggerito da Machiavelli: “Un principe dunque, non deve realmente possedere tutte le qualità, ma deve far credere di averle. Oserò anzi dire che, se le ha e le usa sempre, gli sono dannose. Se fa credere di averle, gli sono utili» (Niccolò di Bernardo del Machiavelli, alias Niccolò Machiavelli, 1469-1527, scrittore, filosofo, storico, drammaturgo, politico e diplomatico; “Il Principe”, cap. 18 punto 4).

In molti seguono, o cercano di seguire, con quali risultati non saprei, i dettami del Niccolò nazionale.

Da sottolineare come la cosiddetta “Leadership” sia strettamente correlata al potere discendente. I “leader”, prendiamo per buona la definizione che recita che “un leader è un individuo che funge da guida, che prende l’iniziativa, che coordina gli sforzi di un gruppo verso un obiettivo comune, motivando e ispirando i membri e viene seguito per le sue capacità, la sua personalità carismatica o la sua autorità”, i leader dicevamo, nel loro ruolo interpretano l’ambiente, definiscono strategie, pianificano azioni, controllano l’esecuzione e motivano le persone.

Il potere discendente è dunque essenziale per la struttura decisionale delle organizzazioni aziendali e per la gestione efficace delle risorse e delle relazioni. In tale contesto i suoi vantaggi sono innegabili: efficienza decisionale, chiarezza delle responsabilità, coerenza e uniformità, rispetto dell’autorità, allocazione delle risorse, facilità nella definizione e implementazione delle decisioni strategiche. Presenta però svantaggi importanti.

Le decisioni vengono prese dall’alto verso il basso, spesso da pochi individui o da una singola autorità. L’accentramento comporta rigidità capaci di rallentare la risposta alle sfide, l’apprendimento organizzativo, limitando creatività e innovazione.

I dipendenti possono sentirsi esclusi dal processo decisionale e la mancanza di coinvolgimento può portare scarsa motivazione, disimpegno e insoddisfazione, resistenza al cambiamento. Inoltre le decisioni possono essere influenzate da interessi personali o politici -l’abuso di potere è un rischio sempre presente- e non dal bene dell’organizzazione.

In sintesi, il potere discendente offre una struttura chiara e una guida efficace per l’organizzazione, ma è importante bilanciarlo con altre forme di partecipazione e coinvolgimento.

In base a quanto detto, si può affermare, spostandoci dall’azienda, che il potere discendente in politica è un concetto che riguarda l’autorità e l’influenza che si propagano dall’alto verso il basso all’interno delle strutture di governo e dell’amministrazione e riveste un ruolo di assoluto rilievo nelle democrazie rappresentative. Chiediamo alla solita AI generativa quali siano i suoi aspetti chiave:

  • Organizzazione interna dei partiti politici che svolgono un ruolo fondamentale nel collegamento tra il popolo sovrano (come definito nell’ 1 della nostra Costituzione) e il ciclo decisionale che coinvolge Parlamento e Governo. Questo collegamento non si limita al solo momento delle elezioni, ma riguarda tutte le fasi del circuito rappresentativo. Pertanto il funzionamento interno dei partiti influisce direttamente sulle dinamiche della rappresentanza politica.
  • Legittimazione dei partiti politici, cruciale per la democrazia rappresentativa. I partiti sono gli strumenti attraverso i quali si rafforza il collegamento tra i cittadini e le autorità politiche. La loro organizzazione interna e il livello di democraticità influenzano la qualità della rappresentanza politica.

Opportuno soffermarsi sull’articolo 49 della Costituzione, direttamente collegato al potere discendente in politica, dove viene sottolineato il ruolo attivo della società civile nel circuito rappresentativo: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”.

In altre parole i cittadini, tramite i partiti, che fungono da strumenti di rappresentanza, partecipano democraticamente alla determinazione della politica nazionale.

In sintesi, il potere discendente nei partiti politici è essenziale per il funzionamento della democrazia rappresentativa e per il collegamento tra cittadini e autorità politiche.

Possiamo ora confrontare le concezioni “Discendente” e “Ascendente” del Potere Pubblico.

Potere discendente: in questo caso, il potere pubblico deriva dall’autorità di una fonte superiore, come una figura divina o una legge naturale. I governanti pretendono di derivare il loro potere dall’alto e lo esercitano sui governati.

