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IL PAESE DEI CASI IRRISOLTI

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
16/05/2025
in EDITORIALI
IL PAESE DEI CASI IRRISOLTI
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TE LO LEGGO IO

Non preoccupatevi se vi siete persi o non vi ricordate questo o quell’omicidio efferato. State tranquilli perchè non è stato trovato il colpevole o hanno preso quello sbagliato oppure dopo venti o trent’anni c’è ancora da trovare e sequestrare le prove…

Una bella fetta di popolazione vive certe storie come telenovelas e segue appassionatamente le più macabre puntate di show televisivi in cui si alternano criminologi che non avendo impegni di lavoro stazionano in studio o a casa per dissertare di cose che non sempre conoscono.

Il cittadino “normale”, invece, è ovviamente indispettito e forse adirato dinanzi ad un così infimo livello della gestione della giustizia, lamentando le indiscutibili inefficienze che caratterizzano l’intero ciclo biologico del “noir”, dalle attività investigative agli esiti processuali.

Chi ha fatto seriamente lo “sbirro” soffre in modo disperato, non riuscendo a capacitarsi della così fragile preparazione professionale di chi svolge le indagini con la vista acuta di Mister Magoo, con l’abilità di Austin Powers o Johnny English, con l’acume del Commissario Lo Gatto.

Purtroppo non sono poche le persone uccise barbaramente o svanite nel nulla che ristagnano nella memoria collettiva senza che i loro casi giungano alla reale chiusura non dettata soltanto dalla decadenza dei termini. La riapertura di fascicoli a distanza di anni è inconfutabile segno di un malessere che nessuno si prende la briga di affrontare.

La vicenda di Garlasco e la caccia ai reperti a vent’anni di distanza porterebbe a chiedere chi è stato, ma il riferimento non è al colpevole del delitto ma a quanti se ne sono occupati istituzionalmente con incomprensibile approssimazione o con inammissibile negligenza. Viene il sospetto che chi ha gestito le indagini – dalla scrivania di una Procura o sul campo nell’espletare le delicate attività di polizia giudiziaria – non abbia fatto proprio bene bene il suo mestiere.

Emerge uno sconfortante quadro di insieme in cui è persino distante il dilettantismo, perché un hobbysta avrebbe senza dubbio agito con maggiore scrupolo e precisione.

Dall’agosto del 2007 sono passati 213 mesi e adesso ci si mette a cercare quel che può essere custodito in computer o “pennette” che – se non fatti sparire dagli ipotetici interessati – sono stati rottamati dalla naturale obsolescenza…

I goffi, mi si perdoni per l’irriverenza, tentativi di rintracciare qualcosa adesso sono senza dubbio dimostrazione di buona volontà ma difficilmente possono portare a qualsivoglia risultato.

Si provi piuttosto a chieder conto a chi è intervenuto al tempo e in particolare a chi ha diretto e coordinato l’acquisizione degli elementi cruciali dell’evento, alle risorse qualificate per lo svolgimento di investigazioni scientifiche, a chi ha redatto i protocolli operativi da rispettare per non sbagliare o omettere il dovuto.

Lo si faccia con la giusta severità. Non si pensi di risolvere “cold case” destinati solo ad alimentare la letteratura di genere, ma ci si impegni piuttosto a far sì che certe sconfitte non si abbiano a ripetere in futuro.

Lo si faccia subito, senza esitare ancora.

Ridimensioniamo i falsi miti. I Maigret “de noantri” magari hanno pure fatto carriera al posto di altri che – a dispetto di quel che era scritto nei libretti personali oggetto di valutazione – magari meritavano promozioni e riconoscimenti. E’ venuto il momento per verificare se certi personaggi erano davvero i più bravi. E’ tardi ma servirebbe a rincuorare la folta platea di chi ha continuato a lavorare con impegno lontano da riflettori e telecamere.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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