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IN TEMPI DI GUERRA, LA NOSTRA DIFESA HA ANCORA UN ANTIVIRUS RUSSO?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
22/02/2022
in EDITORIALI
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Siamo in guerra, comunque vadano le cose. E le armi – se siamo fortunati – sono solo la privazione del gas e del grano, giusto per citarne due che cominciano con la lettera “G”.

In un momento così critico si pensa subito che, messe da parte le carte geografiche, nella dimensione digitale non siamo poi così lontani dalla Russia. Non siamo a migliaia di chilometri come il mappamondo avrebbe voluto farci credere e un ipotetico conflitto planetario “incruento” sul fronte telematico potrebbe scoppiare allo scattare di qualsivoglia embargo o misura sanzionatoria.

Un simile spettro, però, è certamente scongiurato dalla semplice esistenza di una apposita Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale che, a leggere i giornali, sta lavorando per tutelare il “perimetro cibernetico” e quindi per contrastare qualsivoglia pericolo che possa turbare il regolare funzionamento dei sistemi informatici da cui dipendono i servizi essenziali. Le cosiddette “infrastrutture critiche” (ossia le tecnologie che sono la spina dorsale e il tessuto connettivo di energia, telecomunicazioni, trasporti, sanità e finanza) sono indubbiamente blindate almeno da quanto si può evincere dai trionfalistici comunicati stampa o dagli austeri protocolli di intesa.

Queste premesse potrebbero indurre a scansare la tastiera e ad uscire a fare due passi. Al limite a me personalmente sarebbe consentito di rimanere al pc solo per continuare la ricerca di un sidecar “Watsonian” che da tempo vorrei far abbracciare alla mia Harley…

In realtà l’incandescente atmosfera creata dall’autoproclamato Zar del Terzo Millennio inchioda chi scrive e chi legge a questa manciata di righe, attratti forse dal voler sapere dove si vuole andare a parare in caso di aggressione.

Sbirciando sul web si apprende, infatti, che il nostro Ministero della Difesa sarebbe stato per anni cliente di pregio di una software house particolarmente affermata, le cui incontestabili capacità tecnologiche sono sempre state affiancate da qualche sospetto di eventualmente comprensibile vicinanza con la nazione di provenienza.

Cinque anni fa, su Il Fatto Quotidiano, mi ero già occupato della pericolosità di certe situazioni raccontando come la NSA americana si fosse esposta al rischio di spionaggio o interferenza con l’apparentemente banale installazione di un software antivirus.

Nel 2018 dalle nostre parti venne fuori la storia dei ministeri e degli enti pubblici che avevano comprato dall’azienda russa Kaspersky i programmi per la protezione dei propri sistemi informativi. La società creata, posseduta e diretta da un grande professionista laureatosi a Mosca nel 1987 presso la Facoltà di Matematica della Scuola Superiore del KGB vantava come clienti i dicasteri di Attività Culturali e Turismo, Difesa, Giustizia, Infrastrutture, Economia, Interno, Istruzione, Sviluppo Economico, l’Agcom (l’Autorità garante della concorrenza e del mercato), l’Enav, il CNR e la Direzione centrale dei Servizi Elettorali…

La richiesta di “accesso civico” (sfruttando le possibilità aperte dal cosiddetto Freedom of Information Act italiano,entrato in vigore nel dicembre 2016) formulata da Euronews e dal Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Digitaliha portato alla redazione di una tabella esplicativa che non ha solo valenza amministrativa ma che può portare a riflessioni che hanno carattere strategico.

Probabilmente la ripetizione di un simile riscontro – esteso a tutte le forniture la cui provenienza “di bandiera” potrebbe destare preoccupazione – sarebbe una valida occasione per rilevare potenziali rischi e per adottare qualche iniziativa tardiva nella miglior tradizione che vuole si chiudano le stalle dopo che i buoi sono scappati.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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