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E SE ALL’AUTOGRILL CI FOSSE STATO UN MITRA AL POSTO DELLO SMARTPHONE?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
14/12/2022
in EDITORIALI
E SE ALL’AUTOGRILL CI FOSSE STATO UN MITRA AL POSTO DELLO SMARTPHONE?
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TE LO LEGGO IO

L’abitudine a vedere miei (ex) colleghi tenere rapporti confidenziali con personaggi della politica o dell’imprenditoria, mi ha sempre portato a pensare banalmente sulla opportunità di certe familiarità e a non stupirmene più. Forse per questa ragione il fatidico o fatale incontro tra Matteo Renzi e Marco Mancini non mi ha mai appassionato.

L’essermi sempre occupato di sicurezza (e non solo di quella cibernetica), però, mi ha spinto a riflettere non su quello che è accaduto (di cui già se ne occupano in troppi) ma  su quanto avrebbe potuto verificarsi al variare di qualche semplice ingrediente della vicenda in questione.

I due personaggi per ruolo e trascorsi personali giravano “sotto scorta”, dispositivo di sicurezza ritenuto necessario e formalmente autorizzato per la sussistenza di un pericolo per la loro incolumità.

Chi deve proteggere un soggetto a rischio di aggressione o di attentato lo immagino in costante ricognizione visiva, quasi lo sguardo fosse quello della Luciana Littizzetto che – nello spot di un panno per spolverare – scansiona le superfici rilevando anche invisibili granelli.

La scorta non può sbagliare. Sono quegli uomini a decidere dove piazzarsi, cosa fare e anche cosa far fare a chi è sotto tutela.

Se il comportamento in servizio è quello che ipotizzerebbe anche un semplice appassionato di film polizieschi (e non un addetto ai lavori), viene da porsi una serie di ineludibili quesiti che finora nessuno ha ritenuto di formulare.

Possibile che neanche uno si sia reso conto che c’era una persona che – nessun ostacolo frapposto – stava tranquillamente riprendendo la scena totalizzando (a quel che si legge sulla stampa bene informata) 13 fotografie e 2 filmati con uno smartphone che è facile presumere fosse molto vicino al vetro del finestrino?

I fatti risalgono ad una stagione di restrizioni sanitarie e non ad un esodo estivo con assalto ai servizi igienici in affollatissime piazzole di sosta in autostrada. Difficile immaginare ci fosse da tener d’occhio un pullulare di gente o da distrarsi al passaggio di qualche minigonna inguinale immediatamente in contrasto con l’abbigliamento invernale del resto dell’Italia in quel periodo.

Quindi la prima domanda è infantilmente “perché nessuno delle scorte ha notato qualcosa di strano tra le poche auto a parcheggio?” Aspettavano forse che l’erede dei fratelli Lumiere invitasse a sorridere pronunciando non “cheese” ma un più francofono “fromage”? Non hanno sentito né il ciak né il “buona la prima!”?

Il secondo interrogativo è apparentemente meno realistico, ma non per questo meno suggestivo: “di cosa parleremmo oggi se il clic non fosse stato quello dello scatto fotografico o della registrazione video, ma il rumore del grilletto di un’arma da fuoco opportunamente silenziata?”

Le caratteristiche di quell’area di servizio sono quasi ideali per chi abbia cattive intenzioni. Ci sono fattori che rendono quel posto il meno raccomandabile se la propria sicurezza è costantemente minacciata e se si devono fare quattro chiacchiere con qualcun altro in analoga condizione di pericolo.

C’è un laocoontico intreccio viario che offre – tra l’altro – la possibilità di giungere in un attimo alla statale che porta a Rieti e alle sue diramazioni dove procedere ad un cambio d’auto. La struttura di ristorazione, poi, è a ponte e sovrasta le carreggiate autostradali, consentendo un celere passaggio pedonale dall’altro lato della bretella che collega Roma Nord alla A1 (magari con un rapido travestimento nella toilette, così da ingannare le telecamere di videosorveglianza installate sui piazzali e all’interno degli ambienti chiusi).

Probabilmente esagero o sbaglio. Forse no.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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