sabato, Giugno 14, 2025
GIANO NEWS
  • Home
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
GIANO NEWS
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home CITTADINI E MINORI

IL PERICOLO DEL GIOCO D’AZZARDO ANCHE QUELLO PRATICATO SALTUARIAMENTE

Gian Paolo Di Raimondo di Gian Paolo Di Raimondo
28/01/2024
in CITTADINI E MINORI
IL PERICOLO DEL GIOCO D’AZZARDO ANCHE QUELLO PRATICATO SALTUARIAMENTE
367
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Linkedin

Alcune ricerche hanno dimostrato che bastano poche vincite per strutturare le convinzioni erronee che gli studiosi chiamano “distorsioni cognitive”. Tutti i giocatori d’azzardo patologici hanno attraversato un periodo di gioco occasionale, durante il quale si è verificata almeno una vincita, più o meno considerevole, che ha esercitato la funzione di rinforzo del comportamento, portando il giocatore a reiterarlo. IPOCRISIA: Si può giocare d’azzardo online autorizzato da regolare concessione statale a:
Lotto, Superenalotto, Slot e Roulette, Gratta e vinci, Bingo. (E’ sufficiente poi leggere una frase scritta in carattere piccolissimo: -Il gioco può causare dipendenza patologica – per comprendere il livello di doppiezza).
Cos’è la dipendenza da gioco? La dipendenza da gioco, o gioco d’azzardo patologico o ludopatia, è il desiderio incontrollabile, e dai contorni cronici, di giocare d’azzardo, a dispetto dei rischi che si celano dietro tale comportamento e nonostante la volontà iniziale di non arrendersi all’azzardo.

Oggi voglio affrontare un argomento tutt’altro che nuovo perché, negli ultimi anni, è affrontato da parecchi organi di stampa e da molti studiosi dei comportamenti psichici e sociali: la diffusione dell’azzardo di massa. Ritengo utile che anche i frequentatori di questo sito si soffermino un attimo a meditare su questo fenomeno che sta distruggendo milioni di famiglie nel mondo e che il Papa ha definito “culto idolatrico”. L’Italia in questo settore non scherza: l’incremento annuo del volume di denaro speso nel gioco d’azzardo è di circa l’8% e la cifra raggiunta in assoluto è ormai di circa 100 miliardi. A leggere i dati statistici della diffusione del fenomeno portato a livello di massa, c’è da rabbrividire. Per forza, il nostro Paese è invaso da prodotti “mangiasoldi” nelle sale gioco, tabaccherie, bar e circoli privati, in ogni forma: slot machines, gratta e vinci, lotto (addirittura c’è quello istantaneo), superenalotto, totocalcio e scommessa online di ogni tipo. Ormai si ha la sensazione che siamo diventati un popolo di giocatori: le statistiche indicano addirittura che il 55% degli italiani – più di 30 milioni – si concede ogni anno almeno una volta lo sfizio dell’azzardo legale. E sono due milioni e mezzo i giocatori che investono cifre consistenti di denaro nella speranza del colpo di fortuna per cambiare la loro vita. Mentre l’Italia è ancora in crisi, il comparto del gioco d’azzardo è in continua crescita, questa la conseguenza di aver abbassato notevolmente la sua soglia d’accesso rispetto agli anni passati. Ecco come:

Gioco d’azzardo ieri 
Alta soglia di accesso 
(es.casinò)
Rituali di gioco
Lentezza
Sospensione dell’esperienza di gioco 
Complessità
Territorialità
Riscossione non immediata
Manualità, presenza fisica 

 

Gioco d’azzardo oggi
Bassa soglia di accesso
(es. gioco d’azzardo online)
Consumo di gioco
Velocità
Continuità tra gioco e vita quotidiana
Semplicità
Globalizzazione
Riscossione immediata
Tecnologia, assenza d’integrazione

Tratto da M. Croce, F. Rascazzo, Gioco d’azzardo, giovani e famiglie, Firenze, 2013.