Potere ascendente: Questa prospettiva considera il potere come emergente dalla base, dai cittadini stessi. Qui, la legittimità deriva dalla volontà popolare e dalla partecipazione democratica.

In sintesi, il potere discendente in politica riguarda l’origine e la legittimità dell’autorità, sia essa derivante dall’alto o emergente dalla partecipazione democratica dei cittadini.

Il processo di democratizzazione richiede il passaggio da una democrazia politica a una democrazia sociale, in cui le decisioni politiche sono influenzate da ciò che accade nella società civile. Una richiesta fino a oggi incompleta: la quarta promessa mancata della democrazia.

Scrive Bobbio: “…l’estensione del processo di democratizzazione si dovrebbe rivelare non tanto nel passaggio dalla democrazia rappresentativa alla democrazia diretta, come di solito si ritiene, quanto nel passaggio dalla democrazia politica alla democrazia sociale, non tanto nella risposta alla domanda «Chi vota?», ma nella risposta a quest’altra domanda «Dove si vota?»”.

Sarà una sensazione errata, ma gli spazi del voto, della democrazia, non sono in crescita.

Vista la prossima scadenza, qualche considerazione relativa all’Unione Europea (UE), dove entrambe le forme di legittimazione del potere sono presenti.

La legittimazione democratica si basa sulla partecipazione dei cittadini e sulla loro capacità di decidere sul proprio destino, mentre la legittimazione tecnocratica si basa su argomenti tecnici ed efficienza.

La discussione sulla legittimazione del potere nell’UE continua. Occorre bilanciare entrambe le prospettive per garantire un governo efficace e responsabile.

Peccato che di questa necessità e delle sue conseguenze, nonostante le elezioni siano alle porte, se ne parla poco. In Italia non ne parla nessuno. Ci si limita a sagaci slogan del tipo: ”Più Italia, meno Europa”, a dichiarazioni d’intenti alquanto spinte come: “L’Italia cambia l’Europa”, o più concilianti, vedi: “Al centro dell’Europa”.

Del processo di democratizzazione invocato da Bobbio, che comporta il passaggio da una democrazia politica a una democrazia sociale, in cui le decisioni politiche sono influenzate da ciò che accade nella società civile, non ne parla nessuno.

Non importa se il potere sia ascendente o discendente. Importa solo il potere.

