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CONNUBIO ARETI ENEL NELLA FORNITURA ELETTRICA: UNA VERGOGNA!

Andrea Bussa di Andrea Bussa
04/09/2025
in CITTADINI E MINORI
CONNUBIO ARETI ENEL NELLA FORNITURA ELETTRICA: UNA VERGOGNA!
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TE LO LEGGO IO
La vicenda:

Un  proprietario di un immobile sito in pieno centro di Roma  richiedeva  ai primi di luglio 2025 il subentro nel contratto di fornitura luce Enel, contratto che prima era a nome di altro utente locatario. Veniva previsto il riallaccio in data 18.7.2025, dopo ben oltre dieci  giorni!  

Arrivava finalmente  un tecnico ARETI che anziché riallacciare il contatore, riferiva che lui doveva solo controllare che tutto fosse a posto  e che il giorno dopo ENEL ENERGIA avrebbe da remoto riattivato il tutto . Nulla di ciò accadde al malcapitato ,che non poteva utilizzare l’immobile ad uso residenziale. Richiamato ENEL ENERGIA cominciava un rimpallo con ARETI, sino a quando quest’ultima  comunicava un riallaccio per il 27. 8.2025, ovvero dopo circa due mesi dalla richiesta della voltura!!!

Inoltre, nel caso in cui  nessuno fosse stato presente, l’accesso sarebbe stato rimandato “sine die”. A nulla valevano  le decine di telefonate e PEC di sollecito, alla cui prima  seguiva una telefonata di un dirigente Enel che assicurava il riallaccio entro 24 ore dalla PEC. 

Tuttavia nessun allaccio veniva effettuato e lo sventurato proprietario non poteva usufruire dell’ abitazione per ben due mesi . Paiono superati abbondantemente i 5/7 giorni di massima previsti per il subentro in una preesistente utenza  in Pieno centro di Roma. Parrebbero inoltre esistere gli elementi per una interruzione di pubblico servizio.  Finalmente  il 27 agosto due tecnici ARETI giungevano sul posto, ove il proprietario “obtorto collo” doveva presenziare a tutti i costi data ed ora imposti perentoriamente.

Il proprietario sporgeva tuttavia formale atto di denuncia querela per la vicenda, che probabilmente verrà archiviata, anche perché questi grandi colossi difficilmente sono chiamati a rispondere. Inoltre si sta intraprendendo una azione di risarcimento danni derivante dal mancato utilizzo dell’immobile.

Considerazioni:

Ad ogni telefonata di sollecito rispondevano improvvisati centralinisti dei call center, che vengono mandati al macello, come vittime sacrificali, onde permettere alle centinaia di funzionari delle aziende erogatrici di non esser disturbati nel loro monotono lavoro di routine, che non è dato comprendere in cosa consista.  Le risposte degli operatori dei call center sono tra le più disparate e contraddittorie e quando si chiede di parlare con persona competente, spesso “cade la linea” . 

Il tutto ci  riporta  indietro di 50 anni, con gli Sketch di Bice Valori che rispondeva alle telefonate in modo del tutto inconferente, misto però almeno ad un umorismo che suscitava una  irrefrenabile risata. Oggi quando si ha a che fare con qualunque società erogatrice di pubblici servizi, non esiste un interlocutore e non si sa a chi rivolgersi ed al posto della risata si scatena rabbia ed avvilimento, con un senso di impotenza per il malcapitato. 

Per la Pubblica Amministrazione venne istituita la figura del “difensore civico” , sebbene con scarso successo, visti i limitati poteri, ridotti anche con la legge 42/2010 ; esiste tuttavia come rimedio il costoso ricorso al TAR . Per questi Enti di erogazione di pubblici servizi invece non esiste tutela, se non ricorrendo ai lentissimi e sommari contenziosi giudiziari, con gli esiti più incerti . Sarebbe auspicabile una autorità di controllo, ma vera e con poteri coercitivi ed altamente sanzionatori per l’Ente, non come l’ ARERA , priva di ogni potere coercitivo e che al massimo infligge all’Ente una ridicola sanzione in favore del malcapitato.

A chiosa di tutto ed a mo di esempio :

In Europa i tempi di subentro in un contratto di fornitura si attestano in pochi giorni.

Nella popolatissima  Nuova Delhi i tempi di subentro in un contratto di fornitura elettrica sono di circa 5 giorni gli operatori sono due : la BSES Rajdhan0Power Limited e la TPDDL Tata Power Delhi Distribution Limited . Gli stessi provvedono direttamente agli allacci.

Ad Istanbul con quasi 16 milioni di abitanti i tempi massimi per il subentro sono sette giorni .

Forse sarebbe il caso che questo governo, all’avanguardia in Europa foriero di grandi opere “ponte sullo stretto” e tante altre interessanti iniziative si occupasse anche di introdurre organi di vigilanza su questi operatori di pubblici servizi, che pare facciano come gli pare in spregio ad ogni normativa, tal da riallinearli agli standard non solo europei.

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Andrea Bussa

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