domenica, Maggio 11, 2025
GIANO NEWS
  • Home
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
GIANO NEWS
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home SCENARI

LA PAURA DELLA CINA ED IL BIVIO DAVANTI A NOI

Luca Anedda di Luca Anedda
13/08/2022
in SCENARI, Uncategorized
LA PAURA DELLA CINA ED IL BIVIO DAVANTI A NOI
1.3k
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Linkedin
0:00 / 0:00
TE LO LEGGO IO

È sempre molto interessante guardare le cose da una diversa angolazione e provare ad uscire dagli schemi che la nostra cultura occidentale, consapevolmente o inconsapevolmente, ci propone. Francamente ci sembra un esercizio essenziale in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, dopo che le tensioni tra Paesi e culture sono aumentate esponenzialmente, portandoci ad un passo da una guerra mondiale che come al solito a parole nessuno vuole e nessuno si augura, ma che nei fatti si sta materializzando; ed il pericolo è talmente incombente che una voce autorevole come quella del Papa ebbe a dire : “Siamo entrati nella Terza guerra mondiale, solo che si combatte a pezzetti, a capitoli”. Ma in realtà in questi ultimi mesi la situazione si è ulteriormente aggravata.

Il Professore Kishore Mahbubani ci offre questa possibilità: esplorare un altro punto di vista e vedere se vi siano vie alternative ad una guerra catastrofica, che di fatto nessuno si augura. Il Professore Mahbubani è uno scrittore e intellettuale nato a Singapore, laureato in psicologia. È stato tra l’altro tra il 2000 e il 2001 Presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Autore di numerosi libri molti dei quali hanno scalato le classifiche mondiali, come ad esempio: “Has China won?” (“La Cina ha vinto?”).

Negli ultimi anni è cresciuto negli USA un profondo sentimento anticinese; sia tra la popolazione e sia tra la classe dirigente. Del resto, questo può anche essere comprensibile se si considera che negli ultimi 200 anni il potere che ha regolato il mondo è sempre stato in mano occidentale: prima con l’egemonia inglese poi con quella americana. Adesso per la prima volta in 200 anni stiamo assistendo ad uno spostamento di questo potere verso l’est asiatico attraverso la rinascita cinese. Questo è qualche cosa di completamente nuovo, avvenuto in un brevissimo periodo, e di fronte al quale l’occidente si è trovato impreparato.

Napoleone disse: “lasciate dormire la Cina, perché quando si sveglierà farà tremare il mondo”. E la Cina negli ultimi 30 anni si è svegliata, compiendo una vera e propria rivoluzione. Ma questo cambiamento è stato percepito solo in parte dall’occidente. Se volete siamo stati colti di sorpresa. Cullati da una falsa sicurezza dopo la fine della guerra fredda e la sconfitta del potente orso russo, abbiamo smesso di competere economicamente e politicamente.

E’ noto che la rivoluzione cinese è avvenuta attraverso profondi cambiamenti della società; essi hanno abbracciato l’economia di mercato, e mentre gli Stati Uniti nel 2001 cercavano di rialzarsi dal terribile colpo dell’11 Settembre, la Cina entrava nel WTO , l’Organizzazione mondiale del commercio, aprendo completamente le porte alla inarrestabile avanzata economica del dragone che ha tra le altre cose , avuto il merito di sollevare dalla condizione di povertà ed indigenza 700 milioni di persone; un record anche per gli standard occidentali. L’occidente si è assopito ed ha fatto suo il pensiero espresso dal politologo e filosofo Francis Fukuyama, che nel suo libro del 1992 “la fine della storia e l’ultimo uomo” aveva teorizzato come la diffusione delle democrazie liberali, del capitalismo e lo stile di vita occidentale in tutto il mondo poteva indicare la conclusione dello sviluppo socioculturale dell’umanità e divenire pertanto la forma definitiva di governo nel mondo. E da qui, se volete, il concetto di “esportazione della democrazia” tanto caro a molta dirigenza occidentale.

Ma il sentimento anticinese si è andato a mano a mano sviluppando anche a causa dello spostamento di ricchezza verso est: si badi bene che sono state le stesse compagnie americane ed europee a spostare il lavoro in asia, attratte dal basso costo della mano d’opera e dunque da lauti guadagni. Ma questo ha generato un impoverimento della classe lavoratrice media occidentale. Si pensi che il 50% dei lavoratori americani nello stesso periodo del boom cinese hanno visto i loro salari decrescere costantemente e per molti si è materializzata anche la perdita del lavoro stesso. Dunque, il risentimento popolare è anche in qualche maniera giustificato dagli eventi.