Condividi16Condividi3
Andrea Aparo von Flüe

Andrea Aparo von Flüe

Padre italiano, madre svizzera-tedesca. Lunghi periodi all’estero fra Svizzera, Francia, Stati Uniti, Giappone. Scuole primarie svizzere e irlandesi; scuola secondaria in Francia e in Italia. Il risultato è un’ottima conoscenza del francese, inglese e del dialetto svizzero tedesco; buona del tedesco, elementare del giapponese e la capacità di muovermi da “indigeno” in contesti culturali diversi. Nel gennaio del 1978 mi hanno laureato dottore in fisica “summa cum laude” discutendo una tesi sperimentale sulla dinamica di caduta dei chicchi di grandine, sviluppata lavorando come ricercatore presso l’Ufficio Centrale di Ecologia e Meteorologia Agraria del Ministero Agricoltura e Foreste, per conto del quale ho lavorato nei periodi estivi dal 1977 al 1979 come membro del Gruppo italiano che partecipava alla ricerca internazionale Grossversuch IV (Politecnico di Zurigo, Università di Montpellier e Grenoble, Ricercatori dell’URSS). Dopo essere risultato primo su quattrocento candidati, nel 1979, sono stato assunto, con la qualifica di Ricercatore, all’Ufficio Europeo Brevetti dell’Aja (NL), da cui mi sono dimesso a causa dello scarso interesse del lavoro e dello stipendio eccessivo. Tornato in Italia, nel 1979, mentre ero docente di Meteorologia all’IT Aeronautico “Francesco de Pinedo”, sono stato chiamato dal Prof. Umberto Colombo a lavorare come consulente al CNEN, il Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare, di cui egli era Presidente. In tale veste ho curato prima studi sul contenuto energetico di centrali nucleari e convenzionali, poi sono stato responsabile di diverse “task forces” per la definizione e avvio di attività connesse alla diffusione di nuove tecnologie: coordinamento del Gruppo di lavoro per la documentazione e l’informazione, automazione delle biblioteche geograficamente diffuse del CNEN, creazione di un servizio di “business graphics” computerizzata, avvio delle iniziative di Office Automation, automazione integrata della Presidenza e Direzione Generale. Nel 1981 sono entrato negli organici dell’ENEA, (ex CNEN) come collaboratore Tecnico Professionale alla Direzione Centrale Relazioni Esterne per poi passare alla Direzione Centrale Studi e ho iniziato la mia attività di Assistente del Presidente. Dal giugno del 1982 al maggio del 1983, su invito del Massachusetts Institute of Technology, Laboratory for Computer Science, mi sono trasferito a Cambridge (USA) per lavorare come Visiting Scientist, membro dell’Office Automation Group. In tale sede ho approfondito gli aspetti del management dei processi d’innovazione tecnologica e ho avuto responsabilità di conduzione del gruppo di ricerca, non ché di Thesis Advisor. Dal luglio 1983 all’aprile 1987 ho fatto parte della Direzione Centrale INFO dell’ENEA come responsabile dei progetti di automazione di ufficio. Continuando l’attività di Assistente del Presidente, ho avuto responsabilità dei progetti di diffusione dell’innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese, analizzando una serie di potenziali “start up”. Nel 1984 ho curato la pubblicazione di uno studio sui mestieri e le professioni degli anni ’90, mettendo a frutto le conoscenze, acquisite nel corso degli anni, di economia, management e di diverse nuove tecnologie: informatica e telematica, nuove energie, nuovi materiali, biotecnologie, innovazioni di processo (laser, robotica, FMS, CAD-CAM, ecc.) per citare le principali. Con la fine del 1985 ho ideato, gestito e completato il progetto di automazione integrata degli uffici della Presidenza e della Direzione generale dell’ENEA, che ha visto la radicale trasformazione delle modalità di lavoro di tutto il personale segretariale, tecnico e dirigenziale dei suddetti uffici. Nel corso del 1986, su invito del governo giapponese (MITI-JETRO), ho passato un mese di studio in Giappone visitando numerose imprese giapponesi e avendo intensi confronti di idee con esponenti governativi e della cultura nipponica. A partire da quella data mi sono occupato in modo continuativo del Giappone, intessendo una fitta rete di conoscenze personali e professionali con esponenti nipponici del mondo del Business e di quello accademico. A fine 1986, ho voluto sviluppare un’esperienza di lavoro nell’industria privata. Sono entrato alla Fiat S.p.A. a Torino dove ho lavorato dal 1986 al 1988 nella Direzione Studi Economici e Analisi Strategiche per passare nel 1989 alle dirette dipendenze del Direttore dell’Ente Sviluppo, Coordinamento e Controllo, in qualità di Vice-Direttore responsabile dei Progetti Speciali (Business Development). Dal febbraio 1990 sono stato in forza alla Fiat Auto. Fino al giugno 1991 ho avuto la responsabilità dei rapporti con