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TRUMP FERMA LA GUERRA CYBER CONTRO LA RUSSIA

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
05/03/2025
in EDITORIALI
TRUMP FERMA LA GUERRA CYBER CONTRO LA RUSSIA
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TE LO LEGGO IO

Donald Trump ha sotterrato l’ascia di guerra. Poco prima di strapazzare Zelensky, venerdì scorso “il Presidente biondo che fa tremare il mondo” (a dirla con gli spot del Crodino) nello studio ovale ha firmato un Executive Order con cui ha sospeso le operazioni informatiche offensive contro la Russia.

Le attività di hacking condotte dal Cyber Command sono state bloccate nel quadro di una serie di iniziative che l’impavido ospite della Casa Bianca ritiene utili per trovare accordi di pace tra Mosca e Kiev.

Il provvedimento sarebbe stato controfirmato dal Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Pete Hegseth, ma non sembra includere lo stop alle operazioni di spionaggio condotte dalla National Security Agency.

Verbalmente sarebbero state impartite disposizioni anche alla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA), potentissima struttura statunitense cui la nostra Agenzia Cyber vorrebbe tanto assomigliare.

La cosa più sconvolgente è che la Russia improvvisamente non costituirebbe più una minaccia per gli Stati Uniti, a dispetto delle scorrerie che le bande di criminali tecnologici di varia natura (dai professionisti fino ai giovanissimi birbaccioni come NoName057) stanno attuando in giro per il mondo.

La santificazione degli hacker russi è davvero fuori luogo. I delinquenti digitali al servizio di Putin non sono quei quattro giovani imbecilli che con la fionda rompono virtualmente i vetri dei lampioni come sta accadendo in Italia, unico Paese che ancora trema al pensiero di “attacchi” DDOS che farebbero sorridere chiunque. La gentaglia reclutata dal Cremlino è ben diversa da chi – ancora in braghe corte – si diverte a rendere irraggiungibile il sito del nostro Ministero della Difesa che non crea nessun disagio alla collettività e infastidisce solo quella dozzina di appassionati di divise o carrarmati che lo vanno casualmente a visitare.

Putin ha a disposizione mercenari informatici capaci davvero di tutto, pronti ad interrompere l’erogazione dei servizi essenziali come energia, comunicazioni, trasporti, sanità e finanza. Altro che bloccare per mezz’ora o rallentare la connessione a web che altro non sono che vetrine di ridotto interesse per la comunità.

Qualche giorno fa, in un gruppo di lavoro delle Nazioni Unite in tema di cybersecurity ha fatto strabuzzare gli occhi l’intervento di Liesyl Franz del Dipartimento di Stato USA che nel descrivere lo scenario delle minacce tecnologiche ha indicato solo Cina e Iran, dimenticando di citare la Russia.

Le aggressioni ransomware, quelle che portano alla cifratura fraudolenta del patrimonio informativo di imprese ed enti pubblici, sono per la quasi totalità di matrice russa. Ai feroci banditi al servizio di Zar Vlad si devono i tanti collassi hi-tech di industrie, banche, aeroporti, ospedali e così a seguire in un impietoso elenco che ricorda i cimiteri monumentali di qualche grande guerra di un tempo.

Se gli Stati Uniti abbassano la guardia, forse è la volta buona che cala la pressione della minaccia cibernetica dalle nostre parti, dove non abbiamo bisogno del nuovo negazionismo di Trump per restare serenamente immobili dinanzi a certi pericoli.

Abbiamo capito che basta distribuire generosi contratti a gente inesperta e conferire incarichi roboanti a personaggi fuori luogo per mettere di buon umore i potenziali aggressori. Il problema è sapere cosa può succedere quando gli hacker smetteranno di ridere…

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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