Ma c’è una cosa che noi non riusciamo a comprendere appieno ancora oggi; il profondo cambiamento della società cinese. Dal 1949 il Partito Comunista Cinese, unico partito, decide le sorti del suo popolo in maniera autoritaria. Ancora nel 1980 i cittadini non potevano decidere come vestirsi, (quasi tutti avevano il classico vestito stile Mao Tse-tung), non potevano scegliere il percorso educativo, dove e come lavorare. Uscire dal paese era impossibile. Ora tutto questo non è più vero: i cittadini si vestono come vogliono, studiano, intraprendono, e viaggiano. Si calcola che circa 120 milioni di cinesi ogni anno escono dalla Cina e, sorprendentemente per qualcuno, vi ritornano. Quindi mentre la libertà politica non è aumentata, quella personale è enormemente cambiata in meglio.

Gli Stati Uniti hanno 240 anni di storia: la Cina circa 2400, ed il fatto che proprio ora gli americani dicano ai cinesi, nel loro periodo più florido, che debbono cambiare, rimane un qualche cosa che non può avere nessuna conseguenza pratica. Semplicemente cade nel vuoto, e non fa che aumentare l’irritazione di Pechino. Inoltre, la leadership del partito comunista cinese ha ancora in mente cosa è successo alla società Sovietica dopo il suo disfacimento nel 1991: lo Stato è collassato, l’economia è precipitata, e la povertà aumentata indicibilmente; l’aspettativa di vita degli ex cittadini sovietici è precipitata dai 70 anni ai 55 anni nel solo giro di un decennio. Una catastrofe. Quindi lecita la domanda:” perché l’occidente deve avere la presunzione di sapere cosa è meglio per un popolo?” E questo vale anche per il resto del mondo in un momento storico dove anche il resto del mondo è meno incline ad accettare questo tipo di giudizi e di imposizioni.

Dunque, quale futuro ci attende? Difficile guardare nella palla di cristallo: il pensiero ed il processo decisionale dei vertici cinesi è chiuso nelle stanze del palazzo del partito a Pechino. Gli Americani e gli europei si muovono in maniera asincrona senza ben sapere che pesci prendere, tranne che vedono nella Cina una minaccia mortale. Eppure, la tradizione millenaria cinese dovrebbe in qualche modo tranquillizzarci. Se i cinesi avessero avuto lo stesso istinto imperialistico occidentale, l’Australia sarebbe stata da tempo territorio cinese. Anche la tolleranza che vi è in Asia, un continente a bassa intensità per ciò che riguarda i conflitti, dovrebbe ispirarci un po’ di tranquillità. Nel sud est asiatico convivono pacificamente etnie e religioni diversissime: circa 260 milioni di mussulmani,150 milioni di cristiani, 140 milioni di buddisti, senza considerare, poi, i taoisti, gli indù e tutte le altre confessioni più piccole.

Eppure, ci stiamo armando fino ai denti, pronti al peggio. E loro stanno facendo lo stesso.

E dunque, ecco il bivio.

Se gli Usa e la Cina decidono di intraprendere la strada che porta ad una competizione a somma zero, dove la vittoria di uno corrisponde necessariamente alla sconfitta dell’altro, allora siamo destinati ad un futuro molto burrascoso.

Ma se si sceglie di intraprendere l’altra strada che porta a convivere con le proprie differenze, in una sana competizione economica, quella che porta progresso e sviluppo in tutto il mondo, regolata da trattati e regolamenti concordati tra le due parti, allora non ci sarà una terza guerra mondiale. Ma nessuno in questo momento sà quali di queste due strade verranno intraprese. Siamo al bivio.

Max Baucus, senatore democratico americano e ambasciatore a Pechino sotto l’amministrazione Obama ha recentemente affermato come la visita della Pelosi a Taiwan sia stato un errore. Ha ribadito come in passato i contatti tra le due amministrazioni erano molto frequenti e proficui. Oggi anche a causa del Covid sono praticamente nulli. In passato le visite tra i due capi di stato e tra i vertici delle due amministrazioni si susseguivano con regolarità. Questo sarebbe oggi fortemente auspicabile. La creazione di un tavolo permanente per un costante e continuo lavoro di risoluzione delle controversie che inevitabilmente si creano tra due super potenze. Una sorta di videoconferenza costante tra leader, per scongiurare incomprensioni ed eliminarle sul nascere. La volontà del popolo cinese, ha aggiunto il senatore, è quella di una produttiva collaborazione. Anche i cinesi vogliono mettere il piatto a tavola per i propri figli e portarli al parco Disney la domenica. Lavorare per migliorare la loro condizione. Proprio come il popolo americano.

Non rimane, dunque, che imboccare la strada giusta.

