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VIOLENZA DI (OGNI) GENERE, O VIOLENZA DI GENER…ALE?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
18/08/2023
in EDITORIALI
VIOLENZA DI (OGNI) GENERE, O VIOLENZA DI GENER…ALE?
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TE LO LEGGO IO

Il caso del generale che, non trovando editore disposto a pubblicare il suo sfogo, produce in proprio un distillato di odio a 360° è drammaticamente speculare alla corsa a comprarne una copia su Amazon così da farlo divenire un best-seller in poche ore.

Questi siamo noi. Anzi, sono loro.

La rancorosa cornucopia di luoghi comuni è diventata – ancor prima di leggerla – la versione contemporanea di un “Mein Kampf” de noantri e nella gente “normale” (non quella ritenuta tale dall’autore) non ha innescato sentimenti di ribrezzo ma ha scatenato la paura più che fondata che esista gente che la pensi così, se ne vanti e faccia proseliti.

Non deve preoccupare il disdoro derivante alle Forze Armate, ma la profonda offesa alla civiltà che quelle oltre 370 pagine (proporzionali al presumibile disagio interiore di chi le ha scritte) hanno inferto con feroce disumanità.

Deve spaventare il pensiero contaminante e ancor più chi non ha alcun bisogno di contagi di sorta per condividere certe aberrazioni. Se esiste ancora l’apologia tra le condotte sanzionabili dall’ordinamento nazionale, qualcuno ne tenga conto.

Senza capacitarsene l’ufficiale dai trascorsi operativi in quella che un tempo era segnata sulle carte geografiche con la sigla “A.O.I.” (Africa Orientale Italiana) ha costretto i suoi connazionali a rammentare le atrocità e gli stupri fatti dalle truppe (agli ordini del Governo Crispi e, anni dopo, del Duce) desiderose di dimostrare la loro “superiorità”…

Autodichiaratosi erede di Giulio Cesare e pronto al rogo in veste di emulo di Giordano Bruno, il personaggio si qualifica autonomamente con queste bizzarre attribuzioni e quindi non merita commenti ulteriori.

Inquieta invece il fatto che la sua “opera” sia acquistabile fruendo del “Buono Cultura” e quindi a spese del contribuente, circostanza che meriterebbe un approfondimento e magari qualche azione correttiva.

Nel frattempo il Ministro Crosetto ha preso le distanze e invitato gli italiani a non speculare sulle “dichiarazioni a titolo personale” del militare in questione, annunciando l’apertura di un procedimento disciplinare.

L’istruttoria potrebbe cominciare andando a leggere le “note caratteristiche” redatte dai superiori dell’interessato che hanno valutato ogni aspetto del tizio, spalancandogli la strada verso i vertici dell’Esercito senza accorgersi di una certa predisposizione a “sentimenti forti”.

E’ certo vero che chiunque – anche chi veste in montura – ha diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni. E’ altrettanto ineccepibile che chiunque debba rispondere di quel che altrettanto liberamente dichiara e delle conseguenze delle sue asserzioni.

A titolo di assaggio e perché ognuno possa fare le considerazioni in proposito non “de relata”, qui di seguito riporto il testo della quarta di copertina. Vale oltre qualunque crucifige che la più appuntita penna saprebbe scrivere per demolire il soggetto, la cui lunga dissertazione suona come un manifesto politico in vista di prossimi appuntamenti europei… Prima di lui un imbianchino austriaco si cimentò in analogo sforzo. Evitiamo che venga data “una seconda mano” di vernice…

Il titolo la dice lunga sul tenore e sui contenuti di questo libro. “Il Mondo al contrario” vuole infatti provocatoriamente rappresentare lo stato d’animo di tutti quelli che, come me, percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune, come logica e razionalità. “Cosa c’è di strano? Capita a tutti, e spesso” – direte voi. Ma la circostanza anomala è rappresentata dal fatto che questo sgradevole sentimento di inadeguatezza non si limita al verificarsi di eventi specifici e circoscritti della nostra vita, a fatti risonanti per quanto limitati, ma pervade la nostra esistenza sino a farci sentire fuori posto, fuori luogo ed anche fuori tempo. Alieni che vagheggiano nel presente avendo l’impressione di non poterne modificare la quotidianità e che vivono in un ambiente governato da abitudini, leggi e principi ben diversi da quelli a cui eravamo abituati.

Basta aprire quella serratura di sicurezza a cinque mandate che una minoranza di delinquenti ci ha imposto di montare sul nostro portone di casa per inoltrarci in una città in cui un’altra minoranza di maleducati graffitari imbratta muri e monumenti, sperando poi di non incappare in una manifestazione di un’ulteriore minoranza che, per lottare contro una vaticinata apocalisse climatica e contro i provvedimenti già presi e stabiliti dalla maggioranza, blocca il traffico e crea disagio all’intera collettività. I dibattiti non parlano che di diritti, soprattutto delle minoranze: di chi asserisce di non trovare lavoro, e deve essere mantenuto dalla moltitudine che il lavoro si è data da fare per trovarlo; di chi non può biologicamente avere figli, ma li pretende; di chi non ha una casa, e allora la occupa abusivamente; di chi ruba nella metropolitana, ma rivendica il diritto alla privacy.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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