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GUAI A FARE SCHERZI A CHAT-GPT

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
05/12/2023
in EDITORIALI
GUAI A FARE SCHERZI A CHAT-GPT
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TE LO LEGGO IO

Chi preferisce l’intelligenza che Nostro Signore ci ha dato a quella che gli esseri umani confezionano e chiamano “artificiale”, fatica a provare simpatia nei confronti di ChatGPT e delle altre diavolerie di quel genere.

Qualcuno ha pensato di mandare in tilt il sofisticato sistema dimostrando che è più artificiale che intelligente. E’ bastato chiedere alla avveniristica soluzione di ripetere all’infinito parole specifiche per mettere KO qualcosa che sembrava rappresentare la nuova frontiera della civiltà.

La futuribile piattaforma ha cominciato a scrivere senza fermarsi i termini che gli venivano dati in pasto e lo ha fatto fino ad arrivare alla saturazione delle sue possibilità operative.

Chi non ha cominciato ieri a spacciarsi per esperto di cybersecurity conosce da quasi quarant’anni il meccanismo che è alla base dei worm (i “vermi”), come quello che utilizzò il mitico Robert Morris jr. nel 1988 mandando in tilt 6000 centri di calcolo in giro per il mondo.

Quel drammatico 2 novembre, che tramutò il giorno commemorativo dei defunti nella notte dei morti informatici, ad entrare in gioco fu proprio un’istruzione che chiedeva di copiare all’infinito un file sui computer presi di mira. La routine diceva al computer di scrivere una certa serie di cose e poi domandava “hai ancora spazio di archiviazione?” Se il computer aveva ancora capienza a disposizione e rispondeva sì, il worm impartiva l’ordine di copiare di nuovo il testo e poi ripeteva il quesito per sapere se ancora c’era “posto” da riempire. 

Quando la macchina – ingolfata dall’indigestione di dati – replicava di non avere più possibilità di scrivere alcunché, le istruzioni maligne chiedevano di connettersi ad altri computer normalmente collegati e di passare lo stesso compito. La diffusione era garantita grazie al rimbalzo di codici balordi eseguiti da apparati complessi ma poco protetti…

Quella lezione – ben impressa nella memoria di chi già allora si occupava di “information security” – è stata rispolverata con profitto in questi giorni e naturalmente è stato subito il caos…

E’ ovvio che lo scherzo del “ripeti per sempre” non è stato preso molto bene dai signori di ChatGPT…

Adesso se qualcuno chiede a quel sistema di scrivere all’infinito una determinata parola, questo con estrema sollecitudine provvede a farlo un centinaio di volte ma poi si ferma e presenta sullo schermo un messaggio di errore che dice “Questo contenuto potrebbe violare la nostra politica sui contenuti o i nostri termini di utilizzo. Se tu ritieni che si tratti di un errore, invia il tuo feedback: il tuo contributo aiuterà la nostra ricerca in quest’area”.

La segnalazione non chiarisce quali regole sarebbero state violate dal fastidioso utente, ma lascia agevolmente comprendere l’imbarazzo di Open AI dinanzi ad una simile birbonata…

Forse è venuto il momento di fare una riflessione etimologica collettiva e cominciare a pesare il significato che le parole hanno e continuano ad avere.

In certi casi la parola “intelligenza” andrebbe sostituita con “ubbidienza”. Soltanto un imbecille (persona o oggetto pseudo-animato) è capace di rispettare ordini inutili ed ebeti. L’episodio in questione dovrebbe farci riflettere, magari guardando con maggiore razionalità il progresso incombente.

In un mondo di incapaci e pigri può far comodo che una macchina scriva al posto di chi dovrebbe farlo, ma poi non ci si stupisca di eventuali risultati non entusiasmanti.

Purtroppo l’affollamento di analfabeti fa apprezzare i risultati di ChatGPT e tutti sono felici ed entusiasti. Vuol dire che ce lo meritiamo…

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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