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IL PROBLEMA DEMOGRAFICO E DOVER PARTIRE PER NECESSITÀ, NON PER SCELTA

Andrea Aparo von Flüe di Andrea Aparo von Flüe
21/07/2025
in CITTADINI E MINORI
IL PROBLEMA DEMOGRAFICO E DOVER PARTIRE PER NECESSITÀ, NON PER SCELTA
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TE LO LEGGO IO

L’Italia si sta spopolando. I bambini scarseggiano. I nonni che portano a spasso i nipotini sono una rarità, quelli con un cagnetto al guinzaglio la normalità.

C’è chi, più o meno nostalgico, propone di riaccendere la “battaglia demografica”, un insieme di politiche autoritarie intraprese dal regime fascista e da Mussolini con il discorso dell’Ascensione il 27 maggio 1927.

Nonostante i miti e le leggende, opportunamente confezionate, sulla fecondità delle donne italiane, sulla capacità procreatrice dei maschi nostrani e sulle intense attività di coppia, preferibilmente orizzontali, durante il Ventennio il tasso di natalità (indicatore demografico che esprime il numero di nati vivi in un determinato periodo di tempo, generalmente un anno, ogni mille abitanti di una popolazione)  non fece che scendere: 27,5 ogni mille abitanti nel 1927, scesi a 23,5 alla vigilia della Seconda guerra mondiale. Non funzionò allora, non c’è motivo che funzioni oggi. Intanto il numero di neonati continua a diminuire. Meglio far parlare i numeri.

L’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ha registrato il record negativo di nascite nel 2024 con 370 mila eventi, in calo del 2,6 per cento rispetto all’anno precedente e di oltre un terzo rispetto al 2008.

Sempre secondo l’ISTAT, il numero di figli per donna in Italia per i primi sette mesi del 2024 ha raggiunto il minimo di 1,21 rispetto a 1,44 del 2008, ben lontano dal livello di sostituzione della popolazione di 2,05 figli per donna. Nel 2024, il Paese ha registrato 4 mila seicento nascite in meno rispetto al 2023, un anno già segnato da un minimo storico con 379 mila neonati. L’Italia potrebbe perdere quasi 12 milioni di abitanti entro il 2070, riducendo la popolazione a 47,2 milioni.

Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione, il numero di alunni della scuola dell’infanzia è diminuito del 21,4 per cento in 10 anni tra l’anno scolastico 2013-2014 e il 2023-2024.

La popolazione in età lavorativa, è passata dal 66,4 per cento nel 2005 al 63,4 per cento nel 2024, mentre tra il 2020 e il 2023 l’età media del Paese è passata da 45,7 anni a 46,4 anni, con un quarto della popolazione di età superiore ai 65 anni.

La continua contrazione della popolazione in età lavorativa impatta pesantemente sul sistema pensionistico. Nel 2025, secondo i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, la spesa pubblica ad esso associata dovrebbe ammontare al 15,3 per cento del prodotto interno lordo. Nel 2050, si prevede un rapporto di un pensionato ogni tre persone in età lavorativa, il che rende insostenibile l’attuale sistema.

Secondo il demografo Alessandro Rosina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’Italia ha in atto una dinamica da lui denominata “degiovanimento, ossia la riduzione strutturale della presenza dei giovani nella società.

Parafrasando il titolo di una trasmissione radiofonica, l’Italia non è un paese per giovani: il 10 per cento dei laureati nelle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) va a lavorare all’estero. Uno studio, condotto da “Virgilio sapere”, evidenzia che, nell’ultimo decennio, i cittadini italiani che sono espatriati sono oltre un milione. Di questi, un terzo (352 mila) ha un’età compresa tra i 25 e i 34 anni. Non solo: tra questi, oltre 132 mila (il 37,7 per cento) sono in possesso della laurea al momento della loro partenza. Secondo lo studio dell’economista Luca Paolazzi, direttore della Fondazione Nord-Est, solo il 29,2 per cento dei laureati italiani resta in Italia, mentre il 43,1 per cento va a lavorare all’estero. Complessivamente, nel 2024 sono emigrati 191mila italiani, con un aumento del 20,5 per cento rispetto al 2023, mentre, dal 2011, l’Italia ha perso 691 mila soggetti tra i 18 e i 34 anni.

Partire non è una scelta, è diventata una necessità per i giovani, anche se è sempre più difficile perché le opportunità sono sempre meno. 