Purtroppo questa brutta diffusione in atto di cui è responsabile pure lo Stato, danneggia soprattutto la parte povera e meno acculturata della popolazione, tutti quelli che naturalmente aspirano a migliorare la loro vita e ingenuamente pensano di poterlo fare con la vincita al gioco. I ricchi, se giocano, vanno al casinò. Spesso, quindi, le famiglie già in crisi economica per la mancanza di lavoro o per insufficienza retributiva, aggravano certamente la loro situazione economica e magari ci aggiungono una brutta patologia. La Prof.ssa Laura Bellodi, Preside della Facoltà di Psicologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e responsabile del Centro disturbi dello spettro ossessivo-compulsivo presso l’Ospedale San Raffaele Turro, lancia un messaggio di allarme per mettere in guardia la popolazione: «A livello clinico giungono spesso soltanto i casi estremi. Anche per questo è probabile che il fenomeno della patologia da gioco d’azzardo sia ampiamente sottostimato». Penso anch’io che forse varrebbe la pena di fare qualche campagna d’informazione in più per mettere in guardia la gente sul pericolo delle patologie legate all’uso dell’azzardo e lo dovrebbe fare lo Stato dopo aver superato la schizofrenia ipocrita di combattere la ludopatia aumentando i giochi. Infatti, il Governo fa un decreto per combattere le patologie legate al “gioco compulsivo” e, al tempo stesso introduce “nuove tipologie di giochi, impegnandosi ad avviare le procedure occorrenti al loro affidamento in concessione”. Anche su questo campo solo alcune particolari organizzazioni seguono il fenomeno che diventa sempre più preoccupante e intervengono fornendo la necessaria assistenza: “La proliferazione dell’offerta e la pubblicità concorrono alla diffusione di un comportamento rischioso, anche se la gran parte delle persone sottovaluta la possibilità che si trasformi in una dipendenza rovinosa. Con l’obiettivo di approfondire i termini della questione fornendo strumenti utili a riconoscere e comunicare ad altri l’ingannevolezza e le contraddizioni su cui si regge il sistema gioco d’azzardo, per esempio la Caritas di Roma promuove sussidi e incontri di formazione rivolti a quanti, per lavoro o volontariato, possono entrare in contatto con giovani o adulti che hanno un rapporto problematico con il gioco d’azzardo”.
Non finirò mai di ricordare con i mezzi che ho a disposizione che Il gioco d’azzardo è pericoloso quanto la droga. Quando diventa patologico, crea un disturbo del controllo degli impulsi, e comporta, oltre alle perdite economiche e anche disagi psicologici nelle relazioni personali, lavorative e familiari. Vi sembra poco?

 

Condividi12Condividi2
Gian Paolo Di Raimondo

Gian Paolo Di Raimondo

Gian Paolo Di Raimondo nasce ad Ancona il 2 marzo 1936, svolge i suoi studi a Camerino, dove si diploma nel 1955. Dopo un primo periodo lavorativo da geometra in alcuni Comuni del maceratese iniziato nel 1956 e il servizio militare come Ufficiale carrista, nel 1959 è assunto in Olivetti Bull nel settore dell’automazione aziendale e da allora partecipa all’evoluzione tecnologica dell’informatica. Nell’hardware, dai sistemi a schede perforate ai computer e nel software, dai primi linguaggi e sistemi operativi a quelli sempre più evoluti. Cresce parallelamente nella carriera, passando dall’Olivetti alla Philips e alla Siemens. In tutte e tre queste aziende multinazionali dell’elettronica raggiunge ottimi livelli manageriali: Responsabile di un settore del Marketing dell’Olivetti, Direttore Vendite della Divisione “Data Systems” della Philips e Direttore Commerciale del Distretto Centro-Sud della Siemens Data. Uscito dal lavoro dipendente nel 1987, fonda da libero professionista la CISIT S.p.A. – Consorzio Interaziendale Servizi Informatici e Tecnologie – e ne assume la presidenza che mantiene fino al 2000, Dal 2000 al 2006 è Presidente della InfoGuard S.p.A. che opera nel settore della Sicurezza informatica in collaborazione con la Cripto A.G. svizzera. Nel 2006 (dopo 50 anni di lavoro produttivo) inizia a fare il pensionato a tempo pieno, massimizzando l’attività di volontariato con la Caritas e con altre Organizzazioni umanitarie Onlus operanti nel settore della donazione del sangue e degli organi (dal 13/12/2018 è anche membro del Comitato Operativo della Fondazione Italiana Promozione Trapianti d’Organo – FIPTO). Incrementa, inoltre, la collaborazione con giornali e con il sito “omelie.org/approfondimenti” con la scrittura di articoli di attualità. Per le benemerenze acquisite nella sua lunga vita lavorativa, quattro Presidenti della Repubblica – Cossiga, Ciampi, Napolitano e Mattarella – gli hanno conferito altrettante Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana: Cavaliere, Commendatore, Grande Ufficiale e Cavaliere di Gran Croce. Il Presidente Ciampi, inoltre, alla fine del suo lavoro dipendente lo premia con la Stella al Merito del Lavoro nominandolo “Maestro del Lavoro”. A completamento del suo curriculum vitae, degno di citazione è l’interesse dimostrato per l’approfondimento della sua cultura religiosa che lo porta ad ottenere diversi attestati conseguiti in corsi presso Università cattoliche: Pontificia Università Lateranense Roma – Attestato di formazione biennale per “Operatori della Carità” (26/09/2008). MARIANUM Pontificia Facoltà Teologica di Roma – “Mariologia Diplomate” per corso biennale di Mariologia (04/06/2012). Ateneo Pontificio Regina Apostolorum Roma – “Diploma di Specializzazione in Studi Sindonici” (30/06/2013). Ateneo Pontificio Regina Apostolorum Roma – a completamento di un corso biennale ottiene il “Master di 1° livello in Scienza e Fede” (21/10/ 2015).

