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SE AVETE TELECAMERE CINESI NON GIRATE IN MUTANDE IN CASA

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
26/10/2022
in EDITORIALI
SE AVETE TELECAMERE CINESI NON GIRATE IN MUTANDE IN CASA
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TE LO LEGGO IO

Il problema di essere visti fino a Pechino va oltre lo stare attenti a non passare dinanzi alla finestra che il vicino di casa ha preso di mira per farsi i fatti vostri.

Qui non è in gioco soltanto la vostra privacy, ma potrebbe essere in ballo la sicurezza della propria azienda o addirittura quella nazionale.

Negli Stati Uniti hanno già contato 80 mila telecamere “installate nel posto sbagliato”, ovvero inserite nei sistemi di sorveglianza di migliaia di organizzazioni private e di enti pubblici che non hanno preso in considerazione certe controindicazioni “naturali”. Alla gioia di aver aggiudicato la fornitura a chi ha consentito un risparmio significativo non è quasi mai abbinata la riflessione su chi e perchè ha invisibilmente pagato la differenza tra costo reale del dispositivo e prezzo pagato per l’acquisto.

La spiegazione è fin troppo evidente, ma non di rado una semplice alzata di spalle cancella ogni preoccupazione. Talvolta ci scappa pure un “ma figurati!” e così l’indifferenza al rischio di essere spiati prevale su qualsivoglia altro ragionamento precauzionale.

In questi giorni si torna a parlare della vulnerabilità delle telecamere di sorveglianza “Hikvision”, che secondo alcuni ricercatori hanno un bug che permette ai malintenzionati di visualizzare indebitamente le riprese video che questi apparati eseguono nei diversi angoli del mondo.

La falla individuata e classificata come CVE-2021-36260 (qui la documentazione dell’archivio del NIST, il National Institute of Standards and Technology americano) è destinata ad appassionare solo chi possiede competenze di settore, ma a chiunque balza agli occhi quel “2021” che fa capire che parliamo di un punto debole noto da 11 mesi durante i quali nessuno (o pochi) ha preso iniziative in proposito.

Hikvision è la formula abbreviata di Hangzhou Hikvision Digital Technology, produttore statale cinese di apparecchiature di videosorveglianza che vanta un’ampia clientela internazionale. Il successo commerciale di questa azienda è irrefrenabile a dispetto della allarmante etichetta con cui nel 2019 la Federal Communications Commission ha attribuito ai suoi prodotti “un rischio inaccettabile per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”.

Di questa azienda e dei pericoli che si porta dietro ne hanno parlato già in tanti (dai giornali alla trasmissione televisiva Report) anche perché tra i suoi clienti figurava persino Palazzo Chigi…

C’è stata una interrogazione parlamentare alla Camera dei Deputati nel 2017 e un atto di sindacato ispettivo al Senato nel 2021, si è rimasti basiti che certe attrezzature fossero acquistabili dalle Pubbliche Amministrazioni tramite Consip (che dovrebbe “filtrare” il mercato dell’offerta così da evitare brutte sorprese) e si è gridato allo scandalo per l’installazione di quelle telecamere negli uffici giudiziari di tutta Italia…

Nonostante il giustificato clamore, Hikvision continua a mietere successi commerciali.

Possibile che ci sia ancora chi si rifornisca da quella realtà produttrice? Se si è curiosi di sapere chi sceglie tecnologie potenzialmente poco affidabili, basta andare sul sito di Hikvision e vedere le cosiddette “Storie di successo”…

E’ l’occasione per scoprire che – dopo l’allarme a più voci – hanno optato per soluzioni dell’azienda cinese tra gli altri il CNR, Sorgenia Power, il Gruppo alimentare Casillo, il Comune di Avezzano, il Duomo di Monreale e così a seguire… 

Non si finisce mai imparare. Stavolta non si è nemmeno cominciato…

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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