Giorgia Meloni, ha fatto della questione demografica una delle sue priorità se non un’ossessione: “Nessun intervento concreto sarà mai sufficiente se non si inverte il discorso che si tiene da anni. Per decenni si è detto che mettere al mondo un figlio avrebbe compromesso la libertà, i sogni, la carriera, in alcuni casi la bellezza e quindi è stata una scelta che, alla fine, non è stata ‘conveniente'”, ha detto nell’aprile 2024 in occasione di un evento pubblico sulla demografia.

Il suo governo ha messo in atto misure per aiutare le famiglie, tra cui una riduzione dell’IVA per i prodotti destinati ai bambini e un assegno unico da 50 a 175 euro al mese e per figlio, a seconda del reddito dei genitori. Con scarsi risultati. Il sostegno pubblico alle famiglie è inadeguato. Il tasso di povertà delle famiglie aumenta in base al numero dei figli.

La Primo Ministro ha promesso un “cambio di passo” nell’azione del governo, ma le misure messe in atto, per il momento, non sembrano in grado di invertire la tendenza. D’altronde, non è che si possa fare molto in un Paese con un debito pubblico abissale, pari nel 2023 al 134,8 per cento del prodotto interno lordo.

Poco ha fatto il Governo attuale per migliorare l’offerta di servizi pubblici per le famiglie. La situazione è destinata a durare, visto che gli obiettivi per la creazione di posti di assistenza all’infanzia, finanziati dal piano europeo di ripresa post-Covid NextGenerationEU, sono stati rivisti al ribasso passando da 260 mila posti a 160 mila. Inoltre, esistono gravi disuguaglianze territoriali tra il nord e il sud del paese. Mentre in Valle d’Aosta tutti i comuni erogano servizi per la prima infanzia, in Calabria lo fa solo il 22 per cento.

Le carenze strutturali comportano per i genitori italiani grandi difficoltà a conciliare lavoro e vita familiare, al punto di fare rinunciare alla genitorialità.

Le nascite sono sempre più rare e l’Italia invecchia.

Poco ha fatto il Governo per gestire il rovescio della medaglia della questione demografica, ovvero la gestione razionale e programmata dell’immigrazione, educando chi vuole venire a stare nel Bel Paese ai diritti e doveri dei cittadini italiani. Non c’è integrazione senza formazione. Se l’accesso alla cittadinanza fosse meno restrittivo, più diffuso, attento ai territori e alle necessità, si potrebbe ridurre il loro impoverimento e abbandono. Vecchie e nuove imprese non investono perché sanno che non riusciranno a trovare personale, per non parlare della mancanza delle infrastrutture di base.

Poco ha fatto il Governo per permettere ai giovani di immaginare il loro futuro con un minimo di sicurezza, così da potere rimanere, mettere su famiglia e rallentare il declino della natalità. Eppure con le giuste politiche, potrebbe accadere.

Poco sta facendo il Governo per evitare la prossima stagnazione economica, conseguenza ineluttabile della dinamica demografica in atto.

Meglio non contare su una serena e tranquilla vecchiaia.

