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AUTO ELETTRICHE IN EUROPA E NEL MONDO

Maurizio Catello Alfonso PENNAROLA di Maurizio Catello Alfonso PENNAROLA
24/01/2025
in RIFLESSIONI
AUTO ELETTRICHE IN EUROPA E NEL MONDO
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Auto elettriche o a combustione interna? Bisogna fare una scelta informata, non ideologica. E soprattutto la transizione deve essere graduale.

Dalla disamina che segue, risulterà evidente che la transizione rapida dalla combustione interna all’elettrico non è possibile a causa degli alti impatti ambientali negativi causati al momento dalla tecnologia esistente per la produzione e smaltimento delle batterie, e degli impatti sulla disoccupazione nel settore tradizionale che essa produrrebbe.

Pur accettando tali impatti, la transizione rapida è possibile solo per nazioni con una rete di produzione e distribuzione contenuta, con una bassa densità di auto, e che possano garantire la disponibilità di parcheggi elettrificati.

Nazioni più grandi che accelerassero sulla transizione avrebbero seri problemi di collasso dell’infrastruttura elettrica, enormi problemi di parcheggio e ricarica, significativi problemi ambientali per lo smaltimento. 

Considerazioni su vantaggi e svantaggi dell’utilizzo delle auto elettriche.

Vantaggi.

  1. Emissioni locali : Le auto elettriche non emettono gas di scarico, migliorando significativamente la qualità dell’aria nelle aree urbane e riducendo l’inquinamento da particolato, ossidi di azoto e altre sostanze nocive.
  2. Efficienza energetica : I motori elettrici sono generalmente più efficienti dei motori a combustione interna
  3. Risparmio sui costi di carburante : L’energia elettrica è generalmente più economica del carburante fossile, portando a risparmi significativi sui costi operativi.
  4. Meno rumore : Le auto elettriche sono silenziose, riducendo l’inquinamento acustico, un beneficio significativo in città affollate.
  5. Manutenzione ridotta : Meno parti mobili significano meno probabilità di guasti e costi di manutenzione inferiori rispetto alle auto a combustione interna.
  6. Accesso alle zone a traffico limitato (ZTL) : Molte città europee incentivano l’uso di veicoli elettrici offrendo accesso libero alle ZTL, parcheggi gratuiti o a costo ridotto e altre agevolazioni.

Svantaggi.

  1. Autonomia limitata : Nonostante i progressi, le auto elettriche hanno ancora un’autonomia inferiore rispetto alle auto tradizionali, rendendo necessaria una pianificazione più attenta dei viaggi.
  2. Tempi di ricarica : La ricarica delle batterie richiede più tempo rispetto a un normale rifornimento di carburante, anche con le stazioni di ricarica rapida.
  3. Costo iniziale : Anche se i costi stanno diminuendo, le auto elettriche sono generalmente più costose da acquistare rispetto alle auto a combustione interna, anche se questo può essere parzialmente compensato da incentivi governativi.
  4. Impatto ambientale delle batterie : La produzione e il smaltimento delle batterie hanno un impatto ambientale significativo, che deve essere considerato nel bilancio complessivo.
  5. Rete di ricarica : In alcune città, le infrastrutture di ricarica potrebbero non essere sufficienti o ben distribuite, creando problemi di accessibilità.
  6. Impatto in termini economici, tecnologici e disoccupazione sul settore tradizionale.

Considerazioni sulle centrali di produzione

  1. Produzione di energia : Se l’energia elettrica proviene in gran parte da centrali a carbone, è vero che le emissioni di CO2 e altri inquinanti sono ancora generate, ma in una posizione centralizzata. Questo permette una gestione e una possibile riduzione delle emissioni attraverso tecnologie di abbattimento.
  2. Transizione energetica : Molti paesi stanno investendo in energie rinnovabili (come eolico, solare e idroelettrico) e in tecnologie di accumulo energetico, riducendo progressivamente la dipendenza dalle centrali a carbone.

