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PEDOPORNOGRAFIA, MUTILAZIONI E SUICIDI: L’ITALIA DIGITALE È QUESTA?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
12/07/2020
in EDITORIALI
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Mi stupisco di chi ancora si stupisce, o finge di farlo. I venti ragazzini che, “beccati” dalla Polizia Postale, si scambiavano foto e video orripilanti non sono certo una eccezione, ma rappresentano nitidamente la situazione dell’informatizzazione (e parlo non di tecnica ma di cultura) del nostro Paese.

C’è chi strombazza il Safer Internet Day (quasi bastasse un giorno – con iniziative da sagra paesana – a rendere la Rete “più sicura”), chi racconta del grande successo delle conferenze nelle scuole per spiegare (a ragazzini che ne sanno mille volte di più) i pericoli delle moderne tecnologie (che i “bimbi” non di rado adoperano come incalliti criminali), chi prospetta un futuro roseo grazie alle tante futuribili soluzioni oggetto di trionfali dichiarazioni istituzionali. Poi – sempre più frequentemente – si leggono storie raccapriccianti che costringono anche i più distratti a fare i conti con una realtà ben diversa da quella che abitualmente ci viene raccontata.

La situazione è parecchio distante dalle ovattate descrizioni con cui si narcotizza l’opinione pubblica.

Genitori che si trincerano dietro a goffe scuse “generazionali”, docenti costretti a duellare con marmocchi che usano lo smartphone per prendersi beffa di loro, organi di polizia che rincorrono ragazzini cercando di vincere il disgusto nel visionare contenuti che vanno al di là della più fervida immaginazione, dispositivi elettronici alla portata di tutti e trasformati in armi letali.

Quel che scrivo non è certo frutto di una improvvisa ispirazione amish, ma una tanto semplice quanto drammatica constatazione.

Nel 1997 con Vincenzo Merola ho scritto il libro “Genitori, occhio a Internet” invitando a riflettere sui potenziali pericoli delle allora nuove modalità di comunicazione. Non siamo riusciti a sensibilizzare gli adulti dell’epoca e i ragazzini del tempo che hanno preso il posto di mamma e papà si lamentano di non saper come affrontare i rispettivi figli. Viene da chiedersi cosa sia stato fatto davvero (e non a chiacchiere) in questi anni e soprattutto cosa sia stato realizzato nell’ultimo biennio in cui s’è narrato di un grande salto tecnologico del Paese.

Chi è al comando di questo sventurato Paese dovrebbe spiegare (magari senza slide preconfezionate e senza comunicati stampa da riportare pari pari) cosa ha fatto, cosa stia facendo e cosa pensa di fare per scongiurare il ripetersi di eventi clamorosi come quello della “chat dell’orrore” di cui parlano i giornali in questi giorni.

Il rimedio non sono le indagini giudiziarie che purtroppo non risolvono nemmeno l’aspetto acuto del problema. Non si tratta di premere un brufolo dinanzi allo specchio, ma di affrontare la questione di qualcosa che è ben più preoccupante di una naturale acne giovanile.

Il tumore del degrado manifesta da tempo incredibili metastasi, ma l’immaginaria cartella clinica viene tenuta nascosta. Solo quando venti ragazzi finiscono al “triage” processuale qualcuno si accorge che qualcosa non va.

Le brillanti Ministre Pisano (Innovazione) e Azzolina (Istruzione) hanno sicuramente già trovato il rimedio. Perché non ci rendono partecipi e non rassicurano la collettività dicendo che l’ennesima brutta storia è solo l’ennesima eccezione?

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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