martedì, Luglio 15, 2025
GIANO NEWS
  • Home
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
GIANO NEWS
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home RIFLESSIONI

A MARZIA’ TE SCANZI? MUSK E IL GABBIANO

Renzo Trappolini di Renzo Trappolini
06/04/2025
in RIFLESSIONI
A MARZIA’ TE SCANZI? MUSK E IL GABBIANO
313
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Linkedin
0:00 / 0:00
TE LO LEGGO IO

Potrebbe esserci lui, il gabbiano reale, ad aspettare, sulla riva del fiume, il ritorno in città di quelli che, grazie ad Elon Musk, saranno andati a ricambiarela visita di Kunt, il marziano di Ennio Flaiano, che planò nel prato del Galoppatoio di villa Borghese il 12 ottobre. 

A primo impatto i romani avevano pensato che “non era la fine del mondo, ma il principio”. Kunt fu ricevuto dal sindaco e dal papa. La sua prima foto fu venduta per tre milioni di allora. A via Veneto spopolava. La gente impazziva per lui e in meno di due mesi aveva pure ricevuto duecentomila lettere. I fotografi lo immortalavano dappertutto, anche mentre mangiava gli spaghetti. 

Poi, però, come tutte le cose di una città a tutto abituata, anche il marziano non fece più notizia e diventò routine di quel tutto. Mario Pannunzio, direttore de Il Mondo, già il 28 novembre diceva basta alle sue foto. Re Faruk, da Doney, fingeva di non vederlo. Perfino le passeggiatrici gli giravano alla larga. I cineoperatori che prima lo braccavano, quando andò a Ciampino dove arrivava una celebrità del cinema gli gridavano: “A Marzià, te scanzi?” Per non farsi guastare l’inquadratura

A Natale, ai tavoli della Dolce vita, era ormai solo una comparsa e, quando la notte della Befana un gruppo di giovinastri lo subissò di fischi ed altri rumori, allungò il passo verso Villa Borghese deciso a tornare su Marte. Semprechè fosse ancora lì l’astronave con cui era arrivato, ma che gli albergatori gli avevano pignorato.

Se, dunque, Musk promette che tra cinque anni organizzerà una linea diretta per il pianeta rosso, i precedenti del marziano a Roma non garantiscono la migliore delle accoglienze.

Fantascienza a parte, lui dice sul serio e, come Cyrano di Bergerac nella commedia di Rostand, ripete forse a se stesso: ” Lavorare senza preoccuparsi, per quel viaggio tanto pensato sulla Luna” e si sentirà un po’ il Dante Alighieri che mandava i suoi personaggi, contemporanei compresi, nell’Empireo. Evasione, utopia, o è il caso di cominciare a prenotare?

Ray Bradbury, lo sceneggiatore del Moby Dick di John Huston, che scrisse Cronache Marziane e Fahrenheit 451, due classici della fantascienza, si diceva convinto che “colonizzeremo Marte e entro i prossimi cinquecento anni vivremo su pianeti distanti cinque, sei, sette e otto anni luce”.

Nello spazio, il calendario gregoriano non funziona e gli anni non sono di 365 giorni. Sulla Terra, perché la vita nascesse, ci son voluti miliardi di anni e, seppure nella Bibbia si parla della “Terra da dominare”, Copernico, Keplero e Galilei dimostrarono che non siamo il centro dell’universo, ma l’isola di una galassia circondata da un oceano sconfinato. Perché dunque non potrebbero esserci o siano in corso di produzione altre specie, altri tipi di vita? Oppure, condizioni nelle quali quella terrestre possa essere ospitata?   Su Marte, su Giove o altro?  

Musk ha calendarizzato i viaggi. Staremo a vedere.

Intanto – e con ogni buona aspettativa per i tours spaziali– c’è ancora tanto da scoprire qui da noi. Dai poli coperti di ghiaccio che si scioglie ai deserti di sabbia. Che cosa contengono?

Trump, politico mercantilista, attento ai voli di Musk ma con i piedi ben fissati su questa terra, si porta avanti col lavoro e pensa alla Groenlandia e a sottosuoli inesplorati. Intanto, lascia fare e aspetta. Non si sa mai.

Un po’, come quel gabbiano sul Lungotevere. Prima o poi, sull’acqua che come la storia scorre, qualcosa passerà e lui con il suo verso che pare una gran risata griderà:”A Marzià, te scansi che devo volà?!”

