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FACITE AMUCHINA!
…DAI BORBONI AL CORONAVIRUS

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
26/02/2020
in EDITORIALI
FACITE AMUCHINA! …DAI BORBONI AL CORONAVIRUS
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“Chi chiacchiera a poppa vada a chiacchierare a prua, chi blatera a dritta lo vada a fare a sinistra” potrebbe essere una riedizione del fantasioso “Regolamento da impiegare a bordo dei legni e dei bastimenti della Real Marina del Regno delle Due Sicilie”.

La rivisitazione che porta ad un più contemporaneo “Facite Amuchina!” è innescata dalla confusione degli ordini impartiti negli ultimi giorni dal comandante del vascello Italia mentre affronta le tempestose acque di una emergenza la cui reale gravità non è dato capire.

La disordinata ciurma è in balia delle onde e il pericolo di schiantare il già traballante scafo contro gli scogli del fallimento nazionale è incrementato dal crescente spirare del vento della psicosi collettiva.

Lo stile di comando dell’imbarcazione di cui siamo involontari passeggeri sembrerebbe evocare la presunta imperizia della Marina borbonica, quest’ultima in realtà solo vittima di una iniqua campagna denigratoria perpetuatasi nel tempo ma davvero immeritata. E da ex allievo di quella che un tempo ne fu l’Accademia (ho frequentato la “Nunziatella” che fu voluta da Re Ferdinando IV), rivendico la totale estraneità di quella che fu una delle flotte di maggior efficienza ed efficacia da certi malvezzi e maldicenze.

La gestione del problema sta manifestando “modus operandi” che lasciano perplessi anche i più aperti ed elastici simpatizzanti dell’improvvisazione. La totale assenza di procedure volte ad assicurare il controllo della situazione, l’adozione di organici provvedimenti, la revisione migliorativa delle iniziative avviate d’urgenza, il progressivo ripristino delle condizioni di normalità, non tranquillizza chi si ritrova a bordo. Le dichiarazioni contraddittorie confondono i destinatari del messaggio. Il loro vero significato sembra ignoto persino a chi ha proferito frasi o parlato agli impietosi microfoni degli ancor più cinici mezzi di informazione.

Tutto dovrebbe cominciare da una calibrata ripartizione delle competenze. E qui casca l’asino. Quali competenze in uno scenario dove il background di chi dovrebbe occuparsi di specifici ambiti è a dir poco inadatto?

Come i peperoni, che “tornano su” ai deboli di stomaco, l’undicesimo Comandamento “Uno vale uno” sintetizza l’incapacità dolosa di non riconoscere quel merito e quelle conoscenze che sono indispensabili in frangenti difficili e ansiogeni.

Come la scritta HOLLYWOOD che campeggia sulla collina sovrastante Los Angeles, certe maldestre apparizioni pubbliche resteranno inconfondibili nelle cartoline che illustrano un Paese – vista la minaccia respiratoria – oggettivamente in affanno. Il ritrito refrain “Non ci posso credere” di Aldo, Giovanni e Giacomo è stato tradotto in tutte le lingue dagli spettatori che, increduli, hanno assistito (in ogni angolo del mondo) alle sproloquianti prolusioni di chi è al timone del nostro povero (e sempre più povero) Paese.

Se il problema di sicurezza sanitaria è amplificato da malaccorte asserzioni ufficiali, quello di ordine pubblico è solo ai primi sintomi. La paura e l’intolleranza sono ancora contenute, ma gli episodi di ordinaria violenza e quelli criminali sono facili a contagiare una popolazione già allo stremo sotto il profilo economico, occupazionale, sociale e – ovviamente – sanitario.

Si torni a dare il giusto peso alle parole, magari preferendo in certe occasioni il proverbiale silenzio del “un bel tacer non fu mai scritto”.

Non si pensi che le esperienze commerciali ambulanti di bevande possano essere paragonate alla vendita di noccioline di Jimmy Carter, perché quest’ultimo – laureatosi a 22 anni in ingegneria nucleare – è quello che ha saputo gestire Camp David e il rapimento dei suoi connazionali nell’ambasciata di Teheran, fino a meritare il Nobel per la pace nel 2002.

Si scopra che la tanto declamata “onestà” comincia con il riconoscere serenamente il non essere in grado a fare certi mestieri.

Mentre il dottor “Frankestine” e il suo fido Igor precisano nella magica pellicola di Mel Brooks la corretta pronuncia del rispettivo nome, si eviti di manifestare la presunta erudita espressione “vairus” ed alzare la palla agli umoristi dei nostri giorni con espressioni destinate a diventare …virali.

Si spieghi la necessità di farsi trattare in un varietà televisivo con la stessa confidenza con cui ci rivolge al pizzicagnolo di fiducia per domandare un pezzo di provolone o un assaggio di qualche prelibatezza al banco, dimenticando che la nostra attendibilità è sotto i riflettori. Le luci abbaglianti (non quelle di Mal dei Primitives, ma della signora D’Urso) appiattiscono le imperfezioni cutanee ma esaltano altri difetti che Youtube e mille podcast renderanno immortali.

Si provi a pensare che non si vive di slogan e che talvolta questi (mi viene in mente “Prima gli italiani”) possono ritorcersi dannosamente privilegiandoci nell’ordine di accadimento di eventi funesti.

Non è più il tempo per disporre che “tutti chilli che stanno abbascio vann’ coppa  e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio passann’ tutti p’o stesso pertuso”…

Occorre fare. E, possibilmente, fare bene.

Oppure, giusto per non negare un’alternativa, lasciar fare a chi ne è capace.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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