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Andrea Aparo von Flüe

Andrea Aparo von Flüe

Padre italiano, madre svizzera-tedesca. Lunghi periodi all’estero fra Svizzera, Francia, Stati Uniti, Giappone. Scuole primarie svizzere e irlandesi; scuola secondaria in Francia e in Italia. Il risultato è un’ottima conoscenza del francese, inglese e del dialetto svizzero tedesco; buona del tedesco, elementare del giapponese e la capacità di muovermi da “indigeno” in contesti culturali diversi. Nel gennaio del 1978 mi hanno laureato dottore in fisica “summa cum laude” discutendo una tesi sperimentale sulla dinamica di caduta dei chicchi di grandine, sviluppata lavorando come ricercatore presso l’Ufficio Centrale di Ecologia e Meteorologia Agraria del Ministero Agricoltura e Foreste, per conto del quale ho lavorato nei periodi estivi dal 1977 al 1979 come membro del Gruppo italiano che partecipava alla ricerca internazionale Grossversuch IV (Politecnico di Zurigo, Università di Montpellier e Grenoble, Ricercatori dell’URSS). Dopo essere risultato primo su quattrocento candidati, nel 1979, sono stato assunto, con la qualifica di Ricercatore, all’Ufficio Europeo Brevetti dell’Aja (NL), da cui mi sono dimesso a causa dello scarso interesse del lavoro e dello stipendio eccessivo. Tornato in Italia, nel 1979, mentre ero docente di Meteorologia all’IT Aeronautico “Francesco de Pinedo”, sono stato chiamato dal Prof. Umberto Colombo a lavorare come consulente al CNEN, il Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare, di cui egli era Presidente. In tale veste ho curato prima studi sul contenuto energetico di centrali nucleari e convenzionali, poi sono stato responsabile di diverse “task forces” per la definizione e avvio di attività connesse alla diffusione di nuove tecnologie: coordinamento del Gruppo di lavoro per la documentazione e l’informazione, automazione delle biblioteche geograficamente diffuse del CNEN, creazione di un servizio di “business graphics” computerizzata, avvio delle iniziative di Office Automation, automazione integrata della Presidenza e Direzione Generale. Nel 1981 sono entrato negli organici dell’ENEA, (ex CNEN) come collaboratore Tecnico Professionale alla Direzione Centrale Relazioni Esterne per poi passare alla Direzione Centrale Studi e ho iniziato la mia attività di Assistente del Presidente. Dal giugno del 1982 al maggio del 1983, su invito del Massachusetts Institute of Technology, Laboratory for Computer Science, mi sono trasferito a Cambridge (USA) per lavorare come Visiting Scientist, membro dell’Office Automation Group. In tale sede ho approfondito gli aspetti del management dei processi d’innovazione tecnologica e ho avuto responsabilità di conduzione del gruppo di ricerca, non ché di Thesis Advisor. Dal luglio 1983 all’aprile 1987 ho fatto parte della Direzione Centrale INFO dell’ENEA come responsabile dei progetti di automazione di ufficio. Continuando l’attività di Assistente del Presidente, ho avuto responsabilità dei progetti di diffusione dell’innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese, analizzando una serie di potenziali “start up”. Nel 1984 ho curato la pubblicazione di uno studio sui mestieri e le professioni degli anni ’90, mettendo a frutto le conoscenze, acquisite nel corso degli anni, di economia, management e di diverse nuove tecnologie: informatica e telematica, nuove energie, nuovi materiali, biotecnologie, innovazioni di processo (laser, robotica, FMS, CAD-CAM, ecc.) per citare le principali. Con la fine del 1985 ho ideato, gestito e completato il progetto di automazione integrata degli uffici della Presidenza e della Direzione generale dell’ENEA, che ha visto la radicale trasformazione delle modalità di lavoro di tutto il personale segretariale, tecnico e dirigenziale dei suddetti uffici. Nel corso del 1986, su invito del governo giapponese (MITI-JETRO), ho passato un mese di studio in Giappone visitando numerose imprese giapponesi e avendo intensi confronti di idee con esponenti governativi e della cultura nipponica. A partire da quella data mi sono occupato in modo continuativo del Giappone, intessendo una fitta rete di conoscenze personali e professionali con esponenti nipponici del mondo del Business e di quello accademico. A fine 1986, ho voluto sviluppare un’esperienza di lavoro nell’industria privata. Sono entrato alla Fiat S.p.A. a Torino dove ho lavorato dal 1986 al 1988 nella Direzione Studi Economici e Analisi Strategiche per passare nel 1989 alle dirette dipendenze del Direttore dell’Ente Sviluppo, Coordinamento e Controllo, in qualità di Vice-Direttore responsabile dei Progetti Speciali (Business Development). Dal febbraio 1990 sono stato in forza alla Fiat Auto. Fino al giugno 1991 ho avuto la responsabilità dei rapporti