giovedì, Agosto 14, 2025
GIANO NEWS
  • Home
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
GIANO NEWS
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home EDITORIALI

SE PATENTI, PASSAPORTI E ALTRI DOCUMENTI FINISCONO ONLINE E’ ANCHE COLPA NOSTRA

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
13/08/2025
in EDITORIALI
SE PATENTI, PASSAPORTI E ALTRI DOCUMENTI FINISCONO ONLINE E’ ANCHE COLPA NOSTRA
2.3k
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Linkedin
0:00 / 0:00
TE LO LEGGO IO

Chi pensa ad un titolo ad effetto si sbaglia. Purtroppo è solo la semplice e spietata constatazione di quel di cui si sta parlando in questi giorni.
Negli anfratti più oscuri di Internet (o semplicemente nelle pagine non indicizzate dai motori di ricerca che etichettiamo come deep web) sarebbero presenti le copie dei documenti di centinaia di migliaia di persone. Secondo tradizione i colpevoli sono i soliti pirati informatici, così da spersonalizzare responsabilità che invece hanno ben più precise radici e che pochi hanno voglia di riconoscere.
Chi si occupa non da ieri di computer crime difficilmente riesce a riconoscere doti soprannaturali ai cosiddetti hacker e sa perfettamente che questi riescono nei rispettivi intenti grazie alla inconsapevole collaborazione delle loro stesse vittime. Sono bravi, loro. Bravi non solo nella accezione manzoniana.
I malfattori, che hanno trovato nella Rete la possibilità di sfogare i più bassi istinti delinquenziali, conoscono i punti deboli dei nostri comportamenti e approfittano di tanti quotidiani errori dei loro potenziali bersagli così da trarne profitto.
E’ estremamente facile capire come sia stato possibile che le profondità telematiche abbiano accumulato un simile tesoro di dati personali e forse vale la pena ricostruire l’accaduto non partendo dal doloroso ritrovamento, ma riavvolgendo il nastro dell’immaginaria disavventura e “vedere” come tutto è cominciato. Così facendo ci si accorge di essere stati noi stessi ad accendere la miccia di questa esplosiva situazione.
Quando ci si reca in albergo o in qualunque altra struttura ricettiva si è tenuti a presentare un documento identificativo. Questa prassi, storicamente sancita dal Testo Unico delle leggi in materia di pubblica sicurezza, ci impone di riflettere sul significato del “presentare un documento”.
Chi gestisce un hotel deve registrare gli ospiti e annotare su apposite schede (destinate poi alla Questura) gli estremi del documento di identità, completi di nome e cognome, data/luogo di nascita, residenza, ente/data/luogo di rilascio…
Attenzione, però. La disciplina vigente non chiede di fotocopiare o scansionare il documento in questione e questa cattiva abitudine è figlia della pigrizia di chi siede alla concierge e della fretta di chi non vede l’ora di raggiungere la propria camera.
La copia fotostatica o l’immagine acquisita con lo scanner non sono previste da nessuna norma e pochi sanno (forse lo hanno scoperto adesso) che quel genere di operazione può rivelarsi fatale. Quella riproduzione può essere l’innesco di una infinità di iniziative in nostro danno, facendoci ritrovare inaspettati protagonisti di guai incredibili.
Per rubare il “malloppo” presente sul PC di un albergo non c’è bisogno di un acrobata digitale, ma potrebbe esser sufficiente sedersi alla tastiera di quell’apparato per estrarne copia. Quella “macchina” potrebbe finire in un laboratorio tecnico per un qualsivoglia malfunzionamento e i suoi dati sarebbero facilmente accessibili e riproducibili. O, ancora, quel computer arrivato a fine carriera (nel giro di un paio di anni l’obsolescenza si fa sentire) magari viene venduto tramite qualche sito web dove i criminali informatici sanno di poter acquistare non il “ferraccio” ma il suo contenuto…
Il tema merita di essere approfondito e sarà facile condurre per mano chi legge in maniera da permettergli di acquisire la giusta consapevolezza e “vaccinarsi” contro prossime fregature,
Alla promessa di continuare domani a trattare l’argomento voglio abbinare l’invito a pretendere che chi registra la presenza in albergo si limiti a copiare quel che gli serve senza affidarsi a fotocopiatrici di sorta e rispettando quel che stabilisce l’articolo 109 del cosiddetto TULPS…

Condividi74Condividi13
Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

POTREBBE INTERESSARTI

IL TRAGHETTO IN FIAMME A NAPOLI ERA STATO DISSEQUESTRATO TRE MESI FA

di Umberto Rapetto
12/08/2025
0
IL TRAGHETTO IN FIAMME A NAPOLI ERA STATO DISSEQUESTRATO TRE MESI FA

Potremmo parlare di una domenica di fuoco senza nemmeno lambire il ritrito tema del caldo africano che soffoca l’Italia...

Leggi tuttoDetails

E SE LA COLPA DEI “CONTROMANO” FOSSE ANCHE DI ANAS E AUTOSTRADE?

di Umberto Rapetto
10/08/2025
0
E SE LA COLPA DEI “CONTROMANO” FOSSE ANCHE DI ANAS E AUTOSTRADE?

Il Ministro dei Trasporti bullizza i vecchietti e minaccia l’inasprimento delle regole per il rinnovo delle patenti...

Leggi tuttoDetails

LA FATTORIA DEL MINISTRO URSO

di Umberto Rapetto
07/08/2025
0
LA FATTORIA DEL MINISTRO URSO

Le storie che hanno un vago sapore di incredibile richiedono la loro immediata verifica. Si potrebbe parlare di “fact checking”, ma qualcuno finirebbe con il confonderlo con un...

Leggi tuttoDetails

POTERE, STRAPOTERE, PREPOTENZA

di Umberto Rapetto
05/08/2025
0
POTERE, STRAPOTERE, PREPOTENZA

Moderni statisti, al cui confronto i Righeira sono Churchill e Eisenhower, tuonano giustamente contro la decisione della Corte di Giustizia Europea...

Leggi tuttoDetails

ARTICOLI CORRELATI

IL VIDEO MULTIUSO DEL FINTO MORTO: DAL COVID ALL’UCRAINA, LA MANIPOLAZIONE UCCIDE LA REALTA’

08/03/2022
UN RANSOMWARE HA AZZOPPATO IL GRUPPO TOYOTA

UN RANSOMWARE HA AZZOPPATO IL GRUPPO TOYOTA

24/11/2023

SOLIDARIETA’ AGLI SPONSOR SULLA GIACCA DI SALVINI

10/03/2022
LA STRANA ESTATE

LA STRANA ESTATE

23/08/2023
FACEBOOK “GRATIS PER SEMPRE” DIVENTA A PAGAMENTO?

FACEBOOK “GRATIS PER SEMPRE” DIVENTA A PAGAMENTO?

11/11/2023

LA PRATICABILE OPZIONE DEL SILENZIO NELLA VITA INTELLETTUALE ED IN POLITICA – PROLOGO 1° PARTE

18/09/2023

PRIVACY

  • Informativa Privacy
  • Informativa cookie

TAG

Accenture ACN AGID ai alessio butti anorc anorc professioni butti chatGpt contenuti Cospito diversità doglover FACEWATCH Franco Roberti Frattasi google governo inclusione intelligenza artificiale massi migranti nadia gullo Paolo zangrillo Piantedosi putin razza robot servizi segreti SOUTHERN CO-OP spie whatsapp xiaomi zangrillo

© 2022 GIANO.news

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI

© 2022 GIANO.news