Considerazioni sull’impatto ambientale delle batterie per auto elettriche

  1. Litio e altri metalli : La produzione delle batterie richiede l’estrazione di metalli preziosi come il litio, il cobalto e il nichel. Questo processo può avere un impatto significativo sull’ambiente, inclusi l’uso di grandi quantità di acqua e l’emissione di gas serra.
  2. Consumo di energia : La produzione di batterie richiede anche una quantità considerevole di energia, che oggi si ottiene attraverso fonti inquinanti, con un impatto significativo sull’ambiente.
  3. Riciclo delle batterie : Il riciclo delle batterie è essenziale per ridurre l’impatto ambientale. Tuttavia, meno del 5% delle batterie vengono attualmente riciclate, un impatto significativo sull’ambiente.
  4. Materiali tossici : Le batterie contengono materiali tossici che devono essere gestiti correttamente per evitare contaminazioni ambientali e rischi per la salute umana specie al termine della vita della vettura.
  5. Smaltimento : Lo smaltimento delle batterie per auto elettriche è un processo cruciale per garantire la sostenibilità ambientale di questa tecnologia. Deve essere gestito nel modo corretto per evitare impatti ambientali fuori controllo. In Europa, paesi come Germania, Francia, Belgio e Spagna dispongono di impianti specializzati per il trattamento delle batterie al litio. Questi centri sono attrezzati con macchinari specifici per gestire i materiali nocivi presenti nelle batterie.

Considerazioni sulla Rete Elettrica

  1. La rete di produzione e trasmissione di energia elettrica in alcune nazioni affronta sfide significative per soddisfare la crescente domanda di auto elettriche.
  2. Congestioni sulla Rete : La rete di trasmissione elettrica può soffrire di congestioni, specialmente nelle aree urbane dove la domanda di energia è elevata. Questo può portare a inefficienze e a un aumento dei costi.
  3. Capacità di Trasporto : In alcune regioni, la capacità degli elettrodotti non è sufficiente per trasportare l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili e dalle centrali convenzionali alle aree di consumo.
  4. Infrastrutture Inadeguate : Le infrastrutture di trasmissione e distribuzione potrebbero non essere sufficientemente robuste per gestire l’aumento della domanda di energia elettrica dovuta alla diffusione delle auto elettriche.
  5. Stoccaggio dell’Energia : non esistono soluzioni di stoccaggio dell’energia rinnovabile, come batterie di accumulo su larga scala, soluzione che può aiutare a bilanciare l’offerta e la domanda di energia elettrica.
  6. Rete dei punti di ricarica insufficiente, specie nelle città intensamente popolate e con parcheggi insufficienti.

 

Vantaggi della Convivenza tra auto elettriche ed a combustione interna

  1. Transizione Graduale : La presenza contemporanea di auto elettriche e a combustione interna consente una transizione graduale verso una mobilità sostenibile, evitando impatti bruschi sull’economia e sull’industria automobilistica tradizionale che avrebbe il tempo di convertirsi.
  2. Infrastrutture di Ricarica : Il tempo necessario per sviluppare un’infrastruttura di ricarica adeguata può essere utilizzato in modo più efficiente con una coesistenza delle due tipologie di veicoli.
  3. Scelta dei Consumatori : I consumatori possono scegliere il tipo di veicolo che meglio si adatta alle loro esigenze specifiche, che si tratti di lunghe distanze (auto a combustione interna) o di utilizzo urbano (auto elettriche).
  4. Incentivi e Politiche : Le politiche governative devono bilanciare gli incentivi per la diffusione delle auto elettriche senza penalizzare troppo le auto a combustione interna, per evitare disuguaglianze.
  5. Ibridi Plug-in : La diffusione di veicoli ibridi plug-in può rappresentare un ponte tra le auto a combustione interna e quelle elettriche, offrendo vantaggi di entrambe le tecnologie.
  6. Miglioramento delle Infrastrutture : Investire in infrastrutture di ricarica rapida e accessibile è essenziale per facilitare la transizione verso le auto elettriche.
  7. Educazione e Sensibilizzazione : Informare i consumatori sui benefici delle auto elettriche e sui progressi tecnologici può incentivare una maggiore adozione.