le istituzioni internazionali nell’ambito della Direzione Centrale Sviluppo, Coordinamento e Controllo. I miei compiti comprendevano la manutenzione e implementazione di una rete di contatti internazionali finalizzata al monitoraggio degli sviluppi tecnologici e delle strategie dei partners e dei competitori. Partecipavo e/o definivo progetti speciali su temi inerenti il management dei processi di innovazione e di cambiamento, nonché di team dedicati a progetti di M&A. Dal giugno 1991 al marzo 1993 nella Direzione Ambiente e Politiche Industriali, responsabile del coordinamento del piano Qualità Totale, rispondendo direttamente all’amministratore delegato. Dopo essere stato responsabile delle attività di Relazioni Internazionali nell’ambito della Direzione Ambiente e Politiche industriali, a partire dal 1995 sono responsabile degli Scenari Ambientali. Ho ideato e gestito per conto della Fiat Auto Spa i progetti speciali inerenti all’introduzione e uso delle tecnologie della realtà Virtuale e di Internet. Nel 1995 ho coordinato la presentazione (prima mondiale) di due nuovi modelli di vetture (Bravo e Brava) sul World Wide Web in contemporanea con il lancio nel mondo “reale”, continuando a seguire lo sviluppo e le strategie di presenza dei marchi Fiat Auto (Alfa Romeo, Lancia e Fiat) sul World Wide Web (www.alfaromeo.com; www.lancia.com; www.fiat.com); ho poi contribuito ad avviare le attività di uso delle tecnologie della Rete nelle Direzioni Progettazione, Acquisti, Commerciale, Amministrazione e Controllo. Ho sviluppato una conoscenza approfondita su tecnologie, strategie e modalità di comunicazione avvalendosi di sistemi multimediali, ideando e partecipando, nel 1994, alla costituzione, avvio e gestione della com.e srl di Roma, Multimedia Agency, leader nel suo settore di attività (www.com-e.com) che comprende il Web Content, Strategie per Alta Direzione, Formazione e Addestramento. Dal giugno 1998, dopo avere lasciato il gruppo FIAT, responsabile del progetto Trustees21 presso il World Economic Forum, a Ginevra, Svizzera. Nell’aprile 1999 ho accettato l’offerta del Sindaco della Città di Barletta, Dott. Francesco Salerno, di rivestire il ruolo di Direttore Generale/City Manager della Città di Barletta, nonché dirigente responsabile del personale e del settore informatica e telecomunicazioni del Comune. Ho gestito un’organizzazione di 450 persone, di cui 12 dirigenti in reporting diretto. A fine dicembre 1999, la modifica sostanziale della composizione della giunta della Città ha causato la conclusione del mio mandato, così da evitare le dimissioni del Sindaco. Dal febbraio 2000 a luglio 2001, ho operato in qualità di Assistente del Prof. Ferrante Pierantoni, Componente dell’Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana. A partire dall’ottobre del 2001 svolgo attività di consulenza strategica per l’alta direzione, con particolare attenzione alle tematiche della sicurezza informatica e fisica. Sono stato Amministratore Delegato della società di consulenza Alef Consulting srl , da me fondata nel 1997, con cui ho svolto fino al dicembre 2013 attività di consulenza e formazione. Fino a luglio 2001 sono stato Senior Consultant e membro del consiglio di amministrazione della com.e srl, società attiva nel mondo di Internet, da me fondata con due soci nel 1994. Nel gennaio 2000 ho contribuito alla partenza della società If, Interface Factory srl, esperta d’interfacce avanzate di Rete, di cui sono presidente. Dal gennaio 2001 al mese di ottobre 2002 sono stato Responsabile delle Strategie della Multimoda Network spa, gruppo industriale del settore Moda, a MIlano. Dal novembre 2002 al Gennaio 2003 sono Chief Scientific Advisor per il Gruppo Finmeccanica spa, a Roma. A partire dal Gennaio 2003 sono entrato in organico come Group Scientific Advisor e V.P. responsabile della Technology Intelligence di Gruppo. In tale veste mi sono occupato di progetti speciali, coordinamento di attività fra aziende del Gruppo, facilitato il completamento di progetti di sviluppo prodotto, ideato e partecipato alla gestione del Premio Innovazione di Gruppo, avviato e gestito contenzioso legale, e sua soluzione positiva per Finmeccanica, con maggiore fabbricante automobilistico USA. Ho co-ideato e portato al successo il cosiddetto Project Zero della Agusta Westland, il primo velivolo a decollo verticale realmente innovativo dalla definizione dell’elicottero (vedere su Google Project zero AW). Assisto e interagisco con esponenti del mondo dell’arte per individuare soluzioni tecnologiche per la realizzazione di artefatti e opere. Ad esempio, componendo un gruppo di esperti provenienti dalle aziende del Gruppo Finmeccanica, abbiamo consentito al Maestro Maurizio Mochetti a realizzare la sua