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CORONAVIRUS: I TRENI ARRIVERANNO AL TERMINE DELL’INCUBAZIONE

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
25/02/2020
in EDITORIALI
CORONAVIRUS: I TRENI ARRIVERANNO AL TERMINE DELL’INCUBAZIONE
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Finalmente una buona notizia.
Anche le Ferrovie offrono il loro contributo alla titanica lotta al micidiale Coronavirus.
L’idea di far arrivare i convogli a lunga percorrenza al termine del periodo stimato per l’incubazione del morbo ha lasciato di stucco i più fantasiosi esperti di crisis management (la dizione “gestione delle crisi” fa troppo poco figo) e, al tempo stesso, rasserenato i viaggiatori. Questi ultimi, invece di adirarsi con il personale di bordo, hanno manifestato la loro più affettuosa riconoscenza e si sono scusati per non poter abbracciare fraternamente controllori e macchinisti, per ovvie ragioni prudenziali di esclusione di ogni contatto fisico.

Il ritardo di cinque ore, che ieri ha caratterizzato i tabelloni delle stazioni, ha inizialmente preoccupato chi – dinanzi ai display – pensava di trovarsi da Sotheby’s nel bel mezzo di una accanita asta e aspettava (oltre a parenti ed amici in arrivo o semplicemente il treno con cui partire) un ulteriore “rilancio” nella irrefrenabile escalation innescata da un silente “qualcuno offre di più?”. A tranquillizzare il pubblico è stato, comunque, lo stesso tabellone elettronico che – avendo a disposizione solo tre cifre – non avrebbe potuto superare il limite di 999 minuti di ritardo.

I soliti, inevitabili, catastrofisti (reduci, fra l’altro, da un faticoso assalto al supermercato che ha consentito loro di essere scritturati per un remake di “Braveheart”) hanno immediatamente immaginato una catastrofe come quella di Hiroshima e qualcuno si è pure lasciato scappare un legittimo “non bastavano i cinesi…”. La notizia che il ritardo di trecento minuti fosse dovuto ad una disinfezione alla stazione di Casalpusterlengo non ha fatto presa nemmeno sui più appassionati degli scoop di Barbara D’Urso, soliti farsi ipnotizzare dalla voce fuori campo che annuncia tetra storie apocalittiche di VIP e non.

I pochi cittadini rimasti normali hanno invece bestemmiato (ma sottovoce, per non farsi riconoscere) costretti a constatare l’assoluta immodificabilità di certe tradizioni che, religiosamente osservate, non consentono ai treni di rispettare l’orario. Qualcuno tra loro, nel fatidico ruolo di “problem solver”, ha pensato che la migliore soluzione sia l’eliminazione dell’orario che in effetti è il vero elemento di turbativa dell’ordine pubblico…

Potevano mancare i complottisti? Certamente no.
La ‘ndrina dei cospiratori ha subito stabilito – ogni eccezione rimossa – che il COVID-19 sia stato realizzato in uno scantinato del Dopolavoro Ferroviario, dove un gruppo di pensionati ha voluto testimoniare l’immarcescibile attaccamento all’azienda di trasporto e offrire una opportunità per giustificare in maniera plateale la lotteria dei treni che passano solo per chi ha fatto almeno terno o cinquina.

Gli appassionati della lettura alternativa di ogni vicenda, incappucciati come membri del Ku Klux Klan (i primi forse ad indossare una totale protezione delle vie respiratorie per fronteggiare qualsivoglia infezione virale anche nella buona stagione), ora setacciano CRAL e altri ambienti ricreativi in cui si possono annidare altri criminali del bioterrorismo…
Del buon senso, nel frattempo, nessuna traccia.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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