con le istituzioni internazionali nell’ambito della Direzione Centrale Sviluppo, Coordinamento e Controllo. I miei compiti comprendevano la manutenzione e implementazione di una rete di contatti internazionali finalizzata al monitoraggio degli sviluppi tecnologici e delle strategie dei partners e dei competitori. Partecipavo e/o definivo progetti speciali su temi inerenti il management dei processi di innovazione e di cambiamento, nonché di team dedicati a progetti di M&A. Dal giugno 1991 al marzo 1993 nella Direzione Ambiente e Politiche Industriali, responsabile del coordinamento del piano Qualità Totale, rispondendo direttamente all’amministratore delegato. Dopo essere stato responsabile delle attività di Relazioni Internazionali nell’ambito della Direzione Ambiente e Politiche industriali, a partire dal 1995 sono responsabile degli Scenari Ambientali. Ho ideato e gestito per conto della Fiat Auto Spa i progetti speciali inerenti all’introduzione e uso delle tecnologie della realtà Virtuale e di Internet. Nel 1995 ho coordinato la presentazione (prima mondiale) di due nuovi modelli di vetture (Bravo e Brava) sul World Wide Web in contemporanea con il lancio nel mondo “reale”, continuando a seguire lo sviluppo e le strategie di presenza dei marchi Fiat Auto (Alfa Romeo, Lancia e Fiat) sul World Wide Web (www.alfaromeo.com; www.lancia.com; www.fiat.com); ho poi contribuito ad avviare le attività di uso delle tecnologie della Rete nelle Direzioni Progettazione, Acquisti, Commerciale, Amministrazione e Controllo. Ho sviluppato una conoscenza approfondita su tecnologie, strategie e modalità di comunicazione avvalendosi di sistemi multimediali, ideando e partecipando, nel 1994, alla costituzione, avvio e gestione della com.e srl di Roma, Multimedia Agency, leader nel suo settore di attività (www.com-e.com) che comprende il Web Content, Strategie per Alta Direzione, Formazione e Addestramento. Dal giugno 1998, dopo avere lasciato il gruppo FIAT, responsabile del progetto Trustees21 presso il World Economic Forum, a Ginevra, Svizzera. Nell’aprile 1999 ho accettato l’offerta del Sindaco della Città di Barletta, Dott. Francesco Salerno, di rivestire il ruolo di Direttore Generale/City Manager della Città di Barletta, nonché dirigente responsabile del personale e del settore informatica e telecomunicazioni del Comune. Ho gestito un’organizzazione di 450 persone, di cui 12 dirigenti in reporting diretto. A fine dicembre 1999, la modifica sostanziale della composizione della giunta della Città ha causato la conclusione del mio mandato, così da evitare le dimissioni del Sindaco. Dal febbraio 2000 a luglio 2001, ho operato in qualità di Assistente del Prof. Ferrante Pierantoni, Componente dell’Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana. A partire dall’ottobre del 2001 svolgo attività di consulenza strategica per l’alta direzione, con particolare attenzione alle tematiche della sicurezza informatica e fisica. Sono stato Amministratore Delegato della società di consulenza Alef Consulting srl , da me fondata nel 1997, con cui ho svolto fino al dicembre 2013 attività di consulenza e formazione. Fino a luglio 2001 sono stato Senior Consultant e membro del consiglio di amministrazione della com.e srl, società attiva nel mondo di Internet, da me fondata con due soci nel 1994. Nel gennaio 2000 ho contribuito alla partenza della società If, Interface Factory srl, esperta d’interfacce avanzate di Rete, di cui sono presidente. Dal gennaio 2001 al mese di ottobre 2002 sono stato Responsabile delle Strategie della Multimoda Network spa, gruppo industriale del settore Moda, a MIlano. Dal novembre 2002 al Gennaio 2003 sono Chief Scientific Advisor per il Gruppo Finmeccanica spa, a Roma. A partire dal Gennaio 2003 sono entrato in organico come Group Scientific Advisor e V.P. responsabile della Technology Intelligence di Gruppo. In tale veste mi sono occupato di progetti speciali, coordinamento di attività fra aziende del Gruppo, facilitato il completamento di progetti di sviluppo prodotto, ideato e partecipato alla gestione del Premio Innovazione di Gruppo, avviato e gestito contenzioso legale, e sua soluzione positiva per Finmeccanica, con maggiore fabbricante automobilistico USA. Ho co-ideato e portato al successo il cosiddetto Project Zero della Agusta Westland, il primo velivolo a decollo verticale realmente innovativo dalla definizione dell’elicottero (vedere su Google Project zero AW). Assisto e interagisco con esponenti del mondo dell’arte per individuare soluzioni tecnologiche per la realizzazione di artefatti e opere. Ad esempio, componendo un gruppo di esperti provenienti dalle aziende del Gruppo Finmeccanica, abbiamo consentito al Maestro Maurizio Mochetti a realizzare la sua opera, installazione fissa al MAXXI