“Nonno, Nonno, ci racconti una storia?”
Impossibile dire di no. I figli si amano, dei nipoti si è innamorati.
“Va bene cucciole, questa è una storia che mi ha raccontato un giorno di mezzo autunno il mio fratellino…però poi a nanna senza discutere, d’accordo? “.
“Va bene Nonno, dai, racconta…”
“C’era una volta…
… una principessa che sapeva di essere principessa, ma gli altri, quelli con cui aveva a che fare, non lo sapevano.
Il suo nome era Rujade della notte. Aveva un talento particolare nell’usare a suo vantaggio le debolezze, la stupidità di chi avesse intorno. Rujade cresceva come tutte le bimbe, con le sue gioie, le sue tristezze, le sue passioni, combinando ogni tanto grossi guai. Gli anni passavano e lei cresceva, imparava. Spesso si sentiva sola perché aveva a che fare soprattutto con persone di poco conto, molto spesso maschi. Lei aveva un conto aperto con i maschi. Suo papà se n’era andato quando era piccola, piccola. Non glielo aveva mai perdonato.
Sopportava, perché ne traeva vantaggio, quei maschi, arroganti, egoisti, finti amici che la consideravano alla stregua di un bel complemento d’arredo, da esibire per dire di essere moderni e sostenitori delle pari opportunità.
Sapete cucciole cosa sono le pari opportunità?
‘Le pari opportunità sono un principio giuridico inteso come l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale o politico’.
In altre parole, dovremmo essere tutti uguali, ma non lo siamo. Per correggere le cose si propone una legge, una regola da rispettare. Però ci vuole molto tempo perché le cose cambino davvero”.
Se non si addormentano con questa roba…
“Dunque, Rujade aveva a che fare con maschi convinti di essere più bravi, abili e furbi di lei, che spesso la usavano per farsi belli, perché Rujade voleva occuparsi di politica, l’arte del vivere assieme. La politica, un mondo dove i maschi sono in maggioranza. Rujade era attratta, sin dall’adolescenza, dalla politica.
Fu allora che decise che la politica doveva essere il suo mestiere, la sua professione.
Rujade continuò a seguire la sua strada. Cambiò colore dei suoi lisci capelli. Da castana si fece bionda, perché agli uomini del suo paese piacciono le bionde. Occhioni da cerbiatta che la facevano sembrare dolce e innocua. Eppure c’era qualcosa di inquietante in lei. Ammaliava come una strega. Ogni tanto, ma solo ogni tanto, la strega in lei usciva fuori e allora diceva cose che non doveva dire, anche se le pensava. Ogni tanto invece di parlare, urlava. Poi riprendeva il controllo. Tornava a essere la Rujade di tutti i giorni, accomodante, gentile. Chiedeva scusa e rientrava nel suo personaggio, innocua e paziente, continuando a tessere la sua tela come un grande ragno biondo.
Fu così che, passo dopo passo, inesorabile, Rujade fece carriera in quello strano mondo che è la politica. Venne nominata Primo Ministro.
Dovete sapere che nel paese di Rujade il popolo eleggeva, ogni cinque anni, i suoi rappresentanti scegliendoli fra i diversi movimenti. Il movimento che raccoglieva più voti decideva chi avrebbe fatto il primo ministro. A capo dei movimenti c’erano dei segretari o dei presidenti. Ce n’erano due che si consideravano furbi tra i furbi e unici fra gli unici. Uno, ogni tanto con la barba e ogni tanto senza. L’altro senza barba, ogni tanto sveglio ogni tanto no. I due, rendendosi conto che da soli non ce l’avrebbero fatta, pensarono bene di proporre a Rujade (nel frattempo anche lei diventata presidente di un movimento), di allearsi insieme, così da tornare a occupare posizioni di potere. Per i maschi il potere è molto importante…
Con loro grande sorpresa, il movimento di Rujade fu quello più votato e non ebbero altra scelta se non di fare buon viso a cattivo gioco vedendola diventare Primo Ministro.
I due non erano felici. Non avevano ottenuto il risultato sperato, ma confidavano sul fatto che avrebbero detto loro a Rujade cosa fare. D’altronde, si era mai visto una donna Primo Ministro?
Peccato che non avessero fatto per bene i compiti a casa. Non avevano capito che Rujade era una principessa,un poco strega. Una con la voglia di comandare e di farsi obbedire.
Lei li lasciò fare per un po’. I due iniziarono a chiedere sempre di più. La loro alleanza iniziò a vacillare. La storia non dice chi dei due non si fidò più dell’altro, chi innescò la crisi, ma accadde.
Il governo di Rujade cadde.
I movimenti che erano stati relegati all’opposizione, pensando di poter trarre grande vantaggio dagli eventi, chiesero nuove elezioni. I due che avevano fatto cadere il governo di Rujade erano tranquilli, sicuri che avrebbero registrato un buon risultato, migliore di quello delle elezioni precedenti.
Rujade disse poco o nulla fino a che le nuove elezioni furono indette. Allora si tolse i suoi vestiti normali e rivelò di essere regina. Regina della notte.
Raccontò al popolo le responsabilità dei suoi alleati nel farla cadere. I due non trovarono giustificazioni valide al loro comportamento. Gli oppositori non furono in grado di proporre nulla di interessante.
Il popolo ascoltò, valutò e poi decise. Vennero svolte le nuove elezioni.
Rujade raccolse, da sola, senza alleati di sorta, il 70 per cento dei consensi. Il popolo era con lei, voleva stabilità e ordine.
Rujade diventò non solo Primo Ministro, capo del governo, ma avendo la totale maggioranza, cambiò le regole del gioco e diventò anche capo del paese, la prima Presidentessa. Era diventata superiore ai suoi ministri. Non doveva più chiedere la fiducia di nessuno per decidere.
Tutto cambiò nel paese di Rujade.
Fu solo una ripetizione della storia, quella vera? Fatti e cambiamenti analoghi erano già avvenuti nell’arco di tre brevi anni, fra il 16 novembre 1919 e il febbraio del 1922. Andrebbero ricordati e studiati, per evitare di commettere un’altra volta gli stessi errori.
Ora dormite. Sognate bene”.
Nota1
Ovviamente tutti i personaggi citati sono puramente reali, mentre i fatti sono possibili.
Nota 2
Melone in inglese si traduce anche con Honeydew, rugiada di miele. Al plurale Rugiade di miele, ovvero Rujade di miele. Il miele lo lasciamo da parte e dunque abbiamo a che fare con … Meloni