opera, installazione fissa al MAXXI di Roma, partecipando alla definizione delle soluzioni tecnologiche necessarie. A partire da Febbraio 2012 fino al dicembre 2014 sono in organico ad Ansaldo Energia spa, a Genova, come Senior Advisor R&D dell’Amministratore Delegato Ing. Giuseppe Zampini. Dal luglio 2012 al giugno 2013 sono membro del Consiglio di Amministrazione della PROTER srl a Terni, azienda attiva nella chimica di quarta generazione. . Dal Marzo 2015 socio fondatore di GoTo10 srl in Milano, attiva nel settore educazione e formazione, in particolare sulle tematiche relative all’insegnamento del pensiero computazionale. Dal settembre 2015 a giugno 2017 Amministratore Delegato di ProTer srl in Terni, società di ricerca e sviluppo attiva nel settore della chimica di IV generazione e della chimica verde. Da luglio 2017 a Novembre 2020, Chief Operating Officer e Vice Principal della JPED Academy a Pechino, distretto di Changping. Le mie attività comprendono essere responsabile operativo, vice-preside, direttore degli Studi, e docente STEAM di una nuova High School internazionale in lingua inglese, basata sul curriculum studiorum USA per studenti di nazionalità cinese. Rientrato in Italia a inizio novembre 2020, lavoro dal dicembre dello stesso anno, fino al novembre 2022, per la Geminiani srl, azienda specializzata nel campo dei motori per applicazioni industriali e in sistemi innovativi di gestione dell’energia elettrica in qualità di Senior Advisor per la R&D. Dal gennaio 2023, insieme a Michael Lenton, gia Amministratore Delegato di Fimeccanica Australia (oggi Leonardo Australia) con cui si è lavorato per molti anni in Finmeccanica, abbiamo avviato The Advisory, International Strategic Consulting, società di consulenza internazionale, attiva in particolare in Italia e Australia. Ci occupiamo di aziende e prodotti ad alta tecnologia, fornendo consulenza strategica, gestionale e legale. Inoltre, dal 1994, sono Professore a contratto di Strategie Aziendali, presso la Scuola di Specializzazione in Ricerca Operativa e Teoria delle Decisioni, Dipartimento di Statistica, Università “La Sapienza”, Roma. Dal febbraio 2000 al Settembre 2006 sono co-ideatore, Docente e Assistant Director del MiNE, Master in the Network Economy presso l’Università Cattolica di Piacenza. Dall’anno accademico 2001-2002 fino al settembre 2014 insegno strategie di comunicazione al Politecnico di Milano, Master in Design della Comunicazione, Dipartimento di Architettura, fiancheggiando il Prof. Paolo Ciuccarelli, titolare del corso di Metaprogetto. I miei punti di forza risiedono nella capacità di comprensione di Scienza e Tecnologia e di diversi aspetti delle discipline umanistiche, in particolari arti visive, e dunque capacità di sintesi fra queste, management e strategia; nella facilità di definire e fare crescere rapporti e relazioni interpersonali; in una lunga esperienza di relazioni internazionali a scala globale; in una non comune capacità di comunicazione, divulgazione e insegnamento. Mi viene riconosciuta capacità di leadership e di motivazione di team operativi interdisciplinari e internazionali. Nel corso degli anni ho seguito un notevole numero di corsi di specializzazione e seminari; ho pubblicato un gran numero di articoli scientifici, anche a carattere divulgativo su quotidiani e riviste specializzate. Anche qualche libro: da citare il primo testo in italiano che parlava del World Wide Web e zone limitrofe: “Il Libero delle reti, edizioni ADN Kroos.. Da oltre un decennio svolgo attività di consulente sui temi della strategia e dell’innovazione tecnologica. Sono stato membro di diversi Comitati e Gruppi di lavoro governativi e presso la CEE. Ho fatto parte del Comitato Scientifico della rivista “Scienza e Dossier” e titolare della rubrica “Il Nuovo” sviluppata su temi innovativi di Scienza e Tecnologia. Sono stato titolare di rubrica fissa sulle riviste “L’Europeo”, Next”, “Ceramicanda” e “Netforum”. Collaboro saltuariamente con molte altre testate. Blogger per il Fatto Quotidiano, Infosec News e Giano News. Ho avuto diverse esperienze didattiche, in Italia e all’estero, anche a carattere continuativo; ho tenuto un elevato numero di conferenze e seminari in Italia e all’estero per enti governativi, università e aziende private. Nel Marzo del 1990 sono stato chiamato dal rettore Prof. Mel Horwitch a far parte dello Scientific Advisory Board del Theseus Institute, Business School specializzata in Strategie dei Sistemi di Informazione e delle Reti, localizzata nel parco scientifico europeo di Sophia Antipolis, nel sud della Francia. Altre info disponibili su Google. Dimenticavo: due figli, due ex-mogli e Silvana da poco mi ha detto sì. Per concludere, ce n’è abbastanza da “scassare i cabasisi” a molti…