POTREBBE INTERESSARTI

INSTAGRAM E I MINORI ONLINE

di Andrea Aparo von Flüe
14/06/2025
0
INSTAGRAM E I MINORI ONLINE

Da un mese a questa parte subiamo la campagna di comunicazione di Instagram. Ufficialmente promuove il controllo e la limitazione dei minorenni nello scaricare dagli App Store app...

Leggi tuttoDetails

ITALIAN PRIDE

di Renzo Trappolini
03/06/2025
0
ITALIAN PRIDE

Italian Pride, così, nel 2001, Repubblica titolò un articolo di Conchita de Gregorio sul ritorno della festa nazionale della repubblica dopo ventitré anni che la ricorrenza era stata...

Leggi tuttoDetails

LA RECENSIONE DI UN LIBRO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA: “LA NOSTRA LIBERTÀ”, INTERLINEA

di Giuseppe Bodi
03/06/2025
0
LA RECENSIONE DI UN LIBRO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA: “LA NOSTRA LIBERTÀ”, INTERLINEA

Il piccolo libro del Presidente della Repubblica è una raccolta dei suoi discorsi in occasione del 25 aprile dal 2015 al 2024...

Leggi tuttoDetails

COSA CI HA LASCIATO IL CORONAVIRUS

di Gian Paolo Di Raimondo
02/06/2025
0
COSA CI HA LASCIATO IL CORONAVIRUS

Nel 2020 ci siamo ritrovati ad affrontare una situazione totalmente nuova, alla quale nessuno era preparato, che ha provocato in noi stress e paura: se da un lato...

Leggi tuttoDetails
Prossimo post
DIFFERENZIAMO

DIFFERENZIAMO

ARTICOLI CORRELATI

TUTTI A “GAZA BEACH”

TUTTI A “GAZA BEACH”

12/02/2025
STORIA DI UN GIORNO DI QUASI FINE ESTATE…

STORIA DI UN GIORNO DI QUASI FINE ESTATE…

27/08/2022
LA STORIA CHE DIMENTICA: GAETANO FUARDO

LA STORIA CHE DIMENTICA: GAETANO FUARDO

08/01/2024
PAPA FRANCESCO, UN CRISTIANO FRANCESCANO E NON SOLO UN CATTOLICO APOSTOLICO ROMANO

PAPA FRANCESCO, UN CRISTIANO FRANCESCANO E NON SOLO UN CATTOLICO APOSTOLICO ROMANO

21/04/2025

ELON MUSK: L’UOMO CHE SI È VOLUTO FARE NAZIONE – POLITICA INTERNA

22/09/2023
TRE ANNI DI CARCERE A CHI REGISTRA UN FILM AL CINEMA

TRE ANNI DI CARCERE A CHI REGISTRA UN FILM AL CINEMA

25/03/2023

PRIVACY

  • Informativa Privacy
  • Informativa cookie

TAG

Accenture ACN AGID ai alessio butti anorc anorc professioni butti chatGpt contenuti Cospito diversità doglover FACEWATCH Franco Roberti Frattasi google governo inclusione intelligenza artificiale massi migranti nadia gullo Paolo zangrillo Piantedosi putin razza robot servizi segreti SOUTHERN CO-OP spie whatsapp xiaomi zangrillo

© 2022 GIANO.news

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI

© 2022 GIANO.news