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NO ANONYMOUS, NON SONO L’UNICO CHE MERITA RISPETTO

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
24/05/2020
in EDITORIALI
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Non “uomo di rispetto”, o ancor peggio “uomo d’onore”. Semplicemente persona che merita rispetto.

Sentirselo dire emoziona e costringe a fermare per un attimo i mille pensieri che abitualmente frullano per la mente. Il “tweet” di Anonymous mi ha incuriosito e probabilmente non ha lasciato indifferente tanta altra gente.

Ho fatto lo “sbirro” per parecchi anni, ottenendo persino l’appellativo di “sceriffo del Web”. Dal mio lavoro ho ricevuto tante soddisfazioni, amplificate dal non aver mai “barato” e dall’aver affrontato in maniera sportiva tutte le partite che la vita – professionale e non – mi ha riservato.

Nessun doppio gioco, nessun trucco, nessun “trojan” o altro artifizio. Questo probabilmente mi ha fatto guadagnare il rispetto da parte dei miei avversari, consci del reciproco ruolo in quella tanto acerrima quanto divertente sfida tra “guardie” e “ladri”.

Sono stato costretto a congedarmi prima di arrivare a compiere 53 anni (e dopo aver cominciato a vestire una uniforme a soli 16), probabilmente colpevole di aver fatto quella dannata indagine sulle slot machine che portò a riconoscere oltre 90 miliardi di euro di danno all’Erario e che venne mortificata da un sistema politico che fece di tutto per minimizzare l’accaduto e polverizzare la somma da incassare.

Me ne sono andato senza essere nemmeno salutato dai miei superiori. Mi sono evitato certe farisaiche cerimonie di commiato, ma forse il “rispetto” per chi ha servito il suo Paese per 37 anni non c’è stato. A parte le affettuose e perenni manifestazioni di stima dei miei ragazzi del GAT (il glorioso ed insuperato Gruppo Anticrimine Tecnologico ormai in naftalina) e dei miei amici fuori dalla GdF, in quei tristissimi giorni mi commosse il commento sui social di un ragazzo che era stato mio “cliente”. Lui – che “per colpa mia” aveva dovuto patteggiare 15 mesi di reclusione per la famosa intrusione sui web di Pentagono, NASA & C. – esprimeva il suo sincero dispiacere per la mia uscita “anticipata” dalle fiamme gialle. Le parole di quel “giovanotto”, oggi affermatissimo manager negli Stati Uniti, forse anticipavano il tweet di questi giorni.

Oscar Wilde diceva di scegliere i suoi nemici per l’intelligenza. Non ho mai potuto prediligere o optare per un avversario, ma ho duellato con quelli che mi sono toccati in sorte e ho avuto la fortuna di trovarne di bravissimi. Devo a loro la spinta a migliorare, a non arrendermi mai, a cimentarmi nelle sfide impossibili.

Improvvisandomi antropologo della civiltà digitale, ho sempre cercato di capire le motivazioni alla radice di certe loro iniziative. Quando ne ho avuto l’occasione ho utilizzato i mezzi di informazione per cercare di far capire loro che anche le più consolidate ragioni e i più nobili ideali devono fare i conti con la legge e soprattutto non possono non considerare le eventuali vittime innocenti.

Un attacco informatico può, ad esempio, fermare le ferrovie e sputtanare tecnici e manager che gestiscono i sistemi presi di mira, ma alla fine mette in difficoltà pendolari e viaggiatori. L’assalto telematico ad una struttura ospedaliera può avere conseguenze tutt’altro che virtuali e non è la maniera migliore per richiamare l’attenzione sulla cyber security e sulla sua naturale priorità.

Non mi stancherò di rammentare a quelli che sono stati i miei avversari di evitare pubblicazione dei dati sottratti per il “rispetto” delle persone cui quelle informazioni si riferiscono.

Non sono “uno dei pochi a cui portare rispetto” perché tanti ne sono meritevoli.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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