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IL GOLPE IN NIGER, L’URANIO ED IL DISCORSO DEL GIOVANE CAPITANO PRESIDENTE DEL BURKINA FASO IBRAHIM TRAORÉ

Bruno Tammaro Iannelli di Bruno Tammaro Iannelli
06/08/2023
in SCENARI
IL GOLPE IN NIGER, L’URANIO ED IL DISCORSO DEL GIOVANE CAPITANO PRESIDENTE DEL BURKINA FASO IBRAHIM TRAORÉ
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TE LO LEGGO IO

Una delle ultime attività che ho seguito e portato a termine nella mia carriera è stata quella di seguire due corsi di ufficiali di gendarmeria e polizia provenienti dal Niger e dal Burkina Faso. 

 
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I funzionari africani erano giunti in Italia per approfondire le tecniche investigative all’ Istituto Superiore di Tecniche Investigative dell’Arma dei Carabinieri. Il progetto era stato finanziato dalle Nazioni Unite che aveva deciso di inviare questi ufficiali di polizia a  specializzarsi in Italia.

 
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In questi giorni sto seguendo con viva attenzione ed apprensione quanto accade in quella parte dell’Africa occidentale subsahariana. In Niger dove a fine luglio è stato destituito il Presidente in carica Mohamed Bazoum da un gruppo di militari golpisti.
 
Lo Stato del Niger è una ex colonia francese, indipendente dal 3 agosto 1960, popolata da differenti tribù con lingue e costumi diversi nella loro maggioranza di fede islamica sunnita. I suoi confini sono a sud con la Nigeria, a ovest con il Mali ed il Burkina Faso, a nord con l’Algeria e la Libia ed a est con il Chad, mettono questo stato senza sbocco al mare e la cui superficie è costituita in larga parte da territorio desertico, al centro di una zona molto sensibile per quanto concerne il fenomeno migratorio e per quanto riguarda la situazione politica.
 
La sua popolazione si è decuplicata in pochi decenni passando dai 5 milioni del 1960, data d’indipendenza, ai 25 milioni attuali.
La metà della popolazione è giovanissima e l’analfabetismo è molto diffuso, sono attive molte scuole coraniche. Si tratta di uno dei paesi più poveri al mondo e l’AIDS imperversa specie nelle grandi città.
 
La capitale è Niamey attraversata dal fiume Niger, una città letteralmente esplosa secondo il già descritto incremento demografico complessivo. In quest’area sono stanziate anche una serie di contingenti militari europei e statunitensi poco graditi alla popolazione locale. Sono presenti circa 1500 francesi, un migliaio di statunitensi e circa 400 italiani.
 
L’attenzione verso il paese la cui economia è quasi del tutto ancora basata su agricoltura e pastorizia è dovuta alla massiccia presenza di un minerale molto prezioso per i nostri giorni: l’uranio. Il Niger è uno dei principali estrattori mondiali del combustibile per le centrali nucleari in grado di contribuire a produrre i Kilowattore di cui Europa e Stati Uniti hanno necessità per far funzionare i loro sistemi produttivi.
 
Altrettanto interessate a questo minerale vi sono, però, altre potenze emergenti in particolare la Russia e la Cina.
 
Il Niger è il quinto produttore mondiale di uranio dopo Kazakistan, Canada, Australia e Namibia. Specificamente il Niger è il primo fornitore dell’Europa, con un contributo del 25% della quota del minerale importato a livello di paesi dell’Unione Europea. Da qui il fenomeno golpista, perché come di norma e sempre accade in Africa dal Niger viene estratto il minerale ma non ci sono ricadute né di energia né tantomeno economiche, in Niger c’è solo povertà escluso naturalmente uno sparuto gruppo di speculatori che si arricchiscono con i pagamenti del minerale estratto.
 
Il colpo di stato però non è il frutto di una ribellione della popolazione, ma di un cambio di regia. Il Presidente rimosso Mohamed Bazoum era stato eletto nel 2021, vincendo le elezioni a scapito del suo antagonista Mahamane Ousmane.
 
Bazaoum era il garante della politica filoccidentale e filofrancese, ossia degli Stati del blocco della NATO che gli consentivano l’esercizio del potere democratico in cambio dello sfruttamento delle risorse minerarie.
 
La nuova giunta militare al potere si sta muovendo con cautela cercando di schierarsi, nel frattempo il blocco dei paesi della comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS), vicina ad Europa e Stati Uniti ha minacciato di procedere ad un’azione armata contro i golpisti se non reintegreranno il Presidente deposto.
 
