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DRONE COLPISCE LA CASA DI NETANYAHU. IL PROSSIMO?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
21/10/2024
in EDITORIALI
DRONE COLPISCE LA CASA DI NETANYAHU. IL PROSSIMO?
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TE LO LEGGO IO

Lo scontro armato che sta arando la Terrasanta e dintorni sta evolvendo inesorabilmente secondo le previsioni di chi di certe situazioni ha conoscenza diretta e non le ha apprese studiando su “Strano ma vero” della Settimana Enigmistica come molti sedicenti esperti vantano orgogliosi nel proprio curriculum.

Marco Mancini, intervistato dal quotidiano Il Tempo il 3 Ottobre, parlò di una serie di attentati pianificati per colpire Israele, di cui quello di Jaffa era solo un antipasto. Elencò tra gli obiettivi l’aeroporto di Ben Gurion, due stazioni ferroviarie e l’abitazione di Bibi Netanyahu.

Purtroppo per tutti, Mancini è stato silurato per l’improvvido incontro con un inutile Matteo Renzi e l’intelligence ha perso un profondo conoscitore che in quell’area ha mantenuto fonti informative di raro pregio. Ma Mancini è persona che sorride, che veste o vestiva con mise che non passano inosservate, che per senso delle Istituzioni ha pagato anche un conto che non era il suo provando persino il brivido di esser detenuto per un lungo periodo. Chi lo ricorda per la vicenda di Abu Omar o per le chiacchiere all’Autogrill, forse farebbe bene a leggere quel che il “famigerato” 007 ha scritto o narrato negli ultimi tempi. Potrebbe essere un’occasione per sentire un’altra voce rispetto quel che raccontano i Superman del sentito dire…

Tralasciando pronostici più o meno probabili a tradursi in realtà, si deve prendere atto che il conflitto sta risvegliando la vera natura di Hamas e Hezbollah, un riavvio di ordinaria operatività che non tranquillizza certo chi ha ben chiara la capacità offensiva delle organizzazioni terroristiche.

Se – come detto e ripetuto più volte – le due formazioni non sono forze armate, ma sodalizi a geometria variabile e in grado di agire anche con singoli potenziali “martiri”, si è costretti a prendere atto che la guerra contro di loro (pagata con il sangue di gente colpevole solo di vivere in quell’area geografica) non ha risolto né risolverà nulla.

Il drone che si è conficcato nella casa di Benjamin Netanyahu in quel di Caesarea – nel bel mezzo di Israele – fortunatamente non ha fatto vittime perché il padrone di casa e sua moglie erano altrove, ma i danni sembrano esser stati più seri di quanto i comunicati ufficiali abbiano voluto far sapere.

Il fatto che un “oggetto volante non meglio identificato” sia giunto a bersaglio a parecchi chilometri dai confini è indizio di possibilità di colpire ovunque. Ed è proprio quel terribile “ovunque” a spaventare.

I terroristi non hanno nulla da perdere e una missione kamikaze può prender forma in qualunque angolo del mondo, consacrando l’asimmetria di certi duelli, randomizzando il bersaglio, aspergendo la paura sull’intero pianeta.

La guerra è una cosa. La guerra al terrorismo un’altra. Dimenticarsene espone a rischi enormi e lo spettro di attentati aleggia anche distante dal Medio Oriente.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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