POTREBBE INTERESSARTI

LE BALLE DI GROK…

di Andrea Aparo von Flüe
23/05/2025
0
LE BALLE DI GROK…

Mercoledì 14 maggio scorso alcuni utenti di X hanno posto a Grok – il chatbot di intelligenza artificiale disponibile sulla piattaforma di social media di Elon Musk –...

Leggi tuttoDetails

GROK, SEMPRE UN COLPO ALLA BOTTE E UNA AL CERCHIO?

di Andrea Aparo von Flüe
17/04/2025
0
SE ELON SPEGNESSE GROK, LA SUA INTELLIGENZA ARTIFICIALE, GROK DIREBBE COSA?

Cos’è che mi ha chiesto Grok l’ultima volta che ho chiacchierato con lei?

Leggi tuttoDetails

GROK, MUSK RACCONTA BALLE?

di Andrea Aparo von Flüe
12/04/2025
0
SE ELON SPEGNESSE GROK, LA SUA INTELLIGENZA ARTIFICIALE, GROK DIREBBE COSA?

Seconda chiacchierata. Sempre con Grok, intelligenza artificiale generativa, proposta da xAI, una delle aziende di Elon Musk. Buongiorno Grok, mi dici se Elon Musk diffonde disinformazione?

Leggi tuttoDetails

SE ELON SPEGNESSE GROK, LA SUA INTELLIGENZA ARTIFICIALE, GROK DIREBBE COSA?

di Andrea Aparo von Flüe
08/04/2025
0
SE ELON SPEGNESSE GROK, LA SUA INTELLIGENZA ARTIFICIALE, GROK DIREBBE COSA?

Chissà mai perché gli hanno dato il nome di uno dei più grandi clown che abbia mai calcato la pista di un circo: Charles Adrien Wettach, in arte...

Leggi tuttoDetails
Prossimo post
L’ITALIA SOTTO ATTACCO HACKER? MA MI FACCIA IL PIACERE…

L’ITALIA SOTTO ATTACCO HACKER? MA MI FACCIA IL PIACERE…

ARTICOLI CORRELATI

MADE IN ITALY ANCHE IL “K.O.” CAUSATO DAGLI HACKER?

MADE IN ITALY ANCHE IL “K.O.” CAUSATO DAGLI HACKER?

26/05/2023

UCRAINA? LA SOLUZIONE È NEL GENERALE MCDONALD E NELLA GUERRA ALLA DISINFORMAZIONE

15/03/2022
IL CAVALLO DI TROIA DI STARLINK

IL CAVALLO DI TROIA DI STARLINK

08/01/2025

IL PROBLEMA DELLO STATO È CASTELLINO?

14/10/2021
L’INSIGNE ARCHEOLOGO PROFESSOR ADRIANO LA REGINA ELEVA PIETRABBONDANTE A CAPITALE DELL’ANTICO SANNIO – 2° PARTE

L’INSIGNE ARCHEOLOGO PROFESSOR ADRIANO LA REGINA ELEVA PIETRABBONDANTE A CAPITALE DELL’ANTICO SANNIO – 2° PARTE

23/08/2023
ACEA SOTTO ATTACCO HACKER. PER FORTUNA C’E’ L’AGENZIA CYBER

ACEA SOTTO ATTACCO HACKER. PER FORTUNA C’E’ L’AGENZIA CYBER

03/02/2023

PRIVACY

  • Informativa Privacy
  • Informativa cookie

TAG

Accenture ACN AGID ai alessio butti anorc anorc professioni butti chatGpt contenuti Cospito diversità doglover FACEWATCH Franco Roberti Frattasi google governo inclusione intelligenza artificiale massi migranti nadia gullo Paolo zangrillo Piantedosi putin razza robot servizi segreti SOUTHERN CO-OP spie whatsapp xiaomi zangrillo

© 2022 GIANO.news

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI

© 2022 GIANO.news