Alcuni Stati però, tra cui Mali, Guinea e Burkina Faso hanno promesso di schierarsi a difesa dei golpisti in caso d’ intervento armato militare. L’ ECOWAS al momento si limita ad alcune sanzioni economiche o alla limitazione di libertà di movimento, mentre nelle Cancellerie delle potenze europee, americane ed asiatiche si ricerca una soluzione.
 
La posizione della Russia è di estrema prudenza, non avendo ancora espresso un’opinione chiara sul caso il Presidente Putin. Certo è solo che al secondo vertice Russia-Africa di San Pietroburgo conclusosi proprio nei giorni del golpe in Niger ha fatto clamore il discorso tenuto dal giovane Capitano Presidente Ibrahim Traoré del Burkina Faso, uno dei paesi che appoggia il golpe.
 
Sarà la Storia a dirci come finirà questa situazione sviluppatasi in quell’area africana e in particolare dove finiranno le risorse minerali così preziose del Niger.

 

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Bruno Tammaro Iannelli

Bruno Tammaro Iannelli

Nato sotto il segno zodiacale dell’Ariete, ascendente Toro. Colonnello della riserva dei Carabinieri Bruno TAMMARO IANNELLI, oltre a tutti i corsi di natura militare e tecnico- professionale è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Siena ed in Scienze della Sicurezza interna ed esterna presso l’Università di Roma Tor Vergata. E’ autore di numerosi saggi di carattere storico e giuridico nonché di analisi criminologica: “La tutela penale del Patrimonio storico e artistico in Italia“ Siena 1991 “I furti d’ arte. I primi ladri nell’ antichità“ Rivista Amici dei Musei – Firenze 1992 “Rapporto Annuale sulla criminalità organizzata” Roma Ministero Interni 1997-1998-1999 “La stanza di Antonio. Un videogioco interattivo che educa alla sicurezza” Roma 2002 E’ stato relatore presso l’ OSDIFE (Osservatorio Difesa e Sicurezza ) dell’ Università di Roma Tor Vergata sulla “Homeland Security“ Ha inoltre tenuto numerose conferenze in Italia e all’ estero su diversi temi professionali. Recentemente è stato invitato a tenere una conferenza nella prestigiosa sede dell’ Ignatianum di Cracovia, in Polonia sotto l’ egida dell’ Università Giovanni Paolo II. E’ Consulente Cinematografico e Televisivo, ha collaborato quale esperto di Dialoghi polizieschi alla trasposizione in italiano della serie televisiva “ The BodyGuard “ della BBC trasmessa sul canale Netflix. Studioso di Lingue Antiche, approfondisce continuamente il latino, il greco, l’ebraico e l’ aramaico. Lingue Moderne : Madrelingua italiano. E’ buon conoscitore delle lingua inglese e spagnola. Cultore di francese e portoghese. Dal 1977 al 1980 frequenta la Scuola Militare ”Nunziatella” di Napoli , in seguito dal 1980 al 1982 frequenta l’Accademia Militare di Modena. Nel 1982 viene Nominato Sottotenente dei Carabinieri. Dal 1982 al 1984 frequenta la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Nel 1984 viene Nominato Tenente dei Carabinieri. Dal 1984-1986 Presta servizio presso il Battaglione Mobile Carabinieri “Toscana” di Firenze, svolgendo numerose missioni di comando di contingenti inviati a Palermo, Caserta, Napoli e Roma per traduzione detenuti e assistenza ai processi contro la criminalità organizzata ed il terrorismo di destra e di sinistra. Dal 1986-1990 Presta servizio in qualità di Comandante della Compagnia Carabinieri di Valledoria (Sassari.). Durante gli anni di permanenza in Sardegna svolge indagini sui sequestri di persona e sul traffico di stupefacenti. Lotta contro il Banditismo Sardo. Nel 1987 viene Nominato Capitano dei Carabinieri. Dal 1990 al 1993 Presta servizio alla Scuola Marescialli di Firenze quale Comandante di Compagnia e Istruttore. Insegna diritto penale speciale, tecnica professionale e polizie europee comparate. Dal 1993 al 1995 È Inviato dal Governo italiano presso la Missione ONUSAL delle Nazioni Unite in El Salvador in qualità di Osservatore di polizia internazionale. Da seguimento all’ applicazione degli accordi di pace tra il Frente Farabundo Martì de Liberaciòn Nacional e il Governo salvadoregno, collabora alla verificazione della Policìa Nacional Civil e dell’ Academia de Seguridad Pùblica, nate dagli accordi di pace. Dal 1995 al 1997 Presta servizio in Sicilia in qualità di Comandante del Nucleo Radiomobile di Palermo. Durante questo periodo nel 1996 viene promosso Maggiore dei Carabinieri. Nel 1997 È Inviato dal governo italiano presso la Missione UNMIBH-IPTF delle Nazioni Unite in Bosnia Herzegovina, in qualità di Capocontingente del primo gruppo di Osservatori italiani di polizia internazionale, incaricati di verificare il rispetto degli Accordi di Dayton. Dal 1998 al 2000 È Incaricato, in qualità di Ufficiale Superiore Addetto dei Carabinieri, all’ Osservatorio Permanente sulla criminalità del Ministero dell’ Interno, Roma, a composizione interforze. L’ufficio redige e presenta al Ministro degli Interni, per la successiva approvazione del Parlamento Italiano il ” Rapporto Annuale sulla criminalità organizzata”. Dal 2000 al 2001 viene Inviato dal governo italiano presso la Missione MINUGUA delle Nazioni Unite in Guatemala, in qualità di Capocontingente degli osservatori italiani di polizia internazionale. Verifica l’applicazione degli accordi di pace tra la Uniòn Revolucionaria Nacional Guatemalteca e il Governo del Guatemala, collabora al controllo della Policìa Nacional Civil e alla verificazione del rispetto dei diritti umani nell’ ambito del sistema giudiziario guatemalteco. Dal 2001 al 2003 è Incaricato, in qualità di Ufficiale Superiore Addetto dei Carabinieri al Programma Operativo Nazionale” Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’ Italia” a composizione interforze e inserito nella Segreteria del Capo della Polizia, Ministero degli Interni, Roma. Collabora alla programmazione e allo sviluppo delle varie progettualità del PON dirette allo sviluppo della sicurezza delle Regioni a Obj 1. Durante questo periodo nel 2001 viene promosso Ten. Col. dei Carabinieri. Dal 2003 al 2004 Viene incaricato di dirigere il Comando Provinciale Carabinieri di Vibo Valentia, Calabria, zone afflitte dalla presenza endemica della criminalità organizzata. Dal 2004 al 2005 Ricopre l’ incarico di Capo della Sicurezza della Commissione Economica e Sociale per l’ America Latina e i Caraibi delle Nazioni Unite in Santiago del Cile. Dal 2006 al 2011 ricopre l’ incarico di Comandante del Reparto Comando della Regione Carabinieri Molise in Campobasso. Dal 2011al 2013 Ricopre l’ incarico di Capo Ufficio Segreteria e Personale del Comando Carabinieri per l’ Aeronautica Militare sito nello Stato Maggiore Aeronautica a Roma. Dal 2014 al 2020 è docente delle cattedre di Storia dell’ Arma, Diritti Umani, Polizia Militare e Diritto Penale Militare presso la Scuola Marescialli e Brigadieri “ Salvo d’Acquisto“ di Velletri (Roma) Dal 2021 al 2022 È Ufficiale Superiore Addetto per Incarichi Speciali presso l’ Istituto Superiore di Tecniche Investigative (ISTI) dell’ Arma dei Carabinieri in Velletri (Roma). Viene promosso Colonnello. Nel corso della carriera è stato insignito delle seguenti onorificenze: Cavaliere dell’ Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2004 ) Medaglia Mauriziana 10 lustri di vita militare (2012) Medaglia militare di bronzo al merito di lungo comando (1997) Croce d’oro con stelletta per anzianità di servizio militare (2018) 3 Croci Commemorative per missioni militari di pace (1994-1999-2002) Medaglia ONU per la Missione ONUSAL- El Salvador (1994) Medaglia ONU per la Missione UNMIBH-IPTF – Bosnia (1997) Medaglia ONU per la Missione MINUGUA- Guatemala (2000) Medaglia commemorativa 50 anni di attività dell’ ONU (1995) Insignito dell’ Onorificenza di Ufficiale con Spade del Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di Gerusalemme , di Rodi e di Malta (1998) Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta (2013) Cittadino Onorario del Comune di San Pietro Infine, città martire della II Guerra Mondiale (2013) Insignita di Medaglia d’oro al valor civile. Attualmente è Presidente in pectore dell’ Istituto di studi storici 8-16 Dicembre 1943. Battaglia San Pietro Infine nel Parco della Memoria Storica Monumento Nazionale .

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