di Roma, partecipando alla definizione delle soluzioni tecnologiche necessarie. A partire da Febbraio 2012 fino al dicembre 2014 sono in organico ad Ansaldo Energia spa, a Genova, come Senior Advisor R&D dell’Amministratore Delegato Ing. Giuseppe Zampini. Dal luglio 2012 al giugno 2013 sono membro del Consiglio di Amministrazione della PROTER srl a Terni, azienda attiva nella chimica di quarta generazione. . Dal Marzo 2015 socio fondatore di GoTo10 srl in Milano, attiva nel settore educazione e formazione, in particolare sulle tematiche relative all’insegnamento del pensiero computazionale. Dal settembre 2015 a giugno 2017 Amministratore Delegato di ProTer srl in Terni, società di ricerca e sviluppo attiva nel settore della chimica di IV generazione e della chimica verde. Da luglio 2017 a Novembre 2020, Chief Operating Officer e Vice Principal della JPED Academy a Pechino, distretto di Changping. Le mie attività comprendono essere responsabile operativo, vice-preside, direttore degli Studi, e docente STEAM di una nuova High School internazionale in lingua inglese, basata sul curriculum studiorum USA per studenti di nazionalità cinese. Rientrato in Italia a inizio novembre 2020, lavoro dal dicembre dello stesso anno, fino al novembre 2022, per la Geminiani srl, azienda specializzata nel campo dei motori per applicazioni industriali e in sistemi innovativi di gestione dell’energia elettrica in qualità di Senior Advisor per la R&D. Dal gennaio 2023, insieme a Michael Lenton, gia Amministratore Delegato di Fimeccanica Australia (oggi Leonardo Australia) con cui si è lavorato per molti anni in Finmeccanica, abbiamo avviato The Advisory, International Strategic Consulting, società di consulenza internazionale, attiva in particolare in Italia e Australia. Ci occupiamo di aziende e prodotti ad alta tecnologia, fornendo consulenza strategica, gestionale e legale. Inoltre, dal 1994, sono Professore a contratto di Strategie Aziendali, presso la Scuola di Specializzazione in Ricerca Operativa e Teoria delle Decisioni, Dipartimento di Statistica, Università “La Sapienza”, Roma. Dal febbraio 2000 al Settembre 2006 sono co-ideatore, Docente e Assistant Director del MiNE, Master in the Network Economy presso l’Università Cattolica di Piacenza. Dall’anno accademico 2001-2002 fino al settembre 2014 insegno strategie di comunicazione al Politecnico di Milano, Master in Design della Comunicazione, Dipartimento di Architettura, fiancheggiando il Prof. Paolo Ciuccarelli, titolare del corso di Metaprogetto. I miei punti di forza risiedono nella capacità di comprensione di Scienza e Tecnologia e di diversi aspetti delle discipline umanistiche, in particolari arti visive, e dunque capacità di sintesi fra queste, management e strategia; nella facilità di definire e fare crescere rapporti e relazioni interpersonali; in una lunga esperienza di relazioni internazionali a scala globale; in una non comune capacità di comunicazione, divulgazione e insegnamento. Mi viene riconosciuta capacità di leadership e di motivazione di team operativi interdisciplinari e internazionali. Nel corso degli anni ho seguito un notevole numero di corsi di specializzazione e seminari; ho pubblicato un gran numero di articoli scientifici, anche a carattere divulgativo su quotidiani e riviste specializzate. Anche qualche libro: da citare il primo testo in italiano che parlava del World Wide Web e zone limitrofe: “Il Libero delle reti, edizioni ADN Kroos.. Da oltre un decennio svolgo attività di consulente sui temi della strategia e dell’innovazione tecnologica. Sono stato membro di diversi Comitati e Gruppi di lavoro governativi e presso la CEE. Ho fatto parte del Comitato Scientifico della rivista “Scienza e Dossier” e titolare della rubrica “Il Nuovo” sviluppata su temi innovativi di Scienza e Tecnologia. Sono stato titolare di rubrica fissa sulle riviste “L’Europeo”, Next”, “Ceramicanda” e “Netforum”. Collaboro saltuariamente con molte altre testate. Blogger per il Fatto Quotidiano, Infosec News e Giano News. Ho avuto diverse esperienze didattiche, in Italia e all’estero, anche a carattere continuativo; ho tenuto un elevato numero di conferenze e seminari in Italia e all’estero per enti governativi, università e aziende private. Nel Marzo del 1990 sono stato chiamato dal rettore Prof. Mel Horwitch a far parte dello Scientific Advisory Board del Theseus Institute, Business School specializzata in Strategie dei Sistemi di Informazione e delle Reti, localizzata nel parco scientifico europeo di Sophia Antipolis, nel sud della Francia. Altre info disponibili su Google. Dimenticavo: due figli, due ex-mogli e Silvana da poco mi ha detto sì. Per concludere, ce n’è abbastanza da “scassare i cabasisi” a molti…

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