Condividi43Condividi7
Luca Anedda

Luca Anedda

Luca Anedda è nato a Cagliari il 24 Dicembre 1958. Ha conseguito la Maturità Scientifica presso la Scuola Militare Nunziatella negli anni 1973-1977. Entrato in Accademia Aeronautica con il Corso Turbine 3, ha conseguito il brevetto di pilota militare negli Stati Uniti (Columbus A.F.B. Mississippi), al termine del quale è inviato a frequentare il corso di “Fighter Lead in Training” presso la Base Aerea di Holloman in New Mexico (U.S.A.). Successivamente viene assegnato al 5to Stormo di Rimini dove consegue la “Combat Readiness” su velivolo F104 come pilota Caccia intercettore. Dopo aver frequentato la Scuola di Guerra Aerea di Firenze con il grado di Capitano, viene promosso Maggiore ed inviato come Istruttore presso la scuola di volo NATO di Sheppard A.F.B. negli Stati Uniti, dove ricopre vari incarichi di rilievo. Rientrato in Italia con il grado di Tenente Colonnello, nel 1994 ricopre prima il ruolo di Capo Ufficio Operazioni del 5to Stormo di Rimini, e successivamente quello di Comandante del 23mo Gruppo Caccia Intercettori. Nel 1996 entra in Alitalia e diventa Comandante su Velivolo MD80. In Alitalia ricopre anche il ruolo di Quality safety Auditor e svolge numerose audit presso Compagnie come Air China, Kenia Airways. Laureato in Scienze Aeronautiche, è diventato consulente presso G.E.D.A. società di aviazione e consulenza nel settore sia di ala fissa che rotante. Attualmente risiede in Inghilterra ed è Comandante esaminatore di volo presso Stobart air. Ha al suo attivo oltre 16.000 ore di volo di cui 3.000 su velivoli militari. Sposato con Tiziana, ha tre figli: Gabriella, Alessio e Isabella.

POTREBBE INTERESSARTI

INDIZI PAPALI

di Renzo Trappolini
07/05/2025
0
INDIZI PAPALI

A guardare la storia dei conclavi, la decina di giorni, che 133 cardinali elettori hanno per conoscersi e votare uno di loro, son davvero pochi. Nel primo conclave,...

Leggi tuttoDetails

BENZINA, UOVA, IMMIGRANTI, POSTI DI LAVORO: LA REALTÀ INTERPRETATA DI DONALD TRUMP

di Andrea Aparo von Flüe
01/05/2025
0
BENZINA, UOVA, IMMIGRANTI, POSTI DI LAVORO: LA REALTÀ INTERPRETATA DI DONALD TRUMP

Il presidente Trump ha celebrato con un comizio in Michigan quelli che ha affermato essere stati "I primi 100 giorni di maggior successo...

Leggi tuttoDetails

SI FA PRESTO A DIRE PACE

di Renzo Trappolini
30/04/2025
0
SI FA PRESTO A DIRE PACE

Colomba o piccione parassita e predatore?Dire pace è facile per chi non vuole...

Leggi tuttoDetails

SEDE VACANTE E UN PAPA….AMICO

di Renzo Trappolini
28/04/2025
0
SEDE VACANTE E UN PAPA….AMICO

Le pape è mort, la paupeté est immortale, ha scritto Voltaire. I romani al funerale: Il papa è morto. Viva il papa!

Leggi tuttoDetails
Prossimo post
IL ROBOT DI XIAOMI SFILA SENZA IMPRESSIONARE

IL ROBOT DI XIAOMI SFILA SENZA IMPRESSIONARE

ARTICOLI CORRELATI

CULTURA, UNA VOLTA SOLA IN COSTITUZIONE, EPPURE…

CULTURA, UNA VOLTA SOLA IN COSTITUZIONE, EPPURE…

12/01/2025
DIMENTICATI DALLA STORIA: FORTUNATO PICCHI

DIMENTICATI DALLA STORIA: FORTUNATO PICCHI

20/04/2024
LA SANITA’ LUCANA, AZZOPPATA DAGLI HACKER, RIPARTE?

LA SANITA’ LUCANA, AZZOPPATA DAGLI HACKER, RIPARTE?

12/02/2024
L’ASSORDANTE SILENZIO VATICANO…

L’ASSORDANTE SILENZIO VATICANO…

20/10/2023
FINALMENTE PUBBLICI I DATI DI MALATI E RICOVERATI ALL’OSPEDALE DI VERONA!

FINALMENTE PUBBLICI I DATI DI MALATI E RICOVERATI ALL’OSPEDALE DI VERONA!

18/11/2023
META: NO GRAZIE!

META: NO GRAZIE!

15/06/2024

PRIVACY

  • Informativa Privacy
  • Informativa cookie

TAG

Accenture ACN AGID ai alessio butti anorc anorc professioni butti chatGpt contenuti Cospito diversità doglover FACEWATCH Franco Roberti Frattasi google governo inclusione intelligenza artificiale massi migranti nadia gullo Paolo zangrillo Piantedosi putin razza robot servizi segreti SOUTHERN CO-OP spie whatsapp xiaomi zangrillo

© 2022 GIANO.news

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI

© 2022 GIANO.news