Condividi10Condividi2
Renzo Trappolini

Renzo Trappolini

Prima della sua attuale terza età, ha lavorato in banca. Nella sede centrale di BNL, come Capo dei rapporti istituzionali e poi di quelli finanziari e operativi con le Pubbliche Amministrazioni. Successivamente, Direttore Generale della Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo, Amministratore di Carisap, Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e di Banca dell'Adriatico. E' stato consulente di Artigiancassa e della Regione Lazio. Ha collaborato con Nerio Nesi per il libro "Il codice delle nomine bancarie" (Edizioni Feltrinelli - 1981). Ha scritto per riviste bancarie, un settimanale e un quotidiano a tiratura nazionale, oltreché giornali on line.

POTREBBE INTERESSARTI

BARARE A SCUOLA CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, O NO?

di Andrea Aparo von Flüe
12/07/2025
0
BARARE A SCUOLA CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, O NO?

Scuola finita. Maturità conclusa. C’è chi è stato bravo, c’è chi si è rifiutato di sostenere gli orali, c’è chi ha fatto il furbo, magari usando modelli di...

Leggi tuttoDetails

SESSO, POTERE, INFORMATORI – 2 PARTE: IL CASO LEWINSKY SECONDO BILL CLINTON

di Renzo Trappolini
11/07/2025
0
SESSO, POTERE, INFORMATORI – 2 PARTE: IL CASO LEWINSKY SECONDO BILL CLINTON

In quel tempo, tra la fine del 900 e l’inizio del terzo millennio, i presidenti degli Usa non venivano eletti tra i pensionati come nel decennio in corso....

Leggi tuttoDetails

IL PONTE È QUASI……NATO

di Giuseppe Bodi
10/07/2025
0
IL PONTE È QUASI……NATO

Il ponte sullo stretto di Messina non è ancora nato ma già sembra destinato alla NATO, anche se può sembrare un gioco di parole. Veniamo ad una serie...

Leggi tuttoDetails

I GIOVANI D’OGGI: QUANTO SONO DIVERSI DAI GIOVANI DEI TEMPI MIEI…

di Gian Paolo Di Raimondo
09/07/2025
0
I GIOVANI D’OGGI: QUANTO SONO DIVERSI DAI GIOVANI DEI TEMPI MIEI…

I giovani di allora venivano da un’infanzia e un’adolescenza di guerra e di dopoguerra quelli di oggi sono cresciuti nel benessere e sono venuti molto ma molto peggio...

Leggi tuttoDetails
Prossimo post
DUE MORTI PER I DRONI RUSSI SUL LAGO MAGGIORE: IL GIORNALISMO E LA NOSTRA SICUREZZA

DUE MORTI PER I DRONI RUSSI SUL LAGO MAGGIORE: IL GIORNALISMO E LA NOSTRA SICUREZZA

ARTICOLI CORRELATI

QUESTA NON È UNA TEORIA COMPLOTTISTA…

QUESTA NON È UNA TEORIA COMPLOTTISTA…

03/04/2025
FBI ADOPERA IL RICONOSCIMENTO FACCIALE MA NON LO SA USARE

FBI ADOPERA IL RICONOSCIMENTO FACCIALE MA NON LO SA USARE

02/10/2023
TI SPIEGO LA FREGATURA DELL’SMS CHE CHIEDE DI RICHIAMARE UN NUMERO 893

TI SPIEGO LA FREGATURA DELL’SMS CHE CHIEDE DI RICHIAMARE UN NUMERO 893

03/02/2025
I NONNI, SOPRATTUTTO OGGI, SONO IL SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE PURTROPPO ANCHE ECONOMICAMENTE

I NONNI, SOPRATTUTTO OGGI, SONO IL SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE PURTROPPO ANCHE ECONOMICAMENTE

22/02/2024
BALDONI LASCIA L’AGENZIA CYBER E GLI HACKER RUSSI ESULTANO

BALDONI LASCIA L’AGENZIA CYBER E GLI HACKER RUSSI ESULTANO

08/03/2023
IL SINDACO INAUGURA IL “PARCHEGGIO DI SCAMBIO” MA NON SI ACCORGE CHE È IN FASCIA VERDE

IL SINDACO INAUGURA IL “PARCHEGGIO DI SCAMBIO” MA NON SI ACCORGE CHE È IN FASCIA VERDE

12/03/2024

PRIVACY

  • Informativa Privacy
  • Informativa cookie

TAG

Accenture ACN AGID ai alessio butti anorc anorc professioni butti chatGpt contenuti Cospito diversità doglover FACEWATCH Franco Roberti Frattasi google governo inclusione intelligenza artificiale massi migranti nadia gullo Paolo zangrillo Piantedosi putin razza robot servizi segreti SOUTHERN CO-OP spie whatsapp xiaomi zangrillo

© 2022 GIANO.news

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI

© 2022 GIANO.news