La convivenza tra auto elettriche e a combustione interna è una fase inevitabile nel percorso verso una mobilità sostenibile. La scelta non va fatta per ragioni ideologiche (demonizzazione della CO2), ma ragionate (diminuzione dell’inquinamento e delle malattie) e con cautela (quando le tecnologie garantiranno un più basso impatto ambientale di produzione e smaltimento). È importante affrontare le sfide con soluzioni innovative e politiche adeguate per garantire una transizione efficace e armoniosa. Mentre le batterie per auto elettriche possono rappresentare un passo avanti verso una mobilità più sostenibile nei centri molto affollati perché diminuiscono l’inquinamento localmente, ci sono ancora sfide tecnologiche ed ambientali (migliorare la rete di produzione e trasmissione di energia elettrica, migliorare l’autonomia ed i tempi di ricarica, definire soluzioni con un più basso impatto ambientale, aumentare ed elettrificare i parcheggi) significative da affrontare per poterle utilizzare su scala globale, specie per le Nazioni più grandi. In sintesi la transizione verso fonti di energia rinnovabile e il miglioramento dei processi di accumulo dell’energia e di smaltimento e riciclo delle batterie sono cruciali per massimizzare i benefici ambientali delle auto elettriche.

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Maurizio Catello Alfonso PENNAROLA

Maurizio Catello Alfonso PENNAROLA

Il Gen (R) Pennarola è vincitore di concorso per l’Accademia Aeronautica, Corso Zodiaco Terzo, e consegue la laurea quinquennale in Ingegneria e l’abilitazione alla professione presso l’Universita’ degli Studi di Napoli. Classificato primo al Corso Comando presso la Scuola di Guerra Aerea di Firenze, è risultato vincitore del premio internazionale Douhet-Mitchell. Classificato in prima fascia a livello interforze al corso presso Istituto Studi Strategici Militari Interforze – Roma, consegue il Master in Studi Strategici con indirizzo Internazionale ed il titolo di Consulente Giuridico delle Forze Armate. Consegue infine con lode la laurea in Scienze Politiche all’Università di Trieste ed un ulteriore master post universitario, in Difesa Cibernetica, presso la LUISS di Roma. Ha maturato nella sua carriera una lunga esperienza in campo nazionale ed internazionale, direttiva, di Comando, gestionale, tecnico-logistica, amministrativa e contrattuale. Presso il 1º Reparto Manutenzione Velivoli di Cameri (NO), oltre a supportare l’operazione Desert Storm per la difesa del Kuwait dall’invasione dell’Iraq, propone ed implementa un criterio innovativo, la centralizzazione ed il controllo delle capacità manutentive della flotta, poi esteso a tutte le flotte della Forza Armata. Presso la Direzione Generale delle Telecomunicazioni dell’Informatica e delle Tecnologie Avanzate (TELEDIFE), Roma, gestisce circa 100 contratti a rilevanza nazionale, interforze internazionali e NATO di Ricerca e Sviluppo nei settori delle comunicazioni (MIDS), identificazione (NGIFF) e Comando e Controllo, modeling e simulation e cyber defence, incluso il Sistema di Controllo Territoriale dei Carabinieri. Sotto la sua Direzione l’Italia collauda, prima in Europa, il Sistema di Comando e Controllo delle Forze Aeree della NATO. Quale Direttore del 6º Reparto Manutenzione Elicotteri di Pratica di Mare, è responsabile della sorveglianza della qualità delle lavorazioni delle industrie aeronautiche del centro Italia (velivoli ed elicotteri), e delle attività logistiche manutentive e contrattuali delle quattro linee elicotteri dell’AM dislocate in tutto il territorio nazionale. Propone ed implementa un programma pluriennale di riforma di compiti, organizzazione, procedure e normative logistiche, col risultato del raggiungimento del più alto tasso di efficienza della storia dell’AM per tutte le sue flotte. Presso l’Agenzia NATO NETMA in Germania si è occupato dello sviluppo del sottosistema di navigazione dell’Eurofighter, presso l’Agenzia NATO NAMEADSMA in USA dello sviluppo del radar di tiro del MEADS, e presso l’Agenzia NATO Communications and Information Agency (NCIA) in Olanda è stato Direttore del Programma NATO Ballistic Missile Defence, col compito di proteggere l’intera Europa da attacchi missilistici. In breve tempo propone ed implementa una riforma al fine di recuperare i notevoli ritardi ereditati. Al suo rientro in Italia, il General Manager Statunitense ha apostrofato il Programma come “un esempio